il mio impianto ibrido offgrid

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Re: il mio impianto ibrido offgrid

Messaggio da jpquattro » 17 mar 2018, 9:43

Mi viene da chiederti il perché della cosa.... Se ho capito bene la maggior parte del carico è sulle batterie vecchie, quelle nuove contribuiscono solo quando il carico è eccessivo. La vita delle batterie "vecchie" non viene compromessa?

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Re: il mio impianto ibrido offgrid

Messaggio da eneo » 17 mar 2018, 10:15

Perche' non mi piace il parallelo secco su batterie anche se nuove, stessa capacita' e stessa marca costruttrice,(per mancanza di soldi li ho acquistati in due tempi) diciamo che le batterie lavoreranno in parallelo ma solo con tensioni diverse, il prelievo sulle batterie sara' al massimo in C20, in C10 quando accendo la resistenza della stufa a pellet, questi sono i miei carichi non ne posso mettere di piu', di giorno il di piu' ci penseranno i pannelli di notte o con scarsa insolazione l'altro pacco batterie. Vediamola cosi dopo il tramonto e dopo che i due pacchi si saranno livellati con le tensioni una piu' alta e una piu' bassa, in base al carico, lavoreranno insieme. Logicamente un banco si ricarica prima e l'altro si scarica prima, per ovviare a questo basta fare la rotazione ogni tot mesi, ma parliamo di una differenza di 0.2v. Non so se mi sono spiegato.
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Re: il mio impianto ibrido offgrid

Messaggio da jpquattro » 17 mar 2018, 11:51

Ma non era meglio metterle in parallelo con i diodi alla maniera a suo tempo proposta da maxlinux?

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Re: il mio impianto ibrido offgrid

Messaggio da unimatrixzero » 17 mar 2018, 12:56

eneo ha scritto:
17 mar 2018, 9:05

Primo pacco batterie collegate al tristar e all'inverter, secondo pacco batterie collegate al regolatore epsolar da 30A e collegate al primo banco attraverso un diodo schottky mbr3060. Ho voluto testare il suo funzionamento per vedere se il tutto funzionasse per bene e il risultato e' stato ottimo.
Funziona come un alimentatore che ricarica il banco principale, seguendo la tensione, come un elastico che in base alla corrente richiesta varia dai 0.18v ai 0.5V di caduta di tensione, ho provato con quasi tutti i tipi di carichi come accensione stufa a pellet e aspirapolvere.
potresti per cortesia allegare uno schemino approssimativo di questo collegamento ?
interesserebbe anche a me perchè ho anch'io pacchi di batterie differenti (8 x 200 Ah trazione) e (4 x 100 Ah AGM )
e sarebbe interessante accoppiarle con una priorità sull'utilizzo in scarica come hai proposto tu,
insomma vorrei stressare prima le trazione (sacrificabili) e risparmiare le agm solo in caso di primo pacco scarico
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Re: il mio impianto ibrido offgrid

Messaggio da unimatrixzero » 17 mar 2018, 13:51

Cavallino1 ha scritto:
19 gen 2018, 18:04
Posso solo dire che da marzo fino a ottobre riesco ad alimentare tutte le faccende di casa senza essere collegato in rete l'inverter funziona 24 su 24 non stop,invece le rimanenze mese lavora a singhiozzi in base alle condizione meteo e in automatico baipas con l'Enel quando le batterie sono scariche.
rendimenti simili piu o meno ai miei, però ho optato per un'altra configurazione che nn so però possa essere effettivamente migliore o peggiore, per questo vi chiedo consiglio,
insomma pur avendo inverter dotato di bypass interno (enel/autoproduzione) commutato da regolatore di carica a soglia di tensione da me impostata (se ricordo bene a 23 volt) ho preferito porre in parallelo al pacco batterie un caricabatterie da me costruito (semplicissimo composto da trasformatore classico , rettificatore da diodi e un paio di condensatori) di modo che quando la tensione pacco mi scende sotto ai 25 volt inizia a lavorare anche lui ,
tutto questo ambaradan inizialmente l'avevo pensato per evitare che le batterie (classiche trazione ad acido) messe sotto un semplice scatolotto all'aperto mi gelassero in inverno (in piemonte scendiamo anche a -15)
ho notato però che con questo sistema oltre ad avere sempre le batterie in un range di tensione diciamo buono (25 volt) in ogni circostanza ambientale ho l'inverter che mi lavora praticamente sempre , insomma nn avviene mai il fastidioso bypass a enel per batteria scarica che ovviamente crea quel flash momentaneo risentito da compressori frighi che inesorabilmente vanno in protezione ecc
insomma il mio impianto lavora ne piu ne meno un ups a doppia conversione
secondo voi è ottimale questa scelta ?
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Re: il mio impianto ibrido offgrid

Messaggio da unimatrixzero » 17 mar 2018, 14:08

sempre tornando al mio post subito prima intendevo corredare il secondo impianto (in altra locazione , piu piccolo , 4 pannelli 280 Watt - 24 Volt, contro i 9 di quello grande) di un sistema simile, insomma inserire un alimentatore in questo caso magari switching ad alto amperaggio (es quelli da server) impostato ad una tensione intorno ai 24 volt direttamente in parallelo alle batterie che mi possa sopperire ai momentanei alti assorbimenti dell'inverter in caso di utilizzo di eventuale lavastoviglie ecc evitando il bypass da inverter a enel (tacca stacca insomma) , come la ritenete questa soluzione ?
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Re: il mio impianto ibrido offgrid

Messaggio da eneo » 17 mar 2018, 16:56

jpquattro ha scritto:
17 mar 2018, 11:51
Ma non era meglio metterle in parallelo con i diodi alla maniera a suo tempo proposta da maxlinux?
No perche' voglio tenere collegato l'inverter direttamente alle batterie senza diodi.
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Re: il mio impianto ibrido offgrid

Messaggio da eneo » 17 mar 2018, 17:11

unimatrixzero ha scritto:
17 mar 2018, 12:56
potresti per cortesia allegare uno schemino approssimativo di questo collegamento ?
La cosa e' semplice
Reg2 batt2 diodo verso batt1 e inverter, niente di complicato.
Batt1 ha un altro regolatore.
Per quanto riguarda la tua domanda dipende dai casi, al posto tuo metterei delle batterie serie con grossa capacita' senza alimentatori e utilizzare i grossi carichi di giorno, aumenterei il parco fotovoltaico con un altro regolatore di carica dedicato con soglie di cariche piu' basse, che intervengono solo in alcune condizioni. Sul mio plc 10 anni fa', quando ho realizzato il programma, che poi in molti hanno copiato e preso spunto, ho inserito un ritardo per i grossi carichi tipo lo spunto del frigo e funziona benissimo. Il problema e' che in tutti casi quando iniziamo a fare degli ampliamenti non smettiamo mai di utilizzare quello che gia' abbiamo. Pero' questo e' il divertimento.
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Re: il mio impianto ibrido offgrid

Messaggio da unimatrixzero » 17 mar 2018, 20:35

eneo ha scritto:
17 mar 2018, 17:11
unimatrixzero ha scritto:
17 mar 2018, 12:56
potresti per cortesia allegare uno schemino approssimativo di questo collegamento ?
La cosa e' semplice
Reg2 batt2 diodo verso batt1 e inverter, niente di complicato.
Batt1 ha un altro regolatore.
fin qua allora avevo capito bene mi sa, la ritengo una buona soluzione, oltretutto nn si ha il problema legato al fatto che il regolatore con l'eventuale diodo nn leggerebbe correttamente la tensione della batteria a lui collegata

riguardo alla seconda risposta ossia "batterie serie" insomma puoi averle serie fin che vuoi ma se poi nn hai abbastanza pannelli per caricarle.. eehmm, prima o poi ti si scaricheranno inesorabilmente in ogni caso
capisco anch'io il fattore che avendo un impianto da 10 kw e sfruttandone magari solo 2 nn ci saranno mai grossi problemi anche con magari 1 gg di pioggia ma potenziare piu di tanto a volte nn è possibile o comunque costoso.
insomma è come avere un trattore da 200 cv e usarlo a tirare un carretto da 10 quintali perchè cosi sei sicuro che nn ci rimani piantato nel pantano..
per farla breve la mia soluzione sarebbe la via piu semplice e meno dispendiosa per sfruttare AL PIENO l'impianto che si ha a disposizione.
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Re: il mio impianto ibrido offgrid

Messaggio da giuseppe » 18 mar 2018, 21:01

unimatrixzero ha scritto:
17 mar 2018, 14:08
sempre tornando al mio post subito prima intendevo corredare il secondo impianto (in altra locazione , ......(tacca stacca insomma) , come la ritenete questa soluzione ?
Perfetta (anche perchè ho batterie da vomito) :D è come ho fatto io ....sotto i 24 v ( stacca a 25v ) si collegano 2 trasformatori con radrizzatore x un tot di 900W praticamente da una mano quando ci sono grossi assorbimenti e anche quando ci sono nuvole che vanno e vengono sempre con assorbimenti superiori al kw

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Re: il mio impianto ibrido offgrid

Messaggio da unimatrixzero » 18 mar 2018, 21:12

giuseppe ha scritto:
18 mar 2018, 21:01

Perfetta (anche perchè ho batterie da vomito) :D è come ho fatto io ....sotto i 24 v ( stacca a 25v )
al limite a rovescio, sotto i 25 e stacca a 24,
comunque anche avendo batterie buone , basta che siano semplicemente scariche ...
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Re: il mio impianto ibrido offgrid

Messaggio da Ferrobattuto » 19 mar 2018, 14:08

unimatrixzero ha scritto:
17 mar 2018, 13:51
......ho preferito porre in parallelo al pacco batterie un caricabatterie da me costruito (semplicissimo composto da trasformatore classico , rettificatore da diodi e un paio di condensatori) di modo che quando la tensione pacco mi scende sotto ai 25 volt inizia a lavorare anche lui......
......insomma nn avviene mai il fastidioso bypass a enel per batteria scarica che ovviamente crea quel flash momentaneo risentito da compressori frighi che inesorabilmente vanno in protezione.......
......secondo voi è ottimale questa scelta ?
Secondo me si, è una scelta ottimale.
È da un secolo che vado scrivendo che (sempre secondo me) non servono aggeggi complicati che "swicciano-commutano" o peggio ancora che "mescolano-integrano" l'uscita dell'inverter con l'ingresso della rete, ma basta un buon inverter e un caricabatterie con soglie di intervento regolabili che ricarichi il banco quel tanto che basta a non farlo "ciclare" troppo. L'inverter seguita a lavorare normalmente senza interruzioni sui carichi, e il banco non scende mai troppo di tensione, come conviene che sia.
Soluzione ottimale nel caso che il parco pannelli o il banco di accumulo (o entrambi) non siano sempre sufficienti a coprire i fabbisogni giornalieri. Tempo cattivo o meno. Oltre tutto è un sistema espandibile a piacimento, fino all'indipendenza totale......

@Eneo:
Quel sistema mi piace. Se il diodo introduce veramente una bassa caduta di tensione (che poi già a 24V è praticamente ininfluente) e i due regolatori hanno le soglie regolabili a piacere, è un sistema migliore di quello coi diodi proposto fin'ora. E l'idea di scambiare i banchi ogni tanto è ancora meglio. ;)
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Buone realizzazioni a tutti!
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Re: il mio impianto ibrido offgrid

Messaggio da unimatrixzero » 19 mar 2018, 15:20

Ferrobattuto ha scritto:
19 mar 2018, 14:08



@Eneo:
Quel sistema mi piace. Se il diodo introduce veramente una bassa caduta di tensione (che poi già a 24V è praticamente ininfluente) e i due regolatori hanno le soglie regolabili a piacere, è un sistema migliore di quello coi diodi proposto fin'ora. E l'idea di scambiare i banchi ogni tanto è ancora meglio. ;)
innanzitutto grazie per la conferma riguardo alla mia soluzione, io e te @ferro ci capiamo sempre, saremo lontani parenti di Ford (meno dispositivi ci sono, meno se ne rompono e creano problemi) !

riguardo a quella di eneo avrei solo da dissentire riguardo a un paio di accorgimenti da non sottovalutare :
1- sezione cavi decisamente maggiorata , almeno della capacità dei diodi stessi e protezione del tutto con fusibile
2- potenziamento diodi
(magari mettendone piu di quel tipo in parallelo tra di loro come avviene nello stadio finale di una saldatrice inverter dove ce ne sono 4 o 5)

questo per il semplice fatto che se il banco principale dove l'inverter è collegato venisse diciamo a mancare (vuoi per una cella in corto o chissa quale altro sfigatissimo evento ) il carico totale cadrebbe su questa linea di ponte ... e ... :ph34r:
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Re: il mio impianto ibrido offgrid

Messaggio da eneo » 19 mar 2018, 17:22

Gia fatto... Due diodi con ciascun fusibile da 30A. :lol: se devono rimanere in via definitiva meglio in totale sicurezza.
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Re: il mio impianto ibrido offgrid

Messaggio da eneo » 23 mar 2018, 20:46

Ho preso un altro epsolar pwm da 20A, quello con la nuova custodia o veste grafica. Da collegarci 3 pannelli e usarlo come secondario. Mi serve l'uscita dei carichi per pilotarci un doppio rele' che mi inserisca i carichi della cucina quando c'e' abbastanza corrente. Gli epsolar hanno dei range di funzionamento un po' particolari per la configurazione, infatti il collegamento dei carichi deve avvenire leggermente al di sotto della connessione boost e siccome deve stare alto come valore come regolatore slave lo posso fare.
Prima o poi mi vendo il tristar e tolgo tutto il carrozzone del plc rele' e stecaconverter. :rolleyes:
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Re: il mio impianto ibrido offgrid

Messaggio da Dolomitico » 24 mar 2018, 10:53

Me la spieghi un filo sta storia del pilotare il relé, immagino come scaricare la corrente in eccesso. Ho visto che ci sono in giro anche relé a stato solido che non soffrono di scintillii anche a correnti elevate, tipo 30 o 40 ampere.
Io non ho ancora provato a settare i valori di questo regolatore, ce l ho con 2 agm da 100,e fra poco sbaracco anche questo.
Sono interessato anch io con la deviazione dei carichi, sulla possibilità di recuperare l energia in eccesso, ma prima devo rimontare tutto...

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Re: il mio impianto ibrido offgrid

Messaggio da eneo » 24 mar 2018, 12:02

Utilizzo l'uscita dei carichi del regolatore per attivare lo scambio della cucina da enel a fotovoltaico, sto sistemando una tavernetta e per fare i lavori ho spostato tutto anche il congelatore e non e' piu' alimentato dal fotovoltaico. Siccome arriveranno giornate piu' lunghe e soleggiate, la stufa andra' spenta, dovro' recuperare energia per alimentare altri carichi come frigo, congelatore, aspiratore, luci, microonde...usero' due rele'-contattori belli robusti visto che quando andranno in enel dovranno sopportare carichi tosti come forno e lavastoviglie. I contatti del regolatore che sono a 24v alimenteranno un piccolo rele' con bobina a 24v e contatti a 220v e a sua volta i due contattori 220v da 25A. Spero che si capisca.
Nel frattempo spero di mettere altri soldi da parte per prendere un inverter di adeguata potenza per poter alimentare lavatrice e lavastoviglie nelle giornate soleggiate.
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Re: il mio impianto ibrido offgrid

Messaggio da Dolomitico » 24 mar 2018, 14:40

Ah, ho capito, tu piloti in bassa tensione i carichi a 220v.
Io cercavo proprio di stare a 24v,devo capire il da farsi, ma volevo usare il tristar appunto come deviatore dei carichi per pilotare una resistenza a 24v.
Ho un pò di idee, ma prima voglio montare di nuovo il fotovoltaico, poi arriverà l ottimizzazione.

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Re: il mio impianto ibrido offgrid

Messaggio da eneo » 24 mar 2018, 17:23

Dolomitico ha scritto:
24 mar 2018, 14:40
ma volevo usare il tristar appunto come deviatore dei carichi per pilotare una resistenza a 24v.
Lo sai che ci stavo pensando pure io? ^_^
L'uscita dei carichi dell'epsolar puo' essere usato anche per collegarci direttamente dei pannelli a 60 celle sulle batterie quando c'e' bisogno di piu' energia sempre configurandolo con le soglie di tensioni stacco e attacco. Prossimo step. Vabbe' per ora godiamoci quello che abbiamo fatto. Le idee sono tante :P
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Re: il mio impianto ibrido offgrid

Messaggio da eneo » 22 apr 2018, 0:20

Da ieri ho collegato i due gruppi batterie da 24v 157ah in parallelo secco senza diodi, per un totale di 314Ah. Visto che fanno parte dello stesso lotto di produzione mi son deciso a farlo. Hanno tenuto tutta la notte con un carico costante di 350wh per 4 ore fino a mezzanotte e mezza, qualche piccolo carico notturno e infine la mattina ha acceso la stufa a pellet segnando una tensione minima di 24v. Poi inevitabilmente e' arrivata mia moglie che ha attaccato l'aspirapolvere e' si e' staccato a 23.8v. A breve prendero' un paio di pannelli a 60 celle usati da posizionarli ad est abbinato ad un mppt per ovviare al problema della mattina che ho poca carica.
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