Tecnica produzione pellet - Pellettatrici a trafila anulare

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Tecnica produzione pellet - Pellettatrici a trafila anulare

Messaggio da Arex » 23 dic 2012, 20:01

Documento interessante sulla produzione del pellet
tecnica_produzione_pellet.pdf
(440.96 KiB) Scaricato 999 volte

Un'altro documento interessante:
Relazione dicembre 2005_v2.pdf
(1.89 MiB) Scaricato 1397 volte


[glow=red]Edyt 09/11/2015.
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Messaggio da CB900RED » 6 apr 2013, 22:57

ciao Arex sempre a riguardo al pellet autoprodotto mi e' venuto un dubbio..........domanda tmp il nostro pellet sempre partendo che venga stivato in un ambiente consono,quanto tempo si mantiene ?anche perche' parlo per il mio caso certe volte il pellet non e' perfetto....il riferimento lo prendo quando riempo i sacchi vuoti del pellet commerciale ,e certe volte il peso non e' uguale al volume e infatti con il sacco pieno arrivo ai 1213 Kg----------- deduco che la compressione non e' ottimale pero' il cilindretto e' abbastanza lucido e compatto ...........il dilemma e' se preparo il pellet durante l'estate si mantiene per l'utilizzo invernale ?visto che per me e' il primo anno che mi cimento in questa nuova attivita' e come tutti i falegnami dicono che per l'inverno tutti cercano la segatura e d'estate nessuno si fa vivo e non sanno dove stivarlaun saluto cb900red

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Messaggio da Arex » 7 apr 2013, 16:32

Ciao Cb,ti rispondo per quella che è la mia esperienza (poi alcune cose sono confermate da documenti).Il pellet se fatto come dev'esser fatto diventa un prodotto stabile che non ha scadenza.Questo avviene se l'umidità residua del pellet è inferiore al 10% ... quindi se fate pellet come lo faccio io partendo da segatura con umidità max del 10%, quest'ultima darà prodotto finito con umidità intorno al 7/8%. Il pellet se vagliato e insacchettato freddo e stivato in luogo asciutto lo si può tenere li per anni senza che il prodotto subisca alterazioni ...Il peso specifico dipende da alcuni fattori: essenza d'origine, pressione, umidità e poi anche dalla percentuale di impurità ... alcuni produttori nel pellet ci mettono di tutto... vorrei che qualcuno mi spiegasse perché il mio pellet d'abete è bianco mentre gli altri pellet che si comprano in giro con scritto 100% abete sono più scuri?????Purtroppo Cb, il pellet fatto con le piane di partenza viene fatto con segatura con umidità più alta perché altrimenti non trafilano ... comunque il pellet rimane come lo metti via!
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Messaggio da CB900RED » 7 apr 2013, 18:33

ciao Arex ok ildubbio era se metto via in estate il pellet non e' tanto per il commerciale ma il mio che ha bisogno di essere migliorato anche perche' la mia trafila che e' da 25 mm e' stata fatta per un 3 CV adesso che ho messo una mandria !!!!!!! se vado veloce non fa in tempo a comprimersi ...l'alternativa sarebbe spendere un 50,00 euri per farne un'altra almeno da 35-38 mm per fare un prodotto piu' consono al nome ...per fortuna che il mio camino no si offende se il materiale non e' di primissima qualita' e questo mi rassicura ....il che vuol dire che migliorare e' sempre possibile un grazie e un saluto cb900red

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Messaggio da Arex » 7 apr 2013, 18:48

Però se hai poca compressione puoi lavorare materiale più asciutto ... e il prodotto più è asciutto e più rimane stabile ... non so se mi spiego. Anche se non è particolarmente compresso non importa ... l'importante è che venga fatto con umidità bassa!
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Messaggio da CB900RED » 7 apr 2013, 20:22

OOOOKKKK !!!! andando avanti il tempo dovrebbe migliorare cosi' con un po di sole!!!!!!!!!!!!!!!!! speriamodovrei recuperare un po di segatura piu' asciutta cosi' vediamo come si comporta..grazie di nuovo un saluto cb900red

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Messaggio da Arex » 7 apr 2013, 22:47

Figurati Cb, è bello potersi confrontare ...
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Re: Tecnica produzione pellet - Pellettatrici a trafila anulare

Messaggio da jamesava » 5 nov 2015, 12:27

Ciao Arex,
è un po' che vi seguo e vorrei anch'io buttarmi nella realizzazione di una pellettatrice.
Ti faccio i complimenti per la tua competenza, le tue realizzazioni e soprattutto per la collaborazione con l'istituto Alessandrini.
Vorrei chiederti un piacere se ti è possibile, prima della definizione del mio progetto volevo chiarirmi un po' le idee sulla parte generale della produzione di pellet.
Non riesco però a scaricare il file che hai allegato, potresti ripostarlo?
Se mi rimangono alcuni dopo la lettura posso farti alcune domande?
Grazie
Giacomo

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Re: Tecnica produzione pellet - Pellettatrici a trafila anulare

Messaggio da Arex » 5 nov 2015, 21:20

Ops, non me n'ero accorto che mancavano ... domani in ufficio li cerco in uno degli HD... spero di ritrovarli!
P.s: si certo che puoi fare le domande ... (non preoccuparti, mordo solo quando è palese che mi si p.p.i.c) ;)
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Re: Tecnica produzione pellet - Pellettatrici a trafila anulare

Messaggio da Arex » 9 nov 2015, 10:27

Ok, sistemato i Pdf ... ora sono di nuovo scaricabili.
Una raccomandazione ... se avete dubbi e son sicuro che li avete (ne ho anche io), esprimeteli e parliamone ... ;)
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Re: Tecnica produzione pellet - Pellettatrici a trafila anulare

Messaggio da jamesava » 9 nov 2015, 21:22

Grazie mille!
Attenzione a dire così, potrei sommergerti di domande.... :-O

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Re: Tecnica produzione pellet - Pellettatrici a trafila anulare

Messaggio da Arex » 9 nov 2015, 21:28

;)
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Re: Tecnica produzione pellet - Pellettatrici a trafila anulare

Messaggio da jamesava » 17 nov 2015, 9:46

Dunque ho un po' studiato e guardato nel forum, vediamo un po' se c'ho capito qualcosa...
Io parto dalla potenza che ho disponibile. Voglio installare un motore elettrico trifase da 5.5 kw.
Voglio fare pellet da materiale vario (potature di roba dura e pini che seccano nel bosco dietro casa).
Ho visto che la produzione stimata si aggira intorno a 10 kg/h ogni kw disponibile. Utilizzando un motore elettrico posso sfruttarlo appieno quindi mi aspetto una produzione di 50/60 kg/h.
Il diametro interno della trafila si aggirerà tra 200 e 230 mm.
Ho visto sul file che l'area della filiera oscilla parecchio, tra 200 mmq e 70 mmq per kg di produzione.
Essendo materiale un po' di m.... ops ostico, direi di stare sul basso, quindi diciamo 80/85 mmq, che fanno 4000/5000 mmq
Ipotizzando fori d=6 mm con interasse interno 9.5 mm vengono 140/180 fori. Opterei quindi per una trafila D=230 su 2 file.
Dico bene o ho fatto del casino? :-O
Arriviamo ai primi dubbi. Geometria del foro d=6 mm, svasatura interna ed esterna a 40°. Quanto devono essere profonde le due svasature e quanto lunga la parte cilindrica del foro? Le due file di fori devono essere sfalsate o allineate?
Spero di non aver ucciso nessuno con questa papirata di roba.....

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Re: Tecnica produzione pellet - Pellettatrici a trafila anulare

Messaggio da jamesava » 17 nov 2015, 9:50

Un'altra cosa, un dubbio che mi è venuto leggendo i file sopra.
Dicono che le trafile Kahl piane sono più efficienti di quelle anulari anche in taglie di tutto rispetto tipo 5000 kg/h.
Non ho capito niente di tutto il resto del forum o ci sono altri problemi nelle trafile piane che trascendono la sola efficienza e che ne sconsigliano, anche ai produttori professionisti, la realizzazione?
Giacomo

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Re: Tecnica produzione pellet - Pellettatrici a trafila anulare

Messaggio da corvo50 » 17 nov 2015, 10:34

le trafile piane di grandi dimensioni,funzionano per il semplice fatto che,visto il diametro,non frantumano la crosta che si viene a creare sopra alla trafila.ad ogni passaggio di rullo,la medesima crosta viene compressa dentro ai fori,cosa che non avviene nelle piccole,che tendono a frantumare tutto,e assomigliano di più a un frantoio che ad una pressa,in questi casi non si riesce a raggiungere una compressione del pellet che sia soddisfacente.il dimensionamento dei fori dipende proprio dal tipo di macchina che si và a costruire e dal tipo di materiale che si vuole pellettare.se stai costruendo una anulare,con l'interasse dei fori che hai detto,i coni di invito a 40° devono essere profondi a sufficienza finchè i medesimi non vanno a toccarsi a vicenda.i fori devono essere sfalsati,altrimenti si crea una superficie chiusa troppo grande.il foro cilindrico dovrebbe restare tra 20 e 25mm a seconda del materiale che si va a pellettare
quando incontrerai qualcuno che pensa di sapere tutto,non avere dubbi:costui è un imbecille(Confucio)

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Re: Tecnica produzione pellet - Pellettatrici a trafila anulare

Messaggio da Arex » 17 nov 2015, 14:04

jamesava ha scritto:Dunque ho un po' studiato e guardato nel forum, vediamo un po' se c'ho capito qualcosa...
Io parto dalla potenza che ho disponibile. Voglio installare un motore elettrico trifase da 5.5 kw.
Voglio fare pellet da materiale vario (potature di roba dura e pini che seccano nel bosco dietro casa).
Ho visto che la produzione stimata si aggira intorno a 10 kg/h ogni kw disponibile. Utilizzando un motore elettrico posso sfruttarlo appieno quindi mi aspetto una produzione di 50/60 kg/h.

Bene, aggiungo solo una cosa. Ok l'aspettativa di 50/60 kg/h, tuttavia se un giorno farai solo abete arriverai forse a 70kg/h mentre il giorno che farai legni duri la produzione scenderà anche fino a 40kg/h. E' una decisione che spetta a te ... se dici che pelletterai sempre un mix contenente legno duro possiamo diminuire la compressione in trafila, se invece vuoi avere sempre un buon prodotto anche quando lavorerai solo abete allora il compromesso sarà la produzione.

Il diametro interno della trafila si aggirerà tra 200 e 230 mm.
Ho visto sul file che l'area della filiera oscilla parecchio, tra 200 mmq e 70 mmq per kg di produzione.
Essendo materiale un po' di m.... ops ostico, direi di stare sul basso, quindi diciamo 80/85 mmq, che fanno 4000/5000 mmq
Ipotizzando fori d=6 mm con interasse interno 9.5 mm vengono 140/180 fori. Opterei quindi per una trafila D=230 su 2 file.
Dico bene o ho fatto del casino? :-O

Ci siamo, una 200mm con due file di fori fa al caso tuo, oppure una 230mm ma fare due file sarebbe un rischio per il motore. Rimane un problemino che ti voglio sottoporre: i cuscinetti dei rulli di una 200 mm sono di solito dei NJ206 (2 per rullo) i quali sono al limite di carico per le due file.
Di solito non faccio calcoli in mmq, mi baso sul numero dei fori.


Arriviamo ai primi dubbi. Geometria del foro d=6 mm, svasatura interna ed esterna a 40°. Quanto devono essere profonde le due svasature e quanto lunga la parte cilindrica del foro? Le due file di fori devono essere sfalsate o allineate?
Spero di non aver ucciso nessuno con questa papirata di roba.....


Il foro, composto è composto da cono interno e lunghezza della parte cilindrica. Esternamente si fa uno scarico se lo spessore della trafila è superiore rispetto al totale foro più la pista interna ribassata.
Es: ribasso pista 2,5mm, cono 4mm, cilindro 23mm = 29,5mm. Se la spalla della trafila fa 30mm di spessore non serve il controcono alias scarico, se invece la spalla della trafila è di 40mm abbiamo necessità di uno scarico pari a 10,5mm.
Lo scarico dall'esterno si può fare in due modi: il più semplice è forare per la profondità necessaria con punta da 7mm.
Come ti ha suggerito Corvo le file vanno sfalsate e i coni all'interno devono essere tangenti.. maggiori sono le superfici piene e maggiore è lo spreco di energia


Il professionismo esula un po' dal nostro target da quel che è il fai da te e questo Forum.
Non ho di certo la pretesa di insegnare a Kahl cosa debbono fare per migliorare le loro macchine e non mi rivolgo a loro quando parlo di pellettatrici in questo Forum.
Preciso questo perché il Forum vuole essere d'aiuto principalmente ai non professionisti e alle loro realtà che di solito sono realtà di dimensioni hobbistiche o semiprofessionali ... (poi se siamo utili anche a qualche professionista che ci legge e prende spunti, buon per loro)
Dopo queste due righe voglio esprimere un'opinione in merito alla tua domanda.
Cosa si intende per "efficienza"?
Quali sono i parametri che vuoi tenere in considerazione per determinare l'efficienza?
Secondo me:
Il punto è questo, le piane accorciano le distanze con le anulari all'aumentare della dimensione e della produttività.
Scrivo questo perché sulle piccole macchine non vi è ombra di dubbio che l'efficienza penda dalla parte dell'anulare (tra l'altro una macchina da 5000kg/h io non l'ho mai vista da vicino ne ferma ne in funzione ... finora non sono andato oltre la t/h)
Per cercare di schiarirti le idee, se efficienza è produzione in termini di kg/h su potenza applicata allora potresti avere ragione. La piana produce di più a parità di potenza, ma lo sai il perché? semplicemente perché comprime di meno, ma a parità di compressione il parametro torna pari.
Ad ogni modo personalmente tengo in considerazione (non scrivo che le preferisco, sarebbe una bugia) le trafile piane qualora siano di dimensioni maggiori di 300mm di diametro (pista rulli) e motorizzazioni con potenza dai 20 Kw in su.
Le più piccole non le considero nemmeno ... leggermente più facili e meno costose nella produzione le piccole trafile piane non sono in grado di competere con le altre, soffrono moltissimo il variare del materiale ecc ecc ...

P.s: mi piacerebbe si facessero avanti apportando le proprie esperienze quelli che hanno acquistato piane di un rivenditore italiano che sono andate a fuoco. Sono a conoscenza che ci sono di mezzo alcune denunce e al fine di informare ma non di denigrare l'operato altrui mi piacerebbe aver modo di far luce sulla storia.
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Re: Tecnica produzione pellet - Pellettatrici a trafila anulare

Messaggio da jamesava » 17 nov 2015, 16:09

Grazie mille a entrambi per la prontezza e la competenza delle risposte.

Tranquillo non ho la minima idea di andare in direzione piana, ho letto abbastanza per convincermi che è meglio buttare soldi e tempo in altri campi.
La mia domanda sulle piane era scaturita dal fatto che leggendo mi ero fatto l'idea fossero macchinette da hobbysti, poi ho visto che produttori professionali ci puntavano e la cosa non mi tornava. Adesso ho capito che quanto credevo vale nell'autocostruito e in dimensioni casalinghe mentre nel grande possono tornare competitive. Sì, per efficienza intendevo produzione/kw.

Credo che pelletterò maggiormente mix ma mai dire mai, quindi accetto il compromesso produzione a favore della versatilità.

Da quanto mi dici propenderò per la 230 mm e vedo di recuperare un 7.5 kw per sicurezza (lavoro in campo industriale cartario spero di recuperare qualcosa del genere)e poi controllerò l'assorbimento.
Se rimane sotto i 6 kw potrò usare la pellettatrice anche a casa altrimenti la lascerò la macchina in officina e processerò lì nel we, se Maometto non va alla montagna....
Altrimenti un'alternativa potrebbe essere rimanere su una 200 mm e montare due cuscinetti NJ2206 che hanno un carico C=55KN contro 44KN oppure orientabili a rulli (22206E) che hanno un carico C=64KN.
Come si fa a calcolare lo sforzo sull'asse? C'è un modo o si deve andare ad esperienza?

Per il numero di giri su quanto devo tenermi? Può avere senso mettere il motore sotto inverter, ne ho visto uno buttato in magazzino ;-), e variare il numero di giri in base all'assorbimento e del legno da pellettare? L'inverter permetterebbe anche di fare rampe in partenza e gestire i sovraccarichi.

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Re: Tecnica produzione pellet - Pellettatrici a trafila anulare

Messaggio da corvo50 » 17 nov 2015, 16:34

tra 70 e 100 giri...meglio se stai basso.lascia perdere l'inverter per il motore elettrico...per benfatto che sia,ci perdi sempre potenza.non è possibile fare un calcolo esatto del carico sui cuscinetti ,durante la lavorazione intervengono tanti cambiamenti e imprevisti che si và dalle stelle alle stalle,compresa la pressatura di qualche vite o brugola,che di solito da il botto finale ai cuscinetti rulli.il miglior modo per gestire il carico e lo sforzo della macchina,rimane la gestione del quantitativo di segatura introdotta,qui si che puo tornare utile un inverter per la gestione di una coclea che alimenta la trafila,ma un inverter non garantisce una escursione pari a quella di un motovariatore meccanico (almeno credo io). io ho messo ,come altri ,un cambio meccanico tra il motore a scoppio e la pellettatrice,per ottenere una ulteriore riduzione che il riduttore ortogonale non raggiungeva....ma alla fine uso sempre la stessa marcia...
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Re: Tecnica produzione pellet - Pellettatrici a trafila anulare

Messaggio da Arex » 17 nov 2015, 19:10

Gli orientabili a rulli li lascerei perdere ... necessitano di essere montati a maggiore distanza (l'uno dall'altro) di quella che possiamo permetterci.
Gli Nj2206 possono essere una buona variante ai classici Nj206.
Per quel che riguardo il carico per fila ti rispondo attraverso la mia esperienza: i cuscinetti durano (di più) se si sta sopra ai 60Kn per fila.
Ovviamente non è solo questione di carico ma anche di temperatura d'esercizio, di montaggio e la lubrificazione.
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Re: Tecnica produzione pellet - Pellettatrici a trafila anulare

Messaggio da corvo50 » 17 nov 2015, 19:49

davvero arex, alcune sono andate a fuoco ?cavoli..bisogna andar su di parecchio ,con la temperatura per incendiare il pellet....oppure si è incendiata la segatura....ma sono comunque temperature alte
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