Lampadine basso consumo non si accendono più

Moderatore: Dolomitico

Avatar utente
luppy
Messaggi: 380
Iscritto il: 19 feb 2016, 13:02
Località: Bergamo

Re: Lampadine basso consumo non si accendono più

Messaggio da luppy » 7 giu 2017, 22:23

Ma perchè fate tanti passaggi per fare accendere un led da 3v in cc se i pannelli sono già in cc ?
Io col mio impiantino a 12 volt fare luce è la cosa che mi viene meglio, metto alcune foto:
luce cucina dentro la cappa, sopra ai fornelli:

cucina.jpg
cucina.jpg (49.19 KiB) Visto 7658 volte

qui accesa:

cucina1.jpg
cucina1.jpg (30.44 KiB) Visto 7658 volte

sono due banchi da 4 led da 1 watt, 3v l'uno fa 12, lo alimento con 12 ben livellati altrimenti si bruciano, partendo appunto da circa 12 del mio impianto, sono due anni che è quasi sempre acceso, 50 led con il dissipatore in alluminio a otto euro, dall'Asia, montate su un pezzetto di basetta millefori. La regolazione della corrente l'ho fatta con un semplice integrato smd a tre pin di cui ho parlato in qualche messaggio, se serve la sigla la recupero e la scrivo

Qui luce ikea modificata, questa è una modifica nuova, l'ho fatto 15 gg fa, ma stesso sistema, solo ho voluto provare led cob a 12 volt 6w ciascuno, ne mancano ancora due da montare, li ho comprati ma non trovo dove li ho messi ... :woot: , totale comunque saranno 48w a led, un sacco di luce nella camera dei bambini:

cob.jpg
cob.jpg (40.24 KiB) Visto 7658 volte

qui accesa:

cob1.jpg
cob1.jpg (25.93 KiB) Visto 7658 volte

Le stelline non sono dell'ikea, sono fluorescenti ed è un'idea della mia piccola, per cui è eccellente "a prescindere" e su questo non si discute ;)

Dalla foto mi sono accorto che un led si è un po sfilato, poi riprendo la scala e lo sistemo
Questi led cob li fanno anche in lampadine di vetro vecchio tipo, il filamento però è giallo invece del grigio tungsteno, e ci sono 4 / 5 steli. Ne ho messe una dozzina oltre due anni fa in un luogo dove col crepuscolare si accendono tutti i giorni e sono ancora tutte funzionanti e molto luminose. Recentemente ne ho messe tre anche a casa in soggiorno, le ho pagate sui 4 euro l'una, da 40 watt equivalenti

Le luci cucina e bambini sono a 4500 kelvin, da quando le ho messe mi ci sono abituato e ora mi piacciono di più della luce gialla delle filamento normale, quelle di vetro con filamento cob non lo so ma sono un po più gialle

p.s. si vede dalle foto che tutti i miei sistemi sono doppi, ovvero restano sempre le alimentazioni a 220v da usare se vado a secco con le batterie, per ora devo fare così... impianto fv troppo piccolo... in futuro vedremo, oltretutto mantenere le due alternative è molto laborioso, un sacco di cavi in più del necessario

Chissà come fa Maxlinux, sistemi simili ?
Volevo comunque solo suggerire idee
ciao, buona serata a tutti !

Avatar utente
Ferrobattuto
Moderatore
Messaggi: 8467
Iscritto il: 23 mar 2011, 13:56
Località: Basso Lazio.

Re: Lampadine basso consumo non si accendono più

Messaggio da Ferrobattuto » 7 giu 2017, 22:41

Per me portare i 48V in casa sarebbe troppo lontano e troppo costoso, altrimenti lo farei volentieri, visto soprattutto che a quanto pare le lampadine a led "dentro" funzionano più o meno a quella tensione.
Ma la distanza tra il posto in cui tengo il banco e l'appartamento dove vivo è di oltre 50m, tra curve e giramenti vari, per cui servirebbero conduttori spropositati. Farlo solo per le lampade poi non vale la pena...... Dovrei raddoppiare l'impianto di casa, con tutto quel che ne consegue.
Inviato manualmente dal mio vecchio e sgangherato, ma fedele computer

Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

Avatar utente
Hal9000
Messaggi: 905
Iscritto il: 14 lug 2011, 12:52

Re: Lampadine basso consumo non si accendono più

Messaggio da Hal9000 » 13 giu 2017, 9:29

Occhio ai led che potrebbero emettere raggi UV dannosi per la vista, a meno di essere sicuri del produttore dei led è sempre meglio chiudere il led dietro a del vetro perchè è un ottimo filtro, non lascia passare i raggi UV, accade la stessa cosa con le lamadine al neon, infatti la scarica elettrica dentro al tubo genera altri raggi che eccitano i fosfori sul tubo che a loro volta emettono la luce visibile, però in quel caso il tubo è già di vetro e scherma la magior parte die raggi UV, quindi usando led economici partiamo sempre dal presupposto che il produttore per risparmiare non si faccia problemi sulle emissioni UV e quindi schermiamoli per sicurezza.
I raggi UV delle lampade stancano gli occhi e pososno causare malditesta.
Ferrobattuto ha scritto:
7 giu 2017, 22:41
Dovrei raddoppiare l'impianto di casa, con tutto quel che ne consegue.
Esatto è proprio il motivo per cui alimento i led a 220, impianto unico, tensione standard e versatilità nel passare da un tipo di lampadina all'altra in caso di bisogno oppure se si dovesse guastare l'impianto solare basta girare un sezionatore a passo tutto sotto enel o generatore.
Pensa che in baita avevo l'illuminazione a bass atensione, del resto è stato il banco di prova su cui ho fatto le mie prime esperienze, ma anche li un bel giorno ho ricablato tutto a 220 e messo un bell'inverter.
Bisogna anche considerare che come diceva Ferro portare in giro la DC a bassa tensione presuppone correnti più alte e dispersioni maggiori, sopratutto negli interruttori, per cui alla fine i consumo saranno quasi gli stessi ma vuoi mettere la semplificazione?

In questi giorni stò ultimando la nuova scaffalatura in sala batterie per ospitare le future fai-da-te (o nichel-ferro) e visto che devo cambiare l'illuminazione per via di tutte queste file di scaffali che non si vede più niente e li stavo pensando di farla a led a bassa tensione con batterietta tampone ma solo perchè vorrei una luce indipendende in caso di guasti i ricablaggi delle batterie, mi è capitato solo 4 volte in 13 anni ma stacchi tutto e devi stare li a lavorare con la torcia!
Ecco li si che ci vedrei bene i led a bassa tensione, vedremo cosa ne esce....

Ferrobattuto putroppo i led che estraggo dalle economiche lampadine ikea non sono tutti uguali come caratteristiche, anche se la lampadina è sempre una 6W su alcune servono 40V su altre ne bastano 30 e su altre ancora 35, comunque ho visto che stanno tutte nel range da 30 a 40V.
In cucina sul piano di lavoro ho messo dei normali led da 5mm ma del tipo ad alta luminosità e bianchi, è stato il primo esperimento che poi si è rivelato più cotoso che comprare le lampadine ikea a 1€ e tiarci fuori i led :D
Comunque li ho usato un piccolo toroidale mi pare da 15W con uscita 40V che radrizzati diventavano circa 50V e poi ho cablato i led formando delle serie che si accendessero a quella tensione con solo una resistenza da 100 hom, 4 o 5 serie ogniuna con la sua resistenza poi tutte in parallelo, il problema è che la luce fluttua è molto sensibile agli sbalzi sulla linea 220 nonostante ho l'inverter a pochi metri che stabilizza, con una normale lampadine ad incandescenza gli sbalzi si vedono appena con i led alimentati a resistenza e tensione giusta giusta si amplifica il fenomeno, probabilmente la tensione radrizzata è molto vigina alla soglia di conducibilità del diodo led per cui ogni minima variazione sulla tensione diventa una enorme variazione di luminosità abbastanza fastidiosa.
è per questo motivo che poi ho deciso di usare una tensione almeno 5V superiore a quella di accesione dei led e mettere un regolatore di corrente così che la luce fosse stabile.

Ferro ma guarda che parlo dell'integrato LM317 nel formato TO-220 a 3 pin, come un transistor, ne ho comprati 50 tutti assieme e li ho pagati meno di un transistor, basta aggiungere una resistenza del valore giusto e il circuito è finito 2 componenti per la spesa di pochi centesimi, pensavo che lo conoscessi è un antico regolatore che compariva su riviste come nuova elettronica già 20/30 anni fà ma sorprendentemente ancora in produzione dal costo irrisorio, lo puoi usare sia come stabilizzatore di tensione che di corrente a seconda di come lo colleghi, cerca "LM317 current regulator" su google e ti verranno fuori milioni di risultati è talmente banale da usare.

Si il discorso che fai sul trasformatore è vero infatti pensavo di usare minimo 15W se non 20 e per provare ho preso dei toroidali che dovrebbero avere una resa maggiore.
Se guardi vecchi circuiti magari di 30 anni fà con trasformatore, condensatore di livellamento a bassa tensione e regolatori lineari come i 7812 o LM317 o roba simile sono ancora li perfettamente funzionanti, vaglielo a spiegare a un elettrlitico di un moderno circuito switching magari diretto a 220 di durare una intera vita :D

Nella cantina della baita ho montato LM317 e piastrina led direttamente su dei pezzo di profilato zincato di recupero che funge da dissipatore e scatola su cui ho incollato la caopcchia sferica originale della lampadina come protezione dei led, credo che farò uguale per la sala batterie poi magari vi faccio due foto, per la casa invece monto tutto dentro a delle grosse plafoniere per ovvie ragioni estetiche ;)

Avatar utente
Hal9000
Messaggi: 905
Iscritto il: 14 lug 2011, 12:52

Re: Lampadine basso consumo non si accendono più

Messaggio da Hal9000 » 13 giu 2017, 11:26

Guarda le lampadine di una volta come erano semplici, in pratica una saldatrice alimentata da batterie al piombo del tipo molto longevo caricate dalle termopile a legna! :D

Immagine

Immagine

Non so perchè ma la semplicità di queste antiche soluzioni mi affascina....

Avatar utente
Ferrobattuto
Moderatore
Messaggi: 8467
Iscritto il: 23 mar 2011, 13:56
Località: Basso Lazio.

Re: Lampadine basso consumo non si accendono più

Messaggio da Ferrobattuto » 13 giu 2017, 13:27

Gli LM317 li conosco benissimo, li ho usati una marea di volte..... Ce ne ho anche un bel mazzetto in laboratorio. :lol:
Parlavo di fare un regolatore di corrente a transistor nel caso che la tensione fosse più alta di quella sopportata dai normali integrati. Ci sono piccoli transistor per uso TV molto comuni che reggono tensioni di diverse centinaia di Volt con correnti adatte all'accensione di quei LED. Era tanto per dire......

Quel tipo di termopile funzionano sul tipo delle termocoppie per misurate il calore nei forni, si basano sull'effetto "Seebeck", che poi è il nome dello scopritore, e che poi è l'esatto contrario dell'effetto Peltier, attualmente molto più conosciuto per via delle omonime celle.
In realtà una "coppia Seebeck" e una coppia "Peltier" sono la stessa cosa: una serie alternata di metalli diversi le cui giunzioni sono saldate insieme. Metallo "A" e metallo "B": A - B - A - B - A - B...... Se si fa passare la corrente in una serie simile, le giunzioni (per esempio) A - B si riscaldano, mentre le giunzioni B - A si raffreddano. Questo succede nelle Peltier, che hanno tutte le giunzioni in un verso su una stessa faccia e tutte le giunzioni inverse sull'altra.
All'inverso, se invece si scaldano quelle di un verso e si raffreddano (o si mantengono fredde) quelle dell'altro, ai capi della catena si genera corrente.
A meno di usare metalli molto particolari o semiconduttori appositamente "drogati" (come nelle Peltier) il rendimento è molto basso, ma funziona anche con metalli "usuali", tipo rame e ferro o rame e alluminio, ecc.
Quell'illustrazione con quella specie di forno circondato da una raggera di lastre di due metalli diversi collegate tra loro sui bordi, c'era anche sui miei libri di scuola...... :lol: Ricordiamoci che la "Rana di Volta" si muoveva per effetto delle minime correnti prodotte dal contatto tra la pinza di rame con cui la reggeva e la ringhiera di ferro su cui era fissata, il calore ambiente faceva il resto.
In realtà secondo la "mentalità moderna" il costo di un congegno così rispetto al suo rendimento sarebbe sconveniente. Ma se uno si accontenta di quello che ne esce, ad esempio usando il calore in eccesso per riscaldarsi, potrebbe diventare utile, soprattutto perché un marchingegno del genere è praticamente indistruttibile. ;)
Siamo andati un po' OT, come al solito :D però spero di poter dire ancora qualcosa: in una catena di metalli diversi, come ad esempio può succedere in un impianto elettrico (rame, ferro, zinco, piombo, alluminio, ecc ecc) sulle giunzioni di contatto tra un metallo e l'altro si formano SEMPRE delle differenze di potenziale di frazioni di volt. In genere non sono misurabili perché per misurarle si debbono usare puntali metallici che chiudono un circuito elettrico di misura formato da altri conduttori metallici. In questo modo la somma delle varie differenze di potenziale in un punto qualsiasi del circuito è sempre uguale a zero. Provare per credere..... :lol: Questo ovviamente se tutte le giunzioni sono alla stessa temperatura, se invece alcune sono più calde e altre più fredde un minimo di corrente scorre comunque. Dopo tutto questa è la causa di molte delle corrosioni negli impianti idraulici o nelle grondaie. ;)
Inviato manualmente dal mio vecchio e sgangherato, ma fedele computer

Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

Rispondi

Torna a “Risparmio energetico”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 65 ospiti