Test su alcuni desolfatatori

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Re: Test su alcuni desolfatatori

Messaggio da Dolomitico » 23 mar 2016, 17:14

maio1 ha scritto:Ciao Ragazzi grazie a tutti voi dell'interessantissimo post .
Dopo 10 gg mi è defunto improvvisamente il clen 400 ah, e ne sto aspettando un altro in garanzia dalla Cina.
Ciao Stefano


Come ha fatto a rompersi?
Io ne ho uno collegato ormai da un'anno o più e funziona giorno e notte.
Difetto di fabbrica o uso improprio?Giusto per sapere,per uso improprio intendo tensioni troppo alte,magari saltano fuori cose che non si sanno. :huh:

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Re: Test su alcuni desolfatatori

Messaggio da maio1 » 24 mar 2016, 2:22

Ciao Dolomitico uso improprio onestamente non direi, ho sempre controllato col tester la tensione, onestamente non so ...mi sono accorto mentre stava desolfatando da 2/3 gg una batteria MF da Moto che era tutto spento ... :angry: onestamente non mi sembra un gran che...ma magari son stato sfortunato io ...pensare che avevo preso il 400 ah pensando fosse + robusto... in ogni modo ho pagato di nuovo 5,41 dollari x la spedizione e aliexpress me lo ha già spedito oggi dalla Cina, arriverà tra una ventina di gg .
Non hanno voluto il vecchio indietro, ma mi sa che ci sia tutta la resina e non si riesce ad aggiustarlo...qualcuno di voi l'ha aperto?
Ultima modifica di maio1 il 24 mar 2016, 3:16, modificato 3 volte in totale.

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Re: Test su alcuni desolfatatori

Messaggio da maio1 » 24 mar 2016, 2:41

Grazie Ferrobattuto sei stato gentilissimo, le reminiscenze di elettronica sono di diversi anni annorum fa..."Invece il diodo connesso in uscita dell'integrato (STPS8H100) deve essere un diodo per commutazione veloce " tipo exfred o ultrafast?Tu l'hai autocostruito e mi sembra di aver capito che ne sei contentissimo, se avrò ulteriori dubbi ti disturberò ancora ...mi metterò a ricercare i compo su Rs....morale:x qualsiasi desolfatore occorre un controllo abbastanza kostante sulla tensione.Io di solito lavoro così , se batteria ha ancora carica, dopo la pulizia delle celle e un controllo della tensione x ognuna ,onde verificare che non vi siano celle in corto,metto acqua distillata anzi acqua dist +solfato di magnesio ...attacco il desolfatore facendolo lavorare con la stessa tensione fornita dalla batteria,sino a che la tensione non scende ,dopodiché non funzia più.Poi supporto con un ali o caricabatteria esterno molto soft come tensione/ amperaggio .Controllando sempre che la tensione non aumenti troppo sopra i 12, spesso lavoravo con max 13 v 13,2 v...sapete che ho riesumato regalata dall'elettrauto una batteria piccola da qualche ampere(da scooter per intenderci) e la utilizzo con un trapano senza fili modificato...ho recuperato un alimentatore così quando sono vicino a una presa lo faccio lavorare con la corrente elettrica, quando non l'ho con la piccola batteria riesumata...altro che spendere molto nelle batterie di ricambio costosissime ...

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Re: Test su alcuni desolfatatori

Messaggio da Ferrobattuto » 24 mar 2016, 12:56

Per il diodo consiglierei il tipo ultrafast.
Io il desolfatatore non l'ho autocostruito, ho usato quello originale che ha fatto Hal9000, poi l'ho modificato come nell'ultimo schema. Adesso ce l'ha Max, io non ne ho più bisogno.

Solfato di magnesio!?!? :o: :blink: Per l'amor del cielo non aggiungere mai composti "estranei" negli accumulatori! C'è già dentro tutto quello che serve, al limite solo acqua distillata. Se la batteria è meccanicamente integra la sola desolfatazione e una buona carica è tutto ciò di cui necessita.
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Re: Test su alcuni desolfatatori

Messaggio da maio1 » 24 mar 2016, 12:59

Però Dolomitico ora che mi ci fai pensare ha avuto un comportamento un po' anomalo quando ho tentato (invano)di recuperare la Batteria (in realtà composta da un pacco batterie) del trapano al nichemetalidrato ..ogni tanto saltava qualcuno i canonici 16 lampeggi .... chissà forse è stato quello....la prox volta oltre alla tensione misuro periodicamente anche la corrente....

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Re: Test su alcuni desolfatatori

Messaggio da maio1 » 24 mar 2016, 13:04

Ferrobattuto ha scritto:Per il diodo consiglierei il tipo ultrafast.
"Io il desolfatatore non l'ho autocostruito, ho usato quello originale che ha fatto Hal9000, poi l'ho modificato come nell'ultimo schema. Adesso ce l'ha Max, io non ne ho più bisogno." Nessuna altra modifica circuitale??

"Solfato di magnesio!?!? :o: :blink: Per l'amor del cielo non aggiungere mai composti "estranei" negli accumulatori! C'è già dentro tutto quello che serve, al limite solo acqua distillata. Se la batteria è meccanicamente integra la sola desolfatazione e una buona carica è tutto ciò di cui necessita.
"
grazie non lo metterò + però ne ho sentito parlare un sacco bene!!!si dice che naturalmente pulisca le piastre...le dosi immesse sono poi minime...
Ultima domanda... quanto tempo dura su batterie piccole 10/12 ah la desolfatazione??... ovvio che non c'è una regola..dipende dalla condizioni iniziali, in quelle senza manutenzione le piastre non si vedono e si lavora un po' alla cieca... nelle altre suppongo quando le piastre sono pulite... ma mediamente ?? ho letto di mesi addirittura...Grazie ancora sei gentilissimo...

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Re: Test su alcuni desolfatatori

Messaggio da Dolomitico » 24 mar 2016, 20:57

maio1 ha scritto:Però Dolomitico ora che mi ci fai pensare ha avuto un comportamento un po' anomalo quando ho tentato (invano)di recuperare la Batteria (in realtà composta da un pacco batterie) del trapano al nichemetalidrato ..ogni tanto saltava qualcuno i canonici 16 lampeggi .... chissà forse è stato quello....la prox volta oltre alla tensione misuro periodicamente anche la corrente....



:o: Hai usato il desolfatatore per recuperare batterie per avvitatori al nimh?
Questo E' uso improprio.
Le pile nimh non hanno solfato,e inoltre il desolfatatore che hai preso è per banchi capienti,da 200Ah in su di capacità,ma molto in su.
Io l'ho collegato a batterie da 240ah,proprio perchè altri desolfatatori non davano risultati con queste capacità.
Se guardi quello da 400ah spara picchi da 4A,mentre l'altro picchi da 2A,e questo per batterie fino a 200Ah.
Hai preso un desolfatatore grosso per desolfatare batterie troppo piccole,oltretutto funziona SOLO con le piombo acido.

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Re: Test su alcuni desolfatatori

Messaggio da Dolomitico » 24 mar 2016, 21:06

maio1 ha scritto:Ultima domanda... quanto tempo dura su batterie piccole 10/12 ah la desolfatazione??... ovvio che non c'è una regola..dipende dalla condizioni iniziali, in quelle senza manutenzione le piastre non si vedono e si lavora un po' alla cieca... nelle altre suppongo quando le piastre sono pulite... ma mediamente ?? ho letto di mesi addirittura...Grazie ancora sei gentilissimo...


Il tempo dipende,una settimana filata 24h su 24 e si è ok,poi ovviamente si parla di mesi per un recupero totale,ma come si fa a vedere?
Dipende molto da batteria a batteria,su quelle a liquido si misura la densità,e quando non si vedono segni di miglioramento,ovvero tutte le celle arrivano a piena carica,oppure alcune celle non riescono a recuperare ulteriore densità significa che la desolfatazione è conclusa,se non ricordo male con il densimetro si recuperavano 2 tacche ogni 2 giorni,è un processo lungo.
Su una agm si può solo misurare la tensione con un multimetro digitale,e fare dei test di scarica per vedere se ci sono miglioramenti per vedere se tiene la tensione o se il voltaggio crolla,colleghi una lampadina da auto e vedo dopo una decina di minuti se il voltaggio crolla come i primi test.

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Re: Test su alcuni desolfatatori

Messaggio da maio1 » 25 mar 2016, 12:07

Dolomitico ha scritto:
maio1 ha scritto:Ultima domanda... quanto tempo dura su batterie piccole 10/12 ah la desolfatazione??... ovvio che non c'è una regola..dipende dalla condizioni iniziali, in quelle senza manutenzione le piastre non si vedono e si lavora un po' alla cieca... nelle altre suppongo quando le piastre sono pulite... ma mediamente ?? ho letto di mesi addirittura...Grazie ancora sei gentilissimo...


Il tempo dipende,una settimana filata 24h su 24 e si è ok,poi ovviamente si parla di mesi per un recupero totale,ma come si fa a vedere?
Dipende molto da batteria a batteria,su quelle a liquido si misura la densità,e quando non si vedono segni di miglioramento,ovvero tutte le celle arrivano a piena carica,oppure alcune celle non riescono a recuperare ulteriore densità significa che la desolfatazione è conclusa,se non ricordo male con il densimetro si recuperavano 2 tacche ogni 2 giorni,è un processo lungo.
Su una agm si può solo misurare la tensione con un multimetro digitale,e fare dei test di scarica per vedere se ci sono miglioramenti per vedere se tiene la tensione o se il voltaggio crolla,colleghi una lampadina da auto e vedo dopo una decina di minuti se il voltaggio crolla come i primi test.


Ok grazie Dolomitico...per il clen l'ho utilizzato con le nimh veramente poco, e dopo ha lavorato con altre batterie al piombo acido senza problemi...dubito che sia stato quello...

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Re: Test su alcuni desolfatatori

Messaggio da Dolomitico » 26 mar 2016, 16:40

Questa tappa era un pò che la stavo aspettando,ho montato mesi fa al posto della GEL trojan che funziona ancora,ma è un tantino piccola una AGM fiamm da 100Ah che avevo rabbocato d'acqua e che ho messo a regime.
Ora erano mesi che la sera appena andava via il sole la trovavo a 12.9V subito,non che non fosse corretto,ma come si sa una batteria perfettamente carica da 13/13.10V.
Come si vede dal display il sole era tramontato da un bel pò,al minimo segna 1v anche di notte,e il voltaggio lato batterie con un modesto carico acceso segnava i famigerati 13V,in questo caso il desolfatatore è ancora un megapulse,che fin qui resiste imperterrito.
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Re: Test su alcuni desolfatatori

Messaggio da palio999 » 5 apr 2016, 23:27

Ciao a tutti, mi piacerebbe avere alcuni consigli da voi esperti:
Il mio titolare di lavoro mi ha regalato 16 batterie agm da 65ah, che aveva da qualche anno nel suo impianto di accumulo da fotovoltaico per sostituirle con modelli più potenti.
Io pultroppo le ho tenute ferme per qualche mese...ed ho come l'impressione che necessitino di una bella risvegliata.
Da qualche prova fatta con un carica batteria commerciale per auto,qualcuna mantiene la carica più di altre, 2 o 3 vanno a 10v dopo qualche giorno.
È il caso di comprare un desolfatore come quelli nominati in precedenza o costruirne uno?
Se avessi le batterie in serie per i 48v funzionerebbe lo stesso bene il modello cinese?
Abbiamo studiato un progetto che permette di indirizzare la corrente AC in avanzo dalla produzione del Fv ad un carica batterie ups,che al raggiungimento di una determinata soglia di carica delle batterie la sera fa lo scambio...scollegando la casa dall'enel utilizzando energia gratuita.
Questo si ottiene attraverso un plc che attraverso 2 TA monitorizza costantemente e calcola la differenza tra l'energia prodotta dall'inverter Fv e quella consumata dalla casa,se ce n'è abbastanza in eccesso attiva il caricabatterie a tre soglie e carica in base alla disponibilità

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Re: Test su alcuni desolfatatori

Messaggio da Marko » 6 apr 2016, 11:10

Sarebbe meglio risvegliarle con un desolfatatore a parte per ogni batteria. Poi dopo desolfatate, se ne può lasciare uno per un banco da 48v o due da 24v.
Io ho un banco da 24v composto da 4 batt. da 6v, e ne ho sempre collegate 24h su 24h due per banco a 12v. (desolfatat. da 6v non ce ne sono)

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Re: Test su alcuni desolfatatori

Messaggio da Dolomitico » 6 apr 2016, 18:25

palio999 ha scritto:È il caso di comprare un desolfatore come quelli nominati in precedenza o costruirne uno?
Se avessi le batterie in serie per i 48v funzionerebbe lo stesso bene il modello cinese?


Bah,visto il prezzo lo comprerei,anche perchè quelli costruiti sono solitamente a 12V.
Il Clen cinese va con voltaggi di 12/24/36/48v senza problemi,io lo uso sia a 12 che 24V,però ti serve una fonte di alimentazione proporzionata.
Se le carichi in desolfatazione lasciale a 13.9V (a 12V,se le usi a 48V fai 13.9v X 4 batterie=55.6V
Potresti controllare se necessitano acqua demineralizzata ne ho parlato qui:
viewtopic.php?f=7&t=591
Se scendono a 10 velocemente è probabile che una cella sia in corto.
Se le rabbocchi con acqua le puoi anche equalizzare a 15.5V per un'ora,magari fai una prova su una batteria e poi vedi,se alcune batterie hanno celle tendenti a perdere capacità è possibile che le batterie siano ben usurate.Io ne ho 3 da 65ah con una cella in corto,e fin qui non sono ancora riuscito a rimettere in piedi la cella in perdita.

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Re: Test su alcuni desolfatatori

Messaggio da palio999 » 7 apr 2016, 0:42

"Se le carichi in desolfatazione" intendi carica batterie in carica più desolfatatore collegato giusto?

Pensavo di provare ad autocostruirne 4 come il primo schema che è stato postato, così posso desolfatare 4 batterie da 12v a giro..

Qua del forum c'è qualcuno che è capace a progettarmi (con remunerazione magari) un carica batterie 48v a 3 soglie di potenza?

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Re: Test su alcuni desolfatatori

Messaggio da eneo » 7 apr 2016, 12:37

Palio 99 sei pregato di scrivere una sola volta e attendere che qualche moderatore approvi il tuo messaggio. Grazie
Impianto fotovoltaico 4.145kwp n.4 sharp 275wp n°5 canadian solar 180wp, n°1 trina solar 185wp, n°7 solarworld 185wp, n°2 Peimar 250wp, n°1 sp 175wp, batteria 48v 157Ah SMA tubolare + 48v 120Ah, regolatore di carica epever xtra 48v 30A e 40A, inverter Victron Multiplus 48/1600/20 e epever iplus3000w. Impianto camper pannello kyocera 140wp, regoltore steca prs1010 e batteria 80Ah SMa

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Re: Test su alcuni desolfatatori

Messaggio da Dolomitico » 7 apr 2016, 15:19

palio999 ha scritto:"Se le carichi in desolfatazione" intendi carica batterie in carica più desolfatatore collegato giusto?

Pensavo di provare ad autocostruirne 4 come il primo schema che è stato postato, così posso desolfatare 4 batterie da 12v a giro..

Qua del forum c'è qualcuno che è capace a progettarmi (con remunerazione magari) un carica batterie 48v a 3 soglie di potenza?


Non sei in contradizione?
Scrivi che ti vuoi costruire i desolfatatori,e poi chiedi che qualcuno ti progetti un caricabatterie?
Presumo che se intendi autocostruirti i desolfatatori ne sai qualcosa di elettronica,inoltre se lo schema è quello di hall,quello è già un caricabatterie,e tramite il potenziometro puoi settare i voltaggi,la corrente non serve visto che se non sbaglio eroga 3A al massimo. -_-
Inoltre di quell'integrato sul datashell (http://www.ti.com/lit/ds/symlink/lm2576.pdf) cè anche una versione lm2596HV che arriva a 60V o giù di lì,quindi un'unico aparecchio aper caricare batterie a 48V.
Non puoi aspettarti che siano gli altri a farti tutto il lavoro però.

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Re: RE: Re: Test su alcuni desolfatatori

Messaggio da palio999 » 9 apr 2016, 23:52

Dolomitico ha scritto:
palio999 ha scritto:Se le carichi in desolfatazione intendi carica batterie in carica più desolfatatore collegato giusto?

Pensavo di provare ad autocostruirne 4 come il primo schema che è stato postato, così posso desolfatare 4 batterie da 12v a giro..

Qua del forum c'è qualcuno che è capace a progettarmi (con remunerazione magari) un carica batterie 48v a 3 soglie di potenza?


Non sei in contradizione?
Scrivi che ti vuoi costruire i desolfatatori, e poi chiedi che qualcuno ti progetti un caricabatterie?
Presumo che se intendi autocostruirti i desolfatatori ne sai qualcosa di elettronica, inoltre se lo schema è quello di hall, quello è già un caricabatterie,e tramite il potenziometro puoi settare i voltaggi,la corrente non serve visto che se non sbaglio eroga 3A al massimo. -_-
Inoltre di quell'integrato sul datashell (http://www.ti.com/lit/ds/symlink/lm2576.pdf) cè anche una versione lm2596HV che arriva a 60V o giù di lì,quindi un'unico aparecchio aper caricare batterie a 48V.
Non puoi aspettarti che siano gli altri a farti tutto il lavoro però.

Cosa me ne faccio di 3A a 12 v Quando le batterie sono da 65a/h??
Allora sono in grado di farmi un semplice desolfatatore su basetta seguendo lo schema.. ma pultroppo non sono in grado di progettarmi un carica batterie a 48v a 3 livelli di amperaggio di carica, e quindi di assorbimento sul lato AC da abbinare al mio plc che carica le batterie in base a quanta corrente mi avanza dal fotovoltaico rispetto al consumo della casa . Sono riuscito a spiegarmi?
non voglio che nessuno si sbatta per me a gratis visto che ho scritto che avrei pagato il progetto. Carica batterie SERI con queste funzioni costano qualche centinaio di euro!

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Re: Test su alcuni desolfatatori

Messaggio da Ferrobattuto » 10 apr 2016, 20:56

Ti sei spiegato benissimo, ma se hai già un sistema di ricarica, che sia solare o da rete, allora a te un caricabatteria desolfatante (o un desolfatatore autoalimentato) non ti serve. Ti basta un comune desolfatatore da abbinarci vicino. Prendine uno che vada bene per i 48V e sei a posto.
Comunque, prima di mettere al lavoro il banco di 16 batterie che è stato fermo per molto tempo, (come ti ha già scritto Marko) consiglierei di desolfatarle prima una per una, tenendole sotto ad un desolfatatore a 12V, magari abbinato ad un semplice caricabatterie da auto regolato per il mantenimento, per una settimana ciascuna. Pazienza per il tempo perso, ma almeno avrai la certezza di quali di queste sono efficienti e quali no. Quelle che scendono a 10V sono molto sospette già da ora.....

Devi chiarirci bene una cosa: il tuo impianto fotovoltaico è connesso alla rete con scambio sul posto, oppure è un impianto ad isola?

P.S.
3A su 65Ah sono una carica di mantenimento per sola desolfatazione, non per caricare le batterie, anche se con una trentina di ore la batteria la carichi ugualmente...... Col desolfatatore di Hal9000 io ci ho trattato batterie da 220Ah, e sono riuscite benissimo, anche se il trattamento è stato molto lungo.
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Re: Test su alcuni desolfatatori

Messaggio da palio999 » 15 apr 2016, 1:02

Sono connesso alla rete con scambio sul posto. 3kw
di carica batteria ne ho uno di prova 48v 15A.
Solo che di elettronica non me ne intendo...
(Progetto quadri elettrici per automazione).
Il top sarebbe avere un carica batterie a 3 soglie di amperaggio di carica... per sfruttare al meglio l'energia in surplus, esempio ac 500w-1000w-1500w.
Oppure dovrei cambiare totalmente inverter con uno di quelli che fan tutto ac in-out-batt.
Ma sarebbe una spesa che non vorrei fare

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Re: Test su alcuni desolfatatori

Messaggio da Ferrobattuto » 15 apr 2016, 13:45

Allora lo sai che per legge NON potresti tenere un banco di accumulo in casa? È una legge dello Stato Italiano varata pochi mesi fa, proprio per prevenire quello che è stato definito (dai legislatori) "un raggiro" ai contratti di scambio.
A meno di tenere i due impianti, quello alimentato a batterie, e quello "normale" con scambio sul posto molto ben separati tra loro (non so quanto ti convenga e che tipo di incentivo hai) rischi di essere scoperto (coi nuovi contatori elettronici bidirezionali è facile) e rischi di essere perseguito per legge.
Tra le altre cose, visto che il forum è pubblico e accessibile a tutti, NON ti si potrebbero dare consigli in merito. Saremmo perseguibili anche noi.

Per l'elettronica: quello che chiedi è qualcosa di complesso. Occorrerebbe avere già uno schema e anche il disegno del circuito stampato. Siccome fin'ora nessuno di noi si è mai trovato nelle tue condizioni (questo è un forum di offgrid e gli impianti grid tie non interessano), a nessuno è venuto in mente di progettarselo.
Prova a cercare in rete.....
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