Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie
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Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie
Ciao Luppy,
non credere ma anche io sono timoroso di tutto quel piombo, è uno dei motivi per cui ho comprato e stò provando un piccolo banco NiFe cinese (che per ora và alla grande e ha già sucrlassato le batterie da auto di ben 4 misure) e anche perchè stò provando molte altre strade alternative come le eneloop NiMh, le manganese-ferro e tante altre combinazioni e prove, ma purtoppo fino ad ora le piombo fai-da-te sono quelle che mi hanno dato i risultati migliori in termini di accumulo, più facili da realizzare e il costo inferiore.
non credere ma anche io sono timoroso di tutto quel piombo, è uno dei motivi per cui ho comprato e stò provando un piccolo banco NiFe cinese (che per ora và alla grande e ha già sucrlassato le batterie da auto di ben 4 misure) e anche perchè stò provando molte altre strade alternative come le eneloop NiMh, le manganese-ferro e tante altre combinazioni e prove, ma purtoppo fino ad ora le piombo fai-da-te sono quelle che mi hanno dato i risultati migliori in termini di accumulo, più facili da realizzare e il costo inferiore.
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Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie
Per aprire una batteria va bene anche una sega da ferro,basta tagliare lungo la giuntura con un pò di pazienza sui lati e poi con uno scalpello da fallegname tagliare le sezioni delle celle,oppure segare la zona interessata,anche con utensile multifunzione se lo si ha.
La plastica che cade all'interno non crea danni,e semmai con la colla a caldo si può ripristinare la scatola....
Io come recipiente uso una cassetta di plastica che usano i muratori per la malta,5€ al brico,è bassa e larga,e tutte le polveri cadono lì e non vanno in giro,poi ovviamente è roba tossica va messa in sicurezza.
Non ci sono ancora arrivato,ma ho delle celle da 2 volt messe via,e voglio ripristinarle dentro a una tanica per la demineralizzata a vedere se come contenitore può andar bene...se sono agm piccole si può usare anche un barattolo di vetro,se ha il tappo in plastica,esempio nutella o roba cosi....per vedre cosa succede...
La plastica che cade all'interno non crea danni,e semmai con la colla a caldo si può ripristinare la scatola....
Io come recipiente uso una cassetta di plastica che usano i muratori per la malta,5€ al brico,è bassa e larga,e tutte le polveri cadono lì e non vanno in giro,poi ovviamente è roba tossica va messa in sicurezza.
Non ci sono ancora arrivato,ma ho delle celle da 2 volt messe via,e voglio ripristinarle dentro a una tanica per la demineralizzata a vedere se come contenitore può andar bene...se sono agm piccole si può usare anche un barattolo di vetro,se ha il tappo in plastica,esempio nutella o roba cosi....per vedre cosa succede...
Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie
Quelle che apro da 100Ah dei camion di solito prendo a martellate il coperchio fino a farlo tutto crepato e a buchi poi con una tenaglia strappo via tutta la parte superiore e restano le celle belle aperte da sopra, poi come Dolomitico prendo ancora a martellate con uno scalpello o un vecchio cacciavite grosso i ponti per farli saltare, fai in modo che la batteria sia scarica completa prima di operare per evitare corti circuiti mentre manovri che anche se svuotata resta sempre dell'acido tra le piastre sufficente a erogare centinaia di ampere sulle celle ancora buone
GRAZIE
Questa discussione è rimasta un po indietro, anche se più che una discussione io credo che sia un manuale vero e proprio
Vorrei scrivere qualche parola per chi in futuro leggerà queste pagine magari per la prima volta e non sa in che forum è capitato.... ma non è una favola, solo fatti concreti...
Premessa: sto facendo qualche esperimento per il quale voglio usare la corrente a 12v dei miei piccoli pannelli fv, che però deve essere garantita per diversi giorni. Uso infatti per gli esperimenti il caricatorino imax, che se si spegne perde i dati, e quindi dovrei ricominciare dall'inizio
Allora ho pensato di mettere insieme rapidamente un piccolo ups a 12 volt, che possa garantire l'alimentazione anche se per diversi giorni sarà nuvolo, e come per qualsiasi ups ci vorranno delle batterie...
Dalla foto si vede la mia "stazione mobile" per gli esperimenti, montata infatti su ruote, ma in particolare si vedono in basso cinque piccole batterie agm, e a parte le altre cose, in alto a sinistra si vede un voltmetro che segna oltre 13 volt, che è il sistema che le ricarica, poi arriveranno come sempre a 14,4 !
La notizia è che le piccole cinque sono batterie recuperate secche da vecchi apparecchi, completamente scariche e solfatate, ma seguendo tutta questa discussione sono tornate almeno all' 80%, e sono solo una piccola percentuale di quanto ho recuperato, ne ho diverse altre anche da 70 ampere sia nel banco principale che altrove
Solo quelle cinque comunque, che sono tutte di marca buona tipo fiamm o apc, hanno un valore che supera di molto i 100 euro... Totò direbbe... alla faccia del bicarbonato di sodio !
Tutto questo per dire... che RINGRAZIO tutto il Forum ed in particolare Dolomitico per avermi insegnato a fare questi recuperi, da solo e senza leggere tutte queste pagine ed essere consigliato ed a volte anche un po' tirate le orecchie non ci sarei mai arrivato
Grande aiuto anche da Ferrobattuto che io considero il Saggio del forum, e Hal9000, grande elettronico e sperimentatore davvero vulcanico grazie al quale ad esempio ho costruito anche il megapulser regolabile per le batterie grandi ed avuto mille altre idee e progetti
Insomma ... GRAZIE A TUTTI siete un gruppo insostituibile, fortuna mia avervi incontrato
luppy
Vorrei scrivere qualche parola per chi in futuro leggerà queste pagine magari per la prima volta e non sa in che forum è capitato.... ma non è una favola, solo fatti concreti...
Premessa: sto facendo qualche esperimento per il quale voglio usare la corrente a 12v dei miei piccoli pannelli fv, che però deve essere garantita per diversi giorni. Uso infatti per gli esperimenti il caricatorino imax, che se si spegne perde i dati, e quindi dovrei ricominciare dall'inizio
Allora ho pensato di mettere insieme rapidamente un piccolo ups a 12 volt, che possa garantire l'alimentazione anche se per diversi giorni sarà nuvolo, e come per qualsiasi ups ci vorranno delle batterie...
Dalla foto si vede la mia "stazione mobile" per gli esperimenti, montata infatti su ruote, ma in particolare si vedono in basso cinque piccole batterie agm, e a parte le altre cose, in alto a sinistra si vede un voltmetro che segna oltre 13 volt, che è il sistema che le ricarica, poi arriveranno come sempre a 14,4 !
La notizia è che le piccole cinque sono batterie recuperate secche da vecchi apparecchi, completamente scariche e solfatate, ma seguendo tutta questa discussione sono tornate almeno all' 80%, e sono solo una piccola percentuale di quanto ho recuperato, ne ho diverse altre anche da 70 ampere sia nel banco principale che altrove
Solo quelle cinque comunque, che sono tutte di marca buona tipo fiamm o apc, hanno un valore che supera di molto i 100 euro... Totò direbbe... alla faccia del bicarbonato di sodio !
Tutto questo per dire... che RINGRAZIO tutto il Forum ed in particolare Dolomitico per avermi insegnato a fare questi recuperi, da solo e senza leggere tutte queste pagine ed essere consigliato ed a volte anche un po' tirate le orecchie non ci sarei mai arrivato
Grande aiuto anche da Ferrobattuto che io considero il Saggio del forum, e Hal9000, grande elettronico e sperimentatore davvero vulcanico grazie al quale ad esempio ho costruito anche il megapulser regolabile per le batterie grandi ed avuto mille altre idee e progetti
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Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie
Figurati,è anche una soddisfazione vedere che il tempo e la pazienza profusa possono essere d'aiuto ad altri.
Innanzitutto è conoscenza che si forma,poi sono soldi che si risparmiano...e vedrai col tempo su quante cose si rifletteranno.
Felice di essere stato d'aiuto.
Innanzitutto è conoscenza che si forma,poi sono soldi che si risparmiano...e vedrai col tempo su quante cose si rifletteranno.
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Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie
dopo 15 min di ricerca non lo trovo più e mi sono stuifato, ma sono sicuro di avere scritto di una piccola agm a 11,5v che ho. Ma tanto l'argomento è questo e va bene scrivere qui
Mi avevate detto (non ricordo chi, perchè non trovo nemmeno il post) che probabilmente una cella era in corto e le altre sovraccariche, e mi è venuto in mente di provare una cosa: l'ho lasciata scaricare con carico da mezzo ampere circa, fino a tre volt, e l'ho lasciata li fino al giorno dopo, 24 ore
Ricaricata, è andata a 12.7
Ergo, una cella sballata, probabilemnte
Ho altre due sorelle una 7,5 e l'altra 10.5, stavolta ho fatto un passetto in più misurando la resistenza infilando cacciavitino nel forellino, delicatamente, non ho tempo per metodi più delicati. Però non c'è corto, per cui le ho messe in coda per test simile, scarica fino a 3
Alcune delle celle sono cariche
Lo so che non vanno scaricate così tanto, però per la prima ha funzionato e allora riprovo, tanto per me è anche teoria, sono piccine e non mi servono a molto
Farò sapere come va
ciao
luppy
Mi avevate detto (non ricordo chi, perchè non trovo nemmeno il post) che probabilmente una cella era in corto e le altre sovraccariche, e mi è venuto in mente di provare una cosa: l'ho lasciata scaricare con carico da mezzo ampere circa, fino a tre volt, e l'ho lasciata li fino al giorno dopo, 24 ore
Ricaricata, è andata a 12.7
Ergo, una cella sballata, probabilemnte
Ho altre due sorelle una 7,5 e l'altra 10.5, stavolta ho fatto un passetto in più misurando la resistenza infilando cacciavitino nel forellino, delicatamente, non ho tempo per metodi più delicati. Però non c'è corto, per cui le ho messe in coda per test simile, scarica fino a 3
Alcune delle celle sono cariche
Lo so che non vanno scaricate così tanto, però per la prima ha funzionato e allora riprovo, tanto per me è anche teoria, sono piccine e non mi servono a molto
Farò sapere come va
ciao
luppy
Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie
Tendenzialmente io calcolo il tempo di utilizzo che hanno fatto batterie, o celle, e la loro costruzione ... poi vedo se conviene eseguire lavori di recupero o meno.
Nella mia esperienza ho avuto batterie che si sono riprese per qualche giorno, per qualche mese e anche per un anno.
Ma se sono a conoscenza che la batteria, o cella, ha lavorato quotidianamente per 6 o 7 anni filati è difficile tirargli fuori un qualcosa che possa essere affidabile o duraturo.
Tentare generalmente non nuoce mai ... ma a volte si perde tanto tempo per ottenere poco.
Nella mia esperienza ho avuto batterie che si sono riprese per qualche giorno, per qualche mese e anche per un anno.
Ma se sono a conoscenza che la batteria, o cella, ha lavorato quotidianamente per 6 o 7 anni filati è difficile tirargli fuori un qualcosa che possa essere affidabile o duraturo.
Tentare generalmente non nuoce mai ... ma a volte si perde tanto tempo per ottenere poco.
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Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie
Ragionamento che non fa una piega,ma difficilmente si può sapere che vita ha fatto un'accumulatore.
In genere se è recuperabile in 5o 6 ore si vede già se migliora o no.
Ho visto anch'io ultimamente con batterie da avviamento,che anche se ben caricate dopo un pò che sono staccate la situazione ritorna allo stato precedente,segno di usura delle celle o autoscarica-
In genere se è recuperabile in 5o 6 ore si vede già se migliora o no.
Ho visto anch'io ultimamente con batterie da avviamento,che anche se ben caricate dopo un pò che sono staccate la situazione ritorna allo stato precedente,segno di usura delle celle o autoscarica-
Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie
ciao Ita, vero quello che dici
ma la differenza sta nell'obiettivo che ti poni. Anche Dolomitico ci ha messo tanto a trovare un modo, e col suo metodo io ho 500 ampere di batterie auto vecchie ma recuperate, di anni ne avranno mediamente oltre otto, e poi una decina di piccole agm... io ci ragiono da poco ( un annetto), me senza i suoi sforzi durati credo almeno dieci volte tanto sarei partito da zero
però continuo a inventarmi prove, non mi servono altre batterie, ma chiamalo passatempo, più che quelle recuperate mi interesso di quelle che non riesco a recuperare... e di qualsiasi chimica. Tante cose non le scrive nessuno in rete ed è solo provando che poi magari trovi qualcosa di utile
Tant'è che mi ci sto un po perdendo su alcuni aspetti, ma pazienza
La ricerca costa tempo e soldi, ma alla fine ti ripaga sempre, esperienza personale fatta su altre cose, ma funzionerà anche per queste, sono fiducioso, e qualche risultato l'ho ottenuto, però sto facendo prove ulteriori per verificarli e renderli dimostrabili, altrimenti è aria fritta. Poi li condividerò in questo forum
Il bello di un forum è che se tu scopri una cosa che per te non conta, la scrivi spiegando come hai fatto, e magari un'altra persona la unisce ad un pensiero suo e fa un altro passo avanti, la mia ottica è questa, vedremo se porterò qualcosa, speriamo !
p.s. con l'occasione e per non scrivere mille post, complimenti per la discussione "nuove sperimentazioni" che stai facendo, l'ho letta, bravo ! Credo tu l'abbia fatto, ma diversamente guarda in rete, alcune delle cose che stai provando/affrontando/chiedendo hanno già parecchia "bibliografia" con numerose risposte, creata proprio dalle persone che sono in questo forum (me escluso !) e leggere quelle decine di pagine è lungo ma può dare tanti spunti
Troverai con google link a questo ed altri forum, tutto molto interessante, e gli autori vedrai che sono sempre gli stessi, negli anni
In ogni caso bravo ! E' bello vedere persone che ci mettono impegno, quindi... buon lavoro e buona continuazione
ciao, e scusa se ho scritto un po troppo
luppy
Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie
Non c'è problema se gli scritti sono lunghi quando hanno un senso.
Io generalmente ho studiato nei primi tempi le batterie auto ... ho acquistato un desolfatatore e ho fatto i primi test.
Poi vedendo che la cosa era altalenante ho risolto il problema alla radice.
Prendevo 3 batterie esauste identiche e ne costruivo una a nuovo con le negative.
Lavorano come una Plantè per quello che riguarda la tensione di esercizio e durano quanto una batteria auto nuova.
Sempre che non gli fai scariche profonde ... in quel caso durano 6 mesi.
Io generalmente ho studiato nei primi tempi le batterie auto ... ho acquistato un desolfatatore e ho fatto i primi test.
Poi vedendo che la cosa era altalenante ho risolto il problema alla radice.
Prendevo 3 batterie esauste identiche e ne costruivo una a nuovo con le negative.
Lavorano come una Plantè per quello che riguarda la tensione di esercizio e durano quanto una batteria auto nuova.
Sempre che non gli fai scariche profonde ... in quel caso durano 6 mesi.
Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie
Bè non tutti hanno la possibilità , le capacità, o la voglia di smanettare col piombo, che non è proprio come lo zucchero
Per quelli che non hanno questi requisiti, le cose che ci ha insegnato Dolomitico sono assolutamente valide, e le batterie recuperate in quel modo poi possono durare anni, io ne ho mi pare otto nel banco principale, quindi penso di poterlo dire
Ho scritto il post però per dire un'altra cosa: ben 3 piccole agm destinate ad essere smantellate, poichè segnavano molti meno volt del voltaggio nominale... sono state recuperate
Il metodo migliore sarebbe stato quello dei forellini/chiodini/viti, già descritto, io in questo periodo come ho detto ho zero tempo e ho solo verificato che non ci fossero corti, usando due cacciavitini ed il tester
Non essendoci corti ho pensato a celle "sballate" (si vedeva in parte anche col tester), quindi scaricate piano (0,5Ah) fino a circa 3v e dopo 24 ore ricaricate a v costante 14,4 e desolfatatore fino a calo della corrente
Si sono riprese tutte, ho fatto/sto facendo un singolo ciclo di prova con imax per avere conferma definitiva degli amperaggi, ma tengono
Un'altra invece ha dei corti, devo provare le "zappate" che dicevate, ma non credo di riuscire prima di gennaio, poi vorrei capire come farlo, devo rileggere la discussione, ricordo che era descritto
Insomma... Dolomitico docet io non ho aggiunto nulla a quanto già insegnatoci da lui, ho solo un''altra conferma che con poco lavoro tante volte si recupera un accumulatore, seguendo quello che ci ha spiegato
Contestualmente lancio un'idea: anche le litio/ione (18650) per me si seccano, hanno lo stesso comportamento delle piombo o NiCd asciutte, sto cercando di capire che solvente a buon mercato usare per ri-bagnarle, appena riesco ne parliamo, o se altri prima di me risolvono... anche meglio, fino a gennaio il mio tempo è zero
Ho preparato tanti campioni per provare, appena possibile si faranno dei test anche su quelle
ciao ciao
luppy
Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie
Quoto il tuo scritto.
Il discorso di fare una batteria nuova usando le negative era legato solo a batterie che avevano una cella completamente andata.
Per il resto sono d'accordo su tutto.
Il discorso di fare una batteria nuova usando le negative era legato solo a batterie che avevano una cella completamente andata.
Per il resto sono d'accordo su tutto.
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Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie
Allora,dopo tanto sto rimettendo mano a un pò di cosucce.
Ho aperto una agm da 24Ah 12v,bella gonfia,e siccome non prendeva più corrente gli ho fatto l'autopsia.
Ora smontare una Agm è un pò opera di pazienza,non è fatta per chi ha poca pazienza,però ci sono cose o spunti interessanti.
Diciamo che in linea di massima la tecnica non sarebbe così male come si penserebbe,i feltri spessi impediscono i corti,e allo stesso tempo tengono permi gli ossidi in posizione,non è cosi difficile scollare le piastre e trovare le pastiglie di ossidi ferme lì al loro posto e scoprire che è tutto il resto andato,ovvero le griglie di supporto,corrose completamente.
Ad una attenta analisi si nota che il profilo quadrato del contorno della piastra è più spesso,mentre la griglia interna è bella fina,se nontate già quando le stampano l'interno della griglia presenta dei profili più fini,quindi è ovvio che la batteria dura 150 cicli di ricarica.
Da quello che ho capito sulle varie letture 1.5/2 mm di spessore sono 150/300 cilci interi (scarica carica),piastre da 3mm danno 600 cicli e piastre da 5 mm sarebbero il compromesso corretto,e tutta la griglia con le stesse proprorzioni.
Oltre al problema del rifornimento di aquua che è ovviabile come abbiamo già visto,quasta tecnologia non è minimamente diversa dalle tradizionali batterie allagate,salvo che i gas vengono itrappolati nei feltri che poi ricombinano in gas o acqua.
Il problema insomma sono solo le piastre positiveche anche se di buon spessore viste da sopra,in realtà sono povere di piombo metallico,e questo penalizzerà la durata,le negative dal conto loro sono pressochè intatte,non presentano perdita alcuna di materiale,solfatazione si,deformazioni anche,ma ho provato a raddrizzarne qualcuna e non è stato difficile ritirarle dritte,stavo valutando se vale la pena ricostruire le positive in semplici plantè o se prendere altre negative e convertirle in positive,o tentare altre vie.
Prima di questo ho altro da sistemare,dopo il trasloco sto cercando di concepire un sistema che permetta di avere un processo semplice,un forno per fondere il piombo e stampi per le piastre,ma richiede tempo e quello è sempre quello che è.
Come si vede dalle foto la positiva che era gonfia è praticamente frantumata come una lastra di vetro,nessun collegamento,ma gli ossidi integri e in posizione,quasi da tentare di creare uno stampo posizionarli e fondergli il piombo intorno di nuovo?
Il resto si commenta da solo,la scatola è stata impossibile da recuperare,ma cmq le scatole per agm sarebbero da modificare,hanno i collegamenti fusi nella plastica fra una cella e l'altra...
Ho aperto una agm da 24Ah 12v,bella gonfia,e siccome non prendeva più corrente gli ho fatto l'autopsia.
Ora smontare una Agm è un pò opera di pazienza,non è fatta per chi ha poca pazienza,però ci sono cose o spunti interessanti.
Diciamo che in linea di massima la tecnica non sarebbe così male come si penserebbe,i feltri spessi impediscono i corti,e allo stesso tempo tengono permi gli ossidi in posizione,non è cosi difficile scollare le piastre e trovare le pastiglie di ossidi ferme lì al loro posto e scoprire che è tutto il resto andato,ovvero le griglie di supporto,corrose completamente.
Ad una attenta analisi si nota che il profilo quadrato del contorno della piastra è più spesso,mentre la griglia interna è bella fina,se nontate già quando le stampano l'interno della griglia presenta dei profili più fini,quindi è ovvio che la batteria dura 150 cicli di ricarica.
Da quello che ho capito sulle varie letture 1.5/2 mm di spessore sono 150/300 cilci interi (scarica carica),piastre da 3mm danno 600 cicli e piastre da 5 mm sarebbero il compromesso corretto,e tutta la griglia con le stesse proprorzioni.
Oltre al problema del rifornimento di aquua che è ovviabile come abbiamo già visto,quasta tecnologia non è minimamente diversa dalle tradizionali batterie allagate,salvo che i gas vengono itrappolati nei feltri che poi ricombinano in gas o acqua.
Il problema insomma sono solo le piastre positiveche anche se di buon spessore viste da sopra,in realtà sono povere di piombo metallico,e questo penalizzerà la durata,le negative dal conto loro sono pressochè intatte,non presentano perdita alcuna di materiale,solfatazione si,deformazioni anche,ma ho provato a raddrizzarne qualcuna e non è stato difficile ritirarle dritte,stavo valutando se vale la pena ricostruire le positive in semplici plantè o se prendere altre negative e convertirle in positive,o tentare altre vie.
Prima di questo ho altro da sistemare,dopo il trasloco sto cercando di concepire un sistema che permetta di avere un processo semplice,un forno per fondere il piombo e stampi per le piastre,ma richiede tempo e quello è sempre quello che è.
Come si vede dalle foto la positiva che era gonfia è praticamente frantumata come una lastra di vetro,nessun collegamento,ma gli ossidi integri e in posizione,quasi da tentare di creare uno stampo posizionarli e fondergli il piombo intorno di nuovo?
Il resto si commenta da solo,la scatola è stata impossibile da recuperare,ma cmq le scatole per agm sarebbero da modificare,hanno i collegamenti fusi nella plastica fra una cella e l'altra...
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Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie
Bel post e belle foto Dolomitico. Grazie delle spiegazioni.
No, non credo che in quel caso valga la pena tentere un recupero in qualche modo delle piastre, positive o negative che siano, ridotte in quelle condizioni. A meno di non voler tentare un semplice esperimento di prova. Ma come pratica usuale non ce la vedo.
Tutt'al più una riconversione del materiale attivo tramite riduzione, per gli scopi di cui si è già ampiamente parlato.
No, non credo che in quel caso valga la pena tentere un recupero in qualche modo delle piastre, positive o negative che siano, ridotte in quelle condizioni. A meno di non voler tentare un semplice esperimento di prova. Ma come pratica usuale non ce la vedo.
Tutt'al più una riconversione del materiale attivo tramite riduzione, per gli scopi di cui si è già ampiamente parlato.
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Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie
Beh,sull'ultima foto si vede sullo sfondo tutto il materiale sbriciolato,cmq a me interessava osservare i dettagli,quando ho un pò di tempo cerco di aprofondire l'argomento,e arrivo sempre alle stesse conclusioni,le batterie attuali hanno in sostanza 2 difetti,spessore insufficente sotto le piastre per raccogliere gli ossidi,le mie trojan sono andate tutte in corto nello stesso periodo,avevo recuperato su 4 elementi i 2 restanti,che sono andati avanti per un pò,ma poi hanno ceduto,tutte e 4 le coppie nello stesso periodo circa,segno che è tutto studiato per essere così.
E l'altro difetto sono appunto i profili delle griglie che sono fuse con spessori pianificati a tavolino per determinare la durata.
E l'altro difetto sono appunto i profili delle griglie che sono fuse con spessori pianificati a tavolino per determinare la durata.
Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie
X chi vuole smanettare con ossidi e acido ecc ecc si puo recuperare specialmente le agm usando le negativeche sono sempre integre e x positive usare una lastra di piombo o una piastra negativa con gliossidi positivi disposti da una parte all 'altra , separatori con tnt il tutto fatto come una agm ...ne ho fatte 15 e fino adesso (6 mesi)solo una mi ha dato problemi
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Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie
Ciao Giuseppe,scusa ma cosa intendi con TNT?
Come intendi una lastra con gli ossidi da ambo i lati..Li appoggi o li fondi nel piombo?Cmq una negativa si convertirebbe in positiva caricandola.
Io ho un pò di agm,da 100ah una anche da 200ah che non danno più segni di udienza,stavo pensando anche se era possibile recuperare il panno dei separatori,a secco si lacera tutto e non si riesce a recuperarne granchè,mentre pensavo di provare bagnandolo,ma è talmente appiccicato alle piastre che non si stacca facilmente.
Come intendi una lastra con gli ossidi da ambo i lati..Li appoggi o li fondi nel piombo?Cmq una negativa si convertirebbe in positiva caricandola.
Io ho un pò di agm,da 100ah una anche da 200ah che non danno più segni di udienza,stavo pensando anche se era possibile recuperare il panno dei separatori,a secco si lacera tutto e non si riesce a recuperarne granchè,mentre pensavo di provare bagnandolo,ma è talmente appiccicato alle piastre che non si stacca facilmente.
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Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie
Bravo, e perché non ce lo fai vedere? Perché non metti un po' di foto e ci descrivi quello che hai fatto?
Intendi bene, non è che non ci credo, ma la condivisione di prove ed esperienze va fatta da ambo le parti..... Se ti tieni le esperienze per te a che serve il forum?
O ne hai parlato già in qualche altra discussione?
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Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie
Buon giorno. x Dolomitico tnt sta x tessuto non tessuto e si gli ossidi li appoggio alla piastra ...che uso ed è negativa solo x il fatto che riesco a saldare il colettore cosa impossibile con una positiva :praticamente le piastre positive sarebbero composte da pezzi di ossididi piastre positive da un lato e anche dall'altro come un sandwich .sia le negative che le positive allungo il collettore di circa 5 cm che poi li saldo in parallelo Dimenticavo di dire che il tutto èavvolto con nulon estensibile in maniera che non si muove più nulla .
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