Sistemi per l'accumulo di energia

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Re: Sistemi per l'accumulo di energia

Messaggio da Dolomitico » 6 mar 2016, 11:17

Io ho citato l'auto per dire che di progetti in giro ce ne sono da parecchio tempo.
Gia un volano casalingo sarebbe più che ottimo.

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Re: Sistemi per l'accumulo di energia

Messaggio da mastrovetraio » 6 mar 2016, 11:45

Ho girato il link del filmato U tubo ad un paio di ingegneri dell'ufficio accanto, ed hanno spalancato occhi/orecchie. La differenza tra un volano casalingo ed uno "professionale" non esiste, non è un aggegio che si possa fare alla "comeposso" ma deve essere costruito alla "comesideve". Se avessi trent'anni potrei anche rovinarmi nel tentativo di mettere in piedi una impresa commerciale, (o diventare ultraricco) ma certamente a 64 anni non gioco più. Spero solo che qualcuno mi legga, perché ORA è il momento di inventare qualcosa, PRIMA dei soliti USA o Tedeschi del k. Certo che lavorare proprio nel posto giusto, dove vendono a peso di ferro gli anelli (anche enormi !!!) che hanno un "difettino" che per un volano sarebbe ininfluente........mi ci rode, eccome se mi ci rode

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Re: Sistemi per l'accumulo di energia

Messaggio da Ferrobattuto » 6 mar 2016, 12:34

Non so perché, ma per mia mentalità non vedo di buon occhio un volano come sistema di accumulo...... È un sistema meccanico, e come tutti i sistemi meccanici è soggetto ad una usura e a delle manutenzioni particolari e a volte onerosi. Pensate ad esempio ai cuscinetti e alla loro lubrificazione. "Cambio olio" ogni ToT ore di funzionamento, e certamente non col volano in moto. I loro attriti e la relativa conversione in calore, ecc ecc..... Insomma, è qualcosa "che si muove", e si muove di corsa, perché sicuramente dovrà fare molte migliaia di giri al minuto, e come tale ha i suoi difetti. Alla minima tolleranza si rischia un'esplosione meccanica di calore da far paura, schegge e schizzi di metallo anche fuso per attrito proiettati intorno, ecc ecc.
Un "sistema di accumulo" è qualcosa che accumula e "comprime" energia in una qualche sua forma, che al minimo difetto è pronta ad esplodere fuori in forma distruttiva. In questo caso un sistema meccanico ne è molto più soggetto che un sistema chimico. Delle batterie se non le prendi a mazzate o non le metti in corto (cosa attualmente evitabile con facilità) non producono danni.
Ovviamente rimane una mia opinione, non per forza condivisibile, poi comunque si vedrà come va a finire quel progetto.
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Re: Sistemi per l'accumulo di energia

Messaggio da mastrovetraio » 6 mar 2016, 13:23

Allora ti potrebbe piacere un volano a "stato solido"..http://www.die.ing.unibo.it/Labs/SC/attivi/SMES.htm

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Re: Sistemi per l'accumulo di energia

Messaggio da Ferrobattuto » 6 mar 2016, 13:46

Bello! Anche se ovviamente un po' meno "accessibile" dei volani meccanici....
Quella dei superconduttori è un'ottima "strada", speriamo non si riveli tutta "in salita", e probabilmente il loro impiego massivo porterebbe ad una diminuzione dei costi, come del resto per molti altri settori. ;)
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Re: Sistemi per l'accumulo di energia

Messaggio da Dolomitico » 7 mar 2016, 15:40

Ma,che siano volani,accumulatori,acqua,aria compressa,o qualsiasi cosa deve essere inizialmente pratica.
Prendiamo un termine di paragone,la classica batteria al piombo,costa relativamente poco,e contiene una discreta quantità di energia.
Se per avere l'equivalente in potenza di questa fonte,devo farci dei sistemi ingombranti e/o pericolosi non vale sicuramente la candela.I volani possono essere un modo per alleviare lo sforzo delle batterie,ma non so se avete mai provato a fare progetti in scala,io ricordo che quando facevo le prove sugli alternatori per le turbine,era frustrante vedere le bazzeccole che si ottenevano in piccola scala,poi aumentando la scala a dimensioni molto più generose il discorso cambia eccome,ma non tutti possono convertirsi la casa in una centrale diversificata.
Alla fine vincono ancora le batterie mi sa.....

Ps:forse un modo potrebbe essere un motore stirling e un serbatoio di liquido caldo,quello si è un sistema non pericoloso,poco rumoroso,e accumula un discreto quantitativo di energia,oltre che calore diretto anche energia elettrica,se dovessi trovarmi a dover decidere è il sistema più realizzabile,fusti o taniche di plastica se ne trovano,schiuma espansa per isolazioni pure,e si potrebbe farci un piccolo boiler,un pò di raccordi,silicone per il motore e via.....la mia non è solo fantasia,l'hanno fatto per davvero un sistema simile qui:
https://www.tamera.org/project-groups/a ... -electric/
guardate che bel stirling grandicello,e con quello oltre che energia hanno acqua calda finchè la temperatura è alta,per cui basta aumentare il volume da riscaldare per avere più autonomia.....non vi sembra la via migliore?

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Re: Sistemi per l'accumulo di energia

Messaggio da Ferrobattuto » 7 mar 2016, 19:09

Secondo me la realtà è che "la via migliore" in assoluto non esiste, esiste invece la via migliore "caso per caso".
Molto dipende dalla superficie a disposizione, dall'attività che si svolge, da quanto serva o non serva manutenzione o assistenza personale e se ci sia chi la fa, se si ha a disposizione calore "di scarto" oppure no, e in fine quanta ne serve e in quale forma si vuole consumare l'energia accumulata. Calore? Elettricità? Forza meccanica?
Le varie conversioni alla fine ne portano via sempre buone percentuali, per cui "l'accumulo" è sempre in perdita.
E poi: quanto ci costa ciò che vogliamo accumulare? Quanto ci costa produrlo? In quanto ammortizziamo la spesa (o la fatica e il lavoro speso per la realizzazione) per il sistema di accumulo?
Se poi si parla di sistemi "integrati" in attività, tipo come quella con delle serre, oppure di una piccola industria, è un conto, se invece si parla di produzione e accumulo "casalinghi", la cosa cambia completamente.
Chi svolge un'attività qualsiasi e ha dell'energia surplus, che sia meccanica o termica o elettrica, di sicuro ha mezzi e soldi per realizzare il suo sistema dedicato, quando non ha addirittura accesso a sovvenzioni particolari.
Chi invece vuole farsi la sua "isola solitaria casalinga" tutto questo non ce l'ha, e al limite può impegnare un certo capitale (e lavoro personale) pensando di recuperarlo in un certo lasso di tempo. In questo caso il "ventaglio di possibilità" si riduce di parecchio...... Qualsiasi sia il tipo di "energia" che riesce ad ottenere.
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Re: Sistemi per l'accumulo di energia

Messaggio da mastrovetraio » 7 mar 2016, 20:03

L'alcool è l'unico accumulo di energia alla nostra portata che possa essere messo in un serbatoio ed utilizzato mesi/anni dopo. Può essere prodotto in estate quando abbonda energia solare, ed essere usato in inverno. Non credo esista un'altro sistema paragonabile. Se si riuscisse a trasformare energia proveniente dal fotovoltaico in alcool....se esistesse un sistema....galvanico? Immaginate si potesse far crescere una pianta in ambiente idroponico/elettrogalvanico...lo so, è fantascienza. Ho cercato sul web, nessuno ci ha mai provato, o quanto meno non sono riuscito a trovare nulla. Per fortuna non sono biochimico, chissà che casini avrei combinato.

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Re: Sistemi per l'accumulo di energia

Messaggio da Dolomitico » 7 mar 2016, 20:51

Ok,....ma di quanto alcool staremo parlando?
L'alcool prima di tutto non è gasolio,e avere una cisterna da.....1000/2000lt di alcool vicino casa ,non credo sia molto sano.
Inoltre credo che vicini e vigili del fuoco hanno qualcosa da ridire.
Un conto è avere 1000lt di olio,che quello se non lo scaldi a temperatura alta non fa nulla.
Ma l'alcool è alquanto pericoloso.
L'alcool lo puoi ottenere da frutta fermentata,da acqua zucchero e lievito,ma anche facendolo,devi ricorrere a un generatore a scoppio,con tutti i distunguo del caso,rumore,manutenzione,vicini che non saranno contenti del casino....
Faresti prima a coltivare alghe per fare direttamente petrolio cosi quello si lo metti via in quantità.non so se pericoloso come l'alcool (nel senso della velocità di infiammazione) ma è energeticamente superiore.
Servono alghe (tante alghe) pressione alta,camera di reazione,e ancora parecchie cose che attualmente non conosco,ma lo fanno,e creano in un'ora un bel pò di liquido nero.....

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Re: Sistemi per l'accumulo di energia

Messaggio da mastrovetraio » 7 mar 2016, 21:43

L'alcool si può fare dalle barbabietole, dalle patate dolci, dalle patate comuni e magari in coltura idroponica e luce 24/24 h. Il punto è convertire l'energia-elettricità in energia-alcool con il rendimento più alto possibile. Il nocciolo del problema è questo, convertire una grossa quantità di energia elettrica estiva in una corrispondente quantità di energia XYZ da poter utilizzare SE e QUANDO si voglia, come fosse petrolio. Per il resto le soluzioni sono note, per esempio una fuel-cell ad alcool non puzza e non fa rumore.

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Re: Sistemi per l'accumulo di energia

Messaggio da Ferrobattuto » 7 mar 2016, 22:01

Avendo terra, tempo e voglia, allora conviene fare del biodiesel. Oppure usare l'olio vegetale così com'è come combustibile. A quel punto hai energia elettrica con un diesel, e calore come sottoprodotto.

L'alcool è sconsigliabile per molti motivi: prima di tutto è infiammabilissimo, come e più della benzina, poi è igroscopico, anzi, addirittura idrofobo. :lol: Assorbe acqua dall'aria in modo esponenziale con la sua purezza. Tanto è più puro e tanto più tende ad assorbire acqua dall'aria. Per cui a meno di tenerlo perfettamente sigillato, e questo non conviene perché varia molto di volume con la temperatura ed evapora anche se chiuso, dopo mesi/anni ti ritroveresti con della sciacquatura di spirito. Poi evapora..... Come e più della benzina. Infatti come dice Dolomitico sarebbe da stoccare in situazioni di estrema sicurezza. Come in un deposito carburanti, insomma. E in ultimo, per poterlo usare in un motore endotermico deve avere un grado di purezza molto alto, intorno al 97-98%. Per ottenerlo a quel grado di purezza occorrerebbe una vera e propria distillazione frazionata, o distillazioni successive, in quanto distilla a 70° circa, ma tende a portarsi appresso l'acqua con cui è miscelato; chi si fa la grappa in casa lo sa bene. :lol:
Ovviamente si deve portare a temperatura tutta la miscela di acqua -> enzimi & fermenti, in cui di solito la percentuale d'alcool non supera il 15-18% al massimo e in condizioni ottimali. Non mi risulta esista un metodo "elettrolitico" per ottenerlo da qualcos'altro.....
Usato invece come combustibile in un bruciatore basta anche quello "normale" denaturato al 90% (ossia col 10% d'acqua), ma ovviamente cala di rendimento: l'acqua non brucia, e per portarla alla temperatura della fiamma molto calore se ne va.
Per contro, usato in ambiente perfettamente ossigenato, non produce inquinamento di sorta, solo CO² & H²O.

Olio vegetale e biodiesel sono tutt'altra cosa.
L'olio vegetale può essere stoccato in grandi quantità senza particolari accorgimenti, può essere usato in bruciatori tipo riscaldamento a gasolio, con buon rendimento, e fumi scarsi se ben ossigenato. Può alimentare un diesel ad iniezione meccanica (anche se molte prove sono state fatte anche sui diesel ad iniezione elettronica), coi normali rendimenti di quel tipo di motori.
Dall'olio vegetale si può ricavare biodiesel, per transesterificazione, ossia reazione a temperatura controllata con percentuale adatta di soda caustica. Il procedimento può essere anche casalingo, basta sapere le percentuali e le temperature, in una sorta di "reattore chimico" fattibilissimo col fai da te.
Il biodiesel ha tutti i pregi del gasolio del distributore, senza averne i difetti. ;) Non contiene zolfo o altre sostanze estranee, ha composizione monomolecolare, non è un miscuglio di idrocarburi diversi come il gasolio, per cui non si rischia di trovare paraffine ad intasare i filtri, può alimentare qualsiasi tipo di motore che usi quel carburante lì. Come il gasolio non è soggetto ad evaporazione e non assorbe acqua, per cui non necessita di particolari accorgimenti per lo stoccaggio. Certo, come il gasolio non fumiamoci sopra e non andiamo a girarci attorno con fiamme libere.....

Purtroppo, come per l'alcool occorrono dei "digestori" o dei fermentatori in cui far reagire fermenti ed enzimi coi miscugli da trattare, e poi distillare il ricavato, anche per ottenere olio dai vegetali occorrono attrezzature dedicate, in genere presse per la spremitura, anche se alcuni vengono separati anche tramite solventi. Senza sprecare cereali commestibili si può ricavare da colza o girasole o lino o altre piante apposite.
Basta avere terra, tempo e voglia..... :lol:

EDIT:
Ho trovato questo link in rete: http://www.lescienze.it/news/2014/04/15 ... refresh_ce in cui spiegano come ottenere etanolo con un sistema elettrolitico-catalitico. Non sapevo fosse possibile, però è fattibile solo in sistemi industriali.....
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Re: Sistemi per l'accumulo di energia

Messaggio da michelino » 8 mar 2016, 8:31

Ferrobattuto ha scritto:Avendo terra, tempo e voglia, allora conviene fare del biodiesel. Oppure usare l'olio vegetale così com'è come combustibile. A quel punto hai energia elettrica con un diesel, e calore come sottoprodotto.

L'alcool è sconsigliabile per molti motivi: prima di tutto è infiammabilissimo, come e più della benzina, poi è igroscopico, anzi, addirittura idrofobo. :lol: Assorbe acqua dall'aria in modo esponenziale con la sua purezza. Tanto è più puro e tanto più tende ad assorbire acqua dall'aria. Per cui a meno di tenerlo perfettamente sigillato, e questo non conviene perché varia molto di volume con la temperatura ed evapora anche se chiuso, dopo mesi/anni ti ritroveresti con della sciacquatura di spirito. Poi evapora..... Come e più della benzina. Infatti come dice Dolomitico sarebbe da stoccare in situazioni di estrema sicurezza. Come in un deposito carburanti, insomma. E in ultimo, per poterlo usare in un motore endotermico deve avere un grado di purezza molto alto, intorno al 97-98%. Per ottenerlo a quel grado di purezza occorrerebbe una vera e propria distillazione frazionata, o distillazioni successive, in quanto distilla a 70° circa, ma tende a portarsi appresso l'acqua con cui è miscelato; chi si fa la grappa in casa lo sa bene. :lol:
Ovviamente si deve portare a temperatura tutta la miscela di acqua -> enzimi & fermenti, in cui di solito la percentuale d'alcool non supera il 15-18% al massimo e in condizioni ottimali. Non mi risulta esista un metodo "elettrolitico" per ottenerlo da qualcos'altro.....
Usato invece come combustibile in un bruciatore basta anche quello "normale" denaturato al 90% (ossia col 10% d'acqua), ma ovviamente cala di rendimento: l'acqua non brucia, e per portarla alla temperatura della fiamma molto calore se ne va.
Per contro, usato in ambiente perfettamente ossigenato, non produce inquinamento di sorta, solo CO² & H²O.

Olio vegetale e biodiesel sono tutt'altra cosa.
L'olio vegetale può essere stoccato in grandi quantità senza particolari accorgimenti, può essere usato in bruciatori tipo riscaldamento a gasolio, con buon rendimento, e fumi scarsi se ben ossigenato. Può alimentare un diesel ad iniezione meccanica (anche se molte prove sono state fatte anche sui diesel ad iniezione elettronica), coi normali rendimenti di quel tipo di motori.
Dall'olio vegetale si può ricavare biodiesel, per transesterificazione, ossia reazione a temperatura controllata con percentuale adatta di soda caustica. Il procedimento può essere anche casalingo, basta sapere le percentuali e le temperature, in una sorta di "reattore chimico" fattibilissimo col fai da te.
Il biodiesel ha tutti i pregi del gasolio del distributore, senza averne i difetti. ;) Non contiene zolfo o altre sostanze estranee, ha composizione monomolecolare, non è un miscuglio di idrocarburi diversi come il gasolio, per cui non si rischia di trovare paraffine ad intasare i filtri, può alimentare qualsiasi tipo di motore che usi quel carburante lì. Come il gasolio non è soggetto ad evaporazione e non assorbe acqua, per cui non necessita di particolari accorgimenti per lo stoccaggio. Certo, come il gasolio non fumiamoci sopra e non andiamo a girarci attorno con fiamme libere.....

Purtroppo, come per l'alcool occorrono dei "digestori" o dei fermentatori in cui far reagire fermenti ed enzimi coi miscugli da trattare, e poi distillare il ricavato, anche per ottenere olio dai vegetali occorrono attrezzature dedicate, in genere presse per la spremitura, anche se alcuni vengono separati anche tramite solventi. Senza sprecare cereali commestibili si può ricavare da colza o girasole o lino o altre piante apposite.
Basta avere terra, tempo e voglia..... :lol:

EDIT:
Ho trovato questo link in rete: http://www.lescienze.it/news/2014/04/15 ... refresh_ce in cui spiegano come ottenere etanolo con un sistema elettrolitico-catalitico. Non sapevo fosse possibile, però è fattibile solo in sistemi industriali.....



In tutti questi processi di trasformazione di cui parli dimentichi il più importante, si chiama rendimento e dalle leggi della termodinamica il rendimento non è mai maggiore di uno. Cosa intendo con questo che tirando alla fine le somme tutto viene vanificato. Come ad esempio l'economia dell'idrogeno che oltre a grossi problemi di immagazzinamento allo stato attuale non conviene produrlo se non dal gas naturale ma con emissione di CO2 che vanifica il significato dello stesso. Ricordo che OGNI PROCESSO di trasformazione è sottoposto a tali leggi e anche se noi da buoni italiani continuano a credere al contrario. Le favole lasciamole ai cantastorie.

In Germania avevo visitato un grosso centro di generazione di metano costruito dall'Audi. Il problema che il processo è a due stadi e ha rendimenti banali. E' vero che l'energia che lo alimenta proviene da fotovoltaico e da eolico ma non per questo dobbiamo buttarla. Mi spiego meglio, per produrre un pannello fotovoltaico io inquino il mio mondo, solo per la produzione dell'alluminio che lo sostiene e per non parlare del vetro e del silicio che lo compone. Quindi devo utilizzare l'energia nel modo più nobile possibile, quindi dandole il carico diretto e necessario, ricordando che ogni W prodotto / utilizzato ha generato inquinamento e assorbito a sua volta energia. Solo con un bilancio di questo tipo posso veramente valutare se il mio sistema è sostenibile o meno.

Quindi la valutazione non dev'essere fatta prettamente a livello economico ma a livello energetico ed etico. Quando leggo sostenibile mi viene da ridere perché solo il fatto che quel materiale sia stato portato con un camion ha perso tutta la sua sostenibilità.

Qualcuno di questo forum mi ha criticato perché ho utilizzato in passato batterie AGM ma non ha fotto i conti con l'oste, infatti quelle batterie erano di una centralina in dismissione che ho recuperato ed utilizzato per qualche anno. Solo il fatto di aver riutilizzato tali prodotti ha aumentato il rendimento degli stessi. Altrimenti per smaltirli sarebbe servita altra energia.

Quindi prima di parlare di sistemi di accumulo vediamo di fare quei bei 4 conti con la calcolatrice chiaramente da una parte il nostro progetto e dall'altra l'ambiente (non solo il portafogli).
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Re: Sistemi per l'accumulo di energia

Messaggio da mastrovetraio » 8 mar 2016, 8:44

Idrofilo, Ferro. Idrofobo c'è il cane :-) :-) da quanto ho letto, alcool al 95% va benissimo per i motori, ma non miscelato con benzina. Va usato tal quale. Ma non ha importanza, il fine di questa discussione (secondo me) è cercare qualcosa che magari è sotto i nostri occhi...esempi ? Il primo che mi salta in mente è che i motori diesel possono funzionare con polvere di carbone. Allora perché non con segatura finissima ? O a pellet ? Tornando all'alcool, certo che evapora ed è idrofilo, ma in un arco temporale di 6 mesi ha una perdita energetica minima, mentre nessuna batteria può sopravvivere 6 mesi. Insomma, d'estate c'è energia solare in eccesso. Ma non esiste un sistema di accumulo a lungo termine.
Michelino, non potremmo fare le cose per gradi ? Sia in Messico che in Arabia Saudita nessuno mi ha mai chiesto "quanta benzina volevo" ma facevano direttamente il pieno. Mentre esistono popoli/luoghi dove non è mai esistito un rubinetto, ma il secchio (per l'acqua,ovviamente). Ergo, hai ragione a dire che i pannelli solari non sono ecologici al 100%... Ma chissenefrega, meglio 1/2 ecologico che ecoillogico

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Re: Sistemi per l'accumulo di energia

Messaggio da michelino » 8 mar 2016, 9:15

mastrovetraio ha scritto:Idrofilo, Ferro. Idrofobo c'è il cane :-) :-) da quanto ho letto, alcool al 95% va benissimo per i motori, ma non miscelato con benzina. Va usato tal quale. Ma non ha importanza, il fine di questa discussione (secondo me) è cercare qualcosa che magari è sotto i nostri occhi...esempi ? Il primo che mi salta in mente è che i motori diesel possono funzionare con polvere di carbone. Allora perché non con segatura finissima ? O a pellet ? Tornando all'alcool, certo che evapora ed è idrofilo, ma in un arco temporale di 6 mesi ha una perdita energetica minima, mentre nessuna batteria può sopravvivere 6 mesi. Insomma, d'estate c'è energia solare in eccesso. Ma non esiste un sistema di accumulo a lungo termine.
Michelino, non potremmo fare le cose per gradi ? Sia in Messico che in Arabia Saudita nessuno mi ha mai chiesto "quanta benzina volevo" ma facevano direttamente il pieno. Mentre esistono popoli/luoghi dove non è mai esistito un rubinetto, ma il secchio (per l'acqua,ovviamente). Ergo, hai ragione a dire che i pannelli solari non sono ecologici al 100%... Ma chissenefrega, meglio 1/2 ecologico che ecoillogico


Non hai capito il mio messaggio.

Io non contesto la tecnologia di per se stessa.

Io contesto questo falso credo che tutti hanno in testa che basti usare un pannello o una ventola per essere eco sostenibili e dichiararsi tali o come scrive la mulino bianco sui suoi prodotti - Prodotti con energia sostenibile. Come produci il sacchetto? Come lo trasporti il prodotto?

La verità è che l'eco sostenibilità allo stato attuale non esiste, non esiste fintanto che vorremmo il portafoglio pieno e basta.

Il 90% delle persone che hanno un impianto fotovoltaico lo hanno perché incentivato e ti garantisco che non gliene frega una beata mazza dell'ambiente, tanto che usano la macchina per fare cento metri con tutti i pro o contro che ne derivano.

Io invece grazie anche alla complicità della mia compagna ho razionalizzato il suo utilizzo come penso facciate anche voi o mi auguro. Ma cosa vuol dire razionalizzare? Vuol dire mettere da parte il portafogli e gestire una struttura per dare il massimo. Vuol dire togliere la neve dai pannelli, vuol dire spostare i carichi nei punti maggior rendimento vuol dire spendere dei soldi per installare della strumentazione per determinare il massimo rendimento. Vuol dire installare dei sistemi di accumulo (acqua calda) o sistemi ad alta tecnologia (geotermici) che non hanno una resa economica immediata ma hanno un impatto ambientale notevole evitando l'uso di caldaie a gas o peggio a petrolio.

Ma tutto questo costa in termini di proprio sacrificio e di proprio guadagno, mentre quasi tutti pensano agli incentivi solo come un investimento.

Casa mia ha i consumi secondari tutti in CC a 24V con un impianto da 1.5 kWp, i consumi primari da 3kWp con accumulo in CC e un impianto di accumulo di acqua calda da 10 kW. In quanto tempo lo ammorterò? Chi se ne frega, io tutelo l'ambiente con lampade a led importate dalla cina 15 anni fa, andando a lavorare da 25 anni in bicicletta. Questo per me è fare il giusto compromesso tra tecnologia e ambiente ed usare energia pulita.
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Re: Sistemi per l'accumulo di energia

Messaggio da mastrovetraio » 8 mar 2016, 9:35

Michelino, il tuo messaggio credevo di averlo compreso, menomale che lo hai riespresso così lo aricomprendo. Ma credo tu non abbia compreso la mia risposta. La aririspondo, così magari ci capiamo. Qui, in questo forum, sappiamo TUTTI cosa significhi "rendimento" ma essendo che non viviamo facendo biscotti per il mulinobianco ci accontentiamo di un rapporto costi/benefici ragionevole. Personalmente, mi scaldo a legna dei miei alberi che taglio da me, e viaggio su una Punto 55 del 1999 convertita a metano. Ma non sarò mai cosi ecotalebano da fare in bici 60+60 km per andataritorno al lavoro. La prostata mi serve. Ma ho i finestrini a manovella !! senza alzavetri, cosi inquino di meno. Scherzi a parte, se hai speso un CAPITALE del cui AMMORTAMENTO non ti frega nulla, pensi di essere un gradino più in alto dei comuni mortali ?? Devo consultare il Grande Capo Est.....

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Re: Sistemi per l'accumulo di energia

Messaggio da Ferrobattuto » 8 mar 2016, 11:17

mastrovetraio ha scritto:Idrofilo, Ferro. Idrofobo c'è il cane :-) :-)

Era per scherzare Mastro. :lol: E comunque idrofobo a volte tendo a diventarlo anche io, in certi casi.....

@Michelino: per favore, non è necessario riportare integralmente i post a cui si vuole rispondere. Basta usare la "@": @ Tizio, @ Caio...... Altrimenti allunghiamo il brodo... Pardon, le pagine del forum, a dismisura.
E poi: ho l'impressione che tu non abbia compreso bene lo spirito del nostro forum. A parte certi utenti che hanno la tendenza a fare "consumismo ecosostenibile" complicandosi la vita con megaimpianti supercomplicati e accessori inutili, per coprire i loro consumi eccessivi o magari solo per moda, gli altri, quelli che "fanno parte" del "nostro gruppo" e hanno la nostra mentalità, in genere sanno bene cosa siano i rendimenti. E se leggi bene in molti post e in svariate discussioni abbiamo ripetuto più volte che la prima fonte di energia ecosostenibile e pulita è il risparmio energetico. Sviluppare per prima cosa la "mentalità" su come usare e non sprecare energia elettrica, o di altra fonte.
Tanto per fare un esempio banale: in casa mia consumiamo circa 4,5Kwh giornalieri, questo soprattutto perché ancora non ho avuto disponibilità di mettere insieme in impianto ad isola. Mastro probabilmente è sullo stesso valore di consumi. Max per la maggior parte dell'anno non arriva al Kwh giornaliero, tant'è che un paio di pannelli scalcinati e un piccolo generatore eolico gli bastano, anche se non è collegato alla rete elettrica. Dolomitico arranca pian piano verso l'indipendenza energetica, differenziando i consumi e le sue piccole fonti rinnovabili. Anche Eneo lo sta facendo da anni, oltretutto in passato cimentandosi con dell'autocostruzione sull'eolico. Quì: viewtopic.php?f=68&t=56 puoi vedere che cosa è stato capace di fare Hal9000, per sua scelta di vita personale. Quella discussione è molto vecchia, ma posso assicurarti che è andato molto più avanti da allora. La sua casa è energeticamente indipendente meglio della ISS..... E praticamente altrettanto tecnologica. I suoi costi, anche energetici, li ha già ampiamente ammortizzati.
Non mi dilungo elencando tutti gli altri, mi scuso con chi non ho citato.
Ora, naturalmente anche a chi "passa, chiede, e se ne va" si da qualche dritta e qualche consiglio nei limiti del nostro possibile, ma a volte ci sono anche dei limiti nel possibile di intendere di chi è dall'altra parte..... Ognuno intende secondo la propria mentalità e secondo i propri bisogni.
Notevole ciò che hai realizzato tu in casa tua, ma sicuramente avrà avuto il suo costo, cosa che non tutti possono permettersi perché quel denaro NON C'È nel portafogli, anche se poi non ce ne frega niente di volerlo ammortizzare.
Nel privato, nel piccolo, nel fai-da-te dedicato, anche riciclando, c'è molta possibilità di realizzare qualcosa di valido a secondo dei propri bisogni. E questo naturalmente significa anche "lasciare disponibile agli altri ciò che non consumiamo noi".
Inviato manualmente dal mio vecchio e sgangherato, ma fedele computer

Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

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Re: Sistemi per l'accumulo di energia

Messaggio da michelino » 8 mar 2016, 13:55

mastrovetraio : Grazie dell'ironica risposta. Non sono un professore, solo un misero tecnico. Magari una piccola auto elettrica visto che ci sono gli incentivi? Mezzi di trasporto pubblici ?

Ferrobattuto : Io non mi pongo sopra nessuno ma digerisco poco le critiche senza sugo e solo idealiste senza nessuna informazione in prima persona ma leggendo qua e la' nell'ambito Industriale citato in precedenza (non nomino l'argomento altrimenti qualcuno di voi mi potrebbe bannare o cancellare i miei post solo perché non condivide in cui vedo una possibile soluzione ai problemi).

Io ho fatto tutto in economia, da me e solo da me, come fate tutti voi, non sono un signore né un ereditiero, ho solo dedicato una buona fetta della mia vita in questo ambito.

Sono anni che studio un possibile accumulo, in particolare a livello industriale visto che nell'industria metalmeccanica ci lavoro ed abbiamo 3 impianti fotovoltaici da quasi 1 mWp complessivi e l'unico plausibile che a me assolutamente non piace è la rete nazionale con impianti di backup a gas/carbone che ritengo una bestemmia (altro che quello che n...). L'unico sistema di backup (ma anche assurdo) che condivido è l'idroelettrico.
Abbiamo bisogno di una Scienza che ci permetta di convivere con la Natura senza sfruttarla e distruggerla. L'uomo non è al centro dell'universo, ne fa solo parte.

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Re: Sistemi per l'accumulo di energia

Messaggio da mastrovetraio » 8 mar 2016, 14:41

Auto elettrica ??? Ed essere corresponsabile della morte di migliaia di persone a causa delle miniere cinesi di terre rare ?? Nein,danke. Trasporti pubblici ?? Ma quali ?? Io vivo in Italia, mica in Svizzera.

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Re: Sistemi per l'accumulo di energia

Messaggio da michelino » 8 mar 2016, 14:59

mastrovetraio ha scritto:Auto elettrica ??? Ed essere corresponsabile della morte di migliaia di persone a causa delle miniere cinesi di terre rare ?? Nein,danke. Trasporti pubblici ?? Ma quali ?? Io vivo in Italia, mica in Svizzera.


ehm. terre rare usate anche nei pannelli fotovoltaici. :unsure:
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Re: Sistemi per l'accumulo di energia

Messaggio da mastrovetraio » 8 mar 2016, 15:28

Appunto. Hanno ragione gli Amish. Aria compressa. Elettricità=Satana.

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