carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Moderatori: Ferrobattuto, Dolomitico

Avatar utente
unimatrixzero
Moderatore
Messaggi: 636
Iscritto il: 21 set 2017, 22:04

carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Messaggio da unimatrixzero » 21 set 2017, 22:24

salve, sono nuovo sul forum e saluto tutti.
mi scuso in anticipo nel caso avessi sbagliato sezione nella pubblicazione dell'argomento .
venendo al dunque, avrei possibilità di ritirare al prezzo delle patate un bancale di stazionarie, nuove (nel senso imballate e mai usate) NiCd da 220 A cadauna, stoccate però da circa 10 anni , misurandole col tester sono quasi tutte 1,2 volt cadauna, solo poche danno 0,1 , 0,x )
il mio dubbio è questo, secondo voi potrebbero essere ancora buone (utilizzabili senza mille peripezie di rianimazione) e in caso affermativo come potrei fare a caricarle in diciamo potenza senza utilizzare chissa quale sofisticato regolatore per upgradare il pacco batterie del mio fotovoltaico ? grazie
Riposa in pace Bob Harte .

Avatar utente
luppy
Messaggi: 380
Iscritto il: 19 feb 2016, 13:02
Località: Bergamo

Re: carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Messaggio da luppy » 22 set 2017, 9:56

Ciao unimatrixzero,
personalmente ci proverei di sicuro, sempre che ...
unimatrixzero ha scritto:
21 set 2017, 22:24
...al prezzo delle patate...
...sempre che le patate dalle tue parti non le vendano al prezzo dei tartufi di Alba ;)

Se hai voglia puoi guardare questa discussione, potrebbe darti idee: viewtopic.php?f=7&t=1547
Infine... benvenuto, e credo ti diranno che devi presentarti nella sezione presentazioni, se non lo hai già fatto ;)

Avatar utente
unimatrixzero
Moderatore
Messaggi: 636
Iscritto il: 21 set 2017, 22:04

Re: carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Messaggio da unimatrixzero » 22 set 2017, 12:33

si, avevo già letto, come tantissimi altri post qua sopra prima di registrarmi, il fatto è che discutono su batterie piccole, quelle di cui parlo io son stazionarie da 200 Ah, oltretutto come dicevo misurano 1,2 volt quindi nn credo siano proprio morte, siccome oltretutto mi costerebbero una pietra mi andrebbe bene anche qualche grezzata (tipo i caricabatterie a ponte diodi per le piombo acido insomma) , al massimo se saltano pace, tra il poco e il niente va bene anche il poco insomma
Riposa in pace Bob Harte .

Avatar utente
Ferrobattuto
Moderatore
Messaggi: 8469
Iscritto il: 23 mar 2011, 13:56
Località: Basso Lazio.

Re: carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Messaggio da Ferrobattuto » 22 set 2017, 13:40

Bhè, io avevo delle ferro-nichel da 60Ah che sono molto simili alle ni-cd, e le caricavo con un normale caricabatterie, o anche coi pannelli solari. Hal9000 ha un banco a 24V di Fe-Ni da 400Ah, e le carica col sole, non credo che nel tuo caso ci siano eccessive difficoltà. L'importante è che il caricabatterie sia facilmente regolabile, possa coprire il range di tensione necessario e si possa cominciare la carica con correnti moderate, per vedere come reagiscono.
Comunque 'ste batterie ce le dovresti descrivere un po' meglio, magari con qualche foto.
Inviato manualmente dal mio vecchio e sgangherato, ma fedele computer

Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

Avatar utente
Dolomitico
Moderatore
Messaggi: 2249
Iscritto il: 28 mag 2011, 8:39
Località: Belluno

Re: carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Messaggio da Dolomitico » 22 set 2017, 20:18

Beh,hai fatto un bell'affare dvo dire,NiCd di quella taglia non capitano molto spesso.
Benvenuto fra di noi.
Le NiCd non sono molto delicate,sono fra le più longeve in assoluto,si trovano Nicd vecchie di parecchio tempo e funzionano ancora,tipicamente servono 4 o 5 cicli per riprendre la piena capacità,ma permettono scariche belle intense.
Per ricaricarle è la stessa cosa delle pile piccole,o la ricarica a altà corrente con delta peak,oppure 14/16 ore al 10% della capacità.
Esistono regolatori solari Cinesi che prevedono anche le NiCd e le NIFe come parametri di ricarica.

Avatar utente
unimatrixzero
Moderatore
Messaggi: 636
Iscritto il: 21 set 2017, 22:04

Re: carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Messaggio da unimatrixzero » 22 set 2017, 21:31

sono delle SAFT SCL 221

posterei volentieri le foto ma nn capisco come si fa :/
Riposa in pace Bob Harte .

Avatar utente
unimatrixzero
Moderatore
Messaggi: 636
Iscritto il: 21 set 2017, 22:04

Re: carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Messaggio da unimatrixzero » 22 set 2017, 21:58

comunque prima di aprire una discussione qua, che ho fatto dopo aver letto l'interessante post di ferrobattuto riguardo le sue FeNi (dove però son rimasto scoraggiato per il fatto che fosse di 5 anni prima) questo upgrade mi è stato sconsigliato da tutti i miei diciamo colleghi , dicendomi che era tecnologia vecchia di 10 anni , piena di casini per l'effetto memoria, che erano rumenta (in genovese spazzatura) e blah blah blah , alla fine proprio delle porcherie mi pare di capire che nn siano, anzi ! dico bene ?

ma.. una domanda, premesso che il regolatore cinese dedicato alle nuove nicd "regga" la corrente totale dei pannnelli solari metto le connessioni (IN) SOLARE dei regolatori in parallelo tra di loro e ognuno si occuperà del relativo banco di batterie a cui è destinato attingendo dagli stessi pannelli ? e per la mandata dai relativi banchi batterie a inverter separo i banchi con dei diodi magari schottky per avere caduta di tensione minore ? dico bene ? ma il problema di differenza di tensione dei banchi (diversi insomma perchè adesso ho delle acido libero su un impianto e agm sull'altro) non mi fa casino come si comporterà il carico ?

di regolatore di carica preposto avevo gia trovato questo, ma è mppt mentre gli altri che ho sono pwm, quindi mi son venuti dei dubbi e comunque costicchia un po , ci fosse qualcosa piu economico anche pwm andrebbe meglio , oltretutto nn son nemmeno sicuro che poi il banco effetivamente funzioni, conosco solo la tensione che è 1,2 , non ho nessun altro parametro insomma, a parte che non son mai state usate e che hanno 10 anni di stoccaggio

http://www.ebay.it/itm/Regolatore-di-ca ... 281bede031
Riposa in pace Bob Harte .

Avatar utente
unimatrixzero
Moderatore
Messaggi: 636
Iscritto il: 21 set 2017, 22:04

Re: carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Messaggio da unimatrixzero » 23 set 2017, 0:46

ecco i mostri in questione , avete per caso qualche link di qualche prodotto (regolatore di carica) con il quale poterle caricare che nn costi tanto come quello che ho pubblicato io sopra ?
comunque mi fa strano che nn ci siano prodotti a prezzi inferiori, magari in pwm, a parte la scarica del pacco per evitare l'effetto memoria che nessuno dei modelli credo faccia, in fin dei conti devono solo cambiare la curva tensione corrente per dargli la botta a fine ciclo, mica sono insomma complessi come le lipo o litio che necessitano di bms particolari ecc .. boh
avrei trovato anche questo ma nn cambia di tanto la minestra , costa 10 euro meno dell'altro .. ma ha 20 ampere meno ..

https://www.amazon.it/solare-regolatore ... B01K982J88
Allegati
21850603_1641155462561399_581239279_na.jpg
21850603_1641155462561399_581239279_na.jpg (31.6 KiB) Visto 12114 volte
Riposa in pace Bob Harte .

Avatar utente
unimatrixzero
Moderatore
Messaggi: 636
Iscritto il: 21 set 2017, 22:04

Re: carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Messaggio da unimatrixzero » 23 set 2017, 1:36

azz grossa perplessità a cui nn avevo pensato .. ma quando scende il livello dell'elettrolita si rabbocca con cosa ? acqua come le classiche ad acido libero o qualche intruglio introvabile ...
Riposa in pace Bob Harte .

Avatar utente
Dolomitico
Moderatore
Messaggi: 2249
Iscritto il: 28 mag 2011, 8:39
Località: Belluno

Re: carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Messaggio da Dolomitico » 23 set 2017, 9:59

Allora,che siano spazzatura è tutto da vedere,sono le pile più robuste in assoluto,sono il termine di paragone tutt'oggi come resistenza.
Secondo me,come spiega bene anche Hall se le carichi per molte ore basta impostare il regolatore su un voltaggio più corretto,dipende dal voltaggio dei pacchi,più è veloce la ricarica,e più il voltaggio sale,in media si sta per 1.5/1.7v a elemento.
1.5v è la tensione di inizio sviluppo dei gas,1.7v è la tensione di fine carica degli elementi a liquido,(in base al libro che ho qui)
Per l'effetto memeoria,io l'ho riscontrato,ma solo in celle rimaste ferme e cariche da molto tempo,non sono pile che gradiscono lo stare ferme.
Cmq in buona parte si risolve con scariche lente fino a 0.4v a elemento,mi è successo di trovare buona parte della capacità proprio sotto il volt,ovvero da 0.9v in giò,segno che i cristalli si erano ingrossati.
Cmq se le tue erano stoccate,tipicamente hanno un 30/40%di carica,e non si rovinano anche se lasciate scariche,sarebbe da valutare la condizione dell'elettrolito.
Cmq se sono batterie da 200Ah una ricarica da 20Ah per 15/16 ore (tassative) e poi un test di scarica e sai subito che capacità hanno.
Se sono nuove cmq ci mettono un pò di cicli per arrivare alla piena capacità,secondo me sono un eccezionale ritrovamento,un pacco di nicd ti garantisce un banco che può essere usato intensamente,l'unica pecca è non sapere quanta energia cè rimasta,ma nella maggior parte dei casi diventa quasi ininfluente,se il giorno dopo torna il sole,si ricarica e il ciclo continua.
Quel regolatore che hai postato è perfetto per quelle batterie,sia come mppt,che come settaggio,se calcoli che costa il regolatore,allora non contempli quanto hai risparmiato sulle batterie,sai quanto costano quelle nicd lì? :rolleyes:

Ps,avevo 2 nicd in un telefono cordless,usato per molti anni,sempre in carica,e usato come tutti i telefoni,quindi l'effetto memeoria dovrebbe essere presente.
Alla fine quando le ho testate avevano ancora la loro capacità quasi totale,non c'era nessun segno di memoria,segno che se vengono usate e non lasciate bivaccare,funzionano a dovere.

Avatar utente
Dolomitico
Moderatore
Messaggi: 2249
Iscritto il: 28 mag 2011, 8:39
Località: Belluno

Re: carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Messaggio da Dolomitico » 23 set 2017, 13:50

Una delle prime cose da fare quando si va alla ricerca di parametri sconosciuti è risalire tramite internet ai datasheet,ovvero ai ducumenti del produttore.
Le tue batterie sono delle Saft,quindi basta scrivere "NiCd Saft datascheet" e si trova il pdf in questione:
http://alforqan.net/images/Products/DC- ... teries.pdf

A pagina 26 di trovano i parametri di carica:


•For single level charge:
1.43 - 1.50 V/cell.
Buffer operation,
where the load
exceeds the charger rating.
Recommended charging voltage:
1.50 - 1.60 V/cell.
Constant current charging
Normal charging: 0.2 C5 A for 10 h"

Come si vede i parametri sono conformi con i classici regolatori,giocando con i voltaggi e e la corrente e con il tempo di ricarica si può settare a dovere.
Secondo me non è molto diverso dalle piombo ricaricate con una tensione maggiore,si ricaricano a basso C e una volta raggiunto il voltaggio massimo si attende il tempo per finire la ricarica (con il rilevamento della temperatura) e impostando i parametri su un classico regolatore programmabile (voltaggio-corrente-tempo di fine carica) si è a posto,e si ha un bel banchetto.

Avatar utente
Ferrobattuto
Moderatore
Messaggi: 8469
Iscritto il: 23 mar 2011, 13:56
Località: Basso Lazio.

Re: carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Messaggio da Ferrobattuto » 23 set 2017, 14:18

@ unimatrixzero
Guarda che a poter mettere le mani su un banco come quello che hai trovato tu a "costo zero" significa avere un C...... della miseria..... Io non esiterei a portarmele a casa e farci tutte le prove che servono. Fanno presto gli altri che hai intorno a dirti "che è roba sorpassata, tecnologia antiquata" ecc ecc. È evidente che non ci capiscono un tubo.
Intanto quelle che sono cariche è evidente che in qualche modo sono efficienti, altrimenti la carica non la reggerebbero. Quanto alle altre che sono basse o a zero, si può sempre tentare di recuperarle, male che vada non ci hai rimesso niente. Sono batterie che possono durare diversi decenni. Se hanno il tappo di rabbocco si rabboccano con semplice acqua distillata, il resto non si consuma, come per le piombo acido. Magari evitare di tenere il tappo aperto per più del minimo necessario a rimettere l'acqua. L'elettrolita che hanno si rovina con l'anidride carbonica dell'aria.
Inviato manualmente dal mio vecchio e sgangherato, ma fedele computer

Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

Avatar utente
Hal9000
Messaggi: 905
Iscritto il: 14 lug 2011, 12:52

Re: carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Messaggio da Hal9000 » 23 set 2017, 19:04

:wub: :wub: :wub: Batterie Nichel-Cadmio della Saft ad elettrolita liquido rabboccabile!!! :wub: :wub: :wub:
Ma stai scherzando? Sono le migliori!!

La Saft è una marca molto prestigiosa, pensa che 15 anni fà volevo usare proprio questa serie di batterie ni-cd per il mio impianto solare e mi sarebbero durate titta la vita, mi ero fatto fare un preventivo ma costavano così tanto che avrei dovuto vincere la schedina per poterle comprare!

Concordo con Ferro chi ti dice il contrario non sa un bel niente....
Ovvio che stiamo parlando di batterie alcaline ad elettrolita liquido, ovvero necessitano di manutenzione, ma sostanzialmente sono la versione milgiorata delle nichel-ferro, ovvero hanno tutti i pregi delle nife ma essendoci il cadmio al posto del ferro sono più reattive, l'importante è che non le apri e non tocchi con le mani il cadmio perchè p cancerogeno, ma se non le apri stai tranquillo, del resto abbiamo avuto pile piccine nicd tra le mani per almeno 30 anni in tutte le case e non è mai morto nessuno ;)

Se fai arceologia nei mie post vedrai come più volte ho elogiato la Saft, sono veramente delle bellissime batterie!

Quelle batterie le puoi caricare, sovracaricare, scaricare completamente, lasciarle scariche per mesi o anni senza rovinarle, le piombo a confronto sono una barzelletta.... però devi metterti nell'ottica di rabboccarle con acqua distillata regolarmente:

Per la ricarica manuale manda dentro 20A per almeno 16 ore ma anche se lo fai per 24 non guasta, io qui sulle nife da 400Ah, che sostanzialmente sono identiche alle nicd, vedo che le ricariche esagerate gli fanno solo bene, però consumano molta acqua.
ATTENZIONE a non far abbassare troppo il livello del liquido se le piastre si espongono all'aria quando sono cariche si rovinano
ATTENZIONE anche a non invertire la polarità su una cella, cosa che accade se continui a scaricare quando una cella scende sotto 0,5V e le altre sono ancora a 1,2V.

Per la ricarica automatica imposta 1,7V per elemento per una ricarica rapida che imagazzini il sole più rapidamente se invece vuoi rabboccare meno frequentemente 1,6V.

Se proprio non le vuoi mandami il contatto che me le vado a prendere io :wub: e dico sul serio non scherzo!
Andrei questa sera stessa a prenderle :woot:

Avatar utente
Hal9000
Messaggi: 905
Iscritto il: 14 lug 2011, 12:52

Re: carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Messaggio da Hal9000 » 23 set 2017, 19:14

Dimenticavo: anche se alcune celle sono a 0V non è un problema, quelle batterie non risentono minimamente nel stare scariche completamente per un tempo indefinito.
Controlla bene il livello del liquido e rabboccale poi mettile tutte in serie (quante sono in totale?) e dagli 20A per 24 ore controllando che il livello delle'elttrolita non scenda troppo e non salga troppo (se fanno troppe bollicine ed esce un pò di schiumetta non è nulla di grave basta abbassare la corrente, poi dopo 24 ore a 20A le scolleghi e le lasci a riposo per altre 24 ore e verifichi che tutte abbiano più o meno la stessa tensione, dopo di che fai una scarica di prova sempre con circa 20A di carico (per esempio metti assieme delle lampadine da auto per raggiungere più o meno quella corrente) e tieni controllata la tensione di ogni cella durante questa scarica di test, quando vedi la prima cella che scende sotto 0.9V ferma il test e segna le ore trascorse.

corrente x ore = capacità
esempio: 20A x 10 ore = 200Ah

se la capacità è inferiore o una cella scende troppo di tensione prima delle altre no problem, rifai la ricarica e poi un altro test di scarica
fai almeno 5 cicli (carica + scarica) perima di prendere per buono il risultato poi se mai ne riparliamo qui sul forum


veramente se il tizio ne ha altre da vendere o tu non le vuoi mandami un messaggio che le prendo io!!!!! :D

Avatar utente
Hal9000
Messaggi: 905
Iscritto il: 14 lug 2011, 12:52

Re: carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Messaggio da Hal9000 » 23 set 2017, 21:01

Elenco modelli di questa serie:

http://intelecglobal.com/Productos/Broc ... CM-SCH.pdf

La saft specifica scarica lenta da 2 ore in su, e scarica medio o rapida da 5 minuti a 3 ore, accidenti 5 minuti???? così un corto circuito?
Va beh ma la tua serie è quella per le scariche lente (si fà per dire!!!) 2 ore..... :blink:

Qui sul forum parliamo sempre di scariche in C20 ovvero 20 ore, e quando si esagera con il prelievo si arriva massimo a C20, ma per quelle nicd la saft specifica perfino C2, sapevo che il cadmio è più reattivo ma non pensavo così tanto!

Comunque specifice del costruttore a parte se le usi con correnti basse e rispetti tutte le indicazioni dureranno una vita, chissà se usano separatori o il sistema senza separatori come le nife della Nife che mi diede Ferrobattuto e che uso con piacere da anni nonostante siano molto vecchie.

Avatar utente
unimatrixzero
Moderatore
Messaggi: 636
Iscritto il: 21 set 2017, 22:04

Re: carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Messaggio da unimatrixzero » 23 set 2017, 21:41

ero certo che qua sopra avrei trovato qualcuno davvero competente in materia !! graaandi !! spiegazioni decisamente complete ed esaurienti !! beh ho detto prezzo patate mica che me le regalano !! purtroppo non posso dire da dove arrivano (chi me le fa avere nn volendo rotture di balle mi ha fatto giurare di non fare parola) e adesso come adesso non ne hanno più , dirò di più , ce ne sono solo 16 :( ma per il semplice fatto che chi me l'ha tenute da parte non ha nemmeno capito che fossero nicd (cioè lui ha guardato semplicemente al forma, non credo conosca proprio la differenza tra le une e le altre) , infatti io gli avevo specificato di tenermi batterie stazionarie (o come si chiamano) da muletto , che sono a 2 volt per cui con 12 ne avrei gia avuto a sufficienza per il mio impianto , lui per gentilezza me n'ha tenuto ancora altre 4 di riserva ... ma essendo a 1,2 volt ehmmm :cry: cosi adesso avendone solo 16 non posso nemmeno allacciarle all'impianto perchè son sotto tensione e devo inventarmi qualcosa (magari una sottosezione a 12 V)
Riposa in pace Bob Harte .

Avatar utente
Hal9000
Messaggi: 905
Iscritto il: 14 lug 2011, 12:52

Re: carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Messaggio da Hal9000 » 23 set 2017, 22:08

Un vero peccato, quando vorrei recuperare batterie nife o nicd usate ma non ne trovo mai.....

Usa dei DC/DC come stò facendo io con e il banco nife!
Nel mio caso ho il banco primario al piombo da 2000Ah 48V per sfruttare il banco nife 400Ah 24V la ricarico con un mppt che ha sull'ingresso pannelli il banco 48V e sull'uscita le nife 24V, poi quando invece devo prelevare di notte uso dei dc/dc step-up (ovvero elevatori di tensione) che dal 24V delle nife elevano ai 48V del primario, in realtà sono settati a 52V se no non ributterebbero nelle piombo, serve sempre qualche volt in più.

Ovviamente il regolatore mppt che uso ha la limitazione in corrente ed è della studer, perchè avendo in ingresso un banco batterie invece che i pannelli se non limitasse la corrente si brucierebbe, ho usato un mppt da 80A perchè essendo batterie da 400Ah di corrente di ricarica ne mangiano parecchia, lo uso fino a fondo scala se le nife stanno sotto i 35V poi iniziao a limitare.

Lo stesso sistema lo uso anche per le nife più antiche da 60Ah che mi diede Ferrobattuto, per le piombo fai-da-te in test, per lie nimh stilo e per lo stagionale, pvviamente qui non uso regolatori mppt essendo banchi più piccoli uso dei normali regolatori switching step-down, insomma con i dc-dc interfaccio al banco primario qualsiasi altro tipo di batteria che lavora con le sue tensioni indipendenti da tutte le altre.

Ovviamente ti serve un automatismo che sappia le correnti di carica e lo stato delle batetrie primarie per comandare i vari interventi dei banchi secondari in carica o in scarica, io wui ho tutto pilotato da un software qt che comunica e attua i comandi con dei pic che comunicano su bus 485.

Avatar utente
unimatrixzero
Moderatore
Messaggi: 636
Iscritto il: 21 set 2017, 22:04

Re: carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Messaggio da unimatrixzero » 23 set 2017, 23:34

interessante la tua soluzione , io però avrei un'altra idea, forse anche meno complessa , l'impianto esistente lo lascio cosi com'è senza modificare nulla comprensivo inverter ecc , applico semplicemente l'ingresso solare del nuovo regolatore che è da 50 ampere in parallelo a quello dell'altro che ho gia sui 6 pannelli (per farti capire ho già 6 pannelli su un regolatore e altri 3 su un altro aggiunti successivamente quando ho allargato la serra che c'è sotto) poi mi compro un altro di quei favolosi powerjack che tanto amo ma una versione a 12 volt e voilà !! impianto ottimale e pure doppio e indipendente l'uno dall'altro :D beh ovviamente con un gioco di priorità decido quale dei due avrà la precendenza nella sequenza di alimentazione del carico, la quale potro impostarla sia in manuale che in automatico già dagli inverter stessi , cosa ne pensi ? :)
Riposa in pace Bob Harte .

Avatar utente
Hal9000
Messaggi: 905
Iscritto il: 14 lug 2011, 12:52

Re: carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Messaggio da Hal9000 » 27 set 2017, 10:45

Non conosco i regolatori di carica di cui parli e non so cosa intendi con "powerjack" è un dispositivo o solamente un connettore di potenza?
Comunque di solito la corrente sceglie la strada con resistenza minore quindi se metti due regolatori di carica con i pannelli in comune nel momento in cui entrambi i regolatori chiudono i mosfet a pwm 100% la corrente dei pannelli in comune andrà tutta verso il banco batterie con la tensione più bassa, inoltre la tensione delle batterie cambia continuamnte in base a molti fattori quindi non saprei predirre da che parte vada e in quale proporzione.

Poi se parliamo di regolatori pwm puoi benissimo fare una prova e vedere cosa succede ma con regolatori mppt non va bene mettere i pannelli in comune a due o più regolatori perchè il regolatore mppt cerca il punto di massima resa del suo banco di pannelli fotooltaici se ne ha un altro tra i piedi non fanno altro che darsi fastidio a vicenda e finirebbero per lavorare male entrambi.

Ma poi una volta che hai caricato i due banci saparatamente come fai ad attingere da entrambi con 1 solo inverter?
Parliami di batterie con comportamenti in tensione e resistenze interne molto diversi, non ho esperienza diretta su elementi nicd a liquido ma su quelli nife mi stò facendo le ossa e ti posso dire che accompiarli direttamente ad un banco al piombo farebbe lavorare solo il banco al piombo laciando le nife a riposo ovvero tutto l'opposto di quello che potremmo desiderare.

Le nife tendono ad avere un delta-v molto maggiore delle piombo, in ricarica devi farle salire molto di tensione e durante la scarica scendono molto di tensione prima di erogare tutta la loro energia, mentre le piombo le usi su una finestra di tensione più stretta sia perchè hanno una reistsenza interna minore sia per non rovinarle.
Per esempio poniamo di avere 2 batterie 12V nomnali una la piombo e una nife, su quella al piombo a 11,5V ti devi fermare perchè probabilmente l'hai già scaricata molto sotto il fatidico 50% e la stai rovinando, invece una nife la puoi tirare giù fino a 10V o anche 9V senza problemi e comunque potrebbe scendere a 11V già al 90% ma continuare ad erogare energia ancora per un sacco di tempo, come vedi se le accoppiassimo in parallelo, magari con l'ausilio di diodi, finiremmo comunque per scaricare completamente prima la piombo e poi la nife, poi in fase di ricarica è vero che andremmo a caricare prima la piombo in quanto a 15V le nife iniziano a ricaricare ma la piombo è già piena così finiremmo per sovraccaricare la piombo in una equalizzazione molto forte a 16V/17V quando le nife inizierebbero a ricaricarsi compltamente.

Queti sono i motovi che mi hanno spinto ad usare dei dc-dc per interfacciare le due chimiche molto diverse tra loro, così i regolatori mppt lavorano tranquillamente ciascuno sul suo parco di pannelli buttando tutta l'energia sul banco primario che nel mio caso è al piombo, poi dal banco al piombo giro l'energia verso le nife solo quando le piombo sono cariche e ene avanza e consetendo alle nife do salire a tensioni elevate senza che le piombo ne risentano in quanto continuano a fare i loro cirlci di carica con le loro tensioni del tutto indipendenti le une dalle altre.
In fase di scarica posso prelevare dalle nife giù fino a 1V per cella dando priorità alla scarica totale delle nife.

Prova ad esporre meglio la tua idea con uno schema o delle foto e magari con sigle dei componenti se no è difficile capire cosa vuoi realizzare, comunque nulla ti vieta di sperimentare che la verità stà nel risultato pratico non nelle parole ;)

Avatar utente
unimatrixzero
Moderatore
Messaggi: 636
Iscritto il: 21 set 2017, 22:04

Re: carica batterie di potenza per stazionarie nicd

Messaggio da unimatrixzero » 27 set 2017, 12:27

Hal9000 ha scritto:
27 set 2017, 10:45
_________________
Per favore Unimatrixzero, non riportate completamente i post altrui, specialmente se lunghi. Si allungano a dismisura le pagine del forum e diventano di difficile consultazione. Grazie
Ferrobattuto


ciao hal9000

i powerjack son inverter, son questi qua (quello verde nella foto) , esiste la versione 12v, 24v , 48v e diverse potenze

riguardo al cosa ho scritto prima la spiegazione è semplicissima, avendo già un impianto a 24 volt con relativi regolatori di carica / inverter / batterie piombo, aggiungevo semplicemente un altro regolatore (però MPPT perchè i pannelli son 24v mentre questo nuovo impianto a 12v) in parallelo agli stessi panneli gia esistenti il quale però mi andrebbe a caricare il banco NiCd che è a 12 volt (è a 12 volt perchè nn ho abbastanza batterie per farlo a 24), equipaggiato con un altro inverter ovviamente a 12 volt.

praticamente due impianti separati che attingono dagli stessi pannelli fotovoltaici, due cose separate, senza aver cosi problemi di tensioni diverse in base alle tipologie di batteria , differenze nei sistemi di carica ecc .

per le priorità di carica basta impostare un "seguimi" sui regolatori, insomma finisce di caricare il primo e inizia in secondo, idem per gli inverter, considerando oltretutto che son degli ibridi (quindi hanno ingresso enel e caricabatterie da rete integrato) basterebbe anche solo collegarli in cascata senza tanti casini.

tu mi dirai che i costi son però piu alti.. io ti rispondo di no.. l'inverter powerjack 5.000 W 12 V costa 300,00 euro dalla germania spedito, il regolatore di carica dedicato NiCd 170,00 , si, spenderei qualcosa in piu in confronto alla tua soluzione ma cosi facendo avrei 2 impianti separati e praticamente indipendenti e una semplificazione decisamente notevole su tutta la faccenda.
Allegati
18221631_1500276153315998_2535097612105547404_n.jpg
18221631_1500276153315998_2535097612105547404_n.jpg (67.23 KiB) Visto 11992 volte
Riposa in pace Bob Harte .

Rispondi

Torna a “Batterie & elettricità”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 184 ospiti