Arex ha scritto:Ciao Paolo,
dunque per i dati mi serve un anemometro che non ho ... lo dovrei comprare, anzi se lo trovo ad un prezzo ragionevole lo prendo.
forse più che un anemometro ti serve un tubo di pitot, e te lo puoi anche fare...
Prestiamo attenzione ad alcuni particolari:
i 400°C sono in ingresso, ovvero prima che l'aria calda incontri il materiale, nel momento in cui l'aria calda si scontra con la segatura, la prima calerà di temperatura e la seconda si innalza...
Questo era evidente, a 400 gradi la segatura brucia... molto prima comincia a gassificare, visto che abbiamo parlato più volte di gassificazione... nonostante ciò lavorare con queste temperature a me sembra un po' viaggiare sul filo del rasoio, basta un niente e succede un disastro.
Per far evaporare velocemente l'acqua abbiamo bisogno di temperatura ... e per portare fuori la nuvola di vapore che si forma abbiamo bisogno della quantità di aria...
Ho fatto anche prove riducendo il calore e l'aria ma i risultati sono pessimi, anche diminuendo solo uno dei due ... sai, avendo un'impianto in linea non si ha tempo da perdere. Tra l'altro diminuendo combustibile e aria non si risparmia perché i tempi di lavorazione raddoppiano, triplicano ecc ecc ...
Qui viene secondo me l'equivoco... a te serve calore, non necessariamente a 400 gradi... l'acqua evapora a temperature molto più basse, il vantaggio dei 400 gradi è che tutto succede molto più rapidamente in spazi più compatti, è anche lo svantaggio tutto succede troppo rapidamente.... la distanza che separa l'essiccazione, dalla decomposizione e successivamente dall'autoaccensione è un amen... secondo me il fatto più subdolo e meno controllabile è la decomposizione del legno... chi ti garantisce che insieme al vapore non si perdano gas combustibili pregiati?
Se ne deduce che: Per portare a x temperatura x kg o q/h di segatura ci vogliono tot calorie. Non facciamo l'errore di considerare la ventilazione come semplice mezzo per trasportare una delle variabili, ma tutte insieme.
Ni. Temperatura e calore sono due cose diverse.
Per far evaporare tot Kg di acqua presenti nel legno ci vogliono tot calorie, su questo non ci piove.
Sul modo in cui e sui tempi con cui queste calorie sono trasmesse al legno forse possiamo discutere.
Su quanto è efficiente questo trasferimento possiamo discutere.
A che temperatura debba essere fornito tutto questo calore possiamo discutere (in prima battuta verrebbe da dire "più di 100 gradi" ma anche qui si può discutere).
Sul fatto che l'acqua (sotto forma di vapore) abbia tutto 'sto diritto di portarsele tutte via le mie preziosissime calorie forse possiamo discutere...
Sul fatto che queste calorie debbano essere tutte fornite da combustibili pregiati (e non per esempio dal sole) forse possiamo discutere.
Hai ragione, discutere non costa nulla e io ti seguo passo passo ... anzi son disposto a smenarci dei soldi (acquistare anemometro) per fornirti dati ... sai com'è, ho raggiunto una pratica tale dove riesco ad azzeccare più o meno quello che mi serve ... riuscire a calcolare sarebbe meglio.
Nel frattempo ho pescato un po di materiale per il ventilatore centrifugo... penso di poter preparare un foglio excel per un dimensionamento di massima e per una stima della potenza richiesta, mi ci vorràqualche giorno....
Giusto per mia cultura l'aria che arriva al ventilatore a che temperatura è? Ma sopratutto si tratta di aria o di un misto di gas combusti, vapore e residui di segatura?
Paolo
P.S. l'anemometro a che temperatura deve lavorare? mi sa alta vero?