Gruppo ricerca Politecnico di Torino

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edoardo.r
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Gruppo ricerca Politecnico di Torino

Messaggio da edoardo.r » 11 apr 2014, 18:00

Buongiorno a tutti, mi chiamo Edoardo e sono uno studente del Politecnico di Torino
Faccio parte di un team che sta valutando la possibilità di utilizzare
fonti rinnovabili (sole e vento) per alimentare qualunque tipo di pompa
trifase.
In particolare si tratta di un dispositivo che riceve energia dal pannello,
la converte e alimenta una qualunque tipologia di pompa.
Il dispositivo non alimenta soltanto la pompa; infatti grazie a un software
ad hoc ne controlla anche i giri in modo tale da permetterne il
funzionamento anche quando l’energia del sole non è sufficiente a fornire
la massima potenza richiesta.
Trattandosi di un dispositivo solare funziona solo quando c’è il sole, per
questo stiamo valutando la possibilità di
utilizzare una cisterna (per irrigare poi per caduta o accumulare acqua per
abbeverare gli animali) o un pacco batterie che permetterebbe alla pompa di
funzionare anche in momenti bui.
Il vantaggio di questa soluzione sarebbe il basso costo (circa 1000€ per
il dispositivo + pannelli), la possibilità di adattarsi a una pompa che il
cliente ha già, la manutenzione nulla, l’efficienza rispetto ad altri
competitor. Non va dimenticato che una volta installato non richiede che il
cliente si debba recare tutti i giorni in loco per irrigare/abbeverare.
Il nostro dispositivo può funzionare con pompe fino a 1hp (circa 750W).
Data la vostra esperienza sapreste consigliarci qualche ambito (in
Italia/Europa) che potrebbe essere interessato ad un dispositivo del
genere?

Vi ringrazio.

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maxlinux2000
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Re: Gruppo ricerca Politecnico di Torino

Messaggio da maxlinux2000 » 11 apr 2014, 20:23

qualche cosa del genere esiste già in spagna, ma non ha il pacco batterie per cui potrebbe essere una novità, soprattutto il regolatore di giri, anche se non so se una pompa da 750W fatta girare più lentamente consumi meno corrente.
Riguardo alle batterie, spero che non vorrete usare le batterie AGM o GEL.
Leggiti le varie discussioni che abbiamo nel forum per fartu una idea.

cmq una pompetta cosí piccola puó essere utile in acune circostanze ma è insufficiente in agricoltura o in allevamento. A mio parere dovreste sviluppare anche delle versioni molto superiori, al limite in un secondo tempo.

Sicuramente questa soluzione puó funzionare in lughi dove la rete elettrica nazionale non è diffusa capillarmente come in italia e con medio bassa densità di popolazione.
Deve anche essere una soluzione che costi meno di 25.000 euro, altrimenti non sarà competitiva con l'allaccio alla rete nazionale, a meno di non averla a km di distanza.
Deve poter fornire almeno 5-20 kWh al giorno, altrimenti gli agricoltori continueranno con i soliti generatori diesel come hanno fatto negli ultimi 70 anni.

Neppure attaccano i discorsi progressisti di "crescita sostenibile", "cambio climatico" e via discorrendo, in quanto un contadino vive a contatto della natura tutto il giorno e non è affatto sensibile alle utopie "verdi" che tanto di moda vanno in città e nelle università.

Con i contadini potete parlare solo ed esclusivamente a livello economico. Se gli proponete un apparato che gli fa risparmiare o guadagnare di più, allora vi ascolterà, diversamente scioglierà i cani.

Tornando a chi puó interessare:
Spagna, maroco, algeria, tunisia, egitto, israele, turchia tanto per cominciare, e poi in sudafrica, molte zone del sud america, australia.
Naturalmente servirebbe anche in centro africa, ma il loro potere di acquisto nonchè la sicurezza civica e giuridica è estremamente ridotta.... andrebbe analizzato caso per caso con un esperto assessore.


ciao
MaX
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edoardo.r
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Re: Gruppo ricerca Politecnico di Torino

Messaggio da edoardo.r » 11 apr 2014, 20:45

Grazie mille per la risposta.

Come giustamente dici, una soluzione di questo tipo in Africa o paesi sottosviluppati dove l'acqua è una necessità e non è una comodity come nel resto mondo sarebbe il mercato migliore ma ovviamente il canale di vendita sarebbe da pensare e ragionare.
Per ora ci stiamo per questo dirigendo in Italia/Europa; in questi ultimi giorni stiamo capendo che lato irrigazione campi la cosa è praticamente impossibile, per ragioni tecniche di sviluppo il nostro dispositivo non può coprire l'esigenza idrica di quel settore e per questo ci stiamo muovendo verso la coltivazione in serra o più in generale verso l'hobby farming.
Se ci fosse qualcuno esperto del settore o che ha qualche testimonianza diretta ogni piccola informazione in più è sempre preziosa per noi.
Ti ringrazio di nuovo per la risposta Max.

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Re: Gruppo ricerca Politecnico di Torino

Messaggio da mastrovetraio » 11 apr 2014, 21:01

Secondo me dovrebbe essere un progetto teso all'accumulo energetico, cambiando scala di dimensioni. Immaginatelo su una potenza di 75000 Kw, potrebbe pompare acqua verso un lago artificiale di giorno, e produrre energia elettrica per caduta di notte o quando necessario. Altrimenti potrebbe far parte di un impianto di dissalazione. Oramai in Italia anzi in Europa l'agricoltura non esiste più, è un'industria dove i numeri sono sempre molto grandi. Una pompa da 750 watt non serve a nulla. Io in campagna ci abito, i trattori sono enormi, sta entrando la robotica, ogni anno livellano i campi con enormi trattori automatizzati asserviti ad una livella laser. E quando irrigano hanno pompe con potenze enormi, si vedono arcobaleni a volontà quando sparano acqua, se si gira in moto la doccia è assicurata. Per quello che vedo in giro, per gli agricoltori europei dell'ecologia è l'ultimo dei problemi. Comunque non arrendetevi, pompare e/o trattare acqua con la massima efficenza ed al minimo costo nel futuro sarà vitale, ma con gli attuali prezzi dell'energia la vedo dura. Ma è una situazione che può cambiare nei prossimi 5 minuti/giorni/mesi, dipende da tanti fattori geopolitici ed economici.

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maxlinux2000
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Re: Gruppo ricerca Politecnico di Torino

Messaggio da maxlinux2000 » 11 apr 2014, 22:30

se lo fate per europa, allora non saprei come impostare la vendita.... esistono già soluzioni affermate da anni tipo gli aerogeneratori eolici collegati direttamente da una pompa, oppure le cosiddette pompe solari che funzionano perfettamente durante il girono. Il fatto di mettere batterie potrebbe essere inutile semplicemente sostituendiole con cisterne o bacini idrici sufficientemente grandi per assicurare acqua per una settimana. Sicuramente una cisterna costa meno e dura moltissimo di più che un banco batterie equivalente.
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edoardo.r
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Re: Gruppo ricerca Politecnico di Torino

Messaggio da edoardo.r » 11 apr 2014, 23:05

Infatti la batteria e' un possibile appoggio ma non vuole essere parte integrante del nostro sistema.
La nostra idea e' quella di vendere un prodotto, una sorta di inverter adeguatamente studiato, che sia universale con tutte le pompe fino a 0.75kw e che si possa facilmente installare con l'impiego di 2 pannelli solari. Questo ci permette da un lato di avere costi totali contenuti e scalabilità.
Sicuramente non vogliamo competere sui grandi terreni, ma anche 1ettaro per noi è eccessivo.
Pompare acqua per abbeverare animali durante il giorno, curare la serra con irrigazione a goccia, alimentare una fontana; tutto questo senza dover collegare un motore diesel, un trattore o dover tirare metri di cavo, rimandando quindi indipendenti dalla rete elettrica.
Stiamo pensando ultimamente che per quelle culture reclamizzate bio-ecosostibili, il risparmio anche se solo ideale di C02 che genera un sistema di questo tipo potrebbe essere un vantaggio anche di immagine non irrilevante.

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Re: Gruppo ricerca Politecnico di Torino

Messaggio da Ferrobattuto » 12 apr 2014, 9:44

Ho già avuto in passato prova di "testardaggine" da parte di centri di ricerche o di industrie, a volersi ostinare a perseguire la strada delle "grandi potenze" e tralasciare quella che invece è la necessità del singolo. Questo perché industrialmente parlando è molto più remunerativo installare pochi impianti di grossa potenza che vendere capillarmente piccoli impianti al singolo. In campo eolico l'esempio lampante è il generatore "Xeolo" (cercare con Google), validissimo sia dal punto tecnico, che del rendimento o della semplicità di costruzione, ma progettato soltanto per grosse potenze dai 6Kw in su, mentre sarebbe vendibilissimo ai singoli con tagle massime da 1Kw. Questo perché la società che lo progetta punta alla fornitura verso industrie medie e grandi, o a enti locali. Naturalmente il progetto non decolla, nonostante sia pronto e certificato da ormai da qualche anno, questo perché il "momento economico" è sfavorevole, un po' per l'economia mondiale molto sofferente, un po' per le grandi "Lobby" che gestiscono i monopoli dell'energia. Mentre un piccolo impianto di potenza "irrisoria" per loro può passare inosservato, almeno per il momento.
Secondo me il piccolo impianto ad energia solare è validissimo, per il singolo privato, per il giardino o anche per pompare acqua da un pozzo durante il giorno. In questa discussione quì http://www.faidateoffgrid.altervista.or ... 271#p21033 ho descritto le mie sofferenze attuali (ma anche passate, e aimé anche future....) con l'erogazione dell'acqua dalla rete pubblica. Ci sono quì in zona centinaia se non migliaia di famiglie nelle stesse condizioni.
Ma potrebbe servire anche ad un vivaio di piccole e medie dimensioni per l'irrigazione delle piante o delle serre, per un piccolo contadino che abbia serre da primizie, fragole o ortaggi o pomodori. Non dappertutto ci sono grandi coltivazioni come nella Pianura Padana, ad esempio dei miei parenti nella Piana di Latina hanno delle serre da poche centinaia di mq in cui coltivano primizie, e hanno filari di alberi da frutta da rivendere al mercato. Anche quì in paese dove vivo la "piccola agricoltura" familiare è molto sviluppata e un sistema del genere, purché di costi contenuti, sarebbe il benvenuto.
Un piccolo impianto in questi casi è "modulare", ossia se ne può prendere uno per una serra o due, poi eventualmente, ripagati i costi e constatata la funzionalità, se ne acquistano altri. In questo modo non si rimane mai completamente senz'acqua e la spesa è diluita nel tempo, cosa che in questi tempi è MOLTO utile.
Adesso siamo ancora tutti allacciati alla rete elettrica nazionale, ma con buona probabilità, vista la situazione economica generale, gli imbrogli politici, la dipendenza di carburanti fossili (gas, soprattutto, ma anche petrolio) da paesi non proprio "generosi & munifici", il sistema proposto quì potrebbe essere "un'ancora di salvezza" per le singole famiglie.
Inviato manualmente dal mio vecchio e sgangherato, ma fedele computer

Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

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Re: Gruppo ricerca Politecnico di Torino

Messaggio da eneo » 13 apr 2014, 12:26

maxlinux2000 ha scritto:qualche cosa del genere esiste già in spagna, ma non ha il pacco batterie per cui potrebbe essere una novità, soprattutto il regolatore di giri, anche se non so se una pompa da 750W fatta girare più lentamente consumi meno corrente.
MaX


io penso che l'inverter intervenga sugli hertz e la pompa avra' un range di funzionamento in base alla prevalenza, non si puo' pretendere che con 200 w possa pompare come quando si ha una potenza di 750w....e su questo che si basa il funzionamento....
Impianto fotovoltaico 4.145kwp n.4 sharp 275wp n°5 canadian solar 180wp, n°1 trina solar 185wp, n°7 solarworld 185wp, n°2 Peimar 250wp, n°1 sp 175wp, batteria 48v 157Ah SMA tubolare + 48v 120Ah, regolatore di carica epever xtra 48v 30A e 40A, inverter Victron Multiplus 48/1600/20 e epever iplus3000w. Impianto camper pannello kyocera 140wp, regoltore steca prs1010 e batteria 80Ah SMa

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mac-giver
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Re: Gruppo ricerca Politecnico di Torino

Messaggio da mac-giver » 13 apr 2014, 18:00

le pompe sommerse sono centrifughe, e non volumetriche, se abbassi i giri, anche di poco, perdono tantissimo rendimento.. e alla fine manco pompano..

le pompe che già esistono, sono motori asincroni trifase, l'inverter di solito lo si mette solo per avviarle in maniera progressiva, per evitare continui "strappi " alla tubazione e limitare gli spunti di corrente all'avvio appunto.. ma questo nel caso la pompa dovesse fare tanti stop and go durante la giornata, ma se no l'inverter risulta una spesa inutile..

anche la soluzione con le batterie la scarterei, perchè l'accumulo dell'acqua nel serbatoio è gia una batteria di per se, visto che poi la utilizziamo per caduta..

a questo punto, proporrei un sistema di alimentazione pannelli FV -inverter Trifase diretti, evitando così qualsiasi tipo di manutenzione a posteriori e spesa del tutto ridotta.

si deve solo dimensionare bene l'impianto FV, per fare in modo che quando è nuvoloso chiaro, l'inverter non si spenga..

a quel punto, bisogna valutare bene la spesa dei pannelli, perchè l'impianto sarebbe un pò sovradimensionato per quando c'è il sole pieno :B):
Chi sa fare, sa capire.

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edoardo.r
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Re: Gruppo ricerca Politecnico di Torino

Messaggio da edoardo.r » 19 apr 2014, 16:20

Grazie a tutti per le risposte.
Il nostro lavoro sta procedendo e stiamo divulgando un breve questionario (uno per privati e uno per aziende) per raccogliere qualche informazione più precisa.

Ho creato un nuovo topic nel forum, se passate e ci dedicate 2 minuti sarebbe di nuovo di grande aiuto.

https://www.sondaggio-online.com/s/87ddf7a

Ciao.
Edoardol

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