costruire aspiratore centrifugo

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jpquattro
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Re: costruire aspiratore centrifugo

Messaggio da jpquattro » 6 apr 2015, 23:28

Arex ha scritto:Ciao Paolo,
dunque per i dati mi serve un anemometro che non ho ... lo dovrei comprare, anzi se lo trovo ad un prezzo ragionevole lo prendo.

forse più che un anemometro ti serve un tubo di pitot, e te lo puoi anche fare...
Prestiamo attenzione ad alcuni particolari:
i 400°C sono in ingresso, ovvero prima che l'aria calda incontri il materiale, nel momento in cui l'aria calda si scontra con la segatura, la prima calerà di temperatura e la seconda si innalza...

Questo era evidente, a 400 gradi la segatura brucia... molto prima comincia a gassificare, visto che abbiamo parlato più volte di gassificazione... nonostante ciò lavorare con queste temperature a me sembra un po' viaggiare sul filo del rasoio, basta un niente e succede un disastro.
Per far evaporare velocemente l'acqua abbiamo bisogno di temperatura ... e per portare fuori la nuvola di vapore che si forma abbiamo bisogno della quantità di aria...
Ho fatto anche prove riducendo il calore e l'aria ma i risultati sono pessimi, anche diminuendo solo uno dei due ... sai, avendo un'impianto in linea non si ha tempo da perdere. Tra l'altro diminuendo combustibile e aria non si risparmia perché i tempi di lavorazione raddoppiano, triplicano ecc ecc ...

Qui viene secondo me l'equivoco... a te serve calore, non necessariamente a 400 gradi... l'acqua evapora a temperature molto più basse, il vantaggio dei 400 gradi è che tutto succede molto più rapidamente in spazi più compatti, è anche lo svantaggio tutto succede troppo rapidamente.... la distanza che separa l'essiccazione, dalla decomposizione e successivamente dall'autoaccensione è un amen... secondo me il fatto più subdolo e meno controllabile è la decomposizione del legno... chi ti garantisce che insieme al vapore non si perdano gas combustibili pregiati?
Se ne deduce che: Per portare a x temperatura x kg o q/h di segatura ci vogliono tot calorie. Non facciamo l'errore di considerare la ventilazione come semplice mezzo per trasportare una delle variabili, ma tutte insieme.

Ni. Temperatura e calore sono due cose diverse.
Per far evaporare tot Kg di acqua presenti nel legno ci vogliono tot calorie, su questo non ci piove.
Sul modo in cui e sui tempi con cui queste calorie sono trasmesse al legno forse possiamo discutere.
Su quanto è efficiente questo trasferimento possiamo discutere.
A che temperatura debba essere fornito tutto questo calore possiamo discutere (in prima battuta verrebbe da dire "più di 100 gradi" ma anche qui si può discutere).
Sul fatto che l'acqua (sotto forma di vapore) abbia tutto 'sto diritto di portarsele tutte via le mie preziosissime calorie forse possiamo discutere...
Sul fatto che queste calorie debbano essere tutte fornite da combustibili pregiati (e non per esempio dal sole) forse possiamo discutere.
Hai ragione, discutere non costa nulla e io ti seguo passo passo ... anzi son disposto a smenarci dei soldi (acquistare anemometro) per fornirti dati ... sai com'è, ho raggiunto una pratica tale dove riesco ad azzeccare più o meno quello che mi serve ... riuscire a calcolare sarebbe meglio.

Nel frattempo ho pescato un po di materiale per il ventilatore centrifugo... penso di poter preparare un foglio excel per un dimensionamento di massima e per una stima della potenza richiesta, mi ci vorràqualche giorno....
Giusto per mia cultura l'aria che arriva al ventilatore a che temperatura è? Ma sopratutto si tratta di aria o di un misto di gas combusti, vapore e residui di segatura?

Paolo

P.S. l'anemometro a che temperatura deve lavorare? mi sa alta vero?

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Re: costruire aspiratore centrifugo

Messaggio da Arex » 7 apr 2015, 0:23

Il tubo di pitot non so nemmeno che diavoleria sia ... spero ci sia uno strumento che mi dia la velocità dell'aria nella condotta che poi calcoliamo il volume... che ne dici? Utilizzando l'anemometro ci arriviamo?
L'anemometro lo utilizzeremo per le prove con aria fredda (senza accendere la caldaia)... si ci possono essere variazioni consistenti tra freddo e caldo ma per il momento soprassediamo.

Sembra che tu abbia più paura di me a pensare a certe temperature ... beh quando iniziai le prove me la facevo sotto pure io! Poi pian piano ho preso confidenza con il sistema ... l'ho collaudato oltrepassando i 500 °C senza che succedesse nulla e posso dirti che a 400°C si sta tranquilli (ovvio che ci deve entrare l'aria e non la fiamma o scintille)...
Che poi ti ripeto, mandiamo 400°C su segatura bagnata e non materiale asciutto ... qualora il materiale sia ad esempio al 20% di umidità, avremo all'ingresso solo più 300° ... comunque per quel che valgono sono prove fatte, anzi no, ormai qualche centinaio di q di produzione sono più che prove no?

Nessuno mi garantisce che non perdo delle proprietà ... a mio avviso però se ne perdo è davvero irrilevante.
Tantopiù e tu non forse non lo sai che per pellettizzare ci deve rimanere il 10% di umidità, non l'11% e non il 9% ... questo mi fa credere di non esagerare con le temperature ... sono fermamente convinto che se l'innalzamento della temperatura fosse troppo elevato non avremo umidità di risulta, concordi? Questo si che mi creerebbe molte perplessità.
Ho letto che parlavi di spazi compatti, di energie alternative (sole ecc) ... si che si può fare ... ma in che tempi? Utilizzando che spazi? E sopratutto con quale dispendio di risorse monetarie?
Io ho un impiantino homemade che utilizzo di tanto in tanto a livello hobbistico, per autoproduzione o poco più visto che la mia famiglia ha diversi nuclei... ad ogni modo, asciugare un 100q di segatura al sole è improponibile ... come ben saprai il legno è un isolante naturale. La segatura stesa al sole asciuga solo in superficie (per spiegarmi: qualche anno fa ho dovuto asciugare sul piazzale 10 q di segatura al 35% di umidità e portarla al 10% ... beh per fortuna quella buon'anima di mio c'ha dato di rastrello per dieci giorni a girarla perché se era per me finiva nella concimaia a far terra)... l'alternativa? fare delle serre con concentratori solari ecc ecc ... i costi? lascia stare che non ho voglia, spazio e soldi da buttare.

Torniamo al nostro essiccatore a cilindro lungo a malapena 540cm e con un diametro di 57cm ... l'hai visto??? Ecco, riuscire a rendere ulteriormente performante questo essiccatore sarebbe il vero risultato...
Ah si, recuperare le calorie di risulta e reimmetterle sarebbe buona cosa ... ci andrebbe un condensatore per eliminare il vapore e ritornare alla caldaia con un tubo isolato ...

Molto bene, il fatto che hai trovato del materiale è d'aiuto ... non preoccuparti che non c'è moltissima fretta di arrivare al dunque ... l'importante sarà arrivare a dei calcoli che con una certa approssimazione ci porti a calcolare un impianto di essiccazione ...

P.s: si per la ventola passano fumi, segatura, polvere e aria attorno ai 100°C.
P.P.s: interessante questo scambio di opinioni.
(Qualsiasi cosa da me pubblicata viene esclusivamente fatta per uso privato,e nella mia proprietà, per studio e/o per hobby)
Le decisioni giuste vengono dall'esperienza. L'esperienza viene dalle decisioni sbagliate. (Higdon)(Arthur Bloch)
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Re: costruire aspiratore centrifugo

Messaggio da jpquattro » 7 apr 2015, 8:33

Il pitot è un sistema per la misura della velocità usato sugli aerei (google). Sfrutta una differenza di pressione per determinare la velocità a basse velocità non è molto preciso ma non glie ne frega niente della temperatura...
L'anemometro si trova a 10-20 € su ebay, adatto a correnti d'aria fino a 50 m/s, ma a 50 gradi si squaglia...

Per il resto ti rispondo dopo che oggi sono di corvè...

Paolo

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Re: costruire aspiratore centrifugo

Messaggio da jpquattro » 7 apr 2015, 13:03

Mi sono sbarazzato di un po' di impegni e posso provare a risponderti
Arex ha scritto:Il tubo di pitot non so nemmeno che diavoleria sia ... spero ci sia uno strumento che mi dia la velocità dell'aria nella condotta che poi calcoliamo il volume... che ne dici? Utilizzando l'anemometro ci arriviamo?
L'anemometro lo utilizzeremo per le prove con aria fredda (senza accendere la caldaia)... si ci possono essere variazioni consistenti tra freddo e caldo ma per il momento soprassediamo.

gli anemometri li vendono su ebay a 10 20 euro, ma sono elichine di plastica, tarate e costruite per essere tenute in mano. Hanno diversi difetti, a 50 gradi si squagliano e la segatura che gli cade addosso quasi sicuramente falsa la lettura e blocca l'elichina... e poi dentro al tubo che gira ci vai tu a fare la misura... :D :D
Il pitot, come ti ho detto è un sistema di tubetti connessi ad un manometro (un tubo ad U, pieno d'acqua) esterno, anche lui può essere ostruito dalla segatura ma magari si può mettere un rubinetto a 3 vie che mandi dentro aria compressa in controsenso, funziona a tutte le pressioni (piu o meno...) ma alle basse velocità è poco preciso.
Ci sarebbe l'alternativa di un venturi, ma è ancora più vulnerabile allo sporco.
Comunque se vuoi fare la misura a freddo e senza segatura la vita è più semplice
Sembra che tu abbia più paura di me a pensare a certe temperature ... beh quando iniziai le prove me la facevo sotto pure io! Poi pian piano ho preso confidenza con il sistema ... l'ho collaudato oltrepassando i 500 °C senza che succedesse nulla e posso dirti che a 400°C si sta tranquilli (ovvio che ci deve entrare l'aria e non la fiamma o scintille)...
Che poi ti ripeto, mandiamo 400°C su segatura bagnata e non materiale asciutto ... qualora il materiale sia ad esempio al 20% di umidità, avremo all'ingresso solo più 300° ... comunque per quel che valgono sono prove fatte, anzi no, ormai qualche centinaio di q di produzione sono più che prove no?
Nessuno mi garantisce che non perdo delle proprietà ... a mio avviso però se ne perdo è davvero irrilevante.
Tantopiù e tu non forse non lo sai che per pellettizzare ci deve rimanere il 10% di umidità, non l'11% e non il 9% ... questo mi fa credere di non esagerare con le temperature ... sono fermamente convinto che se l'innalzamento della temperatura fosse troppo elevato non avremo umidità di risulta, concordi? Questo si che mi creerebbe molte perplessità.

Conosci la storiella della media? In media mangiamo un pollo a testa, io digiuno e tu ne mangi due... in media fa uno a testa... la stessa cosa potrebbe succedere alla tua segatura...
Comunque, forse perché con il fuoco ho avuto a che fare da ragazzo e la cosa mi ha lasciato un brutto ricordo, si sono diffidente, sia per questioni di sicurezza, ma anche per questioni di bilancio energetico, dispersione di materie pregiate ed energia...
Finalmente ho trovato il filo del tuo essiccatore, è estremamente lungo, non ho capito se l'alimentazione è continua o carichi, essicchi e scarichi... Se l'alimentazione è continua, forse qualcosa si può guadagnare facendo arrivare l'aria calda in cotrocorrente rispetto alla segatura. Se alimenti la segatura da destra, l'aria calda la fai arrivare da sinistra, in questo modo la segatura fredda incontra l'aria quasi fredda, l'aria calda viene a contatto con la segatura parzialmente asciutta e il salto termico si abbassa un po' (meno dispersione meno consumo di energia)
L'aria in uscita contiene grandi quantità di vapore (il calore di vaporizzazione dell'acqua è molto alto, ricondensando l'acqua si recupera molto calore) se l'aria in uscita la usi per preriscaldare la segatura che deve essere caricata MANTENENDO ARIA CALDA E SEGATURA SEPARATI (altrimenti l'acqua che condensa ti bagna la segatura! :woot: :woot: ), si recupera il calore di vaporizzazione almeno in parte, altrimenti puoi usarlo per produrre acqua calda o scaldare casa... ma buttare via tutto quel ben di Dio mi pare un'eresia.
Ho letto che parlavi di spazi compatti, di energie alternative (sole ecc) ... si che si può fare ... ma in che tempi? Utilizzando che spazi? E sopratutto con quale dispendio di risorse monetarie?
Io ho un impiantino homemade che utilizzo di tanto in tanto a livello hobbistico, per autoproduzione o poco più visto che la mia famiglia ha diversi nuclei... ad ogni modo, asciugare un 100q di segatura al sole è improponibile ...

tutto è relativo il tuo impiano è "piccolo" rispetto ad un impianto industriale (io non saprei dove metterlo, a meno di non uscire di casa...) e comunque è piccolo rispetto ad un impianto che utilizza energie rinnovabili per essiccare la stessa quantità di materia prima... però magari qualche esperimento si potrebbe fare: un cilindro rotante alimentato da un pannello solare ad aria...
come ben saprai il legno è un isolante naturale.
....
Ah si, recuperare le calorie di risulta e reimmetterle sarebbe buona cosa ... ci andrebbe un condensatore per eliminare il vapore e ritornare alla caldaia con un tubo isolato ...

NO!!!! se elimini il vapore con il condensatore butti via tutto il calore da recuperare! il calore è tutto o quasi nel vapore. Il condensatore e il recuperatore di calore sono la stessa cosa.
forse uno scambiatore fatto di lamierino di rame potrebbe permettere di preriscaldare l'aria in ingresso all'essiccatore... tutto sommato relativamente semplice da fare...
Molto bene, il fatto che hai trovato del materiale è d'aiuto ... non preoccuparti che non c'è moltissima fretta di arrivare al dunque ... l'importante sarà arrivare a dei calcoli che con una certa approssimazione ci porti a calcolare un impianto di essiccazione ...
P.s: si per la ventola passano fumi, segatura, polvere e aria attorno ai 100°C.
P.P.s: interessante questo scambio di opinioni.

Io per ora mi sto occupando del foglio che permette di disegnare il ventilatore centrifugo... Tutto il sistema, si può fare, ma è una storia diversa... una cosa alla volta...
Per l'anemometro che misura la velocità della mondezza bollente ci penso un attimo su.
Uno strumento professionale mi sa che costerebbe uno sproposito.

Paolo

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Re: costruire aspiratore centrifugo

Messaggio da Arex » 7 apr 2015, 13:36

:lol: sei forte!
Non ho intenzione di mettermi a costruire strumenti che non ho il tempo e nemmeno sarei sicuro che funzionino (fatti da me)
Quindi, ottimo l'anemometro! Buona la prima :D !
Facciamo le prove a freddo e in assenza di materiale (polvere e calore)... tieni presente che a me servono i dati per capire come dimensionare le ventole, come dimensionare l'impianto è affar mio, ci stai??? :D Questo almeno per quanto riguarda l'immediato ... in futuro o per parlarne possiamo discutere di varie ed eventuali alternative.

P.s: per quanto riguarda il condensatore ho detto una caxxata ... in effetti il condensatore abbatte la temperatura e allora tanto vale ...

Non ti preoccupare per le misurazioni dentro al tubo che gira ci mando il gatto :lol: :lol: :lol: no scherzo è il gatto che manda me!

A noi interessano le misurazioni della mia ventola giusto?
Poi ci servono le misurazioni in uscita al ciclone?
E poi?
Comunque io credo che staccando le tubazioni dalla ventola possiamo misurare aspirazione e pressione ... e da li possiamo dimensionare....
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Re: costruire aspiratore centrifugo

Messaggio da Arex » 7 apr 2015, 13:50

Domanda: 30m/secondo saranno sufficienti come capacità di misurazione dell'anemometro?
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Re: costruire aspiratore centrifugo

Messaggio da jpquattro » 7 apr 2015, 14:41

30 m/s sono circa 100 Km/h (se preferisci circa 60 nodi...) per gli usi comuni potrebbero essere d'avanzo, ma per una condotta che porta polveri potrebbero essere un po' al limite...
non ho guardato, non ne trovi uno che arrivi a 50?

Se stacchi i tubi cambi il punto di lavoro della ventola, meglio cercare il modo di fare le misure con tutto attaccato... poi la temperatura comporta ulteriori variazioni... proveremo a fare un po' di conti... :D

Paolo

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Re: costruire aspiratore centrifugo

Messaggio da jpquattro » 7 apr 2015, 15:09

Questo qui:
http://www.ebay.it/itm/GM8901-Anemometr ... 5b032ad379
arriva a 45 m/s
e questo:
http://www.ebay.it/itm/WeatherFlow-Anem ... 234d141897

arriva a 54 m/s, ma si usa su uno smartphone...
gli altri si fermano tutti a 30....

Paolo

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Re: costruire aspiratore centrifugo

Messaggio da corvo50 » 7 apr 2015, 17:18

mmmmm vi seguo.....recuperare il calore del vapore in uscita,cè un unico modo a mio parere,ed è quello di far passare l'aria in entrata attraverso il vapore..quanto si possa recuperare non lo so..credo che vista la mole di lavoro da fare si possa trascurare.
quello che per noi conta,è la produzione oraria..non possiamo stare 2giorni ad essiccare 10qli di segatura.quindi è necessario che la nostra ventola trasporti la quantità d'aria che ci serve per tirare dentro tutto il calore che la nostra caldaia produce,nonchè portare via contemporaneamente tutto il vapore di risulta.che la segatura venga a contatto con temperature elevate,non importa in quanto si tratta di materiale molto umido..e prima che possa essere danneggiato..si è già allontanato di molto dal punto di contatto..ad ottimizzare il tutto si fa prima ad accendere e provare che fare tutte le stime possibili.ovvio che a tutto cè un limite,se l'aria diventa troppa...la caldaia non riesce a produrre le calorie necessarie,e la velocità della segatura ,non concede tempo sufficiente per compiere il processo di evaporazione,a meno di allungare il tragitto...ma qui diventa un problema di spazio,nessuno di noi ha a disposizione un capannone industriale.la misurazione della velocità dell'aria e della sua quantità,si puo fare a freddo all'uscita del ciclone finale....ma ci serve solo per poter fare dei paragoni tra il prima e il dopo modifiche..oppure tra il tuo e il mio impianto..ma nessuno si ci dice se quell'aria è sufficiente ,scarsa ,o abbondante..per sapere quello non resta che accendere e provare
quando incontrerai qualcuno che pensa di sapere tutto,non avere dubbi:costui è un imbecille(Confucio)

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Re: costruire aspiratore centrifugo

Messaggio da Arex » 7 apr 2015, 21:10

Ok ... l'anemometro per lo smartphone è scartato che non mi va di metterlo a repentaglio (magari mi scappa di mano e la ventola lo risucchia e009 e addio telefono)
L'altro lo ordino ...

@corvo,
recuperare aria a 100°C da reimmettere sarebbe d'aiuto e farebbe diminuire uno spreco.
Ora come ora non possiamo preoccuparci del recupero del calore perché la vedo come una cosa da fare poi.
Tra l'altro ho il sospetto che ben pochi impianti (seri) abbiano un sistema di recupero in tal senso ... separare l'aria calda dall'umidità che contiene senza abbattere la temperatura mi puzza di cosa costosa ... Mi sbaglio? Tanto meglio ... basta che me lo dimostrano!
Corvo, dovessi dimensionare solo il tuo impianto potremmo procedere per prove ... ma qui arriva un sacco di gente (senza contare i contatti extra forum che necessitano di aiuto) che ha bisogno di una mano ... no?
Quindi, se possiamo calcolare che ventola montare in base all'impianto è meglio no?
Approfittiamo dell'aiuto che ci sta offrendo Paolo ... poi se a te interessa bene altrimenti interesserà ad altri, no?
Prendo come spunto l'aria che produce la mia ventola in questo momento, perché? perché so per certo che quella ventola la posso portare a girare con una puleggia da 80mm e supererei i 3000 g/m (prove fatte all'inizio con pressione e portata impressionanti) ... quindi se parto dagli attuali dati e faccio modifiche possiamo avvicinarci alla realtà con meno approssimazione! Lo trovi sbagliato?
Se poi vogliamo un'altro motivo parto dai miei dati perché attualmente sono gli unici che hanno una resa accettabile ...
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Re: costruire aspiratore centrifugo

Messaggio da jpquattro » 7 apr 2015, 21:39

Facciamo un ragionamento...
a cosa serve il calore in questo impianto? a far evaporare l'acqua contenuta nella segatura.
Che metodo si usa per farlo? si scalda l'aria e poi per mezzo dell'aria calda si scalda la segatura.
alla fine del processo dove è finito il calore? se l'impianto è fatto bene una piccola parte disperso nell'ambiente, una parte nella temperatura dell'aria di scarico, la maggior parte nel vapore presente nello scarico...
come si fa recuperare il calore disperso allo scarico? il metodo più efficiente (perché la maggior parte del calore sta lì...) è condensare il vapore di scarico, idealmente la cosa migliore sarebbe usare quel calore per (pre)riscaldare la segatura... se non si può fare allora si deve usare per (pre)riscaldare l'aria...

A proposito del tragitto... una cosa che credo manchi al sistema è un controllo del tempo di permanenza della segatura nel tamburo...

Quanto a valutare l'efficienza del sistema...
Secondo me semplici misure ci possono dare informazioni utili a valutare il funzionamento... una misura base è il salto termico (differenza di temperatura fra ingresso e uscita): il calore perso dall'aria è stato usato per far evaporare l'acqua e scaldare la segatura...

Paolo

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Re: costruire aspiratore centrifugo

Messaggio da corvo50 » 7 apr 2015, 22:26

esatto..calcola che io entro con 500-600 gradi...e 5mt dopo..nel ciclone ci sono 80°...questo serve a dare qualche indicazione ?sembrerebbe che il 90% del calore venga sfruttato..oppure è indicatore dell'insufficienza d'aria..che aumentando andrebbe ad abbassare la temperatura di entrata..ma salirebbe quella in uscita..si avrebbe un livellamento..che a mè è quello che serve....tenere la caldaia allo stesso regime..ma con una temperatura più bassa.per quanto riguarda il tempo di permanenza...l'unico metodo per aumentarlo è ridurre i giri del cilindro..ma poi vista la dimensione e visto il motore non ce la fa ..si intasa.arex..le misurazioni si possono fare..sarà sempre meglio che andare a spanne..quindi nulla in contrario....ma poi son sempre gli esperimenti...che la dicono lunga
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Re: costruire aspiratore centrifugo

Messaggio da Arex » 7 apr 2015, 22:33

corvo50 ha scritto:esatto..[glow=red]calcola che io entro con 500-600 gradi...e 5mt dopo..nel ciclone ci sono 80°[/glow]...questo serve a dare qualche indicazione ?sembrerebbe che il 90% del calore venga sfruttato..oppure è indicatore dell'insufficienza d'aria..che aumentando andrebbe ad abbassare la temperatura di entrata..ma salirebbe quella in uscita..si avrebbe un livellamento..che a mè è quello che serve....tenere la caldaia allo stesso regime..ma con una temperatura più bassa.per quanto riguarda il tempo di permanenza...l'unico metodo per aumentarlo è ridurre i giri del cilindro..ma poi vista la dimensione e visto il motore non ce la fa ..si intasa.arex..le misurazioni si possono fare..sarà sempre meglio che andare a spanne..quindi nulla in contrario....ma poi son sempre gli esperimenti...che la dicono lunga



Questa cosa è da prendere molto con le pinze (quella in rosso) ... estremamente pericoloso superare i 450°C.
Io sono convinto che tu non estragga il calore dalla caldaia ... e calma perché non sono solo i giri dell'essiccatore a evacuare la segatura ma anche l'aria della ventola ... adesso se esageri con l'aria ti ritroverai come me all'inizio con la segatura che entra da una parte e esce dall'altra senza toccare terra ....
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Re: costruire aspiratore centrifugo

Messaggio da corvo50 » 7 apr 2015, 22:48

beh avevo messo un termometro analogico all'entrata ,con fondoscala a 500 gradi..ne ho arrostiti due..al che non l'ho più messo ..eh certo se l'aria aumenta troppo corro il rischio che la segatura non si fermi nel cilindro..ma limitare una ventola è possibile...farla rendere di più di quello che puo dare ,è più dura..si possono aumentare i giri ma non più di tanto altrimenti si sfascia.la ventola che possiedo ora,non è neanche adatta al passaggio della segatura,così ho dovuto mettere il ciclone prima della ventola,e farlo lavorare in depressione,il che non è proprio l'ideale
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Re: costruire aspiratore centrifugo

Messaggio da Arex » 7 apr 2015, 22:49

OK ... fin qui son d'accordo ...
(Qualsiasi cosa da me pubblicata viene esclusivamente fatta per uso privato,e nella mia proprietà, per studio e/o per hobby)
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Re: costruire aspiratore centrifugo

Messaggio da jpquattro » 7 apr 2015, 23:57

Due cose.
1)I termometri: una termocoppia tipo K non costa una pazzia (sulla baya con meno di 30 euro si comprano tutte e due e il display o lo strumento...) e regge fino a oltre 1000 gradi ed è precisa. fosse il mio ne vedrei bene 2: una all'ingresso dell'aria calda (prima della miscelazione con la segatura) e una all'uscita prima che l'aria entri nel ciclone.

2) ventole e polvere: la ventola che meglio si comporta con polveri e segatura è quella a pale radiali, per la sua struttura è autopulente. come prestazioni è a metà fra quella a pale avanti e quella a pale indietro (ma pensa tu che genio???) però, o uno gli fa l'ingresso simile alle pale dei turbocompressori, che si estendono dentro il condotto di ingresso e sono piegate ad uncino (e si perde metà del vantaggio della pulizia...) oppure perde qualcosa in rendimento, perché l'angolo di entrata della pala è sbagliato , la pala è dritta ma l'aria non può arrivare in quella direzione... si crea qualche vortice che consuma un po' di potenza...
Oltretutto sono pure facili da fare...

Paolo

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Re: costruire aspiratore centrifugo

Messaggio da jpquattro » 8 apr 2015, 12:22

A proposito di fogli excel...
Frugando in rete ho beccato questo:
http://pcfarina.eng.unipr.it/Testi_Esam ... namica.xls

Sono 17 pagine di fogli excel in cui si calcola più o meno tutto: dalla resistenza aerodinamica di un palo, alla ventilazione di un locale alle perdite di carico di un tubo, al tubo di pitot o di venturi accatatevillo, date retta a me...

Paolo

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Arex
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Re: costruire aspiratore centrifugo

Messaggio da Arex » 8 apr 2015, 13:57

Ciao Paolo,
io ho montato un semplice termometro (analogico) da 500°C e non l'ho mai bruciato ...
Qui viewtopic.php?f=74&t=665&hilit=ventilatore+centrifugo puoi vedere la mia ventola.
Questa non ha mai avuto problemi ne di autopulizia ne di altra tipologia ...
(Qualsiasi cosa da me pubblicata viene esclusivamente fatta per uso privato,e nella mia proprietà, per studio e/o per hobby)
Le decisioni giuste vengono dall'esperienza. L'esperienza viene dalle decisioni sbagliate. (Higdon)(Arthur Bloch)
E poi ti trovi che un giorno sei tu ad avere l'arma ma non spari, perché colpire chi ti ha ferito non te ne importa più nulla. _Alda Merini_

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Re: costruire aspiratore centrifugo

Messaggio da jpquattro » 8 apr 2015, 14:18

Non vale.
Volevo parlare dei ventilatori a pale dritte inclinate indietro e te me lo scodelli già fatto...
Il tuo ventilatore è un caso particolare di quelli a pale curvate indietro, è possibile calcolarlo, in modo che gli angoli di entrata e di uscita siano corretti...
Quelli a pale curve hanno (dicono i produttori, io mai provato) la tendenza ad accumulare sporcizia sulle pale, il tuo è a pale dritte, non radiali ma sempre dritte sono... difficile che la sporcizia trovi un posto dove attaccarsi...
Ne ho fatto uno simile (ma molto più piccolo) per il forno per curvare il policarbonato...
Tu hai mai fatto un forno di legno? io si... :D

Sto lavorando al foglio di calcolo dei ventilatori.

Paolo

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Re: costruire aspiratore centrifugo

Messaggio da Arex » 8 apr 2015, 14:29

Ehehehhehe ... sorpreso dalla mia ventolina?? No dai è solo una ventola eseguita homemade.
UN forno di legno? :wacko: quando hai tempo faccelo vedere se ti va (in una discussione nuova)
Buon lavoro per i calcoli e grazie della disponibilità...
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