Fino ad ora per la fusione del piombo per colare gli elettrodi delle batterie fai-da-te ho sempre usato il gpl in bombola, ma c'erano alcune difficoltà, tra cui portare il piombo ad una temperatura un pochino superiore a quella di fusione in modo che non si raprrendesse subito nel colarlo altrimenti i pezzi colati vengono male, il fatto che quando si alza un pò di vento il gas faticava a tenerlo in fusione e non meno importante il fatto che facevo fuori bombole come niente e costano abbastanza.... (30-40 euro a bombola quelle grosse).
Visto che il progetto è nato in previsione di farne molte in catena mi sembrava costoso il fattore gas e mi pare poco coerente con lo spirito che anima il progetto ovvero delle energie rinnovabili andare ad usare un combustibile fossile o comunque non rinnovabile, così mi sono prodigato per trovare una soluzione prima di proseguire con la costruzione, ho scartato le soluzioni ad induzione più che altro come scelta personale, perchè l'idea di avere chilowatt di campi magnetici in altra frequenza attorno al pentolone di fuzione mi sono sempre sembrati poco salutari, certo non ho dati scentifici sulla loro nocività ma il buon senso mi diche che non sono naturali e di sicuro bene al mio organismo non fanno e nel dubbio meglio evitare visto che la salute è una sola per tutta la vita!
Così mi sono ricordato che in famiglia c'era chi, tanti anni fà, dipingeva e cuoceva le ceramiche, eseguendo scavi archeologici negli ammassi di ciarpame ormai archiviato da tempo immemorabile, con somma soddisfazione ho ritrovato il vecchio forno usato per tale scopo, si tratta di un cilindro di materiale altamente refrattario, molto poroso e fragile al tatto, chiuso sopra e sotto, con all'interno delle scanalature circolari che alloggiano delle resistenze elettriche per una potenza complessiva di 3Kw, ovviamente 220V.
Tale forno è anche provvisto di termocoppia connessa a un termostato che con una manopolina permette di regolare la temperatura da un minimo di 100 gradi fino ad un massimo di 1000!! il pilotaggio delle resistenze è fatto trammite un circuitini elettronico vecchia scuola con teleruttore di adeguata portata.
Dopo aver ottenuto il permesso per usarlo "in prestito" mi sono procurato su ebay una pentola inox di adeguate dimensioni, ho pensato bene di abbandonare la cara pentola in alluminio per evitare che si potesse fondere assieme al piombo riversandomi il metallo fuso dentro al forno rovinandolo!
Dopo aver realizzato un cavalletto in grado di reggere il peso del piombo da fondere ho posizionato la pentola inox in modo che fosse completamente inserita dentro al forno ma senza poggiare ne sul fondo ne sui lati, lasciando circa 5 centimetri di aria tra pentola e pareti interne del forno dove sono alloggiate le resistenze.
Non potendo usare il coperchio originale fatto di materiale refrattario ho sigillato i bordi superiori con una lana isolante, sembra lana di vetro ma mi pare sia lana minerale, preventivamente testata su fiamma, non prende fuoco!
Ora la postazione è fissa ed interna, così perdo meno tempo ogni volta che mi cimento in colate di piombo, ed opportunamente posizionata sopra ad una grossa ventola da 200W per aspirazione fumi, già collaudata creando fumo bruciando cartoni come test.
Dopo aver preparato tutto ho dovuto attendere che il tempo fosse clemente regalandomi un fine settimana di sole, e la mia pazienza è stata premiata, dopo settimane di attese è tornato a speldere nel fine settimana permettendomi di collaudare la postazione: risultato ottimo!
Il calderone impiega circa 40 minuti a raggiungere il punto di fusione, ho impostato il termostato a 550 gradi, forse ne bastano meno, ma considerando che la termocoppia non è dentro alla pentola e che aprendo il coperchio un pò di calore se ne và e che quando colerò mi serve che il piombo resti liquido mentre scorre nello stampo ho scelto di dare qualche grado sopra il punto di fusione.
Ho fuso un pò di rottami e scremato le impurità dalla superfice con il solito mestolo, servono guantoni belli corazzati altrimenti dopo 10 secondi che tieni la mano dentro al calderone mescolando il piombo fuso inizi a scottarti!
Collaudo postazione completato, la prova è durata 3 ore, non ho potuto fare di più in quanto uscivo da una settimana di nuvolo e c'era un bel ammanco di energia, ma visto che la postazione funzione benone ed è molto più comoda e funzionale che quella precedente a gas ho in previsione di aggiungere altri 8 pannelli da 200Wp il mese prossimo, ho rinunciato a un sacco di cose per tenere i soldi da parte ma ne vale la pena! che soddisfazione!
Facendo lavorare il forno durante le ore di sole viene usata direttamente l'energia dei moduli fotovoltaici senza intaccare minimamente le batterie attuali, di fatti nelle ore centrali anche adesso in ottobre riesco ad avere dai 4 ai 6Kw di produzione diretta, più che sufficenti a sopperire al forno + la casa e c'è ancora avanzo, penso di pianificare le sessioni di fuzione subito dopo pranzo dalle 13 fino alle 16, magari mangiando un ora pirma guadagno anche 1 ora, così da lasciar caricare bene le batterie e alimentare gli altri elettrodomestici durante la mattina.
Ad essere sincero con queste evoluzioni sui consumi e il parco fotovoltaico che cresce gradualmente l'attuale inverter da 6Kw inizia ad essermi stretto, guardo già con invidia il modello della serie extender da 8Kw con possiblità di parallelo di più unità (:)
Mi piace molto l'idea di realizzare un banco batterie cilindriche i cui elettrodi saranno tutti fusi e colati grazie all'energia fotovoltaica, zero fonti fossili usate nella realizzazione!
E' bello vedere così tanta arroganza alimentata da apparentemente inerti diodi adagiati sul tetto di casa