Piombatura dei morsetti per le batterie.

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Piombatura dei morsetti per le batterie.

Messaggio da Ferrobattuto » 8 mag 2012, 20:53

Non so se "piombatura" sia un termine esatto, ma credo di si, come si dice "ramatura" o "zincatura" quando si riveste un oggetto di metallo con uno strato sottile di quei due metalli lì. Nel caso specifico si tratta di un rivestimento per immersione in un bagno di fusione.
Dovendo collegare le due batterie nuove ai due pannelli solari ancora sul tetto dell'officina, mi sono preoccupato di andare a controllare i morsetti, e li ho trovati un po' corrosi e pieni di efflorescenze di solfati dei metalli usati.

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Quel morsetto è ancora usabile, anche se un po' assottigliato nella parte inferiore, infatti immerso nell'acqua per qualche minuto ne è uscito pulito.

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Ovviamente rimontare tutto così sarebbe stato inutile e ridicolo, che in breve si sarebbe corroso di nuovo, diventando definitivamente inutilizzabile. L'unico metallo che non viene facilmente corroso dall'acido solforico è il piombo, da quì l'idea di "piombare" i morsetti. :D
In passato ho provato ad immergere degli oggetti di ferro nel piombo fuso per ricoprirli, ma non mi è mai riuscito perfettamente. Stavolta mi sono ingegnato in modo differente: ho usato una lega stagno-piombo con alto tenore di piombo, quanto di preciso non so, ma tanto. Ho usato quattro bacchette da 100g al 50% e ci ho aggiunto altri 200-250g di piombo, per cui credo si stesse intorno al 75%.
Naturalmente usare morsetti di bronzo ricoperti di piombo e poi usare bulloneria di ferro zincato sarebbe stato il massimo del ridicolo, con in breve tutta la bulloneria corrosa e fuori uso, incrostazioni variopinte e sporcizia tutt'intorno, così ho racimolato il materiale che mi serviva per piombare tutto.

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A sinistra si vedono le bacchette di lega di stagno, al centro i morsetti privati della bulloneria, che stà separata a destra.
Per prima cosa conviene togliere la zincatura sugli oggetti di ferro, dadi bulloni e rondelle, immergendoli nell'acido cloridrico. In questo modo si ottengono due cose: gli oggetti vengono puliti e decappati perfettamente, col ferro scoperto e perfettamente disossidato, e si ottiene quello che una volta gli idraulici chiamavano "acido spento", ossia acido la cui aggressività viene diminuita tramite aggiunta di zinco, e che risulta essere uno dei migliori disossidanti che ci siano per saldare oggetti di ferro e di rame. ;) Conviene asportare lo zinco, in quanto è un metallo molto molto sensibile all'acidità (infatti nell'acido ribolle vivacemente), e basterebbe un graffio qualsiasi per far penetrare l'acido sotto la piombatura e vanificare tutto il lavoro fatto.
Pochi minuti nell'acido bastano.

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Quando l'effervescenza dell'acido si calma, si lasciano gli oggetti ancora pochi minuti, poi si tolgono dal bagno versando via l'acido in un altro recipiente, che poi servirà, e si immergono nell'acqua pulita. Se lasciati troppo tempo nell'acido si rovinano, in quanto si seguita comunque a corrodere anche il ferro sottostante, e nel caso specifico si rovinano le filettature. Nell'acqua pulita gli oggetti di ferro immersi non si arruginiscono, almeno in tempi brevi, in quanto per prodursi la ruggine debbono essere bagnati ed esposti all'aria. Serve la concomitanza dell'ossigeno atmosferico. Sotto, puliti e decappati.

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I morsetti in mio possesso sono stati in giro per l'officina, sono tutti già usati, anche se in ottime condizioni, e perciò sono "unti", grassi di residui di vaselina o olio o grasso per motori, per cui si debbono per forza sgrassare completamente, altrimenti viene una piombatura tipo "cane pezzato". :woot: Per togliere i grassi niente è meglio della soda caustica bollente. ;) Naturalmente a far scaldare la soda caustica non è che ci voglia molto, basta mescolarla con l'acqua. Quattro cucchiai colmi di soda in scaglie dentro mezzo litro d'acqua e la mistura è già a 80°C. Però gli oggetti che ci si immergono sono freddi, e così.....

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Si finisce di scaldare col cannello a gas. Si lascia bollire piano e con cautela la soluzione con dentro gli oggetti da sgrassare per un paio di minuti, non serve di più, poi si tolgono e si mettono anche questi nell'acqua pulita. Uno dei morsetti sgrassati:

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Come si vede è ben pulito. (Sfondo caotico-bucolico, come al solito..... :mrgreen: )

A questo punto devo fare un piccolo OT:
Ragazzi, non è che ve la stò facendo facile, quì si stà lavorando con acido e soda caustica bollente, più avanti anche con piombo fuso a 350-400°C, con oggetti che prima si dovranno immergere in una soluzione acquosa e poi nel bagno di fusione, con relativi "schizzetti" e sgocciolature di metallo fuso, vapori non propriamente salubri, per cui mi raccomando, MASSIMA PRUDENZA!!! Lavorate all'aperto o in un posto molto ventilato, guanti di cuoio spesso, occhiali o mascherina, pantaloni spessi e scarpe da lavoro, maniche lunghe ecc ecc. Certo, non è il caso di acquistare delle maschere antigas militari, come ho visto fare da qualche altra parte, :D ma usare molta prudenza comunque. ;)

Nella foto sotto il metallo fuso nel "crogiolo", un semplice barattolo ex pomodori pelati, poggiato sulla morsa aperta per poterci tenere il cannello sotto. La lega di piombo e stagno deve essere soltanto fusa ma non surriscaldata, altrimenti si formano in continuazione ossidi sulla superficie del bagno di fusione, si spreca metallo e si attaccano grumi di ossido sui pezzi da ricoprire, con l'effetto "cane pezzato" di cui sopra.

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Ora, non avendo purtroppo tre mani, con cui reggere il cannello, immergere i pezzi nel bagno e fare le foto, non sono riuscito a fare una foto di una immersione. Non ho ancora un "apprendista stregone" che mi possa aiutare. Però si procede così: si prende con un gancio di ferro un oggetto da ricoprire, si estrae dall'acqua pulita, lo si immerge nell'acido spento, si agita un po', si estrae e si "sgrulla" nel barattolo per farlo sgocciolare al meglio, poi si immerge nel bagno fuso. Se ce lo "buttate" dentro di sicuro ci sarà una fontana di schizzi di metallo fuso, se invece ce lo si immerge con un po' di delicatezza, il metallo ribolle ma non schizza. Capite il perché dei guanti? ;) Usare un gancio di fil di ferro spesso lungo almeno 25 o 30Cm, in modo da tenere comunque lontane le mani. Vapori acidi che si alzano, per cui state lontani col naso e con gli occhi. Non abbiate paura se il pezzo casca nel bagno fuso: non ve lo perdete perché..... Galleggia! Lavorare con calma e senza fretta, pensare bene a quello che si fa, e di sicuro non succede niente. Se un oggetto viene ricoperto male basta reimmergerlo nel disossidante e rifare l'operazione, se proprio è refrattario bastano due colpi di spazzola d'acciaio dove il piombo non si vuole attaccare.
Sotto, i tre barattoli, quello al centro con l'acido spento, quello a sinistra coi morsetti puliti e quello a destra con la bulloneria di ferro. Al centro tre morsetti appena estratti.

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Sotto più nel dettaglio.

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Quando si estraggono i pezzi dal bagno, si possono battere sul fianco interno del barattolo per sgocciolarli ed evitare colature, ma se alla fine rimangono comunque attaccate gocce rapprese o si intasano le filettature, basta prendere il pezzo e riscaldarlo con la fiamma, poi batterlo sul banco o conto il muro o "sgrullarlo" forte per fare cadere il piombo in più. Questo sotto il risultato finale.

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Tutti gli oggetti, dadi compresi, sono stati immersi singolarmente, alla fine un colpo di straccio e uno si spazzola d'acciaio sulle filettature permette di riassemblare il tutto. Eventualmente una passata di "maschio" a pulire le filettature interne dove serve, ma meglio evitare se possibile perché si rischia di asportare lo straterello di piombo depositato e lasciare di nuovo campo libero all'acido. Per i casi più riottosi si può scaldare sia il dado o il morsetto, il bulloncino da avvitare, e poi avvitarlo e svitarlo continuamente finché il piombo non si rapprende di nuovo. In questo caso si riesce a mantenere libere le filettature.

Domani inizio ad usarli, eventualmente serva metterò qualche altra foto.
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Re: Piombatura dei morsetti per le batterie.

Messaggio da maxlinux2000 » 8 mag 2012, 22:37

impressionante!! :woot: con te diventa tutto facile :D
vedere poi i bulloni galleggiare.... :mrgreen: logico, è vero, ma stranissimo lo stesso
Cogito, ergo NO SUV !!

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Re: Piombatura dei morsetti per le batterie.

Messaggio da Ferrobattuto » 9 mag 2012, 13:19

Ti ringrazio. :)
No, tutto facile no, i vapori acidi restano e gli schizzetti di piombo fuso anche. L'importante è descrivere bene i particolari, in modo da mettere in guardia chi si accinge al lavoro di come e cosa fare. Ricordare bene tutti i passaggi e descriverli al meglio, anche a costo di risultare un po' prolissi. L'importante è che si spieghi bene tutto.

Dovrò immergere un altro paio di morsetti, qualche bullone e diverse rondelle, roba che avevo dimenticato. Se mi ricordo faccio delle foto ai bulloni che galleggiano. :D
Sul piombo fuso funzionerebbe anche una zattera ti tondini di ferro...... :woot:
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Re: Piombatura dei morsetti per le batterie.

Messaggio da Ferrobattuto » 14 mag 2012, 14:11

Come scritto sopra, in occasione di dover immergere qualche altro oggetto da piombare, metto qualche altra foto.
Quella sotto è del piombo fuso, pulito e disossidato prima delle immersioni.

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In questa sotto si vede un morsetto di bronzo che galleggia nel metallo liquido.

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Anche se la superficie del metallo fuso è a temperatura di poco superiore a quella di fusione e anche ben pulita, quando si immerge qualcosa intriso di disossidante la superficie si opacizza. Si può notare anche nella foto seguente dove si vedono galleggiare una manciata di bulloncini dadi e rondelle.

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Guardando bene si può vedere che il morsetto di bronzo, che ha un peso specifico maggiore, galleggia di meno, mentre gli oggettini di ferro, con peso specifico minore, galleggiano di più.
Nella foto d'insieme successiva, quelli dentro il cerchio di cavo elettrico azzurro (che poi sarebbe il cavo intermedio nella serie di due batterie collegate a 24V) sono oggetti piombati la volta precedente, mentre quelli fuori sul panno sono quelli ricoperti oggi. Sono più lucidi perché appena estratti.
I due morsetti vicino al manico rosso del cacciavite non sono morsetti piombati, ma sono proprio "di" piombo. Sono commerciali, ma almeno quì in zona ne hanno venduti per poco tempo. Hanno qualche difetto: sono fragili, perché il piombo è sottile ma anche tenero e malleabile, e hanno la "solita" bulloneria in ferro zincato..... :rolleyes: Al primo inconveniente si potrebbe ovviare facendoli più spessi e robusti, ma si sa che in commercio si va al risparmio, al secondo inconveniente ho rimediato piombando anche la loro bulloneria.

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Sotto più in particolare.

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Come si può vedere nella foto seguente, il bullone che serve a stringere il cavo è cilindrico e forato con un foro da 8mm, in questo modo si può spellare un grosso cavo, infilarlo nel foro e stringerlo tipo "ghigliottina", oppure togliere il dado e fissarci un grosso capocorda saldato. Soluzione questa di sicuro migliore dell'altra, in quanto il cavo nudo di rame spellato e stretto così dopo un po' di tempo sarebbe sicuramente attaccato e corroso dall'acido.
Quì sotto si vedono meglio.

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Se avrò del tempo a disposizione credo che proverò a fare uno stampo, possibilmente di metallo, per fondere morsetti totalmente in piombo pieno, più spessi e robusti di questi commerciali, ovviamente per batterie tipo auto, che le stazionarie non ne hanno bisogno, ma sulle auto si corrodono abbastanza facilmente.
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Re: Piombatura dei morsetti per le batterie.

Messaggio da Dolomitico » 9 gen 2016, 21:39

Non so come mai non ho mai letto questa discussione viste le date,ma cmq pongo le mie congratulazioni a Ferro.
Una vera lezione di come trattare le superfici,con lavaggi e acidi completa.
Io ho pure avuto gli stessi problemi di corrosione dei morsetti,ma mi limitavo a portarli al lavoro e fargli un pò di giri nelle macchine per sgrossatura,e tornano come nuovi,li dalla ruggine agli ossidi si toglie tutto.
Ma ovviamente il problema rimane,e l'ossido si riforma.
In pratica hai fatto in scala minore gli stessi procedimenti che a livello industriale si fanno per il trattamento delle superfici,e un conto è farlo in un luogo attrezzato,un'altro è farlo a casa,ne innalza il merito di molto.
Buono a sapersi anche la storia di sgrassare con la soda caustica....

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