Batterie: "LE CILINDRICHE" a tubi concentrici

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Re: Batterie: "LE CILINDRICHE" a tubi concentrici

Messaggio da OSMOTICO » 11 dic 2014, 15:01

Certamente, ma non sono saldate , sono solamente incastrate , ma tanto basta !! ... poi le successive cariche e scariche faranno il resto , rinforzando i ponti conduttivi , stessa cosa conto succeda sul positivo , in quanto anche li ho infilato oltre agli ossidi anche i residui delle griglie che sui positivi erano tutte a pezzetti ...

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Re: Batterie:

Messaggio da nuti2 » 21 dic 2015, 20:46

Ciao osmotico com'è andata

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Re: Batterie:

Messaggio da OSMOTICO » 30 dic 2015, 21:48

Bene , a distanza di qualche mese hanno preso un po piu di capacità ma siamo comumque lontani da quella teorica , adesso ho cambiato un po il progetto , ma credo comumque vada sia un successo : il riuscire a tirar fuori da delle batterie da gettare ancora della capacitò utilizzabile !!!

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Re: Batterie:

Messaggio da Dolomitico » 30 dic 2015, 22:09

Va detto che con questo tipo di configurazione si hanno batterie a bassissima scarica,ovvero per lavorare bene vanno scaricate piano piano,la superfice esposta è bassa,anche se di materia atttiva ce nè tanta,e quindi la resistenza è un pò più alta.
Hai provato con delle cariche desolfatanti?Oppure con ricariche a voltaggi un pò più alti?

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Re: Batterie:

Messaggio da OSMOTICO » 1 gen 2016, 11:35

Si certamente , si possono caricare a voltaggi decisamente piu alti senza alcun pericolo di rovinarle , quindi non occorre piu avere il regolatore di carica !! ... naturalmente si ha una forte elettrolisi con conseguente consumo di acqua , ma io ho imparatao a far tornare utile anche questo : nel senso che riesco in questo modo a concentrare l'acido solforico che a volte si trova in certe batterie a concentrazioni decisamente basse cioè mi spiego meglio quando devo rabboccare anzichè metterci acqua distillata , prima tolgo una siringa acido a concentrazione normale e poi ce ne metto due di acido a bassa concentrazione .... adesso sto progettando un sistema per recuperare i gas di elettrolisi , potrei stoccarli in una specie di pallone a bassa pressione ... spero di non far esplodere la mia casa ...
Per quanto riguarda la bassa capacità e la relativa alta resistenza interna si usano un numero maggiore di batterie in parallelo fino a raggiungere la capacità desiderata
Un'ultima cosa importante , oltre a non subire danni dovuti a una carica a voltaggio elevato , queste batterie non temono neanche le scariche profonde data la loro peculiare costruzione, i solfato tanto non si forma perchè essendo collegate ai pannelli solari si ricaricano dopo poche ore durante il giorno

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Re: Batterie:

Messaggio da Ferrobattuto » 2 gen 2016, 12:41

OSMOTICO ha scritto: .... adesso sto progettando un sistema per recuperare i gas di elettrolisi .... spero di non far esplodere la mia casa ...

Invece credo che sarà proprio quello che riuscirai a fare.....
I gas che si sviluppano durante l'elettrolisi a fine carica negli accumulatori al piombo ad elettrolita liquido in realtà sono una miscela di idrogeno e ossigeno già mescolati tra loro e nella percentuale ottimale per bruciare. Qualsiasi sistema tu usi per accenderli ed usarli come fonte di calore, con ottima probabilità provocherà l'accensione di tutta la miscela stoccata, anche quella nel tubo di alimentazione alla fiamma e quello nel serbatoio di stoccaggio. La combustione istantanea dei due gas produce una fiamma con temperatura molto alta e con molte calorie, e il risultato è un "botto" migliore di quello che si produce con le esplosioni del gas GPL delle bombole.
Io non lo farei..... Ma naturalmente ognuno è libero di fare ciò che vuole..... :sick:
Ti ricordo soltanto che quando per errore si accendono i gas sopra il tappo di sfiato di una batteria in carica, di solito esplode il contenitore della batteria, con gravi conseguenze per chi è vicino (schizzi di acido in faccia e addosso.....).

Una volta (taaanto tempo fa) esistevano i cannelli per saldatura alimentati ad idrogeno e ossigeno, ma i due gas erano in due bombole separate e si mescolavano soltanto nella punta del cannello, dove si produceva la cosiddetta "fiamma ossidrica", molto calda e molto pulita. In quel modo lì non c'era pericolo di esplosioni.
Inviato manualmente dal mio vecchio e sgangherato, ma fedele computer

Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Batterie:

Messaggio da Dolomitico » 2 gen 2016, 13:23

D'accordissimo con Ferro.
Sono miscele che fanno il botto,ricordo un esperimento che feci anni fa con una produzione veramente minima di idrogeno,a cui provai ad accenderlo,ebbene il botto mi ha sfasciato l'elettrolizzatore artigianale che avevo fatto,e di gas ce n'era veramente poco.
Finche sono separati è un conto,ma miscelati gli manca solo l'innesco.
Se dovessi studiare un sistema per l'uso sarebbe in un motore a 4 tempi come aggiunta di combustibile,ma nienete serbatoio,direttamente dalla sorgente al motore,in modo da non avere quantità pericolose,ma a questo punto va valutato se ne vale la candela,meglio lasciar stare....

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Messaggio da Megatron » 2 gen 2016, 17:26

e si l ossidrogeno è una bella bestia da gestire è velocissimo! , conservarlo diventa veramente pericoloso se non lo si fa con tutti i criteri di sicurezza e meglio lasciar perdere , e quasi come metterti della nitroglicerina in casa , cmq , la realizzazione delle batterie è un progetto che tengo molto in considerazione , spero che i risultate a cui arriverai saranno molto positivi , purtroppo mi sto dedicando ad altro tipo di sperimentazione in questo periodo e iniziare a giocare anche con le batterie sarebbe troppo ...

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Re: Batterie:

Messaggio da OSMOTICO » 4 gen 2016, 12:34

si avete ragione non conviene rischiare , piuttosto continuo ad incrementare il numero delle batterie ....
quando avrò un piu di tempo posto il nuovo prototipo , che peraltro non differisce molto da questo , solo piu semplice la costruzione ...
Inoltre , sempre nell'ottica di trovare un riciclo al 100% sono riuscito a trasformare l'ossido di piombo , che è sempre in eccesso , in minio rosso, per poter fare l'antiruggine , semplicemente mettendo l'ossido ben asciutto nel solito crogiolo che uso per fondere il piombo e dopo pochi minuti , come per magia , da nero diviene rosso , se si insiste cambia ancora e passa all'arancio e poi al giallo ...

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Re: Batterie:

Messaggio da OSMOTICO » 5 feb 2016, 12:18

ECCO LE NUOVE BATTERIE :
1446679897314.jpg
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esternamente non differiscono molto dalle precedenti , ma vediamo in dettaglio il processo di costruzione :
queste sono le placche negative che come sappiamo in genere le ritroviamo intatte nelle vecchie batterie
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1454577856503.jpg (18.6 KiB) Visto 7158 volte

le saldo tutte insieme con l'elettrodo corrispondente al segno -
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le rivesto con dei separatori recuperati dalle vecchie batterie
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adesso preparo i separatori in plastica forata che andranno a separare efficacemente le placche negative dalla zona dove metterò gli ossidi

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Re: Batterie:

Messaggio da OSMOTICO » 5 feb 2016, 12:29

1454601712897.jpg
1454601712897.jpg (17.55 KiB) Visto 7158 volte

per il positivo ho deciso di incrementare il numero delle barre in piombo per riuscire ad utilizzare una maggiore quentità di materia attiva costituita dagli ossidi che metto dentro
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che saldati insieme
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adesso inserisco i separatori
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le placche negative
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ed infine gli ossidi
Ultima modifica di OSMOTICO il 5 feb 2016, 12:43, modificato 1 volta in totale.

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Re: Batterie:

Messaggio da OSMOTICO » 5 feb 2016, 12:32

1454667905198.jpg
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adesso l'acido
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si completa l'opera col coperchio e un foro su ciascuno elettrodo dove inserirò un bullone per il collegamento elettrico

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Re: Batterie:

Messaggio da Dolomitico » 5 feb 2016, 22:46

Intanto complimenti,è sempre bello vedere qualcuno che si costruisce delle batterie in casa.
Decisamente come soluzione tecnica è interessante,in pratica 2 blocchi singoli,ovviamente in base a quello che so avranno una resistenza interna un pò altina,dovrai fare di test con di carichi per vedere come si comportano in scarica.
Per l'elettrolita come hai fatto hai recuperato quello dalle batterie smontate immagino,cosi da avere già le dosi corrette per le piastre corrispondenti.
Sono curioso di vedere a che capacità arrivi.

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Re: Batterie:

Messaggio da OSMOTICO » 6 feb 2016, 9:57

Il problema della resistenza interna esiste, anche se le batterie stazionarie hanno un uso totalmente differente da quelle automobilistiche , infatti non devono sviluppare potenze di spunto tali da scaricarle completamente in pochi minuti ( è quello che succede se la macchina ha qualche problema e non parte, l'abbiamo sperimentato tutti , no ? ) , al contrario la loro carica deve durare un'intera notte !!!
quindi se ai bisogno di piu energia devi necessariamente aggiungere altre batterie.
La capacità è molto elevata, sicuramente vicina a quella teorica, te lo puo dire anche Hall che le sue batterie, anche se differenti dalle mie, hanno senzaltro caratteristiche simili.
L'acido lo recupero dalle vecchie batterie , ma di solito è un pò troppo diluito , naturalmente dipende dal fatto che le vecchie batterie sono solfatate , allora ho comprato un bidone di acido concentrato e ne aggiungo un po per arrivare alla giusta concentrazione; un'altro metodo per concentrare l'acido l'ho escogitato facendo tornare utile l'elettrolisi che normalmente si genera all'interno della batterie e quando devo ripristinare il livello anzichè aggiungere acqua distillata , tolgo una siringa di acido concentrato e ne aggiungo 2 di acido recuperato.

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Re: Batterie:

Messaggio da Dolomitico » 6 feb 2016, 10:18

Ok,ma in base a quello che vedo io anche se scarica lenta si arriva tranquillamente ad assorbire anche 80A tranquillamente.
La tua soluzione è interessante perchè in pratica hai appaiato le piastre,e le hai saldate sul bordo,permettendo la circolazione dell'elettrolito in mezzo,ma essendo che non sono alternate fra di loro gli ioni devono percorrere una distanza più lunga.
Quante ne hai realizzate fin'ora?e a che voltaggio intedi arrivare?

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Re: Batterie:

Messaggio da OSMOTICO » 6 feb 2016, 10:36

... ma per la verità io credo che si arrivi anche oltre 500 A !! ... pesano circa 30 kg l'una !!
ho relaizzato le prime 6 + altre 4 , me ne mancano 2 per arrivare a 24 V, poi per avere lo spunto sufficiente per alimentare tutta la casa ho paura che le dovrò raddoppiare , per adesso comumque in parallelo a ciascuna serie metto una batteria da camion recuperata che ancora funzionano.
Ma la cosa interessante da far notare è che avendo ricostruito il positivo con delle barre di piombo di circa 6 mm di spessore ho realizzato delle batterie molto resistenti , che non temono scariche profonde e sovraccariche prolungate , potendo quindi fare a meno del regolatore di carica , e una durata , che facendo le dovute proporzioni , dovrebbe sfiorare i 20 anni !!!
Ho cioè fatto quadrare il cerchio realizzando da un lato un qualcosa che funziona partendo da degli oggetti da buttare e dall'altro ho realizzato un prodotto che finalmente si adatta perfettamente all'impiego solare , sia come caratteristiche tecniche che come durata rapportandosi alla durata stessa dei pannelli solari !!!

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Re: Batterie:

Messaggio da Dolomitico » 6 feb 2016, 17:05

Hai mai pensato di farne un prototipo in piccola scala e sottoporlo a cicli intensi per vedere come si comporta?
Basta un'elemento da 2 volt,potresti subito scoprire se ci sono dei miglioramenti da apportare.

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Re: Batterie:

Messaggio da OSMOTICO » 6 feb 2016, 17:28

Be direi che il ciclo intensivo lo faccio tutti i giorni : tutte le notti si scaricano completamente e tutti i giorni si ricaricano a palla fino a 30V e anche di piu, fino a che cioè sono capaci di erogare i pannelli solari.
Ma è comumque l'uso normale che si fa degli impianti fotovoltaici ad isola , ed è per questo che normalmente le batterie non durano molto, il mio progetto , come del resto anche altri presentati su questo forum , si pone propiro come obbiettivo di costruire delle batterie molto resistenti adatte a sopportare 365 scariche profonde all'anno !!!

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Re: Batterie:

Messaggio da Dolomitico » 6 feb 2016, 19:51

Beh si,questo è chiaro,alla fine è quello il collo di bottiglia.
Certo che con i ciclaggi che gli fai ti servirebbero delle belle plantè,a piastra piena.
Sono cmq curioso di vedere gli sviluppi,io ero dell'idea di realizzare delle tommasi che alla fine sono delle tubolari un pò diverse.
Quelle che hai fatto tu sono delle tommasi ancora diverse,la materia attiva non dovrebbe cadere e allo stesso tempo è più resistente....
Le tommasi avevano una corrente massima di scarica di 18A con capacità di 300,quindi tu dovresti essere prossimo a questi valori.....in teoria.....

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Re: Batterie:

Messaggio da OSMOTICO » 6 feb 2016, 21:43

Si direi di si , siamo certamente su quest'ordine di valori ...
per quanto riguarda le Plante , ti confesso che all'inizio ero molto tentato , ma poi quando ho cominciato a smontare batterie mi sono reso conto che quasi tutte hanno le placche negative praticamente intatte , allora mi sono detto : se trovo il modo di riutilizzarle così come sono, almeno metà della batteria è gia fatta , un'ulteriore passaggio è stato quello di dire : ok debbo ricostruire le placche positive , ma se trovo il modo di appiccicarci gli ossidi ho gia fatto anche la formazione , poi anch'io ho letto delle Tommasi e la presente realizzazione tiene conto anche di questo , come si puo ben vedere ....
ma non mi fermo qui , finito che avrò di realizzare tutto il banco da 24V o gia in mente un nuovo progetto che, facendo tesoro di queste esperienze, dovrebbe avere una corrente di scarica decisamente piu alta e si dovrebbe adattare bene anche all'autotrazione , ma per adesso è presto , quando sarà il momento aprirò una nuova discussione ....

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