controller per caldaia/camino a pellet basata su Arduino

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jpquattro
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Re: controller per caldaia/camino a pellet basata su Arduino

Messaggio da jpquattro » 26 ott 2015, 15:24

Alcune, principalmente produzione straniera (nord europa) hanno sonde lambda. Più costose, più difficili da usare e spesso danno un'informazione incompleta...
La differenza che io vedo fra un camino e una stufa è la dimensione del focolare, la stufa è molto più compatta e l'aria di alimentazione ha poche speranze di raggiungere la canna fumaria senza essere passata attraverso la fiamma, non ho dati specifici (non li ho cercati) ma mi aspetto che una stufa ben progettata abbia una combustione corretta quando il residuo di ossigeno nei gas combusti sia vicino allo 0, diciamo pochi punti percentuali.

Il caminetto ha una camera di combustione più "ariosa", c'è molto spazio, è possibile, anzi probabile che una parte dell'aria non passi neanche vicino alla fiamma; secondo uno studio originario del nord europa, ci si può aspettare che la combustione sia corretta quando il residuo di ossigeno sia superiore alla metà dell'iniziale, diciamo un residuo intorno al 10% o più.
Se i fumi contengono meno di questa percentuale di ossigeno è ragionevole sospettare che la combustione sia incompleta con presenza di ossido di carbonio... almeno dicono così i nostri amici nordici...

Di quelle unità di controllo ne ho guardate diverse, alcune sono ad elettronica discreta, niente microprocessori... soprattutto sono fatte per contenere al massimo la spesa ad esempio il pressostato differenziale è una barbarica membrana con contatto elettrico, non una capsula barometrica (che ovviamente da un'informazione molto più dettagliata).

Il comportamento della camera di combustione di una stufa o di un camino dipende molto dalla lunghezza della canna fumaria, ma niente legge il dato della depressione prodotta dal tiraggio...

Il mio giudizio è, se mi permetti, che quelle schede funzionano se tutto è nuovo e/o in perfetto stato di manutenzione, ma se qualcosa va storto, quelle schede se ne accorgono molto in ritardo, dagli effetti secondari insomma....

Molte schede non possono leggere neanche il dato tachimetrico delle ventole e/o dei motori... se la ventola è grippata non se ne accorgono...
Ho diritto a dire che per sentirmi più tranquillo ci vorrei qualche controllo in più?

Paolo

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Re: controller per caldaia/camino a pellet basata su Arduino

Messaggio da Arex » 26 ott 2015, 15:59

jpquattro ha scritto:Alcune, principalmente produzione straniera (nord europa) hanno sonde lambda. Più costose, più difficili da usare e spesso danno un'informazione incompleta...
La differenza che io vedo fra un camino e una stufa è la dimensione del focolare, la stufa è molto più compatta e l'aria di alimentazione ha poche speranze di raggiungere la canna fumaria senza essere passata attraverso la fiamma, non ho dati specifici (non li ho cercati) ma mi aspetto che una stufa ben progettata abbia una combustione corretta quando il residuo di ossigeno nei gas combusti sia vicino allo 0, diciamo pochi punti percentuali.

Il caminetto ha una camera di combustione più "ariosa", c'è molto spazio, è possibile, anzi probabile che una parte dell'aria non passi neanche vicino alla fiamma; secondo uno studio originario del nord europa, ci si può aspettare che la combustione sia corretta quando il residuo di ossigeno sia superiore alla metà dell'iniziale, diciamo un residuo intorno al 10% o più.
Se i fumi contengono meno di questa percentuale di ossigeno è ragionevole sospettare che la combustione sia incompleta con presenza di ossido di carbonio... almeno dicono così i nostri amici nordici...

Eh si, la differenza o una delle differenze è proprio quella. Però se ci pensi bene, tutto quel comburente inutilizzato fa abbassare il rendimento. Praticamente, utilizzi x comburente per la combustione e il resto va a raffreddare inutilmente i fumi che passeranno sullo scambiatore più freddi e qui crolla il rendimento. Questo è il motivo per cui non mi piace il sistema aperto come vuoi fare oltre che l'aria soffiata

Di quelle unità di controllo ne ho guardate diverse, alcune sono ad elettronica discreta, niente microprocessori... soprattutto sono fatte per contenere al massimo la spesa ad esempio il pressostato differenziale è una barbarica membrana con contatto elettrico, non una capsula barometrica (che ovviamente da un'informazione molto più dettagliata).

Il comportamento della camera di combustione di una stufa o di un camino dipende molto dalla lunghezza della canna fumaria, ma niente legge il dato della depressione prodotta dal tiraggio...

Il mio giudizio è, se mi permetti, che quelle schede funzionano se tutto è nuovo e/o in perfetto stato di manutenzione, ma se qualcosa va storto, quelle schede se ne accorgono molto in ritardo, dagli effetti secondari insomma....

Beh, no, funzionano a priori. Intendo dire, ci sono stufe che hanno anche più di un decennio di onorato servizio in giro e non danno problemi! Tra l'altro, se lo sciocco pressostato non da contatto la stufa non parte, se il sensore di temperatura dei fumi non funziona e quindi non legge la temperatura la stufa si blocca. E se permetti non sono effetti secondari. In quanto ai parametri di combustione, quello che dici potrebbe aver senso se cambi di continuo da un minuto all'altro il combustibile, e deve anche essere molto diverso in tipologia. Una stufa parametrata per un tipo di pellet ad esempio quello bianco di abete puro se gli metti dentro pellet duro e pesante non è che scoppia eh? Semplicemente si troverà a lavorare con poca aria e/o con temperatura più alta
La depressione della canna fumaria non dipende unicamente dalla lunghezza. Ci sono anche altri fattori, ne citiamo alcuni per informazione:
-uno dei più importanti è la lunghezza e la sezione in funzione della potenza del focolare
-un'altro è l'isolamento della canna fumaria
-Il più pericoloso in caso di sistemi in grado di autoavviarsi è che non sempre le canne fumarie hanno tiraggio a freddo (motivo per il quale ti ho consigliato di non mettere un ventilatore in pressione, bensì di metterlo in depressione in una canna stagna fino al tetto.
-Non ultimo per importanza la pressione atmosferica.


Molte schede non possono leggere neanche il dato tachimetrico delle ventole e/o dei motori... se la ventola è grippata non se ne accorgono...
Ho diritto a dire che per sentirmi più tranquillo ci vorrei qualche controllo in più?

Paolo


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