il calo del prezzo del petrolio..

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da Ferrobattuto » 3 mar 2016, 13:07

mastrovetraio ha scritto:.......Cicerone disse che chi possiede una biblioteca ed un pezzo di terra è un uomo ricco.

Ovviamente deve avere anche la "testa" per saperli usare...... :lol:
Altrimenti sono sprecati. ;)
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da Ferrobattuto » 14 apr 2016, 21:15

A proposito di "Picco del petrolio": http://www.homosapienshibernus.com/petr ... bakhtiari/
Io l'ho trovato interessante, soprattutto perché l'intervista è del 2004. ;)
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da Dolomitico » 15 apr 2016, 13:24

Bello,l'articolo,l'ho letto volentieri,grazie che l'hai postato.
Come vedi anche tu i dati che abbiamo in mano confermano il quadro,questa "crisi" serve per deprimere il mercato per tenere bassi i prezzi attuali.
Questo articolo è del 2004,e adesso dopo 12 anni si potrebbe presupporre che siamo in una fase di picco assoluto,alcuni stimano il 2015 come anno del picco globale di tutti i liquidi.
Adesso ci chiedono di votare per le trivelle,e se si mettono a trivellare anche qui evidentemente stanno cercando di prolungare il più possibile l'era dei fossili.
I nostri politici sono troppo a tempo ristretto per organizzare un piano di lungo periodo,basta vedere in tv che si preoccupano solo per le prossime elezioni,non hanno minimamente un piano di ampio respiro.

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da Ferrobattuto » 15 apr 2016, 14:07

I "nostri" politici (che non sono per niente "nostri" perché non li ha eletti nessuno) al momento prendono solo decisioni di comodo estemporanee dettate più che altro da direttive economiche. Stanno facendo del "tappabuchi", insomma, e basta, e non lo fanno neanche bene.
"Siamo fuori dal tunnel!" Strombazzano i media, mentre la disoccupazione aumenta, le imprese e gli artigiani seguitano a chiudere, e alla Caritas diocesana (toccato con mano personalmente) si aggiungono tre o quattro famiglie al mese che non riescono più a coprire le spese indispensabili. Chi perde il lavoro adesso ha solo una certezza: di non trovarlo più!
Chiedo scusa per l'OT.....
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da Dolomitico » 16 apr 2016, 10:01

Quello fa parte della propaganda,annunci immediati che hanno la durata di uno starnuto,tanto poi la gente si dimentica.
Ma basta aver seguito qualche documentario sull'argomento per capire che tutto questo ha una sua logica.
Disocupazione,delocalizzare dove la manodopera costa meno per compensare i costi energetici,attività che chiudono sono tutte conseguenze.
Il brutto è che la politica invece che programmare una alternativa continua a grattare il fondo del barile.
Basta leggere un libro di Richard Heinberg per capire che sono tutte cose che erano state predette,se dovessi dare per potenziale un lavoro per il futuro forse è l'agricoltura,ma totalmente reinventata.
Qui da noi hanno costruito centraline idroelettriche ovunque,vandalizzando i fiumi,e nota bene che la provincia di Belluno era già stata ampiamente sfruttata dall'enel ai tempi del Vajont.
Adesso grattano quello che cè ancora di libero,le fabbriche grosse si stanno convertendo a cippato,che mi chiedo come sarà con l'inquinamento,fortuna che ci sono molti boschi per assorbire co2.
Molti stanno dismettendo il riscaldamento a gasolio per gas/legna/pellet.
E non ci vuole molto a capire che i prezzi di questi cresceranno sempre più.
Insomma che si voglia capire o no siamo già in una fase post-picco,probabilmente sarà un declino dolce,e graduale,finchè non ci saranno collassi improvvisi di qualche settore che non riesce più a sostenersi.
Fin qua la guerra economica era nel prosciugare in paesi periferici,fra cui anche il nostro,adesso che da grattare non cè più tanto vediamo che il target si sposta altrove,gli ultimi panama papers indicano che i lupi stanno per scannarsi fra di loro.
E mi pare logico,se il nostro mondo è stato fondato sul greggio,ne deriva che il suo graduale declino porterà gli attori principali a fare terra bruciata nella speranza (vana presumo) di garantirsi un delino meno doloroso possibile.

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da Ferrobattuto » 16 apr 2016, 14:11

Non pensare alla CO², che tra l'altro quella prodotta bruciando materiale ligneo NON ne aumenta la percentuale totale mondiale in quanto è stata recentemente sottratta all'atmosfera e viene rieimmessa di nuovo per essere di nuovo sottratta, un po' come il ciclo del vapore e della pioggia.
E non c'è riscaldamento globale come vogliono farci credere: http://www.attivitasolare.com/20094-2/ ma solo variazioni cicliche della temperatura perfettamente naturali. ;)
È che 'sta faccenda del CO² muove miliardi di dollari.....
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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da Dolomitico » 17 apr 2016, 12:01

Va beh,il co2 era per dire,dovresti vedere qui in inverno quando si accendono le stufe alla mattina,visto che molti vanno a legna che nuvolono bianchi si formano,una vera e propria cappa bianca che si stratifica a una certa altezza,essendo una conca il fenomeno è ancora più accentuato,se ci metti un grosso impianto a cippato la cosa sicuramente migliora.
Va detta una cosa,tempo fa ho fatto installare un camino verticale sulla stufa da 10kw,e quando è ben calda a regime il fumo che esce dal camino è trasparente,se non guradi bene il tremolio dell'aria non vedresti neanche che la stufa è accesa,segno che anche sul piano dei camini a legna l'inquinamento si fa sentire,dicono che i recenti problemi di questo inverno delle polveri sottili in val padana siano dovuti al massiccio impiego di pellet al posto del classico gasolio da riscaldamento.
Come vedi dai negozi,al riscaldamento alla cilindrata delle auto in diminuzione,al diminuire degli stipendi,alla disoccupazione siamo già in una fase post-picco,non stiamo avanzando stiamo declinando,e declineremo fin che non troveremo un nuovo punto di equilibrio.
Probabilmente il petrolio non finirà mai,continuerà ad essere impiegato per vari usi,ma quando sarà troppo costoso per tenere in piedi un'economia che ne richiede tanto e a basso costo il tutto verrà da sè.
Una cosa che sono rimasto incuriosito è che circa la metà di petrolio rimane cmq nel sottosuolo,si riesce ad estrarne solo la metà con i metodi tradizionali.
E sono i famosi "miglioramenti tecnologici" che tanto sbandierano,ovvero cercare di tirare su anche il restante.....
Sarà interessante vedere l'evolversi della situazione.

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Re: il calo del prezzo del petrolio..

Messaggio da Ferrobattuto » 17 apr 2016, 15:35

Il petrolio più è profondo e più "rimane" nel sottosuolo, e più è "pesante". I famosi giacimenti della Pensylvania erano superficiali e davano petrolio leggero, ossia con molecole meno complesse e più facilmente usabili come carburanti. Più si va in fondo è più si trovano idrocarburi pesanti, con molecole complesse e caratteristiche fisiche più dure, viscosità, densità, temperatura di ebollizione ecc ecc. Intendiamoci, in qualsiasi giacimento di petrolio le molecole in pratica ci sono di tutti i tipi, ma variano molto di percentuali tra un posto e l'altro.
Quello che tenta di "rimanere giù" e necessita di tecniche estrattive più "dispendiose" sia energeticamente che economicamente, probabilmente è molto pesante e per essere usato necessita di processi di "cracking", ossia di frantumazione delle molecole pesanti dividendole in molecole più leggere, e questo comporta una grossa perdita di energia sotto forma di calore e pressioni.
Alla fine chissà se converrà tirarlo su oppure lasciarlo lì? Se si tira fuori qualcosa di sempre più simile al catrame, hai voglia a frantumare.....
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