Motore adiabatico per cogenerazione domestica - Altri Motori

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Messaggio da Ferrobattuto » 9 giu 2013, 18:54

CITAZIONE (Yuz di Scienza Laterale @ 9/6/2013, 18:40)[url]?t=65090309&st=30#entry536225795[/url] Molte persone sono erroneamente convinte che per avere rendimenti elevati con il vapore bisogna per forza surriscaldarlo ad alta temperatura.
Ecco, questo mi interessa in modo particolare. Ho sempre avuto molti dubbi su questa cosa quì, ho l'impressione che molti confondano potenza con rendimento.
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Messaggio da mastrovetraio » 9 giu 2013, 18:58

In tutta onestà, non sono all'altezza. Ho avuto qualche "problemino" e per me fare calcoli complessi da qualche anno a questa parte è diventato un guaio. E non sono nè ingegnere nè fisico.Ma, ripeto, se posso essere utile.......

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Messaggio da Yuz_di_Scienza_Laterale » 9 giu 2013, 21:31

@FerrobattutoL'argomento del surriscaldamento del vapore e i suoi effetti sul lavoro utile e sul rendimento è stato analizzato da diversi punti di vista nel blog Scienza Laterale.Per i non addetti il livello dei contenuti però potrebbe essere eccessivo e poco comprensibile.Se interessa, potrei provare a scrivere alcune spiegazioni semplificate sull'argomento per il forum Fai da Te.

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Messaggio da mac-giver » 9 giu 2013, 21:34

CITAZIONE (mastrovetraio @ 9/6/2013, 15:02)[url]?t=65090309&st=30#entry536212082[/url] @ mac gyver Onore al coraggio. Io ho visto e letto troppe belle promesse, come il motore in ceramica della Mistubishi/Nippondenso che avrebbe dovuto rivoluzionare il mondo ma è rimasto un prototipo.
no no nessun coraggio mastro! cose fattibili..è finita l'epoca dei sogni.. ti dicevo della ceramica lavorabile che non è quella dei rivestimenti del cielo dei pistoni dei motori endotermici..questa si lavora con normalissimi utensili al widia, e arriva ad avere una superficie dopo lavorazione liscia come il vetro tanto è compatta, ma lavorabile ..niente di particolare quindi..poi l'espansore lavora a temperature molto piu basse.. frequenze umane.. diciamo che meccanicamente è molto piu "semplice" di quel che si pensi..naturalmente si inizierà per gradi.. realizzandone uno magari solo ad aria compressa.. e poi man mano ci si perfeziona a seconda dei risultati ottenuti..per il possibile aiuto grazie già da adesso.. nel bisogno ti mandiamo un sos sicuramente .. se no che esiste a fare il forum?
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Messaggio da Ferrobattuto » 10 giu 2013, 11:44

CITAZIONE (Yuz di Scienza Laterale @ 9/6/2013, 21:31)[url]?t=65090309&st=30#entry536237081[/url] Se interessa, potrei provare a scrivere alcune spiegazioni semplificate sull'argomento per il forum Fai da Te.
Questo devi chiederlo agli amministratori, quì sono solo un utente.Per me prima provo a leggere in Scienza Laterale.
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Messaggio da Arex » 10 giu 2013, 13:15

Buongiorno, Ferro qui si cerca di amministrare usando il buon senso e un'opinione in merito TI chiedo di esprimerla sempre.Yuz, credo che di ignoranti in materia ce ne siano ovunque, nel mezzo però potrebbe sicuramente esserci qualcuno di preparato oppure potrebbe scegliere di iscriversi dopo aver letto ciò che tu scrivi. Il mio consiglio è di spiegare le tue teorie come van spiegate usando anche una terminologia semplificata adatta a tutti ...Grazie, un saluto a tutti.Arex
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Messaggio da Yuz_di_Scienza_Laterale » 10 giu 2013, 19:19

@Arex e FerrobattutoCome prima cosa desidero puntualizzare che quando si parla di vapore non sono teorie mie, bensì leggi della fisica scoperte due secoli fa da persone decisamente più in gamba di me.L'argomento è indubbiamente di una certa complessità e farò del mio meglio per trovare le parole giuste e gli esempi più semplici per renderne accessibile la comprensione a tutti.Tuttavia è fondamentale che si instauri un dialogo con i lettori della discussione perchè ogni contributo anche minimo potrebbe risultare di grandissimo aiuto per gli altri.

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Messaggio da Ferrobattuto » 10 giu 2013, 19:22

Non so cosa ne pensa Arex, ma secondo me (esprimo la mia opinione adesso ) per questo argomento ci vorrebbe una nuova discussione. Per il dialogo nessun problema.....
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Messaggio da Arex » 12 giu 2013, 0:24

CITAZIONE (Yuz di Scienza Laterale @ 10/6/2013, 19:19)[url]?t=65090309&st=45#entry536302806[/url] @Arex e FerrobattutoCome prima cosa desidero puntualizzare che quando si parla di vapore non sono teorie mie, bensì leggi della fisica scoperte due secoli fa da persone decisamente più in gamba di me.L'argomento è indubbiamente di una certa complessità e farò del mio meglio per trovare le parole giuste e gli esempi più semplici per renderne accessibile la comprensione a tutti.Tuttavia è fondamentale che si instauri un dialogo con i lettori della discussione perchè ogni contributo anche minimo potrebbe risultare di grandissimo aiuto per gli altri.
Yuz quello che tu definisci fondamentale effettivamente lo è .... mi permetto di farvi un esempio:Creammo la sezione cucina qui "in fai da te" e all'inizio francamente non se la filava nessuno .... ad ora sta crescendo molto bene e lo sapete perché? Perché chi ha postato ha avuto la pazienza di "perseverare" non perdendo la speranza ... concludendo, prima metti il seme, poi l'acqua, poi il concime ecc ecc poi forse nascerà. In questo Forum a parte voi (tu, Mac, Roberto) non conosco nessuno che abbia di questi interessi ... e il titolo di questa discussione "motore adiabatico" a mio avviso non trova molto riscontro sui motori di ricerca!Io da tempo ho il sentore che questa cosa potrebbe essere interessante ma come per tutte le cose a me non chiare (non sono per nulla competente in materia) la do al 50% ... mezza buona e mezza fake. Adesso sta a te, voi, sempre che vi interessi farlo qui realizzare qualcosa di concreto ... io ti farei mille domande ma nn su ciò che io definisco teoria (senso letterario) ... serve un segnale tangibile che la cosa pur con difficoltà ma funziona.Bando alle ciance, se proseguirete qui la discussione vi leggerò e cercherò anche di parteciparvi ... in caso contrario auguro a te buon lavoro e al progetto di essere realizzato al più presto.Un salutoArex
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Messaggio da Yuz_di_Scienza_Laterale » 12 giu 2013, 9:06

La vaporizzazione dell'acqua è un processo che avviene con assorbimento di calore.La parola "calore" indica scambio di energia termica.I due termini "calore" ed "energia termica" vengono usati indifferentemente.Molto spesso il calore viene misurato in calorie, ma si tratta di un'unità di misura scomoda per i confronti con altre forme di energia come quella meccanica ed elettrica.Per semplificare e rendere più chiaro il rapporto fra l'energia termica e le altre forma di energia è conveniente utilizzare un'unità di misura comune.L'unità di misura da preferire è il Joule, simbolo J, o eventualmente il wattora, simbolo Wh (1 Wh = 3600J).

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Messaggio da mastrovetraio » 12 giu 2013, 20:09

@ Yuz La parola "Adiabatico" è molto precisa e "pesante" mi puoi spiegare come e quanto il colibrì riesce a soddisfare la condizione di adiabaticità?

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Messaggio da Yuz_di_Scienza_Laterale » 12 giu 2013, 21:09

@mastrovetraioL'aggettivo adiabatico non deriva dalle caratteristiche costruttive del Colibrì bensì dalle trasformazioni che compongono il suo ciclo termodinamico.Il ciclo è composto da 4 trasformazioni:1) espansione adiabatica2) scarico isoentalpico (isocora)3) compressione adiabatica4) carico isoentalpico (isocora)In questo ciclo le due adiabatiche sono le uniche trasformazioni a cui risulta associato del lavoro di volume.La denominazione di espansore adiabatico deriva da questa particolarità.

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Messaggio da mastrovetraio » 12 giu 2013, 21:30

In termodinamica un sistema adiabatico è un sistema chiuso che non può scambiare calore con l'ambiente esterno, può invece scambiare lavoro.Nella pratica, quasi nessun sistema termodinamico può essere considerato adiabatico in termini rigorosi, in quanto il calore viene continuamente scambiato tra due corpi che abbiano temperature diverse, però molti sistemi possono essere considerati a tutti gli effetti adiabatici, in particolare quando il calore viene trasmesso così lentamente da potere approssimare a zero il flusso termico (cioè di calore). Il sistema adiabatico è quindi un modello fisico utilizzato per descrivere i sistemi reali.Un sistema adiabatico può essere costruito utilizzando un recipiente con pareti isolanti (o adiabatiche). Pareti che facciano passare il calore vengono invece dette "diatermane" (o "diatermiche"). Il contrario di sistema adiabatico è quindi sistema diatermico. Preferisco questa di spiegazione, meno tecnica ma più digeribile. Quindi è d'obbligo il condensatore. Correggimi se sbaglio

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Messaggio da Yuz_di_Scienza_Laterale » 13 giu 2013, 8:56

@mastrovetraioA questo punto diventa indispensabile introdurre alcuni concetti di base.I motori a combustione esterna sfruttano il passaggio spontaneo del calore da una sorgente calda a un serbatoio freddo.In queste macchine sono presenti due scambiatori, l'uno caldo e l'altro freddo (tuttavia in alcuni casi lo scambiatore freddo potrebbe non essere fisicamente presente come parte strutturale dell'impianto).Nelle applicazioni a vapore lo scambiatore caldo può essere dimensionato in funzione del fabbisogno di vapore in quanto è un elemento a sè stante.Il passaggio di calore dalla sorgente calda al fluido di lavoro avviene solo nello scambiatore.A livello di espansore, cioè del vero e proprio Colibrì, non è necessario alcun apporto termico supplementare in quanto il vapore entra già alla pressione e alla temperatura massima.Si parla di espansore adiabatico proprio perchè nelle fasi in cui è associato del lavoro di volume (cioè le due adiabatiche) non sono richiesti ulteriori scambi di calore.In un sistema reale l'espansore è certamente più caldo dell'ambiente esterno e pertanto tenderebbe a dissipare calore causando calo di rendimento. Una sua coibentazione permette di contenere le perdite di calore verso l'ambiente e quindi ne migliora l'adiabaticità.

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Messaggio da mastrovetraio » 13 giu 2013, 9:49

Più semplicemente, definirei adiabatico un motore in cui tutta l'energia/calore venga convertita in energia/lavoro. Èovviamente impossibile il 100% .

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Messaggio da Yuz_di_Scienza_Laterale » 13 giu 2013, 10:22

@mastrovetraioQuanto scrivi rischia di creare ambiguità perchè fa sembrare che un motore adiabatico permetta di convertire tutto il calore prelevato dalla sorgente calda in lavoro utile.Ovviamente non è così.Per i motori a combustione esterna l'efficienza massima è data dal rendimento di Carnot.Oltre tale valore è impossibile andare (in un sistema reale non è nemmeno possibile uguagliarlo).Nel caso del vapore, il limite massimo è individuato dall'efficienza del ciclo Rankine e tale valore è sempre minore di quello di Carnot.

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Messaggio da mastrovetraio » 13 giu 2013, 10:37

Ovviamente stavo cercando di semplificare per rendere fruibile la discussione ai più e riuscire poi?? finalmente!!! ad analizzare questo benedetto colibrì. Se vuoi continuare la tua lectio magistralis fai pure, ma a 62 anni una laurea non mi interessa. A suo tempo fino a costruire un estrusore idraulico per piombo ci sono arrivato anche solo essendo geometra.

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Messaggio da Yuz_di_Scienza_Laterale » 13 giu 2013, 19:13

@mastrovetraioIl fatto che a 62 anni partecipi attivamente sui forum in internet ti rende onore.Se avrai la tenacia e la pazienza di seguire gli sviluppi di questa discussione, sono sicuro che arriverai a comprendere molte cose che ora invece rifiuti perchè ti appaiono troppo complicate.

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Messaggio da mastrovetraio » 13 giu 2013, 19:56

http://www.pritchardpower.com.au/http://www.pritchardpower.com.au/ Nel link trovi pronto e operativo un generatore a vapore schema Uniflow, potenza resa 5 Kw. Vogliamo parlare del cassetto di distribuzione del Colibrì ?Monsieur Carnot è di casa per uno come me che il motore a vapore se lo sogna da anni. Un cassetto di distribuzione come quello dell'animazione che hai postato limita il range di funzionamento (corse/minuto, non rpm) in un campo ben definito. Mettere in moto il Colibrì che immagino debba avere il carico sempre collegato necessita una precisione nel dosaggio della pressione del vapore a dir poco critica. Se la pressione (e la conseguente espansione) sono insufficenti il motore di bloccherà. Se eccessiva.........Come la vedi ?

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Messaggio da Yuz_di_Scienza_Laterale » 13 giu 2013, 21:23

CITAZIONE (mastrovetraio @ 13/6/2013, 19:56)[url]?t=65090309&st=45#entry536538995[/url] Un cassetto di distribuzione come quello dell'animazione che hai postato limita il range di funzionamento (corse/minuto, non rpm) in un campo ben definito. Mettere in moto il Colibrì che immagino debba avere il carico sempre collegato necessita una precisione nel dosaggio della pressione del vapore a dir poco critica.
A tuo parere potrebbero essere presenti criticità in fase di carico/scarico nel range di frequenze che va dai 20Hz ai 50Hz?

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