Pagina 21 di 25
Re: il mio impianto ibrido offgrid
Inviato: 12 ott 2017, 10:31
da Ferrobattuto
Disconnettere la carica sempre a 32V è un po' troppo, ma arrivare a 30 o 30,5V va bene. Come si era scritto nella discussione su come si dovrebbero ricaricare le batterie salire sopra i 15V per batteria a fine carica ne ritarda la solfatazione e ne allunga la vita. Naturalmente sempre con correnti non eccessive. Sperimentato di persona da Max, che ha un grosso banco di batterie auto usate.
Arrivare sopra i 32V serve solo in caso di desolfatazione, e ci si deve arrivare comunque con correnti molto basse.
Per il resto quei parametri nell'immagine mi sembrano buoni, ma non ho dimestichezza con quei regolatori li, senti anche quello che ti dicono altri.
Per non usare troppo le batterie, meglio non scendere sotto ai 12,5V per batteria, a meno che non ci si trovi in caso di grave mancanza di sole per periodi molto lunghi, e comunque scendere sotto gli 11V (22V nel tuo caso) non è proprio consigliabile.
Re: il mio impianto ibrido offgrid
Inviato: 12 ott 2017, 12:32
da unimatrixzero
grazie @ferrobattuto
Re: il mio impianto ibrido offgrid
Inviato: 19 gen 2018, 10:18
da eneo
L'impianto e' tutt'ora funzionante, ma la sezione batterie e' la parte piu' critica e sinceramente ho poca voglia di spendere i soldi in altri accumulatori. Stavo pensando ad un bel inverter per immissioni in rete e aumentare l'autoconsumo senza immettere niente in rete e lasciare un piccolo pacco batterie che alimenta piccole utenze o da utilizzare in caso di mancanza rete. Tra le varie possibilita', oltre al cinese gaia inverter che si trova su ebay e aliexpress, ho visto il sunny boy che ha la possibilita' di configurare a zero le immissioni in rete.
Qualcuno ha informazioni a riguardo? Il sistema ha bisogno di altri optional?
Nel frattempo ho modificato il sistema dei regolatori, ho abbassato la soglia di carica del epsolar, mantenendo inalterato il tristars, ora l'epsolar si stacca a 27v e chiude la carica della batteria. Questo per rovinare meno le batterie, quando avro' piu' tempo invertiro' i regolatori, lasciando il lavoro di carica a landstar e lasciare il tristar che si attivi solo in caso di nuvolo (abbassamento di tensione) o in derivazione di energia tipo riscaldare un boiler.
Re: il mio impianto ibrido offgrid
Inviato: 19 gen 2018, 13:46
da Ferrobattuto
Io personalmente l'idea dell'immissione in rete non la considero proprio...... Non è certo per egoismo o per partito preso, perché se le nostre leggi e i regolamenti vari che regolano l'energia fotovoltaica nel nostro Paese fossero differenti sarebbe sicuramente il sistema migliore.
Il fatto è che almeno dal mio punto di vista il sistema delle reti in Italia (non solo quella elettrica) sta andando a rotoli: quando tira il vento o c'è del maltempo l'erogazione di corrente diventa "ad intermittenza", molto spesso la sera mentre sono al computer le luci di casa lampeggiano, l'orologio digitale sulla vecchia radio comincia a dare i numeri e l'UPS che ho sotto al computer comincia a fare "tic-tac" peggio di una vecchia sveglia. Immagino cosa potrebbe succedere nel prossimo futuro nel caso di una grossa nevicata come quella del 2012..... Allora furono cinque giorni "senza reti" di nessun genere, visto che dal secondo giorno già mancavano anche i telefoni, e da allora almeno io qui in zona di manutenzioni particolari non ne ho più viste.
Naturalmente pensare di disconnettersi dalla rete non è conveniente, a meno di avere un grande impianto ad isola ultrasicuro, e magari un generatore a portata di mano per "imprevisti particolari", però rimanere il più indipendenti possibile sicuramente si. Usare la rete solo per "carichi pesanti occasionali", o per ricaricare il banco in eventi eccezionali. E soprattutto imparare a consumare di meno...... Molte delle cianfrusaglie elettriche che abbiamo in casa sono perfettamente superflue.
Ricordo benissimo che in qui famosi cinque giorni del febbraio del 2012 alcuni dei miei vicini venivano a passare del tempo in casa nostra, che ci scaldavamo con la stufa a legna, quelli che di solito avevano il termocamino o il riscaldamento a pellet.
Gli unici che non vennero erano quelli che avevano il camino o la stufa.
Ho l'impressione (forse tutta mia) che visto l'andazzo generale in Italia, seguitare a far conto sull'erogazione dei servizi al pubblico sia da ripensarci bene.....
P.S.
Io qui ho l'ADSL che va e viene come gli pare. A volte mentre sto scrivendo si spegne la spia del servizio sul modem e sono costretto a salvare quello che ho scritto per rispedirlo poi. Vabhè che siamo in un piccolo paesino di provincia, ma prima andava a gonfie vele......
Ieri siamo stati senza cellulari dalla mattina presto fino alle 18 o 19 del pomeriggio. Di qualsiasi provider fossero, TIM, TREE, Vodafon ecc ecc.....
Spero che da voialtri vada meglio.
Re: il mio impianto ibrido offgrid
Inviato: 19 gen 2018, 15:05
da eneo
Beh Ferro io non devo immettere niente in rete, il mio impianto di accumulo offgrid rimane invariato, mi serve soltanto un inverter buono e economico che misceli la corrente autoprodotta del fotovoltaico nella rete di casa, senza che il contatore enel me lo rileva come consumati. Per ricaricare le mie batterie bastano pochi pannelli, siccome ne ho tanti vorrei collegarli a questo tipo di inverter, ovviamente parlo sempre di inverter certificati che in assenza di energia si bloccano, in modo da attivare nelle ore diurne carichi come lavatrici o lavastoviglie. Esiste lo studer o steca in versione xts o xtm ma costano un botto.
A me non arrivano proprio i pali della telecom, uso il cell come rete wifi in casa.
Re: il mio impianto ibrido offgrid
Inviato: 19 gen 2018, 18:04
da Cavallino1
Scusatemi se mi intrometto ma da parte mia posso dire che con il mio impiantino da 2900 w a isola mi trovo bene-Circa 10 anni fa ho iniziato con due soli pannelli da 245 w cadauno e piano piano sono arrivato a 12 pannelli,mi dispiace che lo spazio mi e finito se no aggiungevo altri 3 pannelli cosi ero a posto.
Posso solo dire che da marzo fino a ottobre riesco ad alimentare tutte le faccende di casa senza essere collegato in rete l'inverter funziona 24 su 24 non stop,invece le rimanenze mese lavora a singhiozzi in base alle condizione meteo e in automatico baipas con l'Enel quando le batterie sono scariche.
Ho un banco batterie da 600 ampere più che sufficiente a tale scopo e il tutto e alimentato a 24 volt con 4 stringhe di discesa che vanno a caricare le batterie.
Detto questo io posso dire che mi trovo bene non ho problemi con carichi elevati,e il trucco sta ad sapere consumare la energia accumulata,difatti se il tempo e nuvolo si deve evitare i carichi pesante,ma questo si impara mammano che ha l'impianto e in funzione
Re: il mio impianto ibrido offgrid
Inviato: 21 gen 2018, 23:31
da eneo
Cavallino grazie del tuo contributo. Un bel banco da 600Ah. complimenti
Re: il mio impianto ibrido offgrid
Inviato: 22 gen 2018, 11:46
da Marko
Cavallino1 ha scritto: ↑19 gen 2018, 18:04
Scusatemi se mi intrometto ma da parte mia posso dire che con il mio impiantino da 2900 w a isola mi trovo bene-Circa 10 anni fa ho iniziato con due soli pannelli da 245 w cadauno e piano piano sono arrivato a 12 pannelli,mi dispiace che lo spazio mi e finito se no aggiungevo altri 3 pannelli cosi ero a posto.
Posso solo dire che da marzo fino a ottobre riesco ad alimentare tutte le faccende di casa senza essere collegato in rete l'inverter funziona 24 su 24 non stop,invece le rimanenze mese lavora a singhiozzi in base alle condizione meteo e in automatico baipas con l'Enel quando le batterie sono scariche.
Ho un banco batterie da 600 ampere più che sufficiente a tale scopo e il tutto e alimentato a 24 volt con 4 stringhe di discesa che vanno a caricare le batterie.
Detto questo io posso dire che mi trovo bene non ho problemi con carichi elevati,e il trucco sta ad sapere consumare la energia accumulata,difatti se il tempo e nuvolo si deve evitare i carichi pesante,ma questo si impara mammano che ha l'impianto e in funzione
C'è da dire che in Sicilia il sole non manca....
Re: il mio impianto ibrido offgrid
Inviato: 4 feb 2018, 18:20
da eneo
Arrivate le nuove batteria marchiate SMA a piastra positiva tubolare da 157Ah, ho colto l'occasione di sistemare un po' tutto l'impianto pieno di fili volanti e altri accrocchi che non servivano piu' che avevo li da anni. Ho eliminato il contatore meccanico monofase, non so perche', ma interferiva con la sensibilita' dell'inverter, contatore che segnava 1250kwh. Sistemato il reparto di ricarica a 12v e la parte riguardante il generatore eolico.
Le batterie tubolari vengono date con ricarica max 20A pertanto ho scollegato 4 pannelli dal tristar, lasciandolo solo con 4, il regolatore funziona da master lasciando l'epsolar come slave. Quest'ultimo aiuta il primo fino alla tensione di 27,5V per poi riattivarsi al di sotto di questa tensione in presenza di carichi o cielo nuvoloso.
Re: il mio impianto ibrido offgrid
Inviato: 7 feb 2018, 10:20
da Marko
Mettevi un ep solar da 20A oltre questa corrente non eroga, così da non scollegare i pannelli.....oltretutto hai sempre riserva di energia in ingresso..
Re: il mio impianto ibrido offgrid
Inviato: 7 feb 2018, 23:50
da eneo
Si, ho visto sul manuale della serie landstar c'e' scritto:
PV Over Current
When the charging power of the PV array exceeds its rated power, it will be charged at
the rated power.
tradotto:
PV Over Current
Quando la potenza di carica dell'array fotovoltaico supera la sua potenza nominale, verrà caricata a
la potenza nominale.
Diciamo che si autolimitano come la serie mppt BN. Ottimi prodotti.
Re: il mio impianto ibrido offgrid
Inviato: 22 feb 2018, 9:32
da eneo
Sono terribilmente indeciso
Devo ampliare il pacco batterie, non so se prendere un altro uguale a quello esistente, visto che sono nuove e non sfruttate, metterle in parallelo secco per un totale di 314Ah. Oppure prendere 4 batterie da 6v 240Ah senza parallelo, con ognuno il proprio regolatore. Pro e contro e su internet si legge di tutto. Molti di noi usano il parallelo secco senza problemi, Hall9000 esempio ne ha due da 1000Ah, io credo che basta avere accortezza nell'usarle senza esagerare nelle scariche e fare controlli periodici per valutarne l'efficienza. Pareri?
Re: il mio impianto ibrido offgrid
Inviato: 22 feb 2018, 13:23
da Ferrobattuto
Hal9000 ha acquistato i due banchi paralleli contemporaneamente, per cui stessa fabbrica, stessa serie e stessa anzianità d'uso. Le due serie sono perfettamente uguali, per cui il parallelo secco non ha controindicazioni.
Immagino che nel tuo caso se prendi altre due batterie uguali, visto che le prime due sono praticamente nuove, non dovrebbero esserci particolari problemi. Come dici tu un po' di sorveglianza almeno per i primi tempi dovrebbe bastare.
Per l'altra soluzione...... Non so cosa dirti. Se hai due regolatori puoi fare come hai detto tu, uno per banco, al limite metti due diodi in uscita verso l'inverter e le altre utenze.
Ma a decidere alla fine tocca sempre a te.
Comunque vedo che ora sei "sceso" a quattro batterie da 6V, il prossimo passo quale sarà? 12 elementi da 2V?
Re: il mio impianto ibrido offgrid
Inviato: 22 feb 2018, 21:07
da eneo
Ferrobattuto ha scritto: ↑22 feb 2018, 13:23
Comunque vedo che ora sei "sceso" a quattro batterie da 6V, il prossimo passo quale sarà? 12 elementi da 2V?
Lo spero....
Comunque mia moglie e' rimasta tanta contenta del lavoro svolto al negozio che se finivo in tempo la tavernetta e chiudevo il secondo porticato mi avrebbe dato il consenso.
Andrei sulle 240Ah in questo modo in c20 lavorerebbero bene con tutte le piccole utenze collegate, che sommate alla fine fanno i maggior consumi di casa, luci, tv, caldaia, congelatore, stufa a pellet, ecc.ecc.
Re: il mio impianto ibrido offgrid
Inviato: 8 mar 2018, 22:54
da eneo
Ho visto che esistono in commercio portafusibili sezionatori con fusibili da 50A, me ne servono due, secondo voi possono andare bene su tensioni 24v dc? O meglio usare due stacca batterie e due fusibili a lamelle per audiocar?
- sezionatore portafusibile.jpg (2.9 KiB) Visto 19078 volte
Re: il mio impianto ibrido offgrid
Inviato: 9 mar 2018, 1:30
da unimatrixzero
eneo ha scritto: ↑8 mar 2018, 22:54
Ho visto che esistono in commercio portafusibili sezionatori con fusibili da 50A, me ne servono due, secondo voi possono andare bene su tensioni 24v dc? O meglio usare due stacca batterie e due fusibili a lamelle per audiocar?
sezionatore portafusibile.jpg
io li sto usando , ho notato però che a seconda dei fusibili all'interno scaldano terribilmente fino a diventare roventi, insomma se uso i classici fusibili elettrici nessun problema, se uso quelli dedicati al fotovoltaico.. ops.. stufa.. l'unica differenza che noto esterna tra gli uni e gli e gli altri è che i primi son in bachelite , ceramica , o roba simile , gli altri oltretutto molto piu cari sembrano di vetroresina..
Re: il mio impianto ibrido offgrid
Inviato: 9 mar 2018, 23:46
da Marko
Comunque mia moglie e' rimasta tanta contenta del lavoro svolto al negozio che se finivo in tempo la tavernetta e chiudevo il secondo porticato mi avrebbe dato il consenso.
Eheheh, ste donne capitano...io ho la sceriffa...
ma comanda poco...
W le donne....
Re: il mio impianto ibrido offgrid
Inviato: 9 mar 2018, 23:50
da Marko
io ho diviso l'impianto, due gruppi di batterie e carica indipendente con due regolatori mppt e pannelli indipendenti x ogni regolatore. All'inverter tramite diodo da 100A sckottky.
Re: il mio impianto ibrido offgrid
Inviato: 11 mar 2018, 23:34
da eneo
Potrei farlo con i due regolatori, ma cosi facendo non posso sfruttare tutti i pannelli, ogni gruppo di batteria accetta max 20A in ricarica, dovrei toglierne 3 di pannelli. Invece se metto in parallelo i due gruppi di batteria posso usare tutti i 40A provenienti dal tristar e altri 25A dal epsolar usato come slave con tensioni piu' basse.
Re: il mio impianto ibrido offgrid
Inviato: 17 mar 2018, 9:05
da eneo
Novita' sull'impianto, inizio settimana ho acquistato un'altra coppia di batterie tubolari della Sma di Napoli identiche alle altre che ho gia' con capacita' di 157Ah, le ho collegate non in parallelo secco ma in una configurazione nuova che avevo in mente da parecchio tempo che di seguito descrivero'.
Primo pacco batterie collegate al tristar e all'inverter, secondo pacco batterie collegate al regolatore epsolar da 30A e collegate al primo banco attraverso un diodo schottky mbr3060. Ho voluto testare il suo funzionamento per vedere se il tutto funzionasse per bene e il risultato e' stato ottimo.
Funziona come un alimentatore che ricarica il banco principale, seguendo la tensione, come un elastico che in base alla corrente richiesta varia dai 0.18v ai 0.5V di caduta di tensione, ho provato con quasi tutti i tipi di carichi come accensione stufa a pellet e aspirapolvere. Il diodo rettificatore accoppiato ad un bel dissipatore diventa tiepido e la potenza dissipata e' molto bassa, con passaggio di 10A e caduta di tensione di 0.5V abbiamo una dispersione in calore di circa 5W. Ho da aggiungere dei fusibili perche' i collegamenti li ho fatti sbrigataivi per vedere come andava il sistema. Credo che lascero' tutto in questo modo, ora sono due giorni che la quasi totalita' di casa e' in solare, questa mattina alle 6 il pacco batterie e' riuscito a far partire la stufa a pellet dopo che ieri sera ha tenuto acceso 3 tv, luci, stufa e psp4 di mio figlio che ciuccia parecchio. La Soglia di distacco da plc avviene con tensione sui 23.5V.