il calo del prezzo del petrolio..

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mastrovetraio » 20 gen 2016, 14:27

Ciao,Dolomitico. Nel frattempo ho letto anch'io, e devo dire che hai ragione. Ero convinto che i dati relativi alle riserve petrolifere fossero falsi, e che le riserve fossero enormemente maggiori. Ma è vero il contrario. Allego questo articolo, che sfrondato dalle considerazioni politiche piu o meno condivisibili, è molto interessante.http://www.leftcom.org/it/articles/2009 ... come-merce

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mac-giver » 20 gen 2016, 15:39

Mastro.. l articolo è del 2009. . Gli scenari sono stati stravolti da pochi anni..http://www.limesonline.com/shale-gas-e- ... nita/47049
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mac-giver » 20 gen 2016, 15:43

http://m.ilmessaggero.it/m/messaggero/a ... mia/997538 qui si parla di convenienza anche a 25$..
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mastrovetraio » 20 gen 2016, 17:12

Ciao,Mac. Sì, il mio articolo è vecchio, ma i meccanismi sono attuali. Anche il tuo oramai è datato, alcune compagnie Usa dello shale oil hanno depositato i libri contabili in tribunale, ed avviato le procedure di fallimento controllato.

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mastrovetraio » 20 gen 2016, 17:24


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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mac-giver » 20 gen 2016, 19:51

si mastro, lo so, ma sono una parte delle compagnie.. probabile verranno assorbite da quelle grandi che avranno molta più resistenza al fallimento.. la cosa da notare è che quel tipo di "pozzi", possono riprendere a produrre a pieno ritmo dal giorno alla notte.. non sappiamo cosa bolle in pentola, ma a quanto pare le nuove tecnologie non solo producono il " non convenzionale" ma possono allo stesso costo sfruttare meglio i pozzi già esistenti del doppio..

in poche parole le riserve da quel che si credeva nel 2009 ( l'articolo da te postato) nel 2013 senza fare altri pozzi, sono raddoppiate solo con il miglioramento della tecnologia estrattiva..
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mastrovetraio » 20 gen 2016, 20:20

Ciao, Mac. Verissimo, la tecnologia sta cambiando le carte in tavola ad una velocità impressionante. Mi aspetto la resurrezione del carbone, troveranno il sistema economico per renderlo liquido. Mi chiedo però chi (in futuro) avrà un lavoro ed uno stipendio, grazie alla tecnologia. La "gente" sta diventando sempre più inutile. Tornando al petrolio, mio figlio ha detto che le automobili vanno ad accise, ed ha ragione.

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da Dolomitico » 20 gen 2016, 20:43

Grazie Mastro,io invece ho trovato questo articolo,vedete se vi convince.

https://aspoitalia.wordpress.com/2016/0 ... -linferno/

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mac-giver » 20 gen 2016, 21:59

mac-giver ha scritto:l'unica cosa da tenere conto è che sono stati bloccati gli investimenti in tecnologie di trivellazione per nuovi pozzi, visto che con il petrolio così basso non conviene.. questo un bel giorno potrebbe comportare " se i consumi dovessero risalire, ma di molto" un deficit produttivo perchè non ci sono nuovi pozzi..in quel caso potrebbe succedere una vera catastrofe..


l'avevo già scritto questo.. e il tuo articolo me lo riconferma in pieno..

ma la catastrofe la provoca proprio il prezzo cosi basso.. non perchè i giacimenti si esauriscono perchè finisce il petrolio.. ma perchè non si fanno più investimenti in quelle tecnologie estrattive cosi evolute e non si cercheranno nuovi giacimenti e quelli vecchi alla fine si svuotano..

se ci sarà un improvvisa impennata dei prezzi,a causa della scarsità della materia prima.. le economie mondiali andranno sotto 0 di brutto..

per quello l ho chiamata vera catastrofe...

il prezzo fisiologico per tenere in piedi il tutto sarebbe sui 60$
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mac-giver » 21 gen 2016, 10:44

bello questo articolo.. fa capire bene cosa sta succedendo del perchè questa guerra del petrolio..

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti ... d=AC0vvPEC


"Ognuno fa la guerra come può: gli Usa e l’Occidente con i caccia, i jihadisti con il terrorismo, i Paesi petroliferi con l’oro nero. Il crollo dei prezzi è uno degli aspetti della guerra del Medio Oriente lanciata nel 2014 dai sauditi con la sovrapproduzione di oro nero per contrastare la concorrenza di produttori americani, canadesi e russi ma soprattutto per asfissiare l’economia dell’Iran, alleato di Bashar Assad, portabandiera del fronte sciita e storico rivale nel Golfo"

"Quando durerà la guerra del petrolio? Per resistere i sauditi contano, oltre che sulle loro riserve di 650 miliardi di dollari, sui bassi costi di produzione intorno ai 2-3 dollari al barile, inferiori a quelli iraniani che secondo una recente dichiarazione ufficiale estraggono il loro petrolio a 5 dollari."
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mastrovetraio » 21 gen 2016, 13:39

Sì, molto interessante l'articolo del Sole, come sempre. Ma bisognerebe arrivare poi alle conseguenze "estreme" ma il Sole non può farlo. I Sauditi sono un popolo decadente, non sanno nè vogliono combattere, pagano altri per farlo. In parole povere,il rischio è una guerra Iran/Turchia. Ma dato che Turchia=NATO ed Iran=Russia, ecco la soluzione di tanti problemi economici e sociali. Poi, dopo una bella guerra, vedrete che non ci sarà più disoccupazione, e ci sarà petrolio a prezzi ragionevoli.

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mac-giver » 21 gen 2016, 17:33

tu pensi che facciano una guerra vera e propria russia vs turchia? certo che con l abbattimento dell aereo russo da parte della turchia ci siamo andati vicino.. ma.. vedo che i conflitti "mondiali" si evitano mentre invece si instaurano questi a suon di "colpi economici" vedi tu sti sauditi.. fanno guerra contro gli usa per lo shale oil e contro i russi per non fargli vendere il loro petrolio.. ma ci stanno rimettendo anche loro.. tipo.. mangio di meno io per far morire di fame te.. chi resisterà di più? putin lo vedo sempre tranquillo.. se il rublo va a picco, vanno poi tutti ad investire in russia ( la comodità di avere una propria moneta svalutabile)

che ne pensì?
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mastrovetraio » 21 gen 2016, 19:12

Penso che non scommetterei un euro sulla vita della famiglia regnante Saudita, Putin non è un fessacchiotto come altri ....

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mac-giver » 22 gen 2016, 10:05

http://mobile.ilsole24ore.com/solemobil ... d=ACDRArEC cioè il petrolio di qua va di là e quello di là viene qua.. che scenari..
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da Dolomitico » 9 feb 2016, 17:13

O voi che avete paura che il petrolio rovini le rinnovabili,qui cè un articolo che fa tremare tutto:
http://ugobardi.blogspot.it/2016/02/il- ... .html#more
E non ci vuole un genio per capire,che anche se solo a spanne le cose stanno andando in questa direzione.
Contro la geologia non si discute,e neanche contro le dinamiche che ne conseguono.

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mastrovetraio » 13 feb 2016, 20:38

Nella azienda in cui lavoro gli ordinativi relativi all'eolico stanno salendo, e di molto. Quelli relativi al settore petrolifero sono stabili. Allego il link ad un articolo sul petrolio/economia/geopolitica molto interessante http://it.sputniknews.com/opinioni/2016 ... rolio.html

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mac-giver » 14 feb 2016, 10:49

si mastro.. il prezzo del petrolio non è mai stato oggetto della naturale domanda-offerta..solo speculazione e guerre geopolitiche..

la cosa che mi preoccupa dell eolico off shore per esempio è il costo della manutenzione ..

http://www.technologyreview.it/un-bracc ... -off-shore



@ dolomitico

Ugo Bardi non vede l'ora di tirare fuori le sue teorie catastrofiste sul picco del petrolio, aspo italia, fondata da lui, ha chiuso i battenti proprio perchè con il passare degli anni, si è ben capito che quella teoria non era un granchè supportata da una realtà..

"ASPO, l'associazione per lo studio del picco del petrolio, sembra essere in crisi - qualcosa che avviene sia a livello nazionale come internazionale. Nel dibattito corrente, il concetto di "picco del petrolio" sembra essere diventato irrilevante e abbiamo visto recentemente un'ondata di commenti sul tono che gli ultimi eventi hanno in qualche modo dimostrato che non ci sarà nessun picco, perlomeno nel futuro prevedibile."
http://ugobardi.blogspot.it/2012/08/la- ... l-suo.html

la cosa divertente poi che appena succede qualche cosa al prezzo del petrolio, lui subito pronto a tirare fuori che la teorie del "picco" non è così sbagliata.. quindi se il petrolio aumenta "siamo arrivati al picco" ,se il petrolio diminuisce è per colpa del picco..i toni complottisti sono una sua costante:

https://aspoitalia.wordpress.com/2014/1 ... -peak-oil/

"Il prezzo del greggio sta crollando. Il barile ha perso il 45% del valore da giugno. E’ una guerra commerciale per danneggiare la Russia e ridurre il suo interventismo in Ucraina? O è un modo per far scoppiare la bolla del fracking negli USA? E se si trattasse solo di tre effetti imprevisti del Picco del Petrolio?"


fortunatamente le cose non stanno come dice lui, in questo articolo di filippo zuliani lo spiega molto bene e in toni realistici, di come avverrà la transizione energetica..

"come ogni transizione energetica di cui la civiltà umana ha memoria, volta a creare nuove economie più ricche e produttive. La società moderna non crollerà certo perché ci troviamo di fronte un’altra di queste trasformazioni, a meno di non credere che inventiva e adattabilità umane svaniranno assieme al petrolio. Quando mai arriverà, è probabile che la fine dell’era del petrolio assumerà i connotati di una opportunità di sviluppo sostenibile piuttosto che dell’ennesima profezia sulla fine del mondo."

http://www.ilpost.it/filippozuliani/201 ... -petrolio/

Pur avendo correttamente predetto la datazione del picco produttivo petrolifero dei primi anni ’70 negli USA, la teoria del picco del petrolio ha ripetutamente fallito. Una lunga serie di osservazioni empiriche dagli anni ’80 in poi ha evidenziato l’incompletezza della teoria.

In particolare, si è reso evidente come essa si fondi esclusivamente su dati empirici di tipo geologico e produttivo, mancando di considerare che la quantità offerta di petrolio è condizionata anche da fattori dinamici quali sviluppo tecnologico e prezzo di mercato.

I sostenitori della teoria di Hubbert hanno fornito nei decenni una lunga lista di datazioni del picco della produzione globale di petrolio, tutte puntualmente smentite [3]. Al contrario, non solo non vi è ancora alcuna evidenza di un picco della produzione petrolifera mondiale, ma anche se l’entità delle risorse petrolifere mondiali fosse nota alla perfezione – e non lo è – una datazione precisa del picco non sarebbe comunque possibile senza una conoscenza altrettanto precisa della domanda futura. Tale conoscenza è preclusa per l’ovvio motivo che la domanda si forma sulla base di elementi di progresso tecnologico e sociale imprevedibili nel lungo periodo. Nessuno, ad esempio, seppe predirre l’enorme domanda di kerosene creata dal 1930 in poi, con la maturità tecnologica degli aerei commerciali.

Le preoccupazioni sull’insufficienza dell’offerta mondiale di petrolio derivano essenzialmente dalla pochezza degli investimenti effettuati nel settore petrolifero negli ultimi 25 anni, dopo che lo scoppio della bolla petrolifera negli anni ‘80 provocò una caduta del prezzo del petrolio e un imponente dispiegamento di misure per una maggiore efficienza energetica. ( non è una cosa di adesso come scrive bardi)

Nonostante il consumo netto mondiale di petrolio sia comunque aumentato, la previsione sulle riserve sfruttabili non è diminuita [4]. Al contrario, le nuove tecniche di estrazione e i cambiamenti nella domanda hanno infatti sistematicamente posticipato la data del picco: 20 anni or sono le stime in assenza di nuovi ritrovamenti erano per 45 anni di consumi. Dopo 10 anni, con consumi in aumento, questo numero è aumentato a 50 anni. Oggi si stima che le riserve di petrolio siano sufficienti per 60 anni [5]. Anche una pur sommaria analisi prospettica del rapporto tra capacità produttive e riserve mondiali mostra che gli idrocarburi non sembrano scarseggiare e che la futura domanda di energia è molto probabilmente destinata ad essere soddisfatta senza particolari affanni.



il resto lo trovate nell articolo e con tutti i riferimenti del caso..
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Messaggio da mastrovetraio » 2 mar 2016, 20:22

Appena visto sulla tv francese. La Svizzera sta facendo causa alla Francia a causa dell'inquinamento prodotto da una centrale atomica. Hanno dato la notizia con il minimo possibile di parole. Così come la Francia un paio di settimane fa ha fatto causa al Belgio per le centrali atomiche vicino alla frontiera, obsolete e con le crepe. Cosa pensate che accadrà al prezzo del petrolio appena qualche stato europeo sarà costretto a chiudere una o più centrali d'urgenza e di corsa ???

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da Dolomitico » 3 mar 2016, 10:09

X Mac:
Si,ovviamente cè del vero in quello che dici,e secondo me la verità qui sta più o meno al centro.
Ho notato anch'io che nei periodi di basso prezzo e cosidetta abbondanza di petrolio cominciano a parlare di riscaldamento globale,e basta un sussulto nel mondo petrolifero che tornano alla carica col picco.
Tuttavia ogni tanto dai vari articoli se ne traggono dei dati interessanti,e si imparano molte cose.
Va ulteriormente detto che sicuramente di picco si potrà parlare,ma l'offerta di combustibili è anche diventata più varia,hanno scoperto una gigantesca riserva di gas fra l'Iran e un'altro paese,e la guerra in Siria pare sia per spodestare Hassad e farci passare le pipeline di gas che gli fanno più comodo agli Americani,poi sono arrivati i Russi e tutto è cambiato.
Poi ci sono ancora tutti gli idrati di metano in fondo al mare e nel permafrost che pare ce ne sia una marea.
Cmq sia le rinnovabili poco o tanto continueranno a migliorare,ho visto in tv di vernici fotovoltaiche,o pile strane a temperature elevate che possono fornire interi quartieri,quindi la ricerca cè,ma l'unico anello che è debole è l'accumulo come ben sappiamo.
Il petrolio estratto dai giacimenti è solo la metà in media di quello che cè,quindi va da se che con ogni miglioramento hai dei margini notevoli,ma bisogna anche vedere quanto costosi e fattibili siano questi miglioramenti,se inietti acqua per spingere su è un conto,ma se inietti sostanze chimiche magari tossiche è un'altro....

X Mastro,
so che le centrali Francesi sono già ben oltre la loro vita operativa prevista,e alcuni dicono che non verranno mai smantellate causa i costi,chissà cosa succederà dopo,anche i Tedeschi andavano a nucleare,ma lo stanno dismettendo piano piano.

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da mastrovetraio » 3 mar 2016, 11:43

Questa che vi do è freschissima. Non posso citare la fonte, ma la notizia è certa. Bene, per ogni manufatto destinato all'industria OIL&GAS (così si chiama in gergo il settore) c'è bisogno di una certificazione della qualità. C'è tutta una filiera di "certificatori" che testano i forni, i procedimenti, i metalli, le resistenze meccaniche dei pezzi. Tanto per capirci, i nostri forni hanno la certificazione/abilitazione NASA ed i pezzi prodotti sono certificati per temperature "polari" con test in azoto liquido. Bene, in giro per l'Europa ci sono circa 1500 "certificatori" a spasso, senza lavoro. Gente che fino a 3 mesi fa guadagnava 5/10K euro al mese.
E per ogniuno di questi Ingegneri/certificatori bisogna immaginare almeno una ventina di operai che NON produrranno . Ed è un calcolo mooolto conservativo. Cicerone disse che chi possiede una biblioteca ed un pezzo di terra è un uomo ricco.

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