Re: carica batterie di potenza per stazionarie nicd
Inviato: 27 set 2017, 12:47
Si di modi per fare la stessa cosa ce ne sono tanti, bisogna poi vedere cosa conviene in base alle disponibilità di materiali.
Il sistema che uso io di cui ti parlo per caricare gli accumulatori alcalini è questo:
Mi permette di fare ricariche molto rapide con correnti fino a 80A e scariche della durata di 2 giorni a 15A, in pratica le ricarico con una potenza massima di circa 2700W e le scarico con circa 360W in aiuto al banco primario quando questo inizia ad erogare corrente.
Ho visto che con 15A non scendono mai sotto 25V fino a valori bassi di soc, tipo a 40/30% iniziano a scendere a 24/23V ma tutto dipende dalla storia delle ricariche precedenti, con forti ricariche recenti la tensione resta più alta più a lungo altrimenti secodno anche a 22V ma gli amper ora li danno tutti (per ora...).
Ok quindi usi 2 inverter separati, ma non ho ben capito che regolatori di carica usi, sono 2 separati ma che comunicano tra di loro?
Come fanno a capire chi dei 2 deve usare la corrente dei pannelli?
Dammi marca e modello sono curioso.
Molto interessante il prezzo di questi inverter powerjack che se ho ben capito da un altra discussione sono cinesi, bello il fato che facciano la versione LF con i trasformatori classici più robusti, tra i powerjack e i pip mi pare di capire che ci siano alternative molto meno cotose che ne so rispetto agli studer e ai victron, ma resto dubbioso sulla qualità e durata nel tempo, sarebbe bello avere dei pareri da chi li stà usando, pregi, difetti e sopratutto età!
Io ho 2 studer da 6000W di cui uno ormai vecchio e che dopo 13 anni hanno ceduto gli elettrolitici ma per mia fortuna sono riuscito a ripararlo con poco, sarebbe interessante capire se questi economici inverter cinesi siano validi magari modoficandoli un pochetto per renderli più robusti.
Ma sono OT magari ne riparleremo altrove.
Il sistema che uso io di cui ti parlo per caricare gli accumulatori alcalini è questo:
Mi permette di fare ricariche molto rapide con correnti fino a 80A e scariche della durata di 2 giorni a 15A, in pratica le ricarico con una potenza massima di circa 2700W e le scarico con circa 360W in aiuto al banco primario quando questo inizia ad erogare corrente.
Ho visto che con 15A non scendono mai sotto 25V fino a valori bassi di soc, tipo a 40/30% iniziano a scendere a 24/23V ma tutto dipende dalla storia delle ricariche precedenti, con forti ricariche recenti la tensione resta più alta più a lungo altrimenti secodno anche a 22V ma gli amper ora li danno tutti (per ora...).
Ok quindi usi 2 inverter separati, ma non ho ben capito che regolatori di carica usi, sono 2 separati ma che comunicano tra di loro?
Come fanno a capire chi dei 2 deve usare la corrente dei pannelli?
Dammi marca e modello sono curioso.
Molto interessante il prezzo di questi inverter powerjack che se ho ben capito da un altra discussione sono cinesi, bello il fato che facciano la versione LF con i trasformatori classici più robusti, tra i powerjack e i pip mi pare di capire che ci siano alternative molto meno cotose che ne so rispetto agli studer e ai victron, ma resto dubbioso sulla qualità e durata nel tempo, sarebbe bello avere dei pareri da chi li stà usando, pregi, difetti e sopratutto età!
Io ho 2 studer da 6000W di cui uno ormai vecchio e che dopo 13 anni hanno ceduto gli elettrolitici ma per mia fortuna sono riuscito a ripararlo con poco, sarebbe interessante capire se questi economici inverter cinesi siano validi magari modoficandoli un pochetto per renderli più robusti.
Ma sono OT magari ne riparleremo altrove.
ok , ferrobattutto, ma nn si puo taggare qua sopra ?
, la parte sopra a parte il regolatore solare e i due raddrizzatori bohh 
comunque ho visto che hai pubblicato una sezione inverter, i commenti relativi agli inverter li faccio li, postando anche due foto con le mie esperienze, voglio premettere una cosa , che diciamo ho testato, se deve rompersi si rompe sia l'inverterone costoso da 3.000 euro come la baracchetta da 500, ho riparato un po di Abb AURORA (ongrid) , dentro son fatti maniera maniacale per essere un prodotto comunque recente e hanno un bel costo, comunque tempo 3 anni e caput, iniziano a saltare i relays ecc , adesso ho un danfoss sempre ongrid sotto i ferri , anche questo un capolavoro se confrontato al bordello che c'è dentro un powerjack , insomma fai bene quanto vuoi ma i componenti alla fine son gli stessi , qua mi dirai che ci sono tipo condensatori cinesi e di marca lo so , esr diversi ecc e fin li ci sta.. ma un relè se ha un tot commutazioni di vita finite quelle ciao, a sto punto preferisco spendere decisamente meno , spendere le 3.000 a colpi di 300, avendo sempre un prodotto innovativo e soprattutto nuovo a livello di usura elettromeccanica