batterie e condensatori

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eneo
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Re: batterie e condensatori

Messaggio da eneo » 21 dic 2018, 18:57

Impianto fotovoltaico 4.145kwp n.4 sharp 275wp n°5 canadian solar 180wp, n°1 trina solar 185wp, n°7 solarworld 185wp, n°2 Peimar 250wp, n°1 sp 175wp, batteria 48v 157Ah SMA tubolare + 48v 120Ah, regolatore di carica epever xtra 48v 30A e 40A, inverter Victron Multiplus 48/1600/20 e epever iplus3000w. Impianto camper pannello kyocera 140wp, regoltore steca prs1010 e batteria 80Ah SMa

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Ferrobattuto
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Re: batterie e condensatori

Messaggio da Ferrobattuto » 21 dic 2018, 19:58

Il 99% di rendimento, che probabilmente sarà ancora maggiore, è il rendimento in "energia". Tanti Coulomb di energia metti dentro e tanti te ne restituisce fuori, ma sia in carica che in scarica le tensioni sono crescenti e decrescenti.
La definizione di Farad è che quella "è la capacità capace di erogare un ampere su un ohm per un secondo".
Stiamo parlando di "cariche elettriche", non di "corrente elettrica". Insomma, è una carica elettrostatica depositata sulle armature di un condensatore.
Tra le altre cose, un condensatore, di qualsiasi capacità, se accidentalmente viene messo in corto scarica tutta l'energia che contiene in un tempo brevissimo. Per cui se abbiamo 3KWh accumulati, se scaricati in quel microsecondo che può durare un corto abbiamo una scarica di diverse decine di migliaia di ampere, una vera e propria esplosione.
Infatti anche sul PDF della casa specificano che bisogna prendere precauzioni particolari contro i cortocircuiti. Non so se basti un fusibile..... Anche se ultrarapido. Perché nel momento in cui si brucia con correnti di quell'ordine il metallo vaporizza trasformandosi in plasma metallico, che seguita ad essere conduttivo.
A suo tempo ho visto esplodere degli elettrolitici, di capacità molto minori di quelle di quei supercondensatori, solo perché qualche sciocco si divertiva a metterli in corto con un cacciavite.
Per me rimangono congegni pericolosi. Tutt'al più da mettere in parallelo (con molte precauzioni) ad un banco di batterie per sopperire a dei prelievi impulsivi istantanei molto elevati.
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Re: batterie e condensatori

Messaggio da Alain » 21 dic 2018, 21:32

Ferrobattuto ha scritto:
21 dic 2018, 15:05
Quello che non dicono è che la tensione scende proporzionalmente alla scarica.
Un condensatore carico è a piena tensione, uno scarico a metà è a metà tensione, uno scarico al 75% è ad un quarto della tensione.
...
Probabilmente hanno inventato il modo per limitare l'utilizzo del dispositivo in un range di tensioni "consono", infatti dichiarano 11-13,5V per il modello a 12V nominali. Così come credo abbiano lavorato parecchio anche dal lato sicurezza, viste le numerose certificazioni esibite.

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Re: batterie e condensatori

Messaggio da maxlinux2000 » 21 dic 2018, 23:09

ciao, ogni tanto ritorno.
In questi giorni ho collegato all'impiantino 6 condensatori da 500F 2.7V in serie, per un totale di 83F a 16V.
Riescono a tenere accesa una lampada da auto da 10A per 10-15 secondi. ma lo scopo principale è quello di sopperire ai picchi di cosnumo.

CMQ ipotizzando super ultra mega condensatore da 10.000F a 16V, si potrebbe renderlo sufficientemente sicuro, mettendo il tutto dentro ad una scatola il condensatore collegato ad un grosso circuito DC-DC che mantenga la tensione costante e allo stesso tempo impedisca che in caso di corto esploda il condensatore. A quel punto non sarebbe più pericoloso di una bombola di gas.
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Re: batterie e condensatori

Messaggio da Ferrobattuto » 22 dic 2018, 13:14

maxlinux2000 ha scritto:
21 dic 2018, 23:09
.......In questi giorni ho collegato all'impiantino 6 condensatori da 500F 2.7V in serie, per un totale di 83F a 16V.......
Mentre sono collegati controlla con un tester le tensioni ai capi di ogni singolo condensatore. Non debbono differire più di poche frazioni percentuali.
Questi grossi condensatori di solito hanno tolleranze piuttosto larghe sulle capacità. Mettendoli in serie a capacità maggiore corrisponde tensione più bassa, a capacità minore corrisponde tensione più alta. Se nella serie te ne capita uno con tolleranza elevata rischi di sforare la tensione massima di lavoro e rovinarlo. Nel caso ci siano delle differenze di tensione sostanziali dovrai mettere delle resistenze di equalizzazione, tutte uguali, ognuna in parallelo ad ogni singolo condensatore.
Comunque fai la misura, poi facci sapere.
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Re: batterie e condensatori

Messaggio da Ferrobattuto » 22 dic 2018, 13:44

Alain ha scritto:
21 dic 2018, 21:32
Probabilmente hanno inventato il modo per limitare l'utilizzo del dispositivo in un range di tensioni "consono", infatti dichiarano 11-13,5V......
Però scendendo dai 13,5 agli 11V sei sceso dai 3500W potenziali accumulati ai 2830W utilizzando soltanto 670W, utilizzando neanche il 20% della potenza accumulata. Usando solo condensatori ti occorrerebbe un banco di accumulo grandissimo, in modo che usando tutta l'energia che ti chiedono gli utilizzatori durante una giornata la tensione non scenda al di sotto del valore di blocco degli inverter, o comunque ad un valore a cui poi gli utilizzatori non funzionano più.
Insomma, non si possono usare solo i condensatori al posto delle batterie. Avendo altre fonti di accumulo o comunque una fonte continua di approvvigionamento, possono servire a sopperire ai picchi di consumo temporanei, per cui magari servirebbe un banco di accumulo più grande o una fonte più potente.
Risulta molto evidente dalle varie curve di carico delle tensioni: ponendo un carico costante, mentre la curva di carico di un condensatore è una retta in discesa più o meno inclinata secondo il carico applicato, quella delle batterie, di qualsiasi tipo siano, ha un andamento quasi lineare per un tratto molto lungo, dopo un breve inizio in discesa, e prima della caduta di tensione finale al termine della scarica. A differenza di un condensatore, è in quel tratto quasi lineare della tensione di scarica che risiede la capacità di erogazione praticamente costante di una batteria, mantenendo praticamente costante la potenza erogata sui carichi.
La differenza di comportamento è data dalla natura diversissima del modo di accumulo: mentre come detto sopra in un condensatore si tratta di cariche elettrostatiche (in pratica una nuvola di elettroni molto densa sull'armatura negativa) "condensate" sugli elettrodi, nelle batterie si tratta della trasformazione chimica di un cospicuo volume (e anche di molto peso) di reagenti chimici appropriati.
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Re: batterie e condensatori

Messaggio da Alain » 22 dic 2018, 13:58

E' vero che ormai i datasheet vanno presi con le pinze (piombo-silicio by Interberg docet :rolleyes: ) però, se vogliamo basarci su quanto dichiarato, questo tipo di accumulatori nel range tra 13,5 e 11V restituiscono 1kWh e non 670Wh, dopotutto non si parla di condensatori classici ma di supercapacitori.
Che poi stiano lavorando al di sotto del loro potenziale teorico, al semplice utilizzatore credo importi ben poco.
Naturalmente gli importa di più assai se quanto dichiarato non risponde al vero :ph34r:

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