Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 8 mar 2014, 22:31

dimenticavo.... il banco è diviso in 2 gruppi,

1) 10 batterie in parallelo con diodi e collegate all' inverter
2) 4 batterie in parallelo con diodi ma non collegate all' inverter.

Il banco 2 è usato come deposito di emergenza, ma in realtà non lo uso quasi mai e quindi le batterie sono sempre cariche... o lo sarebbero se non fossero solfatate.

La ricarica a 15.6V ha funzionato molto bene, tanto è vero che stasera ho fatto una macchinata con la lavatrice e le batterie non hanno fatto una piega, cosa che a novembre scorso sarebbe stato impossibile fare, perché pur non essendo ancora a pieno regime, la loro situazione è migliorara.... quindi avanti tutta con le tensioni elevate.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Marko » 9 mar 2014, 13:53

Le mie batterie auto (totale 500A) sono proprio messe male. Ieri dopo averle caricate per bene ma non oltre 30,5v, le ho fatte lavorare la notte per vedere quanto tiravano fuori, escludendo le SMA. Poco, circa 500w. Eppure posso dire che non le ho mai strapazzate. Ma posso persino dire che non le ho mai sentite bollire, e non le ho mai raboccate d'acqua da quando le ho, oramai circa 3-4 anni. Probabilmente la ricarica è stata sempre insufficiente. Oggi ne ho messo una in ricarica (a parte che non usavo ma solfatata come le altre) è tutta la mattina che assorbe 1A a 16V e fa le bollicine. :shifty: La densità dell'acido è salita da 1,20 a 1,26.
Non vedo l'ora che mi arrivi il regolatore, così posso caricare tutte le altre a 32V e farle ridare nuova vita in ogni caso... :D

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 9 mar 2014, 14:29

benissimo Marco! allora hai notato anche tu che aumentando le tensioni le batterie si ricaricano. CMQ controlla con che lega sono fatte.

Se sono da automobile sono sicuramente al piombo-calcio, e in tal caso 15.8V a fine carica normale

Se sono piombo-antimonio, 14.8V normale
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 9 mar 2014, 18:22

stasera l' elettrolita ha guadagnato una stanghetta, l'elettrolita à un po' torbido ora, segno che qualche cosa si è smosso...vediamo nei prossimi giorni.

ah... ho collegato una delle batterie al caricabatteria automatico e conto di lasciarlo lavorare per alcuni giorni... vediamo cosa fa.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 9 mar 2014, 20:16

Bene bene,a quanto pare il passato sta tornando alla luce,un continuo miglioramento pare in essere.......
Non insisterei troppo con i 16.2volt,mi limiterei ai 15.6/8 che alla lunga non siano guai

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da eneo » 9 mar 2014, 20:47

io avevo lo steca che mi faceva l'equalizzazione ogni giorno cioe' portava le batterie a circa 30.5 V, le piastre si sono iniziate a sgretolarsi e dopo un anno e mezzo le ho dovute togliere......non sono convinto di caricarle sempre ad una tensione piu' alta si rischia con il tempo di rovinare le piastre prematuramente, almeno sulle mie della sma che bollono gia' di per se....la soluzione giusta secondo me sta nel mezzo e per noi possessori dei tristar la soluzione piu' giusta e fare una bella equalizzazione mensile ad una tensione piu' alta.....il piombo di oggi non e' come quello di una volta....
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 9 mar 2014, 21:26

Probabilmente hai ragione Eneo,ma a noi non serve una equalizzazione,il grafico mostra che ci dovrebbe essere una curva che sale,e nell'arco di poco tempo tocca i 16.2 (secondo lindemann) o i 15.6v secondo il manuale per le stazionarie per un periodo relativamente corto,mi sembra una decina di minuti,ma forse dipende anche dalla capacità,e cmq parlava di batterie nuove,le batterie solfatate hanno molto solfato da smuovere,e in effetti la tensione man mano che la si alza comicia a dissolvere il solfato più resistente,quindi ci vuole più tempo per convertirlo.
Lo stesso lindemann spiegava che ci vogliono una serie di scariche e ricariche per recuperare la piena capacità.
Quindi non darei neanch'io ore e ore di ricarica a alta tensione,ma semplicemente segurei i cicli di ricarica portando man mano la tensione a 15.6volt per il tempo necessario e nulla più.
Il fatto che si cominciano a vedere intorpedimenti non è un buon segno.
La chimica richiede tempoe pazienza più che forza bruta.
Lo steca credo che sia una ciofeca,secondo me la modulazione pwm spara fuori tanti di quei picchi a a tesnione più alta che supera tranquillamente i 15.5 volt anche se mudula a 14.7v.
Credo sia stato questo che metteva fuori uso i megapulse.
Ultimamente ho collegato un megapulse un pò malconcio,ha un trimmer che fa contatto malamente,quindi l'ho dovuto forzare un pò,l'ho collegato alle trojan dell'impianto a 24 spostandolo un pò di qua e un pò di là (è a 12 volt) e non hamai dato segni di rovinarsi,segno che il tristar ha una modulazione più efficente e con meno picchi.
Bisogna trovare il giusto compromesso,va cmq detto che finchè si notano dei miglioramenti della concentrazione dell'elettrolito si presume che sia la strada giusta.

Ah dimenticavo.....sempre lo steca mi ha messo fuori uso una batteria presunta stazionaria,però sembrava una batteria da camion da 200A in un mese,tempo un mese la batteria dava di matto,era la prima,poi ho provato le trojan,che quel fenomeno che me le ha vendute mi ha pure fregato,ma all'epoca non sapevo che una batteria con le pance era da scartare completamente,cmq quelle hanno durato almeno qualche anno,2 o 3,poi picche anche quelle,a conferma di che schifezza di regolatore sia.
Forse va bene con le agm/gel.

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da eneo » 10 mar 2014, 11:01

sono perfettamente d'accordo su quello che dici....
faccio una domanda in teoria una equalizzazione mensile puo' avere la stessa efficacia come quando si ricarica giornalmente con tensioni piu' elevate? anche perché una equalizzazione e' una ricarica a tensione piu' elevata protratta per piu' ore, mentre la carica anche se fatta a tensione alta non equivale ad una equalizzazione, quali sono i pro e i contro?
ieri per esempio visto la settimana nuvolosa trascorsa, ho equalizzato, si nota subito un 10% ed oltre di capacita' in piu'....lo faccio spesso in manuale specialmente d'inverno....
ps. scusa le domande dolomitico e che mi piace sentire vari pareri specialmente da chi ha piu' esperienza....
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 10 mar 2014, 14:16

leggerissimo miglioramento della densità dell' elettrolita sia nel banco solare che nella batteria sotto carica con caricabatterie automatico.... ma la strada è ancora molto lunga, visto che orama è provato che sono pesantemente solfatate.... vedremo se si potrá recuperarle... probabilemente a fine estate se va tutto bene.

il regolatore ora è fisso a 15.6V max e da li non lo muovo per almeno un mese.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 10 mar 2014, 15:00

eneo ha scritto:.....faccio una domanda in teoria una equalizzazione mensile puo' avere la stessa efficacia come quando si ricarica giornalmente con tensioni piu' elevate? anche perché una equalizzazione e' una ricarica a tensione piu' elevata protratta per piu' ore, mentre la carica anche se fatta a tensione alta non equivale ad una equalizzazione, quali sono i pro e i contro?.


Anch'io in inverno ho problemi nel ricaricare a fondo,probabilmente male non fa visto i periodi di magra,ma non credo che si possa dire che sia la stessa cosa.
Il principio su cui si basano le nostre prove è che le piastre hanno bisogno di una tensione extra per liberarsi di tutto il solfato,diciamo per chiudere il cerchio.
Quest succede quando un batteria è scarica e si ritrova in ingresso una tensione di 13/14volt,ma quando si ricarica a fondo il salto sufficente per "spingere" fuori dalle piastre tutto l'acido non è più sufficente,con conseguente solfatazione più dura.
Quindi equalizzare sicuramente rallenta la solfatazione oltre che rimescolare l'eletrolita,ma questa dura un paio d'ore mediamente,infatti il manuale spiega che una volta al mese serve appunto una sovvracarica,che è quella che noi facciamo.
Ma per non avere fenomeni di solfatazione e per poter godere della piena capacità delle nostre batterie o si usano desolfatatori oppure si alza la tesnione di ricarica.
Oltretutto male non fa,visto che noi con gli impianti fotovoltaici abbiamo un numero limitato di ore per la ricarica,questo fa si che una sovvracarica ci aiuta ad arrivare alla piena ricarica in tempi più rapidi.
Va anche detto che come Max,sta facendo delle prove su batterie da avviamento,che non sono il massimo per il ciclaggio,e se lui riesce a portare a casa buoni risultati con le sue,figuriamoci con le altre cosa si possa ottenere.
I grafici qui sotto,che non so perchè ma mi piacciono :P spiegano meglio di 1000 parole cosa intendevano per ricarica,20 min sopra le nostre soglie,non di più.
Allegati
ultimo 8 minuti.gif
Questo è un dettaglio ancora più stretto,in venti minuti si va sù e si torna giù.
Questa è la tipica ricarica,protrarre per più tempo significa equalizzare o sovracaricare che si dovrebbe fare una volta al mese
ultimo 8 minuti.gif (19.86 KiB) Visto 5641 volte
batterie piombo curva di carica.gif
Come si vede qui il tempo in cui la batteria passa sopra i 2.4volt (i nostri 14.4) è di circa mezz'ora,e non di più
batterie piombo curva di carica.gif (10.08 KiB) Visto 5641 volte

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 10 mar 2014, 15:03

maxlinux2000 ha scritto:leggerissimo miglioramento della densità dell' elettrolita sia nel banco solare che nella batteria sotto carica con caricabatterie automatico.... ma la strada è ancora molto lunga, visto che orama è provato che sono pesantemente solfatate.... vedremo se si potrá recuperarle... probabilemente a fine estate se va tutto bene.

il regolatore ora è fisso a 15.6V max e da li non lo muovo per almeno un mese.


Ma toglimi una curiosità,il regolatore arriva a 15.6,e poi una volta finita la ricarica si dovrebbe abbassare a un voltaggio di 13/14 volt giusto?
In base ai diodi che hai collegato si abbassa in proporzione no? :huh:

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 10 mar 2014, 20:56

no, arriva a 15.6V e li ci rimane fino a che c' è sole.... non si tratta di un regolatore molto sofisticato :D
Del resto arriva a quella tensione verso del 3 del pomeriggio e quindi ci rimane un paio d'ore, poi scende man mano fino al tramonto verso le 7 (in questo periodo).
Questa estate, con l' allungarsi delle giornate, il numero di ore di sole e l' aumento della temperatura, penso che abbasserò a a 15V o meno.

per i diodi.., i 15.6V li intendo alla batteria. Il regolatore va a 16V e oltre (0,4V in piú)
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Ferrobattuto » 10 mar 2014, 22:29

Ulteriore aggiornamento: questi giorni ho avuto gente per casa, mia figlia e mio genero, più mio cugino e la sua compagna tutto il sabato, questo per dire che non ho avuto il tempo di fare molta attenzione alla ricarica..... Però, dopo aver caricato a fondo la batteria, l'ho lasciata sopra ai 16,2V per 24 ore, ma con corrente molto bassa, 300-400 mA al massimo. Staccata dalla carica ieri sera, stamattina era ancora a 13V!!! Mai rimasta prima per tanto tempo a quella tensione! Stasera era ancora a 12,96V..... La densità è risalita a tutti gli elementi, cinque sono a 1300, uno a 1280. Mi pare un po' alta... Domani ricontrollo ed eventualmente aggiungo acqua dove manca.
L'intensità era bassissima, e le bollicine molto poche, per cui non credo che ci siano stati "traumi" interni particolari. Ora ho in carica una battertia di un amico, nel frattempo farò una prova di scarica per vedere se la capacità è aumentata o meno. Se lo è, evidentemente era solfatata, se invece non ci sono stati incrementi significa che meccanicamente è rovinata.

@ Eneo:
Una "normale" equalizzazione probabilmente è solo una ricarica a tensione maggiorata, per cui di corrente ne va quanta la batteria se ne prende, infatti di solito bolle e forse si scalda anche. Mentre il sistema che stiamo adottando noi si limita a portare in alto la tensione con correnti bassissime, in modo da non provocare troppa emissione di gas e senza provocare surriscaldamenti. Immagino che in questo modo si agisca sulla chimica del solfato, senza distruggere le piastre. Probabilmente lo sviluppo di gas e la sovratensione ricompone l'acido dal solfato, il metallo sulle negative e l'ossido sulle positive.
Ovviamente prima di poter dare risposte definitive c'è ancora da lavorarci un po', ma a quanto pare già da adesso sembra che il sistema abbia una discreta efficacia. Se non altro si è già notata una ripresa della capacità e della densità dell'elettrolito, cosa che coi normali sistemi di ricarica a quanto pare non si verifica.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 10 mar 2014, 23:03

molto bene ferro!! :D Mi fa piacere che si sia ripresa cosí bene la batteria. Nei prossimi 2 giorni ho brutto tempo da me quindi devo sospendere l' esperimento, cmq poi vedo di provare con il caricabatterie grosso (non automatico) che se non sbaglio puó arrivare ai 16V... ma probabilmente la cosa migliore è quella di usare un alimentatore da laboratorio tipo il tuo.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da eneo » 11 mar 2014, 10:09

ferro...secondo me il sistema da voi proposto e' valido per recuperare a pieno le batterie, anche io usavo un piccolo alimentatore da 500mA con regolazione fino a 20 v e per accelerare il tutto un piccolo desolforatore....
ho dato una sbirciatina sul software del tristar per poter vedere se si poteva e il modo per poter cambiare alcuni parametri in modo da utilizzarlo similmente al grafico postato da dolomitico, per esempio sull'equalizzazione c'e' la possibilita' di impostarlo ogni giorno cambiando l'intensita' e la durata fino ai secondi....ma mi dava errore...devo studiarmelo per bene....non mi piace intervenire sui dati dell'equalizzazione voglio che mi rimanga in manuale quando voglio farli fare una rimescolata...
per max hai detto che il colore dell'acido si e' scurito, questo non e' buono mi ricorda le prime sma caricate con lo steca, segno che le piastre si stanno sgretolando mandando a spasso il materiale attivo comprese quelle che si sono depositate sul fondo...
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 11 mar 2014, 11:37

ciao eneo,

solo una delle batterie (la più vecchia del 2011) si è inscurito inizialmente l' elettrolita, ma ora è quasi trasparente. Probabilmente hai ragione che le piastre sono corrose, ma tenendo conto della vita che gli ho fatto fare e l'ho comprata usata....

Oggi ho provato a collegare il caricabatterie da 50A... un vecchio telvin senza elettronica, il quale ha 4 selettori di voltaggio, e attivandoli tutti si arriva a 16.2V giusti:D

la batteria probabilmente rovinata (quella del 2011), assorbe 1.5A a 16.2V...troppi, forse dopo poco sarebbe sceso l'assorbimento, ma ho fermato subito perché devo lasciare le altre batterie cariche in quanto domani è brutto tempo e ho dovuto anche attivare l'autoclave per un guasto alla rete idrica che stanno riparando ma non so in quanto tempo.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Ferrobattuto » 11 mar 2014, 12:33

Stamattina alle 8,30 la tensione era scesa di pochi centesimi di volt, per cui l'ho rimessa sotto scarica con la solita lampadina. Stasera alle 20,30, ossia dopo 12 ore di scarica, ricontrollo di nuovo, poi domattina più o meno alla stessa ora. Se tutto va bene farò un controllo ogni due o tre ore, in modo da non scendere troppo se la tensione cala. Tempo permettendo, che ho da fare di fuori, altrimenti stoppo alle 24 ore, controllo la tesione e la densità e la rimetto in carica.

Dovrei avere da qualche parte un vecchio schema di variatore di tensione a tiristori, roba che si fa con quattro componenti anche su basetta millefori. Dovrebbe essere adatto anche per variare la tensione sul primario di un trasformatore, senza fare picchi transitori di commutazione. Abbinato ad un trasformatore con secondario a 15V, con un ponte raddrizzatore potrebbe essere un ottimo caricabatteria regolabile a piacere in continuazione da praticamente 0V al massimo.
Dovrei ritrovarlo e provarlo...... Ma ho un sacco di documentazione attualmente "in transito" da un posto all'altro, ed è un po' come durante un trasloco.... :lol:
I normali variatori di velocità per trapani non vanno bene, si rischia di provocare scariche all'interno del trasfo, o di bruciare il tiristore per i picchi transitori.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da iw5el » 11 mar 2014, 14:28

Due pagine da manuale di un caricabatteria "serio" adatto alle Pb-Ca.
Leggete, leggete..

1.jpg
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2.jpg
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 11 mar 2014, 18:30

Bene bene,cosi pare che non siamo proprio cacciando le streghe,sta storia prende sempre più fondamenta.
L'unica differenza è nell'uso,fino a 4 ore a 16 volt è sempre una modalità recupero,che va cmq bene lo stesso,abbiamo scoperto dei sistemi anche manuali su come operare,ma le nostre prove dovrebbero consistere in ricariche con un piccho max di 20/30 min a 15.6/16.2volt non molte ore.
Non è che stanno apparendo altre batterie sul mercato e allora tirano fuori i sistemi veri per caricare le piombo?

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da iw5el » 11 mar 2014, 20:38

Metto un pdf che si legge meglio.. è interessante... ruotatelo però!
^_^


manuale caricabatteria.pdf
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