batteria nucleare con diamanti radioattivi .... 5500 anni di durata!!

[maxlinux2000]

Ciao a tutti.

sembra che abbiamo trovato il sitema per toglierci dai piedi i residui radioattivi, trasformando la radioattività in elettricità.... suona molto bene.... anche perché non ci sono parti in movimento e la batteria è molto stabile ( e dura)

funziona +/- cosí:
vengono creati dei diamanti artificiali in cui viene inserto una piccola dose di materiale radioattivo tipo il carbonio 14.
Ai due poli del diamante viene generata una piccola corrente elettrica a spese del materiale radioattivo.
Si stima che ci vogliano 5500 anni per arrivare alla metà della capacità.

Sembra che non sia pericoloso perché la quantità di materiale radioattivo necessario è minima e anche a rompere il diamante non cè pericolo.
Naturalmente è tutto da verificare, ma suona bene.

Credo che adesso nessun governo voglia più disfarsi del materiale nucleare residuo

http://www.repubblica.it/tecnologia/201 ... 153093029/

...ci saranno, ma non ho trovato fonti in italiano su youtube

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=b6ME88nMnYE[/youtube]

[mastrovetraio]

Il C14 è una piccola parte del residuo nucleare, si tratta delle barre di moderazione in grafite.

[Ferrobattuto]

"Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare"...... In questo caso si tratta di un oceano vero e proprio di difficoltà tecniche e finanziarie. Ma lo immaginate quanto può costare produrre un diamante del genere? Non una scheggia di diamante "industriale" con cui tagliare il vetro, no, qualcosa in cui tutte le molecole siano allineate e coperte come tanti soldatini in parata, come si fa ormai per i "chip" di silicio per i semiconduttori. Ma mentre il silicio fonde o si lavora a temperature e pressioni pressoché "normali", per il carbonio "ho l'impressione" che le difficoltà siano un tantino maggiori.
Le scorie dei reattori nucleari non sono composte di C14, o perlomeno ce n'è poco, sono composte prevalentemente da "uranio impoverito", più tutti gli isotopi dei metalli che sono stati impiegati nel reattore e sono stati esposti a radiazioni varie a contatto col combustibile nucleare.
Non so...... Io una pila radioattiva nel cellulare che tengo in tasca non ce la vorrei...... Anche se emettesse solo radiazioni alfa e beta, che vengono fermate da pochi mm di alluminio. Tantomeno la vorrei nel PC portatile su cui metto le mani, o in una pila tascabile a led, o in una qualsiasi cosa che debba tenere in casa o in mano. Figuriamoci poi per qualcosa che debba erogare, vediamo un po'...... 1KW?
È proprio il caso di dire che bisogna andarci coi "piedi di piombo".

[Hal9000]

Senza considerare che le pile nucleari esistono già senza sconfinare nella fantascienza, sono le RTG, nocciolo di materiale radioattivo, generatori termoelettrici tutti attorno, schermatura e alette di rafreddamento, uscita in corrente continua, le usnao per le missioni spaziali dove non arriva il sole per i pannelli e le usavano in russia per le postazioni remote, se non fosse per il timore delle radiazioni io una pila del genere la metterei in garage!

https://it.wikipedia.org/wiki/Generator ... dioisotopi

Ma sono convinto che si possano fare anche in altro modo, le celle fotovoltaiche sono calibrate per la lunghezza d'onda del verde, se ne potrebbero fare calibrate sui raggi emessi dal decadimento nucleare e avvolgere le scorie radioattive con tali celle generando energia per migliaia di anni, almeno le catacombe di scorie radiattive potrebbero tornare utili, anche se sarebbe meglio non creanre più!

Mi pare che nelle RTG più recenti usino una combinazione di termocoppie e celle fotovoltaiche calobrate sugli infrarossi per aumentarne la potenza.
Sarebbe bello sapere qualcosa di più sulle celle fotovoltaiche ainfrarossi, che ne so un boiler che fà da batteria avvolto da celle che generano la corrente?