Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da iw5el » 27 mar 2014, 20:35

@ Marko:
Ma allora se passi i 30 rimani al buio??



Ho seguitato a fare esperimenti con il caricabatterie ma non sono riuscito ad "intercettare" la fase ad impulsi <_<
Fatto stà che dopo le bolliture a 15-16V la densità aumenta di brutto anche su batterie malridotte.
Ora mi piacerebbe capire in che percentuale ciò è dovuto dallo sciogliersi del solfato piuttosto che dal rimescolamento per via della gassificazione con tutta quell'elettrolisi, questo è un punto da chiarire.

Per esempio sul mio impianto di casa ho vasi alti circa 60 cm quindi molto soggetti al fenomeno della stratificazione, ho notato che anche con soc al 100% la densità non sale più di tanto finchè gli elementi non "bollono" .

Con soli 5 minuti di equalizzazione la densità sale di 10 punti, e il solfato non credo si sciolga in 5 minuti.

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Marko
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Marko » 27 mar 2014, 21:10

Dolomitico ha scritto:Alla faccia del relè di potenza.... ^_^ .
Bel lavoro,ottimo anche la risalita a 1.28,sono quasi a casa,controlla anche le tensioni se ti capita,vediamo se rilevi anche tu una tesnione oltre i 13volt a batteria,dovrebbe stare sui 13.15v.


Si, rimangono sui 13,50V e non sotto i 13,15V. Diciamo che sembrano recuperare energia, come succede a max.
Dopo recuperate, porto il controller sui 15,3-6v massimi.

@iw5el sopra i 30v stacca solo il banco delle batterie auto. Ma rimangono le batterie piombo-antimonio da 240Ah cad.. Altra soluzione non avevo per il momento. Poi comunque in ogni caso la sera al calar del sole ( o quando nuvolo) il relè si aggancia all'alimentazione dell'inverter. Comunque sopra i 30v ci vanno quando oramai tutte le batterie sono cariche, a quel punto le batt. auto si scollegano per caricarsi oltre i soliti 29,4V circa. Vediamo poi col tempo se c'è qualcosa che mi sfugge. Per il momento sono molto soddisfatto.
Un merito a MAX che ci ha portato a fare queste interessanti prove e i risultati stanno dando ragione :clapping:

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 28 mar 2014, 10:27

no, la proposta è stata di dolomitico e le sue infaticabili ricerche. io ho solo metto in pratica in scala maggiore quello che lui aveva fatto in piccolo.... e aveva avuto ragione. Ora bisogna risolvere il problema che i nostri inverter non reggono tensioni superiori ai 15.5V circa, o un suo multiplo.

una buoa soluzione è quella di fare come marko avendo praticamente 2 banchi, con un relé che stacca il banco che deve superare il limite del'' inverter.

una altra soluzione potrebbe esserre quella di progettare un inverter tutto nostro che regga fino a 17V (o un multiplo superiore).

terza soluzione potrebbe essere che un relé interponga tra l'inverter e il banco secondario alcuni diodi normali in modo da abbassare la tensione a livelli accetabili per l' inverter.
In caso di forte carico la tensione delle batterie si abbassa immeditamente e quindi il diodi verrebebro esclusi velocemente senza provocare perdite.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Marko » 28 mar 2014, 14:03

maxlinux2000 ha scritto:no, la proposta è stata di dolomitico e le sue infaticabili ricerche. io ho solo metto in pratica in scala maggiore quello che lui aveva fatto in piccolo.... e aveva avuto ragione. .

Un plauso anche a Dolomitico : Thumbup : :drunk:

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 28 mar 2014, 21:37

Grazie degli elogi,anche se devo dire che la soddisfazione più grande è vedere che chi prova riscontra in fretta gli stessi miglioramenti,io ho solo voluto approfondire quella che sembrava un'anomalia storica.Il merito sta alla squadra,chi fa ricerca,chi prova,chi dice la sua in maniera propositiva,alla fine ogn'uno porta un pezzo fondamentale che alla fine aiuta tutto il gruppo.
Per come ottimizzare la ricarica sarei anch'io propenso alla soluzione di Marko,è la più logica,2 banchi intercambiabili,cosi da poter escludere e caricare come si vuole il banco in ricarica.
I diodi comportano costi e perdite in watt,una commutazione fra i 2 banchi non è impegantiva,magari con un banco condensatori che fa da buffer nel momento di commutazione l'inverter non si acorge di nulla.
Un'altra cosa che ho notato è che ricaricare le batterie anche manualmente è più facile con un trasformatore rispetto a un'alimentatore regolabile,con l'alimentatore non riuscivo a capire cosa assorbiva o come reagiva la batteria,mentre con il trasformatore,o cmq credo che anche i pannelli siano cosi si può capire in base alla tesnione cosa frulla,a che punto siamo di ricarica e cosi vià,è da approfondire.
Inoltre il sistema di Marko ha un'altra chicca,usa batterie buone stazionarie e anche batterie da avviamento,quindi il secondo banco non deve essere un costoso banco stazionario,bastano una o 2 batterie da avviamento,o come si vuole,più ci penso e più mi piace,il mio impiantino da 12 volt ha una batteria da 75A e sono pochi se va via una settimana di brutto e se invece fa bello molta energia va sprecata,un sistema a più batterie intercambiabili con una commutazione permette di avere molta autonomia e di non scaricare troppo le batterie.....
Potenza dei forum

X iw5el ,
in 5 min non hai tolto solfato,se hai riscontrato un'inalzamento del livello dell'elettrolita è solo che si è stratificato,brutto segno,significa che la chimica sta lavorando in maniera non omogenea,alcune zone lavorano di più,altre molto meno,per quello che la ricarica a 15.6v aiuterebbe a rimescolare di più l'elettrolita oltre che ricaricare meglio le piastre.
Molti dicono che la ricarica a tensione elevata corrode le griglie,ma se ci si pensa far lavorare le piastre con densità non omogenea è ancora peggio.
Per la cronaca è l'elettrolisi innutile che corrode le griglie,a non serve,serve solo una ricarica perfetta. ^_^

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da mac-giver » 28 mar 2014, 22:16

maxlinux2000 ha scritto: Ora bisogna risolvere il problema che i nostri inverter non reggono tensioni superiori ai 15.5V circa, o un suo multiplo.


per chi ha il banco di stazionarie.. eliminare un elemento? :unsure:
Chi sa fare, sa capire.

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da eneo » 28 mar 2014, 23:37

maxlinux2000 ha scritto: Ora bisogna risolvere il problema che i nostri inverter non reggono tensioni superiori ai 15.5V circa, o un suo multiplo.


il mio arriva a 32v.... :lol:
secondo me le batteria alte oltre a soffrire di problemi di stratificazione soffrono anche di piu' delle deformazioni delle piastre, piu' sono basse e meno sono soggetti a deformazioni e a stress di di dilatazioni con conseguente di rotture e di corti...idea personale.
Impianto fotovoltaico 4.145kwp n.4 sharp 275wp n°5 canadian solar 180wp, n°1 trina solar 185wp, n°7 solarworld 185wp, n°2 Peimar 250wp, n°1 sp 175wp, batteria 48v 157Ah SMA tubolare + 48v 120Ah, regolatore di carica epever xtra 48v 30A e 40A, inverter Victron Multiplus 48/1600/20 e epever iplus3000w. Impianto camper pannello kyocera 140wp, regoltore steca prs1010 e batteria 80Ah SMa

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 29 mar 2014, 9:15

eneo ha scritto:il mio arriva a 32v.... :lol:
secondo me le batteria alte oltre a soffrire di problemi di stratificazione soffrono anche di piu' delle deformazioni delle piastre, piu' sono basse e meno sono soggetti a deformazioni e a stress di di dilatazioni con conseguente di rotture e di corti...idea personale.


Anche il mio......che se non sbaglio è come il tuo...ma pure lo steca AJ arriva a 16 volt,quindi no problem.
Potrebbe essere un buon indizio anche nell'acquisto di un'inverter vedere le soglie di tensione massima.

Mac,non credo che eliminare un'elemento sia benefico,ti ritroveresti un elemento indietro sulla tabella di marcia,se hai un'impianto a 24 volt potresti anche pensare di caricarle in maniera differenziale,ovvero prima un banco da 12v,e poi l'altro,ma la vedo un pò indagginosa,è più facile avere anche solo 2 batterie da avviamento e commutare sul secondo banco.Ma questo solo per chi ha problemi con le soglie,chi ha inverter che reggono i 16/32 non serve far molto,se ci si limita a caricare a 15.6V.
Sta diventando un esercizio di matematica con tutti sti numeri e soglie :D

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da mac-giver » 29 mar 2014, 10:32

Dolomitico ha scritto:Mac,non credo che eliminare un'elemento sia benefico,ti ritroveresti un elemento indietro sulla tabella di marcia


sicuramente ti ritrovi con un banco con meno accumulo, ma:

impianto a 10V la vedo un pò critica perchè con 5 elementi, dovresti limitarti per la carica massima a 13.5V per avere i 5 elementi a 2.7V

vediamo per i 24 V che con 11 elementi diventerebbero 22 la carica la limitiamo a 29.7V per avere sempre 2.7V ad elemento..

e qui già andrebbe bene per la maggior parte degli inverter.. poi abbiamo anche il vantaggio che se arriviamo alla scarica massima con lo spegnimento dell inverter, ( di solito 21V) il banco non è sceso sotto gli 1.9V ad elemento..

le cose vanno meglio per un banco a 48V

abbiamo 23 elementi , quindi la carica per portarli a 2.7V arriva a 62V , nessun prob ancora per l inverter anche se siamo alla sua soglia limite in generale.

che dici? :rolleyes:
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 29 mar 2014, 12:35

AAAAh........ :huh: ora ho capito che intendi..... ^_^
avere dei banchi con un elemento in meno,non escluderlo sulla ricarica.
Devo dire che è ardita come scelta,e secondo me ti limita non poco sull'uso,quando cominci a chiedere corrente hai tutto che entra in protezione a causa del basso voltaggio.
Bisognerebbe provare,ma credo che non sia una soluzione facile,inverter/regolatori/carichi sono tarati tutti per quell 10.5/15volt oltre che le batterie stesse.
Se hai un batteria in corto su un'elemento puoi sempre allestire una prova veloce,magari sul lato pratico saltano fuori cose che non si possono sapere con la sola teoria.
Cmq mi piace sto modo di ragionare a 360° anche fuori dagli schemi,potrebbero saltare fuori delle soluzioni per altri ambiti. ;)

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 29 mar 2014, 12:56

non è una brutta idea.... si usava anche nelle prime automobili elettriche del 1890 o giù di li, per variare la velocità del motore.

Se ho capito bene mcguiver propone di ricaricare per esempio 12 elementi a 2.6-2.7V x cella come abbiamo detto finora, ma di inserire un relé deviatore magari con sensore di soglia in modo che quando la tensione supera i limiti di guardia dell' inverter, questo prende la corrente tra il primo e l' undicesimo elemento... poi quando la tensione del banco torna a livelli accettabili, allora commuta di nuovo in modo da prendere tutti e 12 gli elementi.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da mac-giver » 29 mar 2014, 13:25

maxlinux2000 ha scritto:
Se ho capito bene mcguiver propone di ricaricare per esempio 12 elementi a 2.6-2.7V x cella come abbiamo detto finora,


no no max..io escludo sempre il 12esimo elemento.. il banco lo faccio a 11 e stop..

invece di comprare 12 elementi ne compro 11 :)

per quanto riguarda i regolatori di carica..se volete un ragionamento a 360° vorrei proporre una strategia per eliminarlo proprio.. come? mi sa che apro una discussione apposita.. :B):
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da mac-giver » 29 mar 2014, 13:28

Dolomitico ha scritto:Devo dire che è ardita come scelta,e secondo me ti limita non poco sull'uso,quando cominci a chiedere corrente hai tutto che entra in protezione a causa del basso voltaggio.
Bisognerebbe provare,


fai un banco più generoso di capacità.. e lo dimensioni proprio per la massima corrente che puoi tirargli senza scendere sotto gli 1,9V per cella..
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da iw5el » 29 mar 2014, 20:25

Alla soluzione di Mac Giver ci avevo pensato anch'io tempo fà per via dei problemi con l'equalizzazione, (sopra i 60 il mio inverter si stacca)
Per aggirare il problema e non rimanere al buio ad ogni equalizzazione ho messo un relè con la bobina alimentata dall'uscita dell'inverter in serie al contattore che fa lo scambio enel/solare in modo che se l'inverter va in protezione (o dovesse guastarsi) automaticamente venga connessa l'enel.

Ora però se si và tutti i giorni sopra i 60 la soluzione "23 elementi" mi pare da considerare, non ho ricordanza di essere mai sceso sotto i 48V.. i 46 volts non sarebbero certo un problema,
aumenterà semmai la corrente batteria, che sarà mai.

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Marko » 30 mar 2014, 10:41

Oggi confermo, che la maggior parte delle batterie auto, hanno ripreso la densità media di 1,27-28. Pensavo di averle perse oramai tutte dopo due-tre anni dal loro acquisto. Prima stavano nella media di 1,20 e mai salivano oltre 1,22. Ieri il banco "auto" l'ho lasciato caricare tutto il giorno, e stanotte con vento forte a 70km-h ho caricato (max a 29,6V) anche le SMA da semitrazione. Alcuni elementi sono arrivate a 1,29 :blink: .

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 30 mar 2014, 16:48

Cosa si può fare con qualche volt in più......
Benone,ottime notizie,possiamo confermare anche qui la tesi della lampadina,tutto fatto per durare poco,per fortuna che con poco si possono aggirare.
Ora sono curioso di una cosa,se sia tu che Max avete recuperato batterie ormai sul viale del tramonto,e pare siano tornate efficenti,allora la tesi che una batteria possa durare in realtà molto di più sta in piedi,ora rimane da valutare anche di quanto.
Ricordo che una batteria a piena capacaità garantisce più autonomia e anche la possibilità di scaricarle al 50% garantisce anche in giorni di maltempo molti grattacapi in meno.
Secondo me tutte le noie che abbiamo sempre avuto,"non sforzare,non scaricare troppo,usale poco" potrebbero anche essere messi in discussione da una ricarica ottima.
Voi che dite?

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Ferrobattuto » 30 mar 2014, 18:45

"Non sforzare, non scaricare troppo, ciclale poco" ecc ecc, resta comunque valido. Soprattutto per gli elementi stazionari, nati per funzionare in tampone. Per la batterie auto è un'altra faccenda..... Sono fatte per scariche pesanti, anche se per tempi brevissimi. Infatti se si insiste troppo si deformano e si sbriciolano le piastre, che sono sottilissime. Questa caratteristica le rende fragili, anche se permette di assorbire meglio e prima anche ricariche non proprio "lente". Certamente usate in regime stazionario, senza scossoni, spunti di avviamento e strapazzi vari stanno un po' lì a "riposo". Quello che ne guasta le caratteristiche è che hanno il volume di elettrolito molto limitato, e questo fa variare moltissimo la densità e costringe a tenere d'occhio il livello. Un minimo di sedimenti rischiano di mettere tutto in corto. Lo spazio interno è pochissimo per cui le piastre già sottilissime sono pressate tra loro e i separatori, ancora più sottili e fragili. Insomma, sono fatte per risparmiare spazio e peso, tutto il contrario di come sono pensate le stazionarie.
Prese nuove e usate "coi guanti" probabilmente avrebbero una riuscita migliore, usate sono sicuramente un "rebus".....
Inviato manualmente dal mio vecchio e sgangherato, ma fedele computer

Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 30 mar 2014, 19:07

L'ho data come ipotesi,non ancora come un dato di fatto.
Ragionandoci su se la ricarica è ottimale hai più superfice per le scariche che sollecitano meno le piastre,e quindi il solfato diminuendo dovrebbe comprimere meno le piastre inducendo meno probabilità di corti.
Ho semplicemente applicato al contrario quello che succede con le cariche incomplete che si fanno ora.
Con la ricarica standard,nel lungo periodo diminuisce la capacità,e aumentano i problemi di rimescolamento dell'elettrolito,poi cominciano a sfaldarsi e andare in corto.
Con la ricarica a 15.6volt tutto questo diminuisce drasticamente,spostando più in là la disgregazione delle piastre,quindi per quello che il mio ragionamento aveva una logica,pura teoria per adesso,lo ribadisco,ma già i desolfatatori riescono a migliorare batterie anche nuove di zecca migliorandone le prestazioni,quindi non vedo perchè non si possa prendere in considerazione una riduzione delle noie che abbiamo avuto fin qui. ^_^

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 30 mar 2014, 20:37

una cosa.... le mie batterie da auto usate, il giorno in cui le compro le marco con la data di acquisto con un pennarello bianco indelebile.
in questo modo posso valutare esattamente la loro durata. Consiglio anche voi di marcarle.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 2 apr 2014, 13:25

Ma una curiosità,che software serve per impostare i parametri personali del tristar?
Non ho capito una mazza sol software che serve per vedere i parametri di lettura,non ho trovato regolazioni,è questo oppure bisogna scaricarne un'altro?

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