inverter trifase 380V - 220V

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inverter trifase 380V - 220V

Messaggio da maxlinux2000 » 15 ott 2014, 15:04

Metto qui per promemoria questo inverter trifase da 3300W (ma arrivano a 8000W) con uscite separate per 380V trifase, e 220V monofase.

http://www.tutiendasolar.es/Catalogo-In ... sicos.html

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Si tratta di una impresa elettronica spagnola che costruisce da se inverter, regolatori, aerogeneratori, ecc.

le caratteristiche dell' inverter sono buone, non ha una efficenza elevatissima, ma si tratta di un inverter che viene acceso solo quando serve, per esempio per attivare una pompa di un pozzo o una combinata da falegnameria o una saldatrice a filo.

con questo tipo di inverter diventa possibile rendere completamente autonoma anche una officina meccanica o metallurgica.

Abbinando questi inverter con le batterie al silicio e mettendo sul tetto potenze maggiori dell' inverter, possiamo tranquillamente lavorare senza consumare un solo kWh dell' enel.
Immagine
per esempio un impianto per una officina meccanica con consumi bimestrali compresi dagli 840 ai 1920kWh, potrebbe essere formato da:

7.000Wp di pannelli fotovoltaici
2 regolatori outback fm80 o midnite classic
1 inverter trifase 5000W solener
24 elementi batteria silicio SHE600
1 generatore diesel da 7kVA con avvio automatico in caso di emergenza.

con i prezzi attuali stiamo parlando di un investimento di poco meno di 20.000€ iva compresa.

Un sistema del genere puó essere utile anche per rendere utilizzabili edifici non ben serviti dalla rete elettrica o con potenza non sufficiente.

Per esempio tempo fa si era parlato di una segheria in mezzo ad un bosco che faceva funzionare i suoi macchinari con un gruppo elettrogeno, ma visto il costo del gasolio e la manutenzione del generatore, stavano cercando soluzioni alternative.

Con una realtà del genere, 20.000€ non sono neppure troppi.

Altro esempio potrebbe essere quello di un ospedale in africa o latre zone calde, dove serve aria condizionata per i malati.... li i gruppi di raffreddaemento sono tutti trifase.
Oppure per alimentare grosse celle frigorifere.

Esempi ce ne sono tanti, e, considerando che il costo della corrente elettrica della rete nazionale, aumenta ad un ritmo di un 6% annuo, impianti del genere si ammortizzano in 7-8 anni.... ma i pannelli e batterie al silicio durano minimo 20 anni.

infatti il punto debole degli impianti fotovoltaici sono le batterie, ma in questo caso, abbiamo le batterie al silicio che garantiscono uno spunto elevatissimo, e che collegate ad un sistema fotovoltaico di queste dimensioni, passano tutto il giorno in riposo, per cui arrivano tranquillamente ai 6000-8000cicli.
Queste batterie sono garantite per 6000 cicli con scarica giornaliera del 10%.... ma nel nostro esempio non arrivano mai a scendere oltre il 5%, quindi 8000 cicli sono plausibilissimi.

Per la cronaca... 8000 cicli equivalgono a 32 anni, con 250 giorni lavorativi annui :blink:

è probabile che ci siano guasti elettrici di altri tipo prima di consumare le batterie :D :D
Cogito, ergo NO SUV !!

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