Re: Trasformatori.
Inviato: 11 ago 2012, 13:30
lavoro magistrale come sempre!!
Forum dedicato agli amanti del Fai da te, Offgrid ed Energie Rinnovabili. Professionisti, Esperti ed Appassionati si ritrovano per condividere le loro esperienze, allargando gli orizzonti con spirito di sana collaborazione. Buona permanenza.
https://www.faidateoffgrid.org/
offgrid2 ha scritto:lavoro magistrale come sempre!!
elettrauto ha scritto:Quindi intendete dire che la "pastasalda" è un conduttore anche se scarso? E quindi nel caso di prossimità ad alte impedenze va a mettersi in parallelo o cose simili?
Ferrobattuto ha scritto:...
Comunque si parte dalla potenza secondaria in VoltAmpere, si fa la radice quadrata e si moltiplica per un numero compreso tra 1 e 1,5 (in genere per 1,2.....). Questo da la sezione del nucleo.
Poi si fa la radice quadrata della sezione e si trova la misura della colonna centrale "C" del lamierino, si approssima a quello subito superiore (ad esempio se viene 65 si passa a 70, se viene 45 si passa al 50, ecc ecc) nella tabella dei lamierini, tabella1 nel manuale. I lamierini di solito sono da 0,5mm, per cui se ne debbono impilare tanti da arrivare alla sezione vooluta. Se il conto è stato fatto bene il nucleo viene all'in circa quadrato, ossia come deve essere.
A quel punto si calcolano le spire primarie. Per un normale trasformatore da rete per usi generali si applica la formula di cui sopra, 45 per i volt di rete, poi diviso la sezione del nucleo. Per il secondario si deve moltiplicare per un coefficiente che varia con la potenza del trasfo, più è grande e minore il numero delle spire aggiunte, perché più è grande e maggiore è il rendimento. Per questo c'è la tabella 3 nel manualetto. Eventualmente si può spiegare come funziona.
Un trasfo fatto così va bene per tutte le applicazioni in cui ci serve di abbassare o alzare la tensione di rete, ossia motori, elettrodomestici, alimentatori, caricabatterie, ecc ecc....
Il problema sorge quando si debbono fare trasformatori "particolari", come nel caso di cui sopra per l'inverter. Serve un trasformatore che assorba il meno possibile a vuoto, e questo si può fare solo usando la formula estesa per il calcolo delle spire, a pagina 3 del manualetto, formula in cui si possono variare i parametri di impostazione. La formula enuncia più o meno così: (Volt rete x 10 alla quarta)/4,44 x F xB x Sn
Dove:
F = 50 (Hz)
B = un numero inferiore ad 1 compreso tra 1 e 0,6
Sn = Sezione netta del nucleo (quella calcolata) in cmq.
Per B non si può scendere troppo, in quanto il numero di spire cresce a dismisura, in genere 0,8 è già buono.
Un esempio: primario a 230V, B 0,8 Sn 50cmq
Il primario viene da 259 spire.
Se avessi usato la formula precedente, quella per usi "generali", sarebbero state 207 spire.
Se B fosse stato un valore di 0,6 si sarebbero avute 345 spire.
In tutto questo ci sono i pro e i contro, nel caso di 207 spire l'assorbimento a vuoto sarebbe stato maggiore, mentre in quello da 345 spire sarebbe stato bassissimo, ma nel caso delle 207 spire a pieno carico la dissipazione di calore nel primario (filo più corto di dimensioni maggiori) sarebbe stato contenuta, mentre nel caso delle 345 spire (filo molto più lungo e più sottile) a pieno carico si avrebbe una dissipazione maggiore.
Prova a dare una scorsa al manualetto, mica te lo devi studiare, ma giusto per farmi capire che cosa c'è di poco comprensibile.
Se potessimo scambiere anche solo quattro parole al telefono forse sarebbe più facile, ma così si deve scrivere un'enciclopedia a puntate.....