Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

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Re: Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

Messaggio da Dolomitico » 2 dic 2016, 18:05

Grazie Ferro per la giusta osservazione,si potrebbe provare a recuperarle con una zippata,ma di tutte le celle a cui ho provato sta tecnica,che funziona....ma in ogni caso l'autoscarica rimane talmente alta che anche dopo un serio recupero le lasci lì e si scaricano da sole a 0 volt....

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Re: Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

Messaggio da Leo89 » 14 dic 2016, 7:54

Quante ore mi consigliate di caricare questi 6 elementi nicd ? L'ingegnere diceva 8-9 ore e voi?

Altra domanda , cosa succede se do una zappata con un alimentatore più forte quando le batterie sono collegate al circuito di camera e trasmettitore?
Saluti

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Re: Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

Messaggio da Ferrobattuto » 14 dic 2016, 13:31

Che la "zappata" la dai ai circuiti elettronici che sono connessi alla batteria. E certi circuiti elettronici di solito sono piuttosto "scorbutici", è probabile che ad una zappata rispondano con un calcio....... Al portafogli.
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Re: Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

Messaggio da Leo89 » 14 dic 2016, 15:11

Quindi meglio evitare lo zapping?

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Re: Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

Messaggio da Ferrobattuto » 14 dic 2016, 16:56

Leo89 ha scritto:......cosa succede se do una zappata con un alimentatore più forte quando le batterie sono collegate al circuito di camera e trasmettitore?.....

Ti ho risposto a questa domanda. Ovviamente se sfili la batteria poi ci puoi fare quello che ti pare.
Mi pare comunque che tra me e Dolomitico le risposte ai tuoi quesiti bene o male le abbiamo già date.......
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Re: Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

Messaggio da Dolomitico » 14 dic 2016, 17:36

Una ultima possibilità senza arrivare a zappare potrebbe essere una serie di cicli di ricarica e scarica a bassissima corrente...
Robe da 15/20 ore....ma con un caricabatterie che indichi gli ampere,insomma,o si ha un minimo di strumentazione,tipo un'imax (che è il più economico) oppure diventa difficile....
Io ho sperimentato parecchio sulle nicd,ne ho parecchie da recupero,e è un serio problema tenerle livellate.
Ho capito che i caricabatterie rapidi sono veramente il male supremo,vanno bene se usati ogni tanto,ma usati su una serie di batterie è un attentato alla loro salute.
Per quello vanno conservate scariche,cosi con l'autoscarica non possono scendere oltre un certo limite,mentre se conservate cariche tendono a scaricarsi in maniera diseguale e ci si ritrova un pacco sbilanciato.
In ogni pacco che ho esaminato fin qui da recupero cè sempre una cella morta,e altre con valori di capacità che sono un'altalena di valori,bisogna ciclarle 5 volte per arrivare alla vera capienza delle celle,e poi si hanno cmq celle di tutte le capacità intermedie...
Per questo che sono pile che andrebbero usate sempre,stando in movimento sono efficenti,i guai cominciano quando vengono usate poco,l'elettrolita si deposita e le celle si disequalizzano..

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Re: Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

Messaggio da Leo89 » 3 gen 2017, 5:03

Ciao carissimi.buongiorno a tutti e grazie per le vostre risposte . Sfortunatamente non son riuscito ad aprire il plexiglass dove ci sono le batterie collegate al trasmettitore e alla telecamera , vorrei sapere . Se do una zappata con un alimentatore 40volt, potrei rovinare trasmettitore e camera quando le batterie son collegate ad essi? Considerate che attualmente la batteria di scarica più velocemente dopo averla cicalata 5 volte con carica e scarica e funzionano solo 4 0 5 elementi al posto di 6 , una volta che la camera non si accende più segna 5,03v
Saluti e grazie

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Re: Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

Messaggio da Dolomitico » 3 gen 2017, 13:55

Si scarica più velocemente perchè alcuni elementi sono in corto,si formano dei dendriti che bucano i separatori e mettono in corto i 2 elettrodi.
Essendo batterie vecchie e posso dirti che di prove ne ho fatte parecchie,su pacchi vecchi non trovi 2 capacità uguali neanche a pagare.
Non riesco a capire che batteria sia,non vedo dei contatti per la corrente,e cmq sicuramente ripristinala non darebbe i risultati sperati.
E' una cosa che in pratica funziona,ma fra funzionare e avere una piena capacità ne passa di acqua sotto i ponti.
Mediamente dalle mie prove quasi tutte le pile si recuperano,molto poche sono quelle morte e sepolte,ma poi causa i corti hanno delle autoscariche notevoli,e neanche con lo zapping si risolve molto.
Bisognerebbe vedere se si riesce a aprire la scatola originale,e stagnargli dei cavi e uscire su un pacco esterno,ma appunto se non sei riuscito ad aprirla è segno che bisogna forzarlo e quindi romperlo....

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Re: Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

Messaggio da Ferrobattuto » 3 gen 2017, 15:04

Eppure avevo l'impressione di essere stato chiaro nello scriverti che una "zappata" alla batteria (specie a 40V, poi......) con telecamera e trasmettitore collegati poteva essere fatale per loro...... Ma evidentemente mi sono spiegato male.
Però mi pare che tu ci tieni particolarmente a provare, per cui fai come credi, tanto noi stiamo tutti abbastanza lontani da non dover temere eventuali rimostranze da parte tua per i danni che potrebbero derivarne. :lol:
Ricordati però che sei stato avvertito, e che se si brucia qualcosa la responsabilità è solo tua. :P
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Re: Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

Messaggio da luppy » 15 mag 2017, 17:18

Ma dopo tutte le zappate.... va messo anche un po di concime o si lascia così ?
(hihihi scusate ... proprio non ho resistito :P :P )

Domanda seria: Dolomitico visto che hai fatto molte prove, posso chiederti se facendo cinque cicli da 20 ore come suggerisci (presumo quindi 80 mA circa se batterie da 1200) che probabilità c'è che non abbiano un'autoscarica elevata ?
Tempo fa ne ho recuperate una quarantina, ho fatto la prova su tre o quattro ma solo 2 cicli e 0,5A, fine scarica a 0,9v, nella metà dei casi però nonostante una discreta capacità residua solo due poi tenevano la carica, e quindi volevo portarle all'isola ecologica
Se riprovo con una corrente più bassa ho maggiori possibilità ? E i volt di scarica, a quanto conviene arrivare ?
Anche io con imax
Grazie 10000

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Re: Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

Messaggio da Ferrobattuto » 15 mag 2017, 18:41

Facciamo i seri...... :rolleyes:
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Re: Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

Messaggio da Hal9000 » 16 mag 2017, 8:36

Le batterie nichel-cadmio (NiCd) sono delle super batterie ma purtoppo altamente sottovalutate, per esempio quando parliamo di batterie al piombo e impianti solari consigliamo sempre di usare correnti in regime C20 per massimizzare la durata delle stesse, ovvero capacità diviso 20, per esempio una batteria al piombo da 100Ah andrebbe usata con correnti di 5A.
Ora andiamo ad analizzare come vengono usate le pile NiCd per esempio avevo un trapano/avvitatore con pacco batteria NiCd 12V 1Ah e il trapanino consuma dai 5 fino ai 20A a seconda di quanto sforza, facciamo un paragone:

batteria piombo 100AH consumo 5A = 5% C20
batteria nicd 1Ah consumo 20A = 2000% 0,05C

Ma vedete l'abisso che c'è tra i due numeri? queste povere microscopiche pilette NiCd sono costrette ad erogare correnti di corto circuito praticamente durante tutto il loro uso normale!!!
Sarebbe come prelevare 2000A continuamente da una batteria al piombo da 100Ah, chiunque capirebbe che la fonderemmo in poche ore, eppure per batterie NiCd è normale uso e durano perfino anni in un tale regime di sovraccarico!

Del trapano ho fatto come diceva Dolomitico, ho tirato fuori due cavi con morsetti e uso una qualsiasi batteria 12V che mi capita sotto mano dalla 7Ah al gel fino ad una 45Ah da macchina a seconda di cosa devo fare.

Comunque la batteria al nichel-cadmio è uguale alla batteria al nichel-ferro ma con correnti di spuinto maggiori grazie al fatto che il cadmio è più reattivo ed efficente del ferro, se usate nel giusto regime C20 durerebbero tantissimo, inoltre le uniche versioni di batterie NiCd che possiamo trovare con facilità sono quelle piccole a pila sigillate che per essere tali devono ricombinare i gas di elettroliti generati internamente durante la fase di carica, il chè avviene grazie al sovradimensionamento dell'elettrodo negativo in modo tale che il positivo viene carico sempre rpima del negativo e il primo gas a generarsi è l'ossigeno sul positivo che poi migrando verso il negativo ossida iol metallo puro generando calore e poi ricaricandosi generando acqua e chiudendo il ciclo.
Ovviamente questo processo è lento e limitato di solito ad una corrente in regime C10 e visto che questo è il massimo è sempre meglio stare sotto (per quello consigliavo C20 che è poi lo standard per qualsiasi batteria stazionaria figuriamoci quelle piccoline) se la corrente di carica eccede il potere di riassorbimento dei gas in pratica sfiatano ossigeno e idrogeno e seccano internamente, quello che succede con le cariche rapide.

Provate ad usare le pile NiCd in regime C20 ovvero scariche e ricariche che non durino meno di 20 ore e vedrete che vi dureranno una vita.

Anni fà prima di comprare il banco piombo-acido da 2000Ah 48V per il mio impianto solare avevo preso in considerazione un banco NiCd ad elementi elettrolita liquido rabboccabili della Saft ma all'epoca i pannelli solari costavano 4€ al watt e le NiCd costavano 4 volte le piombo quindi non potevo permettermele, ma sarebbero state delle super batterie molto superiori a quelle al piombo che alla fine ho preso.
Oggi i pannelli solari si trovano a 0,5€ al watt (1 ottavo!!!) non so cosa costino le NiCd della Saft oggi ma adesso circolano anche le NiFe insomma la vita per uno che si vuole fare l'impianto ad isola oggi è più economica e con la possibilità di investire l'enorme quantità di soldi risparmiata sui pannelli in batterie molto migliori delle piombo!

Vedo gente che recupera le litio usate e mette assieme banchi per il solare, un otima idea dal punto di vista tecnico ma come ben sapete io non mi fido delle litio, però una cosa del genere la farei con le NiCd o le NiMh a poterne recuperare a vagonate gratis :wub:

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Re: Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

Messaggio da luppy » 16 mag 2017, 9:05

Ciao Hal :)
Grazie per la spiegazione. Difatti sono arrivato a questo 3d proprio leggendo quello che hai scritto tu da un'altra parte sulle batterie saft e il resto, mi hai fatto ricordare che avevo quelle nicd ancora in giro
C'è da dire che avendo un voltaggio basso ed una capacità limitata davvero bisogna metterne insieme tante tante...
Quelle che ho sono tutte vecchiette (recuperate da lampade di emergenza, quindi sono state in carica per anni), e leggendo quello che ha scritto Dolomitico mi è venuta voglia di riprovare a ripristinarle, ma attendo che passi anche lui per sapere che probabilità ci sono, non voglio ripetere la via crucis che ho seguito con le agm al piombo
Pericolosità a parte, le litio hanno capacità e voltaggio superiori, si fa prima, però anche queste sono li in una scatoletta che mi guardano speranzose ... :)
Se si recuperassero mi piacerebbe cercare un progettino per collegarle insieme, con un sistema per gestire bene carica e scarica... vedremo

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Re: Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

Messaggio da Dolomitico » 16 mag 2017, 9:30

Appena arrivo rispondo con cura,interessante la spiegazione di Hall,in pratica conferma ciò che ho sempre detto,che le nicd sono superiori e troppo snobbate dai più solo x la loro autoscarica,non si considearano i vantaggi xo.

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Re: Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

Messaggio da Hal9000 » 16 mag 2017, 10:04

Dicono che le litio sono le migliori ma poi ci scordiamo che hanno un computer dedicato per ogni cella che ne monitorizza ogni atomo di cui sono composte e allora mi chiedo ma se metto un computer a fare da baby-sitter alle NiCD o NiMh non diventano super batterie anche quelle?

L'autoscarica, come nelle piombo, è dovuta solo al fatto che ci sono separatori sottilissimi, infatti la variante LSD (low self discharge - bassa auto scarica) delle moderne NiMh tengono la carica per anni solo perchè hanno cambiato i separatori mettendoli più spessi, ecco perchè quelle di marca non vanno oltre i 2000mah essendo lo spazio di una AA limitato dallo standard ed usando separatori più spessi ci stanno dentro meno ossidi ;)

p.s. computer = microcontrolloer = chip dedicato = bms = elettronica attiva di controllo e monitoraggio

Come diceva Ferro le NiCd non vanno invertite di polarità che è poi la stessa cosa per le NiFe o le NiMh (che alla fine sono tutte quasi uguali) quindi le uniche cose da fare sono:
1) schariche e ricariche massimo C20
2) fermare la scarica quando una qualsiasi cella scende sotto 1V

Che poi il punti 1 solo perchè sono sigillate se fossero ad elettrolita liquido te ne fregheresti....

http://www.saftbatteries.com/battery-search/sble-sbm-sbh-block-battery

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=UM75Qu2ZYjs[/youtube]

Sono anni che tengo da parte pile ricaricabili anche se non so ancora bene cosa farne, però a sapere che c'è dentro del preziosissimo idrossido di nichel che è introvabile per provare a realizzare delle NiFe mi sembra stupido gettarle al riciclo, anche se sono in corto, poi effettivamente non so se avrò mai il tempo e la pazienza di aprirle una ad una o usarle in un banco gigante con migliaia di celle, però visto che in questa discussione alla fine parliamo di celle di recupero a costo 0 provare non nuoce, basta che tutti gli ammenicoli vari come portabatterie, cavi, diodi, circuiti non vengano a costare di più che un banco NiFe nuovo :P

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Re: Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

Messaggio da Dolomitico » 16 mag 2017, 16:10

Hall sei un pozzo di informazioni :)
Io ho rifatto parecchi pacchi nicd fin qui,e tutt'ora ne uso per gli usi più svariati....
Non ho mai capito come fanno a sopravvivere a tutti gli abusi a cui vengono sottoposte.Difficile è trovare dopo un discreto uso un pacco con le celle di capacità simile,per cui le inversioni di carica sono molto più frequenti di quello che si crede.
Se ci fosse un semplice buzzer che controlla le celle a gruppi di 3 (come per le litio) diventa facile quando una cella arriva a 0.6V che suoni anche se le altre sono cariche 1.2+1.2+0.6=3.0v buzzer che suona,cella debole salva.
Altra cosa è l'effetto memoria,mi è capitato di trovarlo....e cmq risolverlo è facile,ma noioso.
Bisogna scaricare lentamente OGNI SINGOLA CELLA, NON IN GRUPPO...fino a 0.4 se cè l'effetto memoria si trova più capacità da 0.9v in giù che da 1.2 a 1v,vi metto il grafico sotto.
Non è cosi semplice come sembra,carico uso e via.
Di tutti i pacchi che ho trovato c'erano sempre celle ancora buone,tipicamente 1 o 2 o 3 celle in corto e le altre ancora valide.
In certi pacchi l'autoscarica era da record,si caricano perfettamente ma poi i dendriti che si sono formati all'interno avevano probabilmente perforato il separatore....
Ecco,la cosa che si seccassero se abusate non la sapevo,a pensarci bene ci sta...è ovvio,ma non cosi a vederle,sembrano perfettamente ermetiche e chiuse.
Su una cosa che dice Hall concordo.


La ricariche sempre a bassa corrente in 15/16 ore,si ottimizzano sia la carica sia la durata,le ricariche veloci le supportano ma sono deleterie specialemente se ci sono celle sbilanciate.

Lo zapping:
a me ha dato effetti altalenanti,alcune sono ritornate a funzionare,altre non cè stato verso,forse si sono storte gli elettrodi,oppure....adesso che Hall me l'ha spiegato....sono semplicemente asciutte.
Stranamente ho fatto lo stesso ragionamento di mettere via tutte le pile esauste,pensavo di poterne fare dei grandi elementi appaiando più elettrodi dentro uno stesso contenitore,ma è un progetto futuro.
Come l'idea di fare un pacco con delle serie/paralleli,ne ho parlato ancora,ma quel divieto sui manuali mi ha bloccato...non capivo che problema c'era,ok,un corto su una cella faceva scaricare le altre buone su questa innescando un'incendio?
Se vi capitasse di rifare un pacco,ma invece delle solite SubC ci metteste dlle C o delle D vi accorgereste subito che non hanno nulla da invidiare alle litio,sono d'accordo che se le nicd fossero trattate un minimo meglio,non credo servano tanti accrocchi un buzzer...e una spina simile a quella di pc,una seriale,cosi ogni tot cicli se non usate da poter scaricare tutte le celle fino a 4v (singolarmente) tramite delle resistenze.
Cosi che alla ricarica successiva sono tutte pronte e allineate...tutto qui.

Hall,ma una domanda,perchè le nimh permettono il parellelo e le nicd no?
Ci sono dei video sul tubo,e ho trovato anche un sito che lo dimostrava che le energ**er tipo D non sono altro che 2 stilo in parallelo dentro un contenitore D.
E le nimh in teoria hanno più energia al loro interno,le prime To**ta ibride montavano proprio pile NiMh,e credo fossero proprio serie e paralleli.
E secondo te è possibile ripristinare l'acqua nelle classiche pile tramite la volvolina....senza trapanarle magari... ^_^

Fonte foto: http://batteryuniversity.com/learn/arch ... th_or_fact
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Re: Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

Messaggio da Hal9000 » 17 mag 2017, 8:10

Ci sono una o più valvoline di sfogo, un forellino piccolo piccolo con un gommino credo, di solito da qualche parte sul coperchio positivo che sigilla la cella, varia da marca a marca ma tutte hanno uno sfogo per ragioni di sicurezza sono obbligati ad averlo che sfiata sopra una certa pressione, ovvero quando stati caricando oltre il C10 e la batteria è carica o quasi carica e quindi la ricombinazione dei gas non riesce a riassorbire tutto in tempo, valvolina che però impedisce all'aria esterna di entrare altrimenti succede la stessa cosa delle nife ovvero l'elettrolita è lo stesso (idrossido di potassio) che assrobe l'anidride carbonica e diventa carbonato di potassio, che formano dei bei cristalli bianchi, rovinando le performance della batteria.

Non ho idea se sia possibile iniettare acqua da quei forellini, ma se una pila nuova la usi sempre in regime C20, quindi con un buon margine di sicurezza dal limite massimo C10, non dovrebbe sfiatare mai e ti dura una vita, e per ovviare i corti scegli celle di marca e LSD perchè hanno i separatori fatti meglio e più spessi.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è che visto che le celle AA sono tutte uguali quella con la capacità più bassa è probabile che abbia i separatori più spessi quindi durerà più a lungo, per esempio se guardiamo le eneloop che sono considerate le ferrari delle NiMh fanno 3 serie, la "eneloop lite" con 1Ah ma 3000 cicli, la serie normale 1,9Ah 1800 cicli e la serie pro con 2,5Ah ma solo 500 cicli, come vedi per aumentare la capacità nello stesso spazio devono poter inserire più ossidi quindi non potendo ingrandire la cella quello spazio lo guadagnano assottiliando i separatori che quindi si impregnano di ossidi e diventano conduttivi più velocemente con meno cicli.

Avevo visto un tizio in america che aveva comprato delle NiMh formato D mi pare della Tenergy da 10Ah poi aveva costruito diverse serie e paralleli e ci aveva fatto andare la sua vecchia automobile modificata in elettrica, ovvio in america puoi fare queste cose (i retrofi elettrico su vecchie auto) qui da noi dovresti ri-omologarla alla motorizzazione, ovvero chi te lo fà fare..... adesso non riesco a trovarlo se no ti mettevo il link.

Quello di monitorare ongi singola cella per interrompere la scarica quando una qualsiasi scente sotto una soglia minima è uno dei progetti a cui stò lavorando, volevo farlo anni fà per tenere d'occhio le celle OpzS del mio impianto ma poi tra tempo e pigrizia non l'ho mai fatto, forse anche per il fatto che non era veremente necessario ma più che altro una cigliegina da mettere sulla torta, più che altro per curiosare le varie celle dal pc, ma poi da quando ho iniziato ad usare le NiFe (sia quelle di Ferrobattuto che quelle cinesi) mi sono reso conto che si potrebbe ottimizzare parecchio la gestione di queste celle usandole al meglio evitando l'unica cosa che temono: l'inversione di polarità.
Non è facile monitorare la tensione di ogni cella in una stringa, specialmente a certe tensioni, ho provato diverse soluzioni e al momento sono approdato ad una che mi pare ragionevole, ma forse ne parleremo in un altra disucssione.

Ad ogni modo se ci possiamo permettere (si fà per dire) un complesso sistema di monitoraggio cella per cella sulle litio o per i supercondensatori che senza di esso si romperebbero subito allora mi sono chiesto perchè non farlo per quelle robuste NiCd/NiMh/NiFe rendendole ancora più robuste e longeve?
O adirittura per le zinco-manganese.... ma questo è OT

Ovviamente ogni canale di monitoraggio per una cella introduce dei costi per cui se parliamo di grossi elementi come quelle nife cinesi da 400Ah ci stà un canale monitor per ogni cella ma se parliamo di piccole celle AA da 2Ah l'una (o roba simile) sarebbe troppo complesso e costoso per cui credo che sia meglio parallelare più celle formando dei grossi blocchi a 1,2V da monitorare singolarmente ed usare in serie.
Per il collegamento in parallelo, come dicevo da un altra parte, non c'è nessuna controindicazione elettro-chimica, ma solo di protezione elettrica che se una cella và in corto si tira dentro la corrente di corto di tutte le altre celle in parallelo ma basta mettere dei fusibili o delle resistenze che tra l'altro bilanciano bene le correnti.

Per quanto riguarda lo smontaggio pensa che ho collezzionato anche le normali alcaline usa e getta perchè c'è dentro tanto ossido di manganese che mi piacerebbe provare ad usare al posto dell'idrossido di nichel in una ipotetica NiFe artigianale, che però se dovesse funzionare dovrei chiamarla Manganese-Ferro (MgFe?).
Per quanto riguarda le NiCd personalmente non me la sento di aprirle perchè il cadmio è cancerogeno, ma le NiMh forse si, più che altro per recuperare l'idrossido di nichel, la lega metal-idruri non so se è utile anche perchè è la parte che si usura.
Ma dentro c'è un foglio (credo di acciaio nichelato) bucherellato a colabrodo su cui pressano un sottilissimo strato di ossidi, sia per il positivo che per il negativo, poi arrotolati con il separatore in mezzo che sembra un feltro o un cartoncino ed è difficile somntarle senza far andare tutto a pezzi, ci sono dei video su youtube di gente che li smonta prova a curiosare.
Quindi recuperare gli elettrodi integri è un lavoro da certosino e se ti vuoi fare una cella che ne so da 100Ah devi stare li a smontare cetinaia di queste pilette e poi trovare un modo di riassemblare il tutto formando un elettrodo grosso si nichel o ferro nichelato attorno a cui pressare gli ossidi, ma da questo punto in poi la costruzione diventa analoga per esempio alle piombo che o fatto, problemi puramente meccanici di assemblaggio.
Unico problema sono le griglie conduttive di nichel o acciaio nichelato che è l'unico metallo che puoi usare come conduttore che non si corroda per le piastre che portano la corrente all'esterno della cella, non dico che sia impossibile ma serve molto ingegno e nichel, però da quando so quanto sia difficile trovare l'idrossido di nichel e quanto sia costoso mi piange il cuore a gettare via una pila ricaricabile guasta, ci vedo dentro soldi......

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Re: Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

Messaggio da Hal9000 » 17 mag 2017, 8:36

Parlando di pile NiCd recuperate queste di seguito le avevo estratte da delle lampade di emergenza quando avevo 15 anni e poi sono rimaste li sotto un mucchio di roba per circa 20 anni, le ho ritrovate qualche mese fà ovviammente segnavano 0V ma con una corrente di 100mA per 24 ore sono tornate in ottima forma, pronte all'uso dopo così tanti anni, prova a fare la stessa cosa con una 12V 7Ah piombo-gel poi ne riparliamo della robustezza di questa chimica alcalina ;)

Immagine

Al contempo stò anche giocando un pò con le moderne NiMh ma quelle di nuova generazione LSD, il fatto che tengano la carica per anni le rende delle ottime candidate per un accumulo stagionale, peccato che costino così tanto, bisognerebbe rapinare un tir che ne trasposta un lotto :D
Comunque se le prendi al negozio o su internet le paghi intorno ai 2€ l'una ma tramite un grossista sono riuscito a scendere a 1,27€ al pezzo anche se sono convinto che a costruirle gli costi 0,5€ al pezzo..... :angry:

Immagine

Per ora stò solo provando quali siano le marche più valide e longeve visto che come al solito su internet si trovano mille opinioni discordanti quindi è come aver letto nulla, alla fine le prove, i test e i risultati te li devi sempre ricavare per conto tuo, le stò facendo ciclare ma credo che ci vorranno anni come per le nife per trarre delle conclusioni.

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Re: Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

Messaggio da Hal9000 » 17 mag 2017, 9:41

Per la cronaca esitono le NiMh stazionarie che sarebbero 100 volte meglio delle piombo agm o gel per chi non ha locali areati dove tenere le batterie a liquido ma c'è una guerra di brevetti che impedisce la commercializzazione di batterie NiMh che non siano cilindriche e sopra una certa dimensione, in pratica hanno detto "queste batterie sarebbero troppo belle per le energie rinnovabili o le auto elettriche quindi facciamo in modo che vengano prodotte solo le stilo per i giocattoli"

Immagine

Mi pare che la basf le stia ri-prendendo in considerazione per le auto elettriche forse in preparazione a quando l'ultimo brevetto che ne impedisce l'uso scadrà, è bello vedere come i brevetti possano esser usati come arma contro il progresso.

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Re: Recuperare pile e pacchi batteria NI-CD

Messaggio da Dolomitico » 17 mag 2017, 17:40

Caspita...ti stai dando da fare,io a dire il vero ho fatto scorta alla Lidl delle tronic,sia quelle con l'anello rosso (normali) che quelle con l'anello verde (le famose LSD).
Mi servivano pile che si scaricassero lentamente e che costassero poco,visti i molteplici usi.
Ovviamente per le aplicazioni nobili ho piazzato le eneloop anch'io,ma per tutto il resto queste qua sembrano funzionare bene.
Però più che le pile vanno considerati i caricapile,quelli che rilevano temperatura e deltapeak e si fermano.
Come spiegava il video su yuotube,non so Hall se l'ha visto ti metto il link...
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=1L6zPzzfG_o[/youtube]
Sono 4 video,se vuoi guardarli,spiegano proprio che il modo per farle durare moltissimo di più è prorio l'uso di un buon caricapile,e da quello che hai spiegato che si seccano il risultato è chiaro.
Se le pile stanno in carica troppo si scaldano,perdono acqua e alla fine non erogano più.
Ho una luce led che sta accesa in corridoio tutta la notte per le bimbe,e involontariamente sto ciclando 2 set di pile già da un'anno,e fin qui non ho visto nessun calo della capacità,non sono mai andati in inversione e vengono caricate con un caricapile come il lacrosse.
Tutto questo ovviamente per eliminare il più possibile le alcaline,sia per l'ambiente,sia per il portafoglio...
Poi va detto che forse ho fatto un tantino scorta... :P
In effetti su aliexpress si trovano formati D da 10ah,e anche formati F da 15ah :huh: ma il costo è massiccio
https://it.aliexpress.com/item/Free-shi ... 29f24b06f7
Non so la convenienza reale,per 10 di queste sono 210€ e ho una batteria da 12v 15ah,mentre per poco di più 250€ circa mi porto a casa una tubolare da 157ah....... :o:
Sul manuale che ho qui a casa scrive che la chimica Nickel costa dalle 5 alle 10 volte di più delle piombo,probabile che se ci fosse una maggiore diffusione i caosti cambierebbero,però adesso che mi fai pensare....una ebike con accumulatori da 8000nimh non avrebbe nulla da invidiare alle li ion....
Queste qui: https://it.aliexpress.com/item/4pcs-1-2 ... cd1b784f22
4 pezzi a 20€ fanno praticamente 5€ al pezzo,(contro i 21 di una delle F) e con 150€ (30 elementi X 5€=150) e si avrebbe una batteria pari pari,e magari più longeva dei classici 5 anni.
Ma qui in Europa pile con simili capacità perchè non si trovano? :huh:

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