Fusione a Induzione

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Fusione a Induzione

Messaggio da bodo81 » 13 mar 2012, 19:16

ho visto su YouTube parecchi video di piccoli aggeggi per la fusione dei metalli a induzione......qualcuno sa come e fato il circuito?

[oldtube]wZPgw2sTmNM&feature=related[/oldtube]

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Re: Fusione a Induzione

Messaggio da Ferrobattuto » 13 mar 2012, 22:14

Ci vuole molta potenza a frequenze molto alte. Da parecchie centinaia di W a qualche KW. Da qualche centinaio di KHz a diversi MHz a seconda di cosa ci devi fare. Se non hai dimestichezza con la radiofrequenza rischi di farti male. Comunque non è eccessivamente difficile. Ci vogliono, o delle grosse valvole per trasmissioni radio, o dei grossi semiconduttori (transistor o mosfet) di potenza.
Peppermit sicuramente potrebbe darti qualche buona dritta.
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Re: Fusione a Induzione

Messaggio da Ferrobattuto » 19 mar 2012, 14:47

Ho una grossa valvola russa, una GU81M, un pentodo con dissipazione anodica di 450W, capace di erogare sul carico circa 700W. Mi chiedo se potrebbe essere adatta ad un riscaldatore ad induzione. Sotto la foto.

Immagine

Ne avessi due, sarebbe un buon Kilowatt e mezzo, ma anche così penso che qualcosa ci si possa fare. :D Magari per riscaldare piccoli oggetti.
Purtroppo per avere il massimo della potenza ci vogliono 2500-3000V, difficili da trovare a meno di farsi avvolgere un trasformatore apposta.

Sarebbe buono avere uno schema per un riscaldatore ad alta frequenza a semiconduttori, possibilmente a bassa tensione. ;)
Allegati
gu-81m.pdf
Datasheet GU81M
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Re: Fusione a Induzione

Messaggio da bodo81 » 19 mar 2012, 20:14

[oldtube]hEpRU5oqbco&feature=related[/oldtube]

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Re: Fusione a Induzione

Messaggio da Ferrobattuto » 19 mar 2012, 20:26

Simpatica dimostrazione Bodo, ma quello è un "giocattolo". :D per fare qualcosa di "serio" occorre almeno 1KW. ;)
Quello che sarebbe interessante fare è un sistema ad induzione per fare "relativamente" piccole quantità di leghe metalliche, impiegando tensioni abbastanza basse, come 24 o 48V, quelle degli impianti fotovoltaici ad isola, insomma. Poter fare piccoli oggetti in bronzo, o in alluminio, o in rame, senza dover ricorrere alla fiamma a gas o col carbone. Oppure qualche lega particolare. O anche trattamento termico dei metalli, come ad esempio la tempra di lame o scalpelli o "coltelli" di macchine da legno, o frese per metallo.
Schemi di principio se ne possono trovare, ma sarebbe meglio avere lo schema di qualcosa di già realizzato.
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Re: Fusione a Induzione

Messaggio da bodo81 » 19 mar 2012, 20:34

si hai ragione, lo so che e un "giocattolo" pero non pare una cosa tanto complicata a vederlo cosi. certo che per potenze maggiore il discorso cambierà un po

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Re: Fusione a Induzione

Messaggio da Dolomitico » 22 mar 2012, 12:55

Bello sto cosetto.
Dove lavoro io usano questi dispositivi per saldare i componenti che formano gli occhiali.
Alla fine è il principio del trasformatore,dove il promario viene raffreddato a acqua e il secondario è dato dal pezzo che non potendo sfogare la corrente indotta si riscalda a temperature altissime.
Non si può modificare un'alimentatore swiching da pc da 500/1000 watt? :mrgreen:

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Re: Fusione a Induzione

Messaggio da Ferrobattuto » 22 mar 2012, 18:23

Dolomitico ha scritto:Non si può modificare un'alimentatore swiching da pc da 500/1000 watt? :mrgreen:

Dovresti "sbobinare" il trasformatore switching e riavvolgerci un secondario a tensione molto bassa fatto di tantissimi fili sottili e isolati tra loro.
Tanto per dire: hai presente i fili più sottili che hai ricavato dai motori per frigoriferi? Bene, immagina di fare un secondario con pochissime spire fatto con un centinaio di quelli, o forse di più.
Comunque, credo che la frequenza non sia adatta, e sicuramente il circuito con cui funzionano ha delle "protezioni" molto difficili da aggirare o eliminare. Alla fin fine sarebbe meno scomodo farne uno nuovo..... ;)

Se non mi ricordo male, mi pare che qualche tempo fa vidi in rete un finale di trasmissione a transistors, o forse erano mosfet, da un KW a bassa tensione, fatto con molti semiconduttori messi in parallelo e in controfase tra di loro. Il circuito mi sembra di ricordare che non fosse complicato, sarebbe buono ritrovare qualcosa di simile. Non avendo bisogno di onda sinusoidale pura in uscita (intendo dire che quello serviva per trasmissione, a noi anche con delle armoniche sopra non ci disturba....) forse molti accorgimenti non sarebbero necessari e verrebbe più semplice.
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Re: Fusione a Induzione

Messaggio da Dolomitico » 23 mar 2012, 10:38

Ma alla fine il gioco vale la candela?
Ho visto tempo fga dei video su youtube e in pratica servono 5/6 Kw per fondere qualcosa di decente,si fa prima con un forno a gas o a carbone.
Meno tecnologico.
Oppure dei normali forni elettrici:
http://www.legor.com/index.php?pagina=c ... entrifughe

In fin dei conti non credo sia difficile farne uno elettrico in casa.
Ferro,ahi idea di come si potrebbe fare con resistenze riciclate o altro?

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Re: Fusione a Induzione

Messaggio da Ferrobattuto » 23 mar 2012, 13:47

Mia nipote ha un forno per ceramica che mio fratello ha trovato usato, ma non certamente gratis.....
Come ho scritto già da qualche altra parte, col fai-da-te si può fare praticamente tutto, l'importante poi è accontentarsi di quello che si ottiene, e soprattutto imparare ad usarlo al meglio. Anche in questo caso credo che valga lo stesso principio. Le resistenze debbono essere di materiale adatto e di dimensioni adatte alla potenza che si vuole impegnare. I refrattari per forni elettrici hanno forme e caratteristiche particolari, anche a secondo dell'impiego che se ne vuol fare. Scanalature particolari per le resistenze elicoidali, ecc ecc. Non credo che si trovi facilmente materiale "di riciclo" simile in giro. Invece ad esempio il mio vicino dirimpettaio si è autocostruito completamente da se un forno per ceramica a gas GPL...... Comuni mattoni refrattari, normale lana di roccia per edilizia, e qualche po' di ferro in lamiere e angolari. Il bruciatore è uno di quelli comunemente usati per saldare guaine di coperture. Tant'è che stavo pensando di modificare la sua "invenzione" per farne un forno da fonditore. ;) Se a qualcuno interessa posso chiedergli il permesso di mettere quì qualche foto.
Il fatto è che con il riscaldamento ad induzione si può usare direttamente l'energia elettrica ricavata da fonti alternative, come fotovoltaico o eolico, senza ricorrere a gas o idrocarburi, o carbone. Qualcosa di perfettamente ecologico, insomma. Qualcosa che non "pesi" sulla bolletta dell'ENEL e sulle nostre tasche. Specialmente per chi ha già un impianto, ad isola o meno.
Per la potenza dipende da quello che si vuole fare, ovvio che per fusioni di una certa consistenza di potenza ce ne vuole tanta, ma per piccoli oggetti di metalli ad alto punto di fusione potrebbe convenire. Ovvio che se devo fondere tutto il piombo per fare un elemento Planté mi conviene il gas..... O anche per fare lingotti di alluminio.... Ma immaginando di aver bisogno di fondere un oggettino di bronzo o di ferro, forse potrebbe convenire. Bielle per un modello a vapore?.... ;) O le relative bronzine.
Non sarebbe sicuramente il mio caso, ma se avete del metallo prezioso da fondere, il riscaldamento ad induzione può servire senz'altro. :D
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