Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

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Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

Messaggio da Dolomitico » 22 apr 2017, 14:55

Sono trascorsi 4 anni ormai dall'entrata in funzione del mio impianto a 24v.
Ci sono stati vari upgrade,alcune prove non andate come dovevano,ma nel complesso fin qui posso dirmi soddisfatto.
Il primo periodo è stato piuttosto calmo,vista la penuria di pannelli e inverter limitato,poi ho ampliato l'impianto su tutti i fronti,e anche se la prima prova con la tesnione maggiorata a 15.4v (30.8v) mi ha causato un rigonfiamento sulle batterie causa il tristar non andava mai in float poco piacevole,ma tutt'ora funzionano,dopo averlo riprogrammato a dovere adesso funziona come un treno.
Il tristar gestisce una decina di pannelli misti da 12v 80/100w,quindi sono sui 23ah a 24volt ,poi ho affiancato il vecchio mppt Ivt che avevo in disparte con 4 pannelli da 100w,e sono altri 13/14ah.
Questo regolatore con cui ho avuto sempre un crto rapporto di amore/odio causa il suo voltaggio limitato a 14.1v in ricarica,mi ha dato una possibilità a cui non pensavo in passato,ovvero l'espandere la resa giornaliera con una curva di ricarica più potente la mattina,quando il sole è più basso,ma poi una volta raggiunto il picco di mezzogiorno lui si ferma prima limitando la potenza di ricarica,e lasciando il tristar andare fino alla fine della ricarica,in caso di assorbimento immediato subentra subito e permette ai pannelli di limitare il carico sulle batterie.
L'anno scorso ho registrato un consumo netto di 480Kw (senza il secondo regolatore,non era montato e quindi con 400w in meno di potenza),il tempo è stato mediocre e comunque ne sono stato soddisfatto,per adesso il mio traguardo sarebbe di 1000 Kw annui,ma mi sa che dovrò passare a un banco batterie più grosso,almeno 500ah sono d'obbligo.
Sul fronte inverter tutto funziona alla grande,tv,friggitrice,stufette elettriche,phon,tutto funziona senza intoppi.
Adesso sono proiettato verso qualche altra aggiunta di pannelli,ma le batterie saranno il prossimo obiettivo,ma prima voglio vedere la durata di queste,e spero che durino almeno altri 2 anni ancora,anche se non ci spero troppo. :unsure:

Un'ultima considerazione merita il mio impiantino più piccoloa 12v,ho registrato anche con questo un consumo mensile di 7 kw,e questi sono consumati solo per ricaricare batterie varie,pile e poco altro,anche questo impiantino ha margini di sfruttamento maggiori,ho montato uno scambiatore da barca per scambiare l'alimentazione fra 2 batterie agm da 100ah.

Un'ultimo passaggio sulla ricarica a 15.4v,l'ho ampiamente sperimentata su molte batterie,ma anche sull'impianto fotovoltaico funziona alla grande,non ho notato ulteriori rigonfiamenti dopo la riprogrammazione corretta del regolatore,
anche altre batterie da avviamento si ripigliano per bene dopo una serie di ricariche a tensione maggiore,bisogna solo stare attenti alle soglie dell'inverter.

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Re: Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

Messaggio da Ferrobattuto » 22 apr 2017, 20:35

Ottima descrizione. E congratulazioni per la pazienza, la costanze e l'inventiva che hai dimostrato.
Ovviamente grazie per la condivisione....... Sicuramente le tue "Considerazioni" saranno utili a chi si accinge a mettere insieme un impianto nuovo.

Io sono ancora in alto mare..... Ho "quasi" tutto il materiale occorrente ma lavori più impellenti e ormai non più rimandabili (oltre ad una certa carenza di pecunia) me ne hanno procrastinato il montaggio. Spero di riuscirci entro questa estate. :rolleyes:
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Re: Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

Messaggio da ElettroshockNow » 22 apr 2017, 22:44

I miei più sinceri complimenti.
Doppio impianto e doppia soddisfazione ;) .

Mi fa' piacere la conferma che soglie di tensione più alte portano benefici ad un banco batterie .
Mi chiedevo ,ma sono da autotrazione ?
E se dopo la fase di bulk a 15.4 V imposti una piccola fase di boost per poi passare subito in float sotto i 13.8 ?

Un saluto
Elettro

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Re: Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

Messaggio da Dolomitico » 23 apr 2017, 20:49

X Ferro...
ogni impianto è una storia a sè,io sono partito per curiosità per capire cosa fossero sti pannelli che generavano corrente,all'inizio ho collegato il citofono e poi una luce a 12v.
Poi col tempo è diventato un discreto impianto a 12V poi convertito a uno a 24v spogliando il precedente impianto e declassandolo,e adesso col costo molto abordabile di pannelli ho ripotenziato anche quello a 12v a 160w,con altri 2 pannelli da 50 che aspettano di essere montati.
Spero in futuro di poter dedicare più tempo a prove e espansioni varie,ma come tu sai il tempo decid per noi le priorità.

X Elettroschok
Le batterie sono da trazione leggera,e i 15,4v sono ricavati dalle soglie dl mio inverter,che appena arrivi a 15.5v entra in protezione,quindi è un compromesso in realtà,e cmq funziona.
La tensione corretta sarebbe arrivare a 16.2v per il tempo necessario per completare la ricarica,ma sfido a trovare un'inverter che ci arrivi.
Anche il consumo d'acqua non è eccessivo,chiaro che un pò maggiore del solito,ma basta fare delle prove per rendersi conto dei benefici.
Basta non esagerare,io ho impostato che la tensione arrivi a 30.8V e ci rimanga per 45 minuti,il tempo che gli ampere arrivino a caricarla a fondo,e poi giù in float a 13.9v.
L'unico neo le giornate di nuvoloso variabile che fanno si che la fase di bulk duri di più con le nuvole che oscurano il sole,ma questo crea una equalizzazione parziale..che male non fa,dura di più e basta,col tristar programmato in maniera originale era raro vederlo in flot.

Una nota a pie pagina,con le rinnovabili si spalancano oportunità notevoli,sto valutando in futuro uno scaldabagno a pompa di calore per l'acqua calda sanitaria,cosa che accellererebbe di parecchio l'ammortizzamento delle batterie,e avendo più pannelli e batterie anche i fornelli a induzione diventerebbero abordabili,se non tutto l'anno (l'inverno è una brutta bestia) per una buona parte cmq si.
Il problema è e rimangono le batterie,queste sono il punto dolente,eccesso di perdita in estate (tanto sole e non si può avere una casa piena di batterie) e in inverno servirebbe proprio tutto quello che in estate va perso....
Le batterie al piombo sono e rimarranno al nostro fianco ancora per molto,i prezzi sono impietosi,non ci sono litio che tengano,ho fatto dei conti,ma le lifepo possono dare il loro meglio come spunto e come numero di cicli,ma servono gli ampere in quantità per avere riserva,forse un'ibrido fra le 2 tecnologie è un'opzione.
Inoltre le litio ioni basta vedere quelle che usiamo che non superano i 5 anni di durata,e costano TANTO.

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Re: Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

Messaggio da Ferrobattuto » 24 apr 2017, 9:40

Le Litio vanno bene per la ISS, che col banco di pannelli che ha penso che necessiti di relativamente poco accumulo (anche se li con l'elettricità ci fanno anche l'aria.....), visto soprattutto che di ombra ne subisce ben poca! :lol:
Sicuramente le piombo-acido saranno in uso per parecchio altro tempo, ma stanno diventando sempre più abbordabili le Ferro-Nichel, chissà che in un futuro abbastanza prossimo.......
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Re: Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

Messaggio da Dolomitico » 24 apr 2017, 13:27

Le litio ioni hanno lo stesso effetto di abbassamento del voltaggio in base all'assorbimento che hanno le piombo.
Durano per 500cicli in media,e se sfruttate troppo neanche quelli,altra cosa le lifepo4,che paiono essere le più promettenti,ma ugualmente costose.
Ho guardato dei video su yuotube che paragonavano le 2 tipologie,e ovviamente arrivavano alla cosiderazione che le lifepo4 sono meglio,però io lo giudico fazioso,cofrontare un banco da 2000ah al piombo con uno da circa 400ah
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=SceCm--vGXA[/youtube]

Ma in un'impianto solare contano di più gli ampere di stoccaggio che lo spunto,tanto che un'altro video tedesco spiegava che proprio una vecchia tecnologia come le piombo poteva avere di costi molto minori se si potevano sostituire solo le griglie positive a fine vita,con un costo di soli 800€ su un'intero banco per rifarle.

Io dalle mie prove posso dire che cè una costante,con 500ah/1000 a 24v,oppure 500/250ah a 48v si ha già un'ottima copertura senza strafare a riempirsi la casa,a 24v 500ah sono ottimi e sufficenti fino a 2500w di assorbimento,mentre i 1000ah sono l'ideale fino a 3/4000w.
Ma basta farsi 2 conti,più si sta vicini alla soglia di scarico del 10/20% e sia la salute che la resa ne risentono in bene,a 24v sono 40ah per ogni Kw,la metà a 48v.
E con un buon numero di pannelli si può far lavorare le batterie il meno possibile prolungandone la vita utile,e anche qui,sono proprio queste il tallone d'achille,per quanto si cerchi di ammortizzarne i costi ci sono,e bisogna massimizzare il consumo con il sole presente.
E' un'altro modo di concepire il consumo.

Ps:
Dimenticavo...è abbastanza logico se ci pensi Ferro...che quando serviranno batterie di lunga durata ritorneranno anche le ni-fe.
Nelle letture che ho fatto ho scoperto che le NiCd che abbiamo usato sono in buona parte dlle Ni-fe-cd.
Ovvero un'elettrodo il nikel,e l'altro usava anche ossidi di ferro e cadmio,per questo la loro lunga durata.
Di nikel cè nè tanto in giro,specialmente in Russia,ci sono enormi giacimenti,e di ferro non ne parliamo,le possibilità di uso e riciclo sono enormi,il litio invece non riescono ancora a riciclarlo,per assurdo con tutte le litio che usiamo non hanno ancora un modo per recuperarlo.....

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Re: Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

Messaggio da eneo » 3 mag 2017, 12:25

Dopo un po' di anni credo, per me, la migliore soluzione in termini economici di spesa iniziale e di un ipotetico recupero, sia un impianto composto da un inverter tipo lo steca xtm. Decidiamo di immettere solo 500w in casa e in base a questo il pacco batterie sara' comprato, circa 400-500Ah di capacita' che saranno scaricati a max in c20 a 24v.
2kwp di pannelli e relativo regolatore. Se va via la corrente non si rimane al buio.
In questo modo e' tutto bilanciato ma rimane ancora il prezzo troppo elevato di questi aggeggi elettronici.....d'estate per recuperare molta energia si puo' comprare un inverter piu' economico e utilizzare per elettrodomestici come lavatrice, lavastoviglie, ferro da stiro e piastre per cucinare.

Io in un anno sono arrivato a 690kwh di produzione, adesso sono a 790kwh e sono ancora pochi, sono sbilanciato dal lato pannelli troppi rispetto al pacco batterie. Ma vedremo in un futuro.
Impianto fotovoltaico 4.145kwp n.4 sharp 275wp n°5 canadian solar 180wp, n°1 trina solar 185wp, n°7 solarworld 185wp, n°2 Peimar 250wp, n°1 sp 175wp, batteria 48v 157Ah SMA tubolare + 48v 120Ah, regolatore di carica epever xtra 48v 30A e 40A, inverter Victron Multiplus 48/1600/20 e epever iplus3000w. Impianto camper pannello kyocera 140wp, regoltore steca prs1010 e batteria 80Ah SMa

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Re: Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

Messaggio da Ferrobattuto » 3 mag 2017, 12:53

Come ho già detto in altre occasioni, forse per gli "aggeggi elettronici" si può risparmiare eliminando il regolatore, ma usando pannelli a 60 celle e tensioni del banco di 24V o suoi multipli. D'altra parte è la strada che ho preso io, ho appena finito di assemblare il banco a 48V e lo tengo in carica di mantenimento con due pannelli da 60 celle 230W in serie, col solo diodo in uscita sul positivo. Appena possibile metto qualche foto e un po' di dati in un'altra discussione. Secondo me anche se il rendimento è leggermente più basso con quello che costa un buon regolatore ci si può prendere 1KW in più di pannelli..... O qualche batteria in più.
Per gli inverter, come dici tu ma come conferma anche Dolomitico, "diversificare" è il sistema migliore. Per tutto ciò che non necessita di una buona onda sinusoidale, ossia tutto ciò che ha una alimentazione switching e tutti i motori a spazzole, inverter economici ad onda modificata o parzializzata vanno più che bene.
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Re: Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

Messaggio da Dolomitico » 4 mag 2017, 15:28

Già,confermo l'idea dell'inverter xtm,ma costa un botto,io ho puntato sui pi1100 per dilazionare la spesa,e adesso li hanno cambiati e sono rimasto bloccato a 3,ma intanto bastano.
Diversificare secondo me è l'ideale in casi dove non si può avere un'unico banco centrale,nel tuo caso eneo con un'inverter a onda quadra da 3000w ci puoi anche cucinare in estate al sole,io sono li al limite,devo montare ancora 2 pannelli da 100w cosi da aumentare ancora un pochino,e poi 1000w solo a pannelli stanno su da soli,devo dire che lmppt aiuta non poco,quel 30% che manca è una cavolata su 100w di pannelli,ma su 1kw sono 300w circa,che farebbero gola....
Per altre cose si può sbizzarrirsi....il problema è sempre l accumulo,in estate troppa energia,e se fa nuvolo per una settimana poi a voglia a tenerle cariche....

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Re: Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

Messaggio da Dolomitico » 23 set 2017, 11:29

Scartabellando sulle foto vecchie che avevo fatto anni indietro,ho trovato una foto di quando ho comprato le mie batterie,ho sempre pensato che fosse il 2013,invece la data era di 1 anno prima.
Marzo 2012.
Quindi adesso hanno a tutti gli effetti 5 anni e mezzo.
Ho fatto il rabbocco classico stamattina,ormai è 1 anno che la ricarica avviene a 15.4v (30.8v essendo a 24V) e in questo ultimo anno non sono neanche state proprio usate con parsimonia.
Internamente si notano i segni delle piastre positive che sono sono spezzate in alcuni punti,ma funzionano ancora,i colori sono ancora un bel rosso scuro,senza alcun segno di solfato (le macchioline bianche),nessuna traccia di ossidi che vanno a spasso,e anche le pance laterali si sono fermate,e direi quasi un pelo retrocesse.
Allungo questa discussione più che altro per dare uno storico di una prova fatta.
La potenza di pannelli è più alta dei classici 24Ah di ricarica,arriva a 28 su un banco,e 15/17ah sull'altro,quindi anche le ricariche in caso di bel tempo arrivano a quasi 45ah,in realtà quello che sembra follia ha un senso,la mattina quando arriva il sole la corrente arriva in fretta a livelli di targa,un pò di consumi costanti che sono sempre presenti,e di qualche ampere si abbassa cmq,e se la ricarica è giornaliera la tensione arriva in fretta a 28.2v,qui un regolatore mppt si stacca,e lascia continuare solo il tristar fino a piena ricarica,in caso di assorbimento di corrente l'mppt si riattiva spingendo di nuovo il tutto.
In pratica giocando con i regolatori ho ottenuto una ricarica massima in caso di giornatoe nuvolose,o brutte,mentre in caso di bel tempo l'impianto tende a parzializzarsi da solo,senza sollecitare troppo le batterie.
Questo l'ho scoperto involontariamente,avevo quell'mppt che è sempre stato difficile da gestire,non è programmabile ed è fatto solo per le Gel,niente equalizzazioni,niente voltaggi settabili.
Però va benissimo come slave,come secondo regolatore in supporto ad un primo.
Adesso resta da vedere quanto resisteranno ancora le 4 T125,loro le davano per 2/3 anni di funzionamento,il doppio è quasi raggiunto,vediamo il da farsi.

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Re: Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

Messaggio da Hal9000 » 23 set 2017, 21:33

Veramente un bel traguardo e molte soddisfazioni, complimenti Dolomitoco e mi associo al tuo entusiasmo per queste nostre iniziative nel campo delle energie rinnovabili.
Confermo che anche qui ho avuto grosse soddisfazioni, se potessi tornare indietro nel tempo lo rifarei sicuramente molto prima che la vita è breve e prima lo si fà e più lo si sfrutta visto che lo lascerò in eredità....

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Re: Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

Messaggio da Dolomitico » 22 dic 2017, 21:56

Eccomi qua a segnare la fine del mio banco,2 giorni fa ho scoperto dopo un chiaro avvertimento che qualcosa non andava (spegnimento dell'impianto con carico minimo.
Insomma,le mie trojan t125 da 240ah hanno durato per quasi 6 anni,mancavano 3 mesi.
Una cella in corto e probabilmente un'altra anche.
Sono state usate senza tante sottigliezze negli ultimi 2 anni,scariche profonde e ricariche a 35/40ah,va detto che il tristar a loro collegato all'inizio non era programmato bene e le ha fatto stare per molto tempo in elettrolisi portandole a gonfiarsi un pò-
E adesso sono arrivate alla fine.
Unica nota degna è il colore,le piastre non hanno segni bianchi di solfatazione,probabilemente il corto è dovuto alla pressione delle piastre interne.
Per il momento non verranno sostituite,anche perchè devo smontare tutto causa prossimo trasloco,quindi devo sbaraccare tutto,e poi chissà,che finalmente non riesco a mettere le mani su un bel banchetto di tubolari a 2 volt....
Non ho una stima precisa di quanti kw ho ottenuto da queste batterie,il contatore l'ho montato l'anno scorso e fino ad adesso ho totalizzato 940kw.
Ammesso che fossero stati anche 2000kw in totale non siamo ancora in pareggio,vero anche che causa le batterie troppo piccole molta energia è andata persa.Vedremo il da farsi.

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Re: Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

Messaggio da ITA815 » 23 dic 2017, 3:51

Possibile che in 4 anni non ti sei costruito celle Plantè ?

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Re: Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

Messaggio da Dolomitico » 23 dic 2017, 8:00

Possibilissimo, a dire il vero ho scritto "causa prossimo trasloco".
Questo é dovuto anche a varie problematiche che ho adesso, non ho avuto lo spazio fisico per farle, poi la cosa cambia di sicuro, ci vorrà un po' di tempo per sistemare tutto..

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Re: Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

Messaggio da ITA815 » 23 dic 2017, 12:34

Beh ... un trasloco è sempre impegnativo.
Pensavo solo che in tanti anni che scrivi sia su questo forum che su quello vecchio ti eri già costruito un pacco celle Plantè ... magari non della potenza che ti serve subito al momento ma che una parte del lavoro lo avevi già fatto.
Io ormai ho quasi terminato i test di formazione e, in tutti i modi, ho già iniziato la costruzione delle piastre definitive ... mi ci vorrà un sacco di tempo per farle ... causa il tempo che si perde per reperire i materiali gratis, l' acquisto del piombo usato che non sempre lo trovi e il tempo libero che si ha per lavorarci sopra ... ma alla fine un primo banco celle da 40 Ah, tanto per iniziare, lo metterò insieme.
Poi mi costruirò il secondo banco celle da 40 Ah da collegare in parallelo al primo banco celle e così via di seguito.

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Re: Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

Messaggio da Dolomitico » 23 dic 2017, 13:11

In questi anni che scrivo ho fatto un mare di ricerche, scoperto parecchie cose interessanti in merito alle batterie al piombo, al nickel, svolto innumerevoli test, come appunto dimostrato in giro per i forum.
Test sulle Planté anche ne ho fatti, non approfonditi, ma ho visto che la cosa funziona, infatti alcune cose che scrivi non mi tornano.
Non credo di dover dimostrare niente a nessuno, qui non si fanno gare, si sviluppano idee, e si condividono i risultati, o anche i fallimenti se succedono.
Non ho continuato i test sulle Planté perché non avevo il posto fisico per fondere piombo e altro, e mi sono concentrato sul far vivere di più le batterie che avevo, per me 6 anni con queste é pur un traguardo, calcolando che erano sottodimensionate e sono state maltrattate causa il tristar che non andava in float, cosa riscontrata anche da altri utenti, e cosa sempre risolta su questo forum.
Basta girare in internet per capire che noi Italiani abbiamo ricominciato a sperimentare con le piombo acido fai da te, non sono riuscito a trovare altro materiale fatto da altri in giro, che ne smontino tante si, ma che cercano di fare qualcosa di utile, oltre il classico esperimento molto meno.
Questo é già un successo, frutto di passione e ricerca. Almeno cosi lo vedo io.

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Re: Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

Messaggio da ITA815 » 23 dic 2017, 17:48

E la vedi giusta.
Io invece mi sono concentrato esclusivamente su un solo progetto ... le celle Plantè.
Se le cose che scrivo a volte non ti tornano è solo perché io lavoro fuori dagli schemi.
Io non ripeto le cose che si leggono sui libri o ripeto i test fatti da altri utenti ... sono cose già conosciute e si sa già più o meno dove portano.
Il mio scopo è eseguire formazioni e piastre totalmente diverse, anche illogiche se vogliamo, ma da cui si può recepire uno spunto positivo da applicare alla normale formazione o alla costruzione di nuove piastre ... un prodotto aggiunto in somma.
Faccio questo solo perché mi chiedo ... ma le hanno provate proprio tutte ?
Per questo motivo non dovete meravigliarvi se eseguo operazioni che, già si sa, non portano a nulla ... io controllo scrupolosamente di persona gli interi processi ... guardo, penso, modifico ... tutto sotto un attento e scrupoloso controllo di eventi sul comportamento delle piastre.
Se vedo qualcosa di particolare che penso possa essere utile in un funzionamento usuale dei processi di formazione provo ad applicarlo e ne verifico i risultati.
I fallimenti sono tantissimi ma qualche risultato significativo sono riuscito ad ottenerlo tramite queste stravaganti e a volte illogiche operazioni.
Il resto lo si vedrà col tempo.

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Re: Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

Messaggio da Dolomitico » 24 dic 2017, 19:47

Beh,in fin dei conti non trovo nulla di sbagliato nel tentare,anch'io ho insistito scoprendo alcune piccole cose che davano grandi differenze.
Ovviamente sai che ti stai incamminando su un percorso solitario,noi possiamo darti un consiglio di quello che abbiamo sperimentato fin qui,ma se vai su strade nuove è difficile un dibattito su test insoliti.
Cmq proviamo a vedere cosa salta fuori.
Una cosa la dici giusta,con le batterie comerciali sono studiate a tavolino per durare un tot,su molte scrivono in fondo "secondo norme eurobatt" che sono dei parametri dove i costruttori devono attenersi per la costruzione delle loro batterie,nel bene o nel male...
Quindi per avere cose durature bisogna rompere gli schemi.

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Re: Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

Messaggio da ITA815 » 25 dic 2017, 1:15

O spendere il doppio in proporzione agli anni che vuoi di servizio se pensiamo a 12 anni di utilizzo.
Al giorno d' oggi quando compri una batteria in realtà compri un servizio ... dove hai una serie di garanzie sui difetti di costruzione ... e tante altre cose o oggetti hanno di fatto la stessa funzione ... servizio.
Finita la loro vita più o meno calcolata restituisci il tutto e se vuoi avere ancora quel oggetto/servizio te ne danno un' altro pagando un' altro servizio.
Se riesci a farlo durare di più meglio per te ... questa è la mentalità dell' attuale mercato globale.

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Re: Considerazioni dopo 4 anni di funzionamento

Messaggio da Ferrobattuto » 25 dic 2017, 17:44

ITA815 ha scritto:
25 dic 2017, 1:15
... questa è la mentalità dell' attuale mercato globale.
Purtroppo hai perfettamente ragione......
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