batterie plantè fai da te

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Re: batterie plantè fai da te

Messaggio da Ferrobattuto » 3 gen 2013, 20:17

pippo1971 ha scritto:....(di professione faccio l'elettrotecnico manutentore in una fabbrica e mi occupo pure della manutensione e riparazione di stampi per termoplastici) quindi con questa tecnologia vado a nozze... :mrgreen:

Ecco, molto bene...... Io da tempo vorrei trovare il modo di riciclare il PET delle bottiglie di plastica trasparenti, vedi un po' che tu non possa darmi una mano..... (woot)
Sai che razza di contenitori per Planté che ci verrebbero?....... :mrgreen:

Ovviamente si, converrebbe aprire una nuova discussione in "Generale", con tante foto, come piace ad Offgrid. E pure a me..... :mrgreen:
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Re: batterie plantè fai da te

Messaggio da maxlinux2000 » 7 gen 2013, 15:25

eugenio61 ha scritto:Salve ragazzi,per quanto riguarda lo stampo è di alluminio spesso 2 cm, ....


Quanto costa una "lamiera"da 20mm di spessore al m2?

Perché stavo pensando un modo per fare lo stampo uguale a quello di eugenio, ma senza dover usare attrezzatura speciale.

Serve una riga metallica o di legno, un banchetto da lavoro stabile, e una sega circolare con lama al Widia...

Immagine

tutta cose normali al giorno d'oggi.

La sega circolare è regolabile in altezza tramite una vite a farfalla (o meccanismo similare) posta di dietro.
Si regola in modo che sporga dal piano, di 1,8mm.Facciamo delle prove di taglio su un pezzo di legno e misuriamo la profondità con il calibro.

Poi fissiamo al banco il pezzo di alluminio e disegnamo sopra i tagli da fare.
Usando la riga bin fissata anche lei al banco cominciamo a tagliare l'alluminio lentamente.
Finito un taglio, si sposta in avanti la riga di 2mm e si ripete la procedura, fino a completare la prima metà dello stampo.

Una volta ottenute le due metà dello stampo, con altri pezzi di alluminio montiamo il fondo e un imbuto ove verseremo il piombo fuso.

Lavorando per bene con la sega circolare (viene usata come sega radiale) si può prevedere anche l'aletta di collegamento elettrico.

Le lame al Widia (Wie Diamant) possono tagliare senza nessun problema l'alluminio, basta andare con calma per non fare surriscaldare la lama.

A dire il vero mio padre usa le lame al Widia anche per tagliare gli angolari e scatolati in ferro fino a 3mm di spessore, con una comune troncatrice da legno. :mrgreen: Ma io non l'ho ancora potuto provare.


ecco, qui ho trovato una foto con questo sistema.... immaginate che al posto della fresa (non usatela sull'alluminio a meno di non avere un utensile adatto) ci sia una comune sega circolare a mano

Immagine

Fatto il primo taglio, spostate la riga una paio di mm, fate il secondo taglio, e cosí via
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Re: batterie plantè fai da te

Messaggio da eugenio61 » 7 gen 2013, 18:04

offgrid ciao,l'idea non è malvagia ma per lo spessore centrale della piastra come fai?dovresti scanalare di un millimetro le due piastre e poi da quel millimetro in poi fare le scanalature di 4,5mm.quindi il problema si pone quando dovrai fare il disegno delle piastre con suddetta scanalatura.

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Re: batterie plantè fai da te

Messaggio da maxlinux2000 » 7 gen 2013, 18:10

no, interponi uno spessore di 2mm (alcuni pezzi di lamiera di alluminio da 2mm) fissati, o con del silicone, o con delle viti con testa svasata.
Praticamente l'idea è quella di fare una cornice su una delle due metà dello stampo. in modo che una volta uniti si formi una intercapedine di 2mm (o più a seconda delle necessità)

stavo anche pensando ad un altro sistema con legno e comune silicone.... ma come faccio a fare in modo che il comune silicone non si attacchi al legno? Basterà un po' di cera?
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Re: batterie plantè fai da te

Messaggio da mastrovetraio » 7 gen 2013, 18:41

Basta uno spray al silicone (per non far attaccare silicone al legno) lo trovi alla coop , come impermeabilizzante x le scarpe o da un buon ferramenta come distaccante per stampi

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Re: batterie plantè fai da te

Messaggio da maxlinux2000 » 7 gen 2013, 19:08

perfetto!!

allora la seconda idea è questa:

si va al brico a comprare diverse stecche di legno levigate, con misure sui 3x10mm e 3x5mm.

Si tagliano giù a pezzi e aiutandosi con del vinavil costruiamo la piastra alettata...in legno.

Poi una volta asciugato il vinavil, si spruzza di silicone spry e poi aiutandosi con una spatola si copre una facciata della"piastra in legno". La spatola serve per fare entrare per bene il silicone negli intersizi.
Una volta coperta di silicone una facciata, la copriamo con una tavola di legno precedentemente tagliata a misura e riempita di piccoli fori a colabrodo, in modo che il silicone rimanga incollato a questa tavola, ma che possa rimanere a contatto con l'aria.
Dopo 2-3 giorni togliamo la tavola... e in teoria dovrebbe staccarsi facilmente dalla piastra in legno, e il silicone dovrebbe essere asciutto... a lamelle.
Infatti l'acido acetico dovrebbe venire assorbito dal legno e dall'aria che passa attraverso i forellini. In ogni caso parliamo di spessori sull'ordine di 3-4mm
Ripetiamo a questo punto l'operazione nell'altro lato fino ad ottenere uno stampo completo.

Faccio notare che il comune silicone trasparente, regge tranquillamente il piombo fuso.... Ferro lo ha provato tempo fa :)
Ci si potrebbe arrangiare con legno tagliato in casa, ma non tutti possono levigare e carteggiare adeguatamente listarelle cosí piccole.

In ogni caso, al posto del legno credo sia possibile usare anche striscie di pvc o plexiglass ricavato da vecchi tubi o resti che troviamo in casa.
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Re: batterie plantè fai da te

Messaggio da maxlinux2000 » 7 gen 2013, 21:48

ecco le piastre a cui stavo pensando:

http://www.archive.org/stream/secondary ... 0/mode/2up

Piastra epstein.png
Piastra epstein.png (239.46 KiB) Visto 8039 volte


Con scannellature orrizzontali in modo da impedire agli ossidi di cadere facilmente sul fondo.

Immaginate una piastra del genere, che poi viene impastata a mano con gli ossidi prelevati da una batteria da automobile. Una parte degli ossidi finirá chiaramente sul fondo, ma l'80% rimarrá al suo posto.

In questa pagina parlano anche del procedimento con l'acido nitrico per ottenere il piombo spugnoso.

Acqua piovana con 1% di acido nitrico, portata ad ebollizione e si lasciano le piastre dentro a bollire, fino a che il piombo non è grigio opaco, poi si lasciano seccare all'aria.
Con questo metodo non è necessaria nessuna inversione di polarità dirante la formazione delle piastre.

X ermete.... vai a pagina 37-38.... e se il collettore lo mettiamo esterno? con un po' di grasso di vaselina possiamo tenere a bada l'ossido, e evitiamo le fastidiose saldature piombo-piombo.... pensiamoci su
Questo sistema ha l'effetto collaterale che ti permette di estrarre una piastra per volta.... togli il bullone, metti il cappuccio di isolamento al collettore e al terminale ed estrai la piastra senza pericoli.

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Re: batterie plantè fai da te

Messaggio da eugenio61 » 7 gen 2013, 23:01

ragazzi ,ma avete visto all'inizio del post le foto di come ho risolto la saldatura piombo piombo?in poche parole costruire un collettore di legno sopra le linguette delle piastre, poi si versa il piombo liquido,dopo si toglie il coperchio orizzontale ,sui bordi del legno si mette dell'argilla onde evitare di bruciare il legno,poi con il cannello si riporta il piombo allo stato liquido ,e solo così avviene la vero saldatura con le piastre.è un po laborioso ma ne vale la pena,voli che ne dite? ;)

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Re: batterie plantè fai da te

Messaggio da maxlinux2000 » 7 gen 2013, 23:18

si, abbiamo visto e apprezzato, ma qui stavo sguazzando nelle mie visioni in 3D :mrgreen: ....

Abbiamo bisogno di molta capacità.... 1000Ah possono essere un punto di partenza, quindi una batteria plantè o faurè fatta per durare 30 anni può pesare 200 kg per elmento..... se devi fare manutenzione come sollevi le piastre?

Inoltre, non voglio mettere in dubbio il metodo che hai usato tu per il colelttore, ma siamo sicuri che negli anni la fusione riesca a mantenere aderenza sulle piastre? è un rischio.

Il sistema che si vede sul manuale risolve a mio modo di vedere 2 problemi:

Si evita la saldatura e l'ossido non riesce a salire perché ci mettiamo del grasso di vaselina... grasso che però non va a cadere nell'elettrolita perchè il collettore è esterno. Inoltre in caso di problemi, si svitano i bulloni, gli si da una spazzolata di ferro e si rimonta in 1/2 ora.

Altro problema risolto è che puoi estrarre le piastre una alla volta. Togli il coperchio, sviti il bullone, proteggi i collettori con un isolante, ed estrai la piastra (con i guanti di gomma) senza neppure svuotare l'elemento dall'elettrolita.
Praticamente è possibile sostituire una piastra senza fermare l'impianto. Se una piastra fosse difettosa, ma fosse saldata, bisogna rifare tutto daccapo. in questo modo invece....

CMQ tieni conto che si tratta di divagazioni. Nulla si toglie alle tue batterie plantè. Semplicemente vedendo la tua esperienza e quella degli altri, sto cercando soluzioni alla mia portata.
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Re: batterie plantè fai da te

Messaggio da eugenio61 » 7 gen 2013, 23:27

offgrid,la tua idea non fa una grinza,molto lodevole,però io oramai ho intrapreso questa strada e la voglio portare a termine.Magari dopo quando avrò finito di fare queste plantè,potrei optare per un'altro progetto come il tuo.

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Re: batterie plantè fai da te

Messaggio da eugenio61 » 7 gen 2013, 23:31

dimenticavo,oggi ho smontato due vecchie batterie da 200 Ah per estrarre un po di piombo,tirando le somme non ne vale la pena,conviene comprare del piombo direttamente dal rottamaio.Risparmi tempo e sopratutto salute.-

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Re: batterie plantè fai da te

Messaggio da maxlinux2000 » 7 gen 2013, 23:45

eugenio61 ha scritto:offgrid,la tua idea non fa una grinza,molto lodevole,però io oramai ho intrapreso questa strada e la voglio portare a termine.Magari dopo quando avrò finito di fare queste plantè,potrei optare per un'altro progetto come il tuo.


in realtà sono proprio le grinze che sto cercando :) è ovvio che tu debba continuare er la strada che hai intrapreso, ma sicuramente più in la dovrai farne delle altre no? :) e allora cerchiamo assieme il metodo più semplice da fare con una attrezzatura minima alla portata di tutti.
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Re: batterie plantè fai da te

Messaggio da eugenio61 » 7 gen 2013, 23:59

Sante parole,dobbiamo trovare un metodo più semplice e più comodo per tutti.Quella dei collettori che escono di fuori, non è male e con questo metodo si possono realizzare in poco tempo .Offgrid , perchè mi hai messo questa pulce nell'orecchio?Lo sai ora per colpa tua questa notte non dormirò penserò come elaborare questa nuova tua idea.

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Re: batterie plantè fai da te

Messaggio da maxlinux2000 » 8 gen 2013, 1:26

hahaaha!! :) ma non è una mia idea... avrá almeno 100 anni.... al massimo possiamo dire che lo ritrovata.
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Re: batterie plantè fai da te

Messaggio da mastrovetraio » 8 gen 2013, 9:10

offgrid2 ha scritto:
eugenio61 ha scritto:offgrid,la tua idea non fa una grinza,molto lodevole,però io oramai ho intrapreso questa strada e la voglio portare a termine.Magari dopo quando avrò finito di fare queste plantè,potrei optare per un'altro progetto come il tuo.


in realtà sono proprio le grinze che sto cercando :) è ovvio che tu debba continuare er la strada che hai intrapreso, ma sicuramente più in la dovrai farne delle altre no? :) e allora cerchiamo assieme il metodo più semplice da fare con una attrezzatura minima alla portata di tutti.
parole sante. Attrezzatura minima alla portata di tutti. Aggiungerei "in massima sicurezza". Ho visto (e spento) incendi di accumulatori in vasca di carica, e non era una cosa molto allegra.

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Re: batterie plantè fai da te

Messaggio da maxlinux2000 » 8 gen 2013, 9:16

colpa dell'idrogeno? o altro?
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Re: batterie plantè fai da te

Messaggio da mastrovetraio » 8 gen 2013, 9:54

Colpa dei cavi/connessioni. Immagina un centinaio di batterie in una vasca di acciaio piena di acqua di raffreddamento con tanto di sonde termostatiche ed elettrovalvole per tenere le batterie "fredde" . Sopra alla vasca, cappa in inox e aspirazione forzata. Io dovevo passare ogni 30 minuti e vedevo delle belle "schicchere" di corrente. Quando farò il mio banco di accumulatori spenderò i soldi VERI in cavi, connettori e evacuazione fumi, più magari un pò di elettronica di protezione. Dimenticavo, le batterie erano connesse in serie/parallelo, quindi c'era alto voltaggio ed alto amperaggio.

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Re: batterie plantè fai da te

Messaggio da maxlinux2000 » 8 gen 2013, 10:08

si, ultimamente vanno di moda i cavi che a parità di sezione portano più corrente.... :barf: in realtà sono solo dotati di un isolamento che fonde a temperature maggiori dei comuni pvc... naturalmente disperdono watt a tutto spiano e scaldano parecchio.
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Re: batterie plantè fai da te

Messaggio da Ferrobattuto » 8 gen 2013, 10:27

offgrid2 ha scritto:.......e se il collettore lo mettiamo esterno? con un po' di grasso di vaselina possiamo tenere a bada l'ossido, e evitiamo le fastidiose saldature piombo-piombo.... pensiamoci su.....

Che è quello che stò ripetendo da un secolo!..... Portare tutti i reofori fuori e serrarli insieme. Se il sistema per estrarre le piastre in blocco funziona, almeno per i due blocchi differenti positivo e negativo, ma anche tutte insieme, oppure due blocchi di metà piastre ecc ecc, si può pensare di saldare sulla testa tutti i reofori insieme, in modo da evitare falsi contatti e ossidazioni che col tempo si possano formare, e naturalmente fuori dal contenitore sarebbe molto più difficile una infiltrazione di elettrolito, o più facile da scongiurare. Un po' come ho fatto per le cilindriche quadrate. Se le piastre sono poche e alettate non dovrebbe essere un grosso problema.
Alle alettature orizzontali, che raccolgano i sedimenti avevo pensato anche io, tanto che ne stavo parlando per mail con Dolomitico. Sono una buona idea, funzionale, che all'inizio non avevo ben capito. Anche se va studiata bene.

Per la storia dei cavi: il rame costa e industrialmente si cerca di risparmiarlo, anche se a mio avviso per il rame si spende una sola volta mentre per l'energia che va buttata si spende sempre. Però magari industrialmente poi la pagano i clienti finali...... :(
Dimensionando bene le cose, non c'è bisogno di grandi sistemi di sicurezza, basta un buon locale aereato, cavi di sezione adeguata (che sprecano anche di meno), e qualche fusibile ben messo. Basta vedere l'impianto di Hal9000, o di Bridge.
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Re: batterie plantè fai da te

Messaggio da mastrovetraio » 8 gen 2013, 12:15

Nella fabbrica di batterie dove facevo la guardia notturna ebbero un incendio enorme, da un miliardo di danni, dovuto a cavi di connessione serie/parallelo autocostruiti. L'anno seguente nuovo incendio, stessa causa, danni per duecento milioni di lire. Poi si decisero a comperarli fatti ( i cavi) e non ebbero più problemi, a parte se qualche idiota non faceva la dovuta manutenzione all'impianto di raffreddamento a bagnomaria delle batterie in carica, e allora le batterie andavano in corto e a fuoco. Tornando ai cavi, il tipo di isolamento deve essere specifico antiacido ed il serraggio dei collegamenti deve essere maniacale.

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