Parliamo di Stirlng

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Re: Parliamo di Stirlng

Messaggio da mastrovetraio » 20 giu 2015, 11:40

Ma con il fotovoltaico non muovi una macchina, men che meno un trattore. Ma lo stirling muove i sottomarini.

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Re: Parliamo di Stirlng

Messaggio da jpquattro » 20 giu 2015, 11:54

Ho fatto una lista di problemi e fattori di cui tenere conto, non vorrei che fosse apparsa come una lista "terroristica". Per non sbattere il muso nei problemi, bisogna conoscerli, anche nelle loro espressioni più estreme.

Le esigenze per un motore come quello di cui parli tu non sono molto spinte, se hai un po' di spazio lo puoi fare anche ad aria...

Ho scritto prima che dovrebbe essere possibile realizzare uno Stirling alfa funzionante a partire da componenti commerciali. Ho trovato accoppiamenti (cilindro+ pistone ecc) a 12 €. Sto pensando di realizzarlo come motore sperimentale.
Carter e albero li debbo realizzare al tornio, per il rigeneratore pensavo di usare microsfere di acciaio inox (vengono usate per la pallinatura dei metalli
Data la materia prima utilizzata avrebbe dei limiti: temperature non troppo alte, pressioni non altissime. Diciamo che se lo carico con Argon (ce l'ho, per la saldatrice) posso aspettarmi potenze poco poco inferiori (o forse anche superiori, forzando un po' la mano...)...
L'alternatore e il regolatore... dipende da dove lo prendi lo puoi recuperare in una demolizione o comprare nuovo, magari sofisticato, a prezzi da rapina... comunque è lo stesso che metteresti sul gruppo elettrogeno a benzina...

Volendo fare un motore "da mettere in soffitta e dimenticare" come fosse un collegamento diretto al sole, la realizzazione dovrebbe essere un filo diversa, preferirei un alternatore lineare, chiuso dentro a un motore sigillato, probabilmente di tipo Beta.

Io il fotovoltaico sul tetto ce l'ho dal... mi pare dal '99. Il primo anno dei finanziamenti statali per il fotovoltaico... Si vede anche dalle foto satellitari... nonostante il finanziamento non me lo hanno regalato, ti assicuro.

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Re: Parliamo di Stirlng

Messaggio da Arex » 20 giu 2015, 12:05

mastrovetraio ha scritto: Ma lo stirling muove i sottomarini.


Che tecnologia e relativo costo c'è dietro?
La mia domanda non deve risultare demotivante... tuttavia c'è da capire costo/beneficio resa ecc ecc.
Della serie, tutto si può fare ma a quale prezzo, cosa conviene fare e cosa no ... mi riferisco a un prodotto serio e affidabile e non a un prototipo dimostrativo.

Nel mentre che scrivevo io jpquattro ha postato delle mezze risposte alla mia domanda.
Ok cilindro e pistone a basso costo che a livello di prototipazione o didattico può andare benissimo. Ma quanto durerebbe utilizzando detti materiali? :huh:
Quindi poi, finito di imparare e studiare dobbiamo pensare a qualcosa di "più longevo", giusto?
In quanto alla bombola di "argon" della saldatrice di solito è una miscela che contiene delle percentuali di Argon e CO2 ... va bene uguale?
Un generatore Stirling avrebbe più senso qualora non fosse alimentato puramente dal sole?
Se mi fa una settimana di pioggia e ho le batt scariche son fregato ... se ho la possibilità di bruciare della biomassa magari sopravvivo ...
(Qualsiasi cosa da me pubblicata viene esclusivamente fatta per uso privato,e nella mia proprietà, per studio e/o per hobby)
Le decisioni giuste vengono dall'esperienza. L'esperienza viene dalle decisioni sbagliate. (Higdon)(Arthur Bloch)
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Re: Parliamo di Stirlng

Messaggio da maxlinux2000 » 20 giu 2015, 12:42

si, daccordo ceh muove macche e sottomarini, ma a noi non interesssa primo perché la polizia ti arresterebbe se esci in strada con una auto senza il motore omologato, e secondo eprché non credo ceh nessuno di noi possegga un sottomarino nucleare :D

Il massimo ceh possiamo asperare è quello di usare un mini-stirling attaccato ad una stufa a legna gisuto epr avere energia elettrica quando fuori piove.

Tenete conto che entro 5 anni avremo sul mercato pannello fotovoltaici con un 40% di efficenza (ora siamo al 18% scarso),,,e ad un costo inferiore a quello attuale. Paradossalemnte il costo maggiore di produzione sará il vetro e la cornice in alluminio, ma esssendo più piccoli costeranno meno di adesso.

Quindi per l'energia elettrica quando c'è il sole, il fotovoltaico rimane imbattibile, per cui bisogna concentrarsi su come ottenere energia in quei 100 giorni all'anno di pioggia e nuvolo.
Pensare a fare un motore che possa sostenere per completo il fabbisogno energetico non ne vale la pena.
Anche il sitema di concentrazione del sole per scaldare un fluida da uasare in un motore stirling o una turbina a vapore.... è troppo poco efficente, soprattutto per realtà domestiche.

A mio parere possono esistere 2 realtà come generatore di emergenza (da usare con nuvolo e pioggia):

* tipo Totem fiat con motore auto, alimentato a gas o benzina o diesel per ricaricare le batterie e scaldare l'acqua sanitaria durante 4-5 ore al giorno-

* tipo stirling per caricare batterie e scaldare la casa usando come fonte di calore una stufa a legna/pellet o onnivora.

ciao
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Re: Parliamo di Stirlng

Messaggio da jpquattro » 20 giu 2015, 12:55

Riprovo, non riesco a rispondere, qualcosa non va...

Durata dei materiali: dipende dalle temperature e dalle condizioni, uno stirling accanto alla stufa è "sorveglaito" e se ogni tanto devi cambiare un pezzo dq 12 € ci possiamo pure stare.
Per temperature e pressioni più alte meglio parti inox o anche metalli più pregiati (inconel?) ma al momento i miei interessi si fermano all'inox.
Siccome lo Stirling è un motore dolce, senza le esplosioni del motore a ciclo otto, meno rumore, meno vibrzioni (hai presente i sommergibili?) la meccanica dura di più...

I cilindri e i pistoni di alluminio sono usabili fino a temperature e pressioni "ragionevoli" diciamo 350 c e 50 bar?

La mia bombola è per saldare alluminio, niente CO2, argon puro. se ci fosse il CO2 funzionerebbe uguale, ma renderebbe meno...

Paolo

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Re: Parliamo di Stirlng

Messaggio da jpquattro » 20 giu 2015, 13:02

Per Max. Come dicevo io ho i pannelli dal 98 o 99 non ricordo (il primo anno del finanziamento in italia) poi ti posto la foto satellitare di casa mia...
Da allora non è che ci sia stato questo stravolgimento dei rendimenti... può darsi che si arrivi al 40% e che i pannelli siano dentro la sorpresa dell'uovo di pasqua, prima che l'INPS smetta di pagarmi la pensione... io non ci scommetterei troppo.
Anche per un elemento che pochi sottolineano: la produzione dei pannelli fotovoltaici è enrgeticamente costosa, per lungo tempo c'è stata la discussione sul fatto che un pannello potesse o meno generare tutta l'energia che è stata usata per produrlo...
Sono stato interrotto, sul resto rispondo domani...

Paolo

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Re: Parliamo di Stirlng

Messaggio da Ferrobattuto » 20 giu 2015, 14:01

jpquattro ha scritto:....Da allora non è che ci sia stato questo stravolgimento dei rendimenti... può darsi che si arrivi al 40% e che i pannelli siano dentro la sorpresa dell'uovo di pasqua, prima che l'INPS smetta di pagarmi la pensione... io non ci scommetterei troppo.

Concordo in pieno, meglio rimanere coi piedi per terra e considrare i rendimenti attuali. Al limite anche pensando ottimisticamente rimanere su qualche punto percentuale in più.
Smettere di pagare, spero di no, ma un bel "taglio" me lo aspetto da un momento all'altro..... :(
Anche per un elemento che pochi sottolineano: la produzione dei pannelli fotovoltaici è energeticamente costosa, per lungo tempo c'è stata la discussione sul fatto che un pannello potesse o meno generare tutta l'energia che è stata usata per produrlo....

Concordo anche quì. Me lo sono chiesto anche io..... Ma la cosa rimane in dubbio anche per un uso (minimo garantito) trentennale?
Inviato manualmente dal mio vecchio e sgangherato, ma fedele computer

Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

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Re: Parliamo di Stirlng

Messaggio da jpquattro » 20 giu 2015, 14:11

Risposta fulminante poi me ne vado che ho da fare: tu giuri sulla durata trentennale dei pannelli? io no, non giuro neanche sulla durata decennale della ditta che dovrebbe fornirti la garanzia...

Paolo

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Re: Parliamo di Stirlng

Messaggio da maxlinux2000 » 20 giu 2015, 15:00

no, i pannelli hanno dimostrato da decenni che rendono molto più energia di quanta necessaria a produrli. I primi pannelli erano estremamente costosi anche perché si usavano tecniche sbaglaite con materiali sbagliati... in in ogni caso il piccolo parco solare costruiro in america negli anni 60 è ancora attivo, anche se attualemete rende la metà.--- del resto dopo 50 anni....

Del resto mi sono capitati recentemente in mano un paio di pannelli costruiti nei primi anni '80 (celle rotonde saldate a mano) da 40Watt che producono ancora ben 35Watt....ma penso che se si pulisse bene il vetro si potrebbe recuperare qualceh watt ancora.
Erano sul tetto di una vecchia casa rurale il cui propietario è morto recentemente e i figli mi hanno chiesto di dargli una occhiata ai pannelli per vedere cosa farne.

qui un test fatto da un privato con un pannello simile a quelli che ho visto io.... e qui nell'articolo dopo 30 anni era ancora ottimo
http://www.greenbuildingadvisor.com/blo ... aic-module

Immagine

...quindi non vedo perché i pannelli europei dovrebbero durare meno di 30-40 anni

e riguardo all'efficenza, ci saranno migliramente di sicuro perché si sta per abbandonare il silicio in favore del carbonio, più che altro per non dover dipendere sempre dai soliti noti, e a livello industriale è molto semplice implementare questa tecnica... a quanto dicono...

poi bisogna vedere se è vero, ma è indubbio che tutti gli stati del mondo stanno cercando di arrivare ad una sorta di autosufficienza energetica in modo da ridurre gli acquisiti di petrolio.

Del resto da quando abbiamo la ISS (la stazione spaziale internazinale) tutta le tecnologia è fatto un balzo in avanti impressionante.
Basta vedere il cellulare che avete in tasca e confrontarlo con uno del 2000, e poi conforntate uno del 2000 con uno del 1985.
tra il 1985 e il 2000, la tecnologia è indubbiamente evoluta, ma ad un ritmo diciamo ....normale, mentre dal 2000 al 2015 è quadruplicata di velocità e ridotto i prezzi al 10%.
Tanto per dire un cellulare top gamma, costruito adesso con tecnologia anni 2000, costerebbe adesso 10€ al pubblico.
Tutto questo grazie alle migliaia di esperimenti che si fanno costantemente alla iss.
Quindi... non abbiate dubbi sul fatto che la tecnologia avanzi velocemente anche sul campo energetico.
Per ora si vedono i miglioramenti nel campo dei prezzi... sono scesi di 10 volte in 10 anni... se poi consideriamo che nel frattempo i nostri bravi plitici hanno svalutato del 70% l valore dell'euro, allora ,,,fate voi i conti.

Se non sbaglio Bridge ha messo qui nel forum le fatture di acquisto dei pannelli solari acquistati negli anni 90... mi sembra... per chi vuole fare una prova, faccia questo:

converta il costo delle fatture usando il prezzo dell'oro dell' epoca usando i dati storici, poi si prenda il peso in grammi dell'oro ottenuto, e si converte euro ad oggi.
...potebbero esserci delle sorprese :D
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Re: Parliamo di Stirlng

Messaggio da jpquattro » 21 giu 2015, 8:53

Se le trovassi anche io potrei mettere le fatture del mio impianto, ma avevo un finanziamento del 75% (!!!!!) prelevato dalla fiscalità generale.... Il tutto per prodotti e tecnologie assolutamente di importazione...

Comunque non credo abbia senso mettere in piedi una guerra di religione... le cose variano anche in funzione delle condizioni... e c'è spazio per molte soluzioni diverse.

Io il fotovoltaico ce l'ho da lungo tempo... all'epoca, per avere il finanziamento, era obbligatorio il contratto di scambio con l'ENEL, che si assumeva l'onere della manutenzione e del riacquisto dell'energia in eccesso. Oneri che poi l'ENEL col passare del tempo non ha onorato, non solo non non ho più il riacquisto dell'energia, ma ho un pannello rotto e non so chi chiamare per farlo riparare... data la mia verde età non mi fido più molto ad andare a spasso per tetti...

Questa è casa mia, vista dallo spazio...
Immagine

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Re: Parliamo di Stirlng

Messaggio da mastrovetraio » 23 giu 2015, 12:46

Che tipo di guasto ha Il pannello ?? Mentre guardavo motori stirling per sommergibile, ho trovato un bel pdf
Allegati
tmp_5524-TheStirlingRise-Geobios1988487804.pdf
(110.65 KiB) Scaricato 448 volte

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Re: Parliamo di Stirlng

Messaggio da jpquattro » 23 giu 2015, 17:36

mastrovetraio ha scritto:Che tipo di guasto ha Il pannello ?? Mentre guardavo motori stirling per sommergibile, ho trovato un bel pdf


Bella domanda... I pannelli sono montati in due stringhe di 6... sono stati portati già assemblati sul telaio e messi sul tetto dalla strada con un camion gru.... (uno sbraccio di una decina di metri!) Non so neanche come sono fatti i cablaggi!
Una stringa da corrente, l'altra no... l'ispezione è una cosa avventurosa... Potrebbe essere pure un filo staccato...

Vista la scheda dello stirling. Nel sito del costruttore http://www.genoastirling.com/ si vede una animazione e un po' di dettagli dell'interno... a me mi pare un Beta, ma loro dicono Alfa... Ne hanno uno monocilindrico (che poi il bicilindrico è un mono "raddoppiato") I prezzi sono semplicemente assurdi...

Io insisto a pensare che per una cosa simile si potrebbe usare il basamento e i cilindri di un guzzi V qualcosa (esiste dal 350 al mille). La pressione mi sembra un po' bassa, preferirei usare neon o argon (elio no, troppo difficile da contenere, a meno di lavorare molto sulle tenute e prevedere un rabbocco periodico, l'elio si trova su ebay costa abbastanza poco, lo vendono per i palloncini...) Vorrei avere il carter pressurizzato. e altre cosette di cui si potrebbe discutere...

Avevo chiesto info sui ricambi del decespugliatore ma ancora non mi hanno risposto...

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Re: Parliamo di Stirlng

Messaggio da jpquattro » 23 giu 2015, 17:41

Nota a margine... Non ho ancora parlato dei pluricilindrici, di solito sono motori a 4 cilindri con le manovelle a 90 gradi e i pistoni a doppio effetto... lo schema è un po' diverso da quello che abbiamo visto...

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Re: Parliamo di Stirlng

Messaggio da Arex » 23 giu 2015, 17:50

Ma Guzzi V se ne trovano? Da me no ...
In alternativa?
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Re: Parliamo di Stirlng

Messaggio da jpquattro » 23 giu 2015, 18:41

Di motori a V di 90 io conosco il guzzi e il ducati, il morini è a V di 70 gradi, l'harley non so esattamente, credo sia intorno ai 70 pure lui...
Che non si trovi un motore di un guzzi incidentato o di un ducati mi pare strano sono moto di grande diffusione e di lunga vita... Ho guardato su ebay, i motori guzzi V7, v350, ecc ecc si trovano completi a prezzi variabili intorno ai 400-500 euro completi; motori non completi si trovano a molto meno...
Di altri motori giapponesi so poco, il nostro amico CB che dice?
L'alternativa è ovvia: costruire! Però per esempio:
Se trovo i cilindri e l'imbiellaggio (albero e bielle) debbo smontare l'albero ricostruire la manovella (più lunga, ci debbono andare 2 bielle) e il carter.
se trovo il motore completo i cilindri vanno sul tornio e perdono l'alettatura, sostituita da scambiatore in testa e isolamento termico.
Si può anche pensare a un bicilindrico in linea e ricostruire l'imbiellaggio a 90 gradi... di bicilindrici è pieno il mondo...
Il tutto giusto per fare un esempio... di cosa si può riusare e cosa si deve costruire. Eviterei l'imbiellaggio completo del motore Beta, che a farlo mi sembra Kasinoso,
L'alternativa sarebbe il beta completamente flottante, con pistoni flottanti, richiamati da molle pneumatiche e alternatore lineare sigillato nel carter... Sembra un po' spaventoso ma alla fine sono tutti pezzi "tondi" roba che si fa la tornio insomma...

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Re: Parliamo di Stirlng

Messaggio da jpquattro » 23 giu 2015, 18:53

Una alternativa potrebbe essere un imbiellaggio di tipo junkers, che prevede pistoni opposti con la camera di scoppio in comune, possono avere due alberi a gomito ai lati opposti, oppure una sorta di lunghe bielle come quello nel disegno...
Immagine

Gli originali erano a due tempi, così costruiti per aver il lavaggio unidirezionale, ma a noi potrebbe interessare lo schema di massima: il cilindro lo ricaviamo di tornitura da tubo inox, nel mezzo, dove va la camera di scoppio, mettiamo scambiatore caldo-rigeneratore-scambiatore freddo, che così vengono estremamente compatti e riduciamo al minimo gli spazi nocivi...
I due alberi a gomito e le bielle possono essere commerciali; gli alberi a gomito potrebbero essere interconnessi con una cascata di ingranaggi commerciali, magari pure economici... debbono reggere velocità e modeste e il ciclo è dolce, senza picchi di coppia vistosi...

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Re: Parliamo di Stirlng

Messaggio da jpquattro » 23 giu 2015, 19:34

Questo è fatto con materiale di recupero... :D
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=ywLqvqZoV1c[/youtube]

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Re: Parliamo di Stirlng

Messaggio da Arex » 23 giu 2015, 19:46

Sarà meglio recuperare roba a basso costo .... 400/500€ per un esperimento (per il momento di questo si tratta) mi sembra troppo ... giusto?
(Qualsiasi cosa da me pubblicata viene esclusivamente fatta per uso privato,e nella mia proprietà, per studio e/o per hobby)
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Re: Parliamo di Stirlng

Messaggio da mastrovetraio » 23 giu 2015, 20:02

Arex, avevo guardato su subito ecc.ecc. e motori Guzzi 350 si trovano a circa 150€ completi. Se poi uno gli lascia i carburatori e qualche altra cosa inutile..
Io sto guardando se riesco a rimediare un compressore bicilindrico, magari a V...

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Re: Parliamo di Stirlng

Messaggio da jpquattro » 23 giu 2015, 20:03

claro!

Ma se uno arriva ad avere una configurazione "ragionevole" dopo ci può pure pensare...
Cosa pensi della configurazione junkers (nel senso della "costruibilità"...)?
Ti piace lo stirling di recupero?

Continuo la mia caccia ai rottami...

Paolo

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