Tutto ciò limita molto l'utilizzo di questo apparato con le batterie ad acido libero, le cosiddette flooded, le quali per raggiungere la loro carica completa necessitano che, raggiunta la massima tensione di carica (bulk), questa venga mantenuta per un certo tempo (solitamente una o due ore) affinchè le bollicine che si sviluppano nell'elettrolita consentano un rimescolamento dello stesso impedendo che la parte più densa resti fisiologicamente sul fondo.
Solo in questo modo la carica può dirsi completa a tutti gli effetti e molte acido libero, specialmente quelle monoblocco composte da più celle, richiedono tensioni di bulk di 2,5-2,6V per ogni cella (in un banco da 48V nominali ci sono 24 celle).
Va da se che per la scelta delle tue future batterie, se le vuoi usare in abbinamento con gli inverter PIP, devi esaminare i vari datasheet alla ricerca di quelle che richiedono tensioni di carica inferiori o uguali a 58,4V.
Tra queste ci sono la quasi totalità delle AGM e GEL, le controverse piombo-silicio e molte OPZS (specifiche per uso stazionario) e da trazione pesante (carrelli elevatori).
Delle ultime due categorie, siccome in genere consistono di elementi singoli da 2V nominali, esiste la possibilità, quando anche fossero date con un bulk oltre i 2,4-2,5V, di allestire delle serie di 23 pezzi in modo da rientrare nel range di tensioni che il 4048 è in grado di gestire correttamente.
ma se riuscissi a ridurre il consumo giornaliero a 50 kw solo di giorno con un picco massimo di 10kw lasciando invece le ore notturne solo con la rete classica, che amperaggio minimo devo raggiungere con le batterie?
Per sopportare picchi di 10kW ti servono correnti di circa 200A e conseguentemente un banco batterie di almeno 2000Ah a 48V